ma davanti o dietro? (ostento questa domanda perchè per esperienza personale ho crdeduto di avere noie al tricipite surale invece che al tibiale anteriore!!! sembra impossibile ma è cosi!!)
io farei modestro stretching a fine corsa e qualche bagno caldo. da valutare un appoggio errato (pendenza? in pendenza si appoggia piu di punta credo e la fase di spinta è piu lunga..) un eccessivo volume\intensità. |
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Allora, come tu dici che la corsa è un movimento che viene quasi spontaneo, si impara da bambini, non ci piove, però dato che poi mi hai tenuto a precisare che se un esercizio non è fatto alla perfezione non lo hai imparato, allora con questa affermazione smentisci ciò che dici, perchè tra saper fare ed eseguire un gesto o un esercizio alla perfezione ne corre di acqua sotto i ponti e per non essere frainteso ti spiego le differenze ( ho fatto atletica per 12 anni a livello agonistico, partecipato a 8 campionati italiani, partecipato a svariati raduni tecnici e seguito seminari organizzati dal CONI, nonchè studente di scienze motorie ): correre lo sappiamo fare tutti, ok ? Cioè trasformare la camminata in un passo più veloce con una fase di sospensione ( entrambi i piedi staccati da terra ), fin qui tutto facile, hai eseguito un esercizio o sbaglio ? Però se io ti dico di fare una partenza dai blocchi, devi saper correre bene, cioè diventa un esercizio tecnico ( reattività,forza esplosiva e coordinazione). Queste sono le differenze, non molte ma con un grosso coefficiente di difficoltà tra i due esercizi. Per quanto riguarda le scarpe io non ho fatto l'elenco di 6 paia per pubblicità o perchè costano sopra i 100€ ma per esperienze personali e per quello che mi è stato insegnato in questi anni. Per concludere il modo migliore di fare sport è il nuoto, in quanto non si creano nessun tipo di traumi a tendini e muscoli ( vedi riabilitazioni ), ovviamente fatto in maniera blanda non in modo olimpionico. P.S. Se ho scritto dei consigli tecnici a Milo evidentemente è perchè ritenevo portarlo a conoscenza !!! |
ha ragione dock è innato il gesto grezzo della corsa, saper correre tecnicamente bene è un altra cosa, va studiata.
poteva esporre la questione in maniera migliore pero... nn dà proprio idea di essere padrone delle nozioni che espone :p |
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Non mi pare di essermi smentito, il mio messaggio e la mia linea di pensiero è chiara. Bastava che leggevi bene ciò che ho scritto. Ho parlato di curare la tecnica, ma non di farlo necessariamente in maniera iper tecnica o maniacale. Considerando l'adattamento fisiologico un grosso aiuto alle imperfezioni tecniche. Difatti non mi pare che corriamo tutti come se fossimo fatti con lo stampino, eppure non è che tutti quelli che non corrono come insegna il manuale hanno problemi. E poi il discorso delle scarpe non l'ho fatto perchè tu hai citato dei modelli, ma per una considerazione personale, ogni marca quanti modelli ha? Alcune arrivano e superano i 20, direi un po' troppi. |
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Ma lo so benissimo, io sto parlando per i non agonisti, cioè tutti qui dentro :D
In quanti hanno un coach preparato in grado di fare quello che dici? E soprattutto, in quanti avrebbero reali benefici da ore e ore di "smarronamento" tecnico con video e correzioni col frustino?:D Se uno vuole curare la tecnica può farlo anche senza coach, legge la teoria e l'adatta a se provando vari tipi di corsa scegliendo quello più funzionale. Quello che dici mi sta benissimo, e se vogliamo entrare nel tecnico lo si può fare, però questo non è un forum di atletica, quindi sarebbe un bel modo di confrontarsi su temi diversi, ma non hanno un applicazione pratica alle finalità del 99% degli utenti. (Facciamo 95%, che qualche corridore c'è:D) |
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P.S. Uno è libero di seguire i consigli che vengo lasciati in questo forum o di seguire a parola per parola i manuali !! |
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Il dolore non è nè dietro nè davanti, ma sul lato interno della tibia, dal sopra il malleolo a circa metà della tibia. Subito pensavo che fosse legato ai miei problemi di ristagno venoso, anche perchè il male corre circa lungo il corso della vena safena, ma poi ben due angiologi lo hanno escluso. Come pendenza corro sempre in piano (ci mancherebbe pure la pendenza...:eek:), e mi fa male solo correndo, nel momento in cui appoggio il piede. A riposo mi fa male se premo sulla parte interna della tibia, e ho anche qualche fitta ricorrente una volta che il dolore si è presentato con la corsa. |
pure io avevo fastidi all'esterno e pensavo fosse il tricipite surale ma.... SBAGLIAVO!! era l'anteriore.... prova a sederdti da giappo col popo che preme sui piedi belli distesi!!
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No, da ferma non fa male muovendo la caviglia in nessuna direzione. Però fa male a premere nella parte interna della tibia.
Risultato dell'esperimento di Scleb: se tengo la punta dei piedi rivolta all'indietro non dà particolarmente fastidio, se invece la punta è in avanti e il peso è sull'avampiede e sui polpacci fa male. Idem se mi chino fino ad appoggiare il retro delle cosce sui polpacci, perchè il peso del corpo va a premere dove fa male. Leggendo un po' su internet di acciacchi di quel tipo anche a me la periostite tibiale sembrava una ipotesi probabile. A parte il riposo che suppongo che aiuti, e i bagni col bicarbonato che non conoscevo proprio, dite che la scarpa non c'entra ? |
allunga il piede non tenerlo piegato!! devi allungare la muscolatura anteriore della tibia!
il collo del piede si deve allontanare dalla tibia e il tuo peso contribuire a questo allontanamento. |
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Allora oggi (incrocio le dita per domani perché a freddo è sempre diverso) sono riuscito a correre senza particolari fastidi. Quindi volevo provare a correre su un campo d'atletica con delle vibram. Raccolgo volentieri i consigli dei possessori di questo tipo di scarpe (se ce ne sono)
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A che fine correre in pista? Se non hai in mente qualcosa di specifico è meglio correre sull'erba perché la pista ti restituisce parecchia energia sulle articolazioni.
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Perché sull'erba mi sono sempre trovato male. Correre sull'erba nel 90% dei casi significa correre su superfici sconnesse irregolari, miste a pratino e terra nuda, per quel che mi riguarda è peggio anche dell'asfalto
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totalmente d'accordo, i terreni irregolari non sono buoni per il fondo lento, finisci per perdere moltissime energie per assecondare il terreno e mantenere attenzione alle irregolarità per nn farti male.
ho corso diverse volte sulla sabbia asciutta, fa fare la popo. utile come potenziamento forse... ma anche qua... con riserva. meglio correre piu forte ma in piano regolare. per me è meglio se lasci stare le vibram se hai noie al tendine d'achille!! |
Concordo anch io. Mi son sempre trovato malissimo su terreni irregolari.
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Si impara sempre qualcosa sul forum. Davo per scontato che la pista fosse più traumatizzante ma le vostre obiezioni mi hanno spinto a cercare un po'.
Ho trovato questo parere di Albanesi che mi sembra equilibrato Quote:
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Sì ma al di là di Albanesi ti consiglio di provare di persona per rendertene conto.
Il prato può essere un'ottima superficie per correre, però bisogna che sia una superficie regolare, che significa anche con erba ben distribuita e quindi tenuto bene da un giardiniere o simili. Purtroppo è estremamente difficile trovare questo tipo di prati da noi, magari è più facile in Svizzera o Inghilterra (forse anche in Trentino si trovano) :p Alla fine mi sono sempre trovato meglio per questo motivo sull'asfalto. Però la pista d'atletica col tartan rimane migliore dell'asfalto in mancanza di un prato come si deve |
Io devo correre molto su sterrato per motivi "mentali"...
Fateli voi 10, 15 0 20 Km in pista, è più facile che vi fermate per noia che per stanchezza:D L'unico strada asfaltata non trafficata che posso fare è correre lungo i navigli che da Milano arrivano all'Adda, quindi un bel po' di Km, però per arrivarci ne devo fare comunque un po' per le campagne. Poi alterno pezzi lungo il naviglio ad altri da "enduro". Grossi problemi non ne ho, però sono abituato avendo fatto molte campestri. Il fattore che cambia molto è quello mentale, sull'asfalto sei più rilassato, puoi pensare ai fatti tuoi, guardarti in giro, guardare le persone che incontri ecc... In campagna sei iper concentrato, pronto a reagire al primo ostacolo, sassi, radici, ghiaia...un po' più stressante ma stimolante. La cosa che più mi manca sono le salite, a Milano al massimo ti devi accontentare di qualche cavalcavia. Invece qualche bella strada montuosa mi piacerebbe averla in zona. Sarebbe molto allenante e meno palloso che fare sali e scendi dai ponti. |
per avere piacere delle salite bisogna essere abbastanza masochisti!!
sono d'accordo sulla noia del dritto pianeggiante, io come metodo piu soft per lenire la noia vado un po su e giu per imarciapiedi :p ma non è pesante come sabbia o sterrato!!!! |
Ma non è piacere della salita, è necessità ed efficacia. :D
Quando ho avuto la possibilità di allenarmi in montagna, quando sono tornato mi sembrava di andare il doppio. Senza contare l'aria pulita e il panorama |
Naturalmente intendevo l'erba di un parco. Altrimenti diventa una corsa per la sopravvivenza...
Comunque i parchi dovrebbero trovarsi con facilità. Io corro (poco) dal 1983. Mi hanno insegnato sull'erba ma ho corso su sabbia, fango, asfalto, pista, sassi. Gli allenatori hanno sempre sottolineato come correre troppo in pista (cemento + tartan) fosse alla lunga tassante per i tendini e le articolazioni. Sull'erba raccomandavano di tenere il piede 'vigile' per non incorrer in fastidiose storte. Le considerazioni di Albanesi mi sembrano pertanto equilibrate, più che altro per l'argomentazione logica dei motivi che stanno dietro alle scelte. |
ho trovato questo video (su youtube è pieno di video sull'argomento!)
almeno così, i profani come me possono capire meglio come si dovrebbe correre :D Correcting Running Technique: Forefoot or Pose Running.m4v - YouTube se iesco a trovarle, cmpro un bel paio di five-vibram (costo permettendo) |
come abbiamo già detto non prendere per oro colato che la tecnica naturale di corsa sia di punta... se pesi >70kg ti sfondi i tendini d'achille a lungo termine cosi quasi sicuramente.
puoi correre di punta in maniera piu sicura con scarpe mediamente ammortizzate. |
io vado a correre con queste:
![]() potrei sempre correre di punta? provando vedo che la velocità migliora e vorrei allenarmi per coprire 1000mt entro 3.40min |
Secondo me no.. con le scarpe ammortizzate lo stile naturale col quale si corre è ben diverso
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le scarpe ammortizzate servono a non correre di punta o meglio a farne le veci appoggiando in maniera piu uniforme il piede evitando la fase di appoggio di punta dove sarebbe necessario ammortizzare con la muscolatura... cosa che fà la scarpa economizzando il gesto e facendo guadagnare pure velocità.
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il percorso purtroppo è l'asfalto dissestato delle strade di Napoli :\
non ho capito però se posso oppure no per evitare problemi. Comunque dopo un mesetto di corsa 4 volte a settimana ho le caviglie che vanno a fuoco e devo fermarmi per un po' |
il punto è che mi sembra assurdo fare un video sull'insegnamento dell'appoggio del piede fatto su TR. Perché quello non è correre è portare avanti una gamba, non c'è spinta nel terreno e quindi anche ad alte velocità il corpo non sarà mai inclinato in avanti, questo fa cambiare l'angolo del piede rispetto alla tibia, e se cambi quello di che appoggio stiamo parlando?
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ho capito spike, purtroppo non ne capisco niente di corsa e non potevo immaginare che come video potesse valere 2 soldi :\.
Però io voglio imparare a correre così (per strada sia chiaro :P) |
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