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Scleb 22-03-2012 09:22 AM

pure io avevo fastidi all'esterno e pensavo fosse il tricipite surale ma.... SBAGLIAVO!! era l'anteriore.... prova a sederdti da giappo col popo che preme sui piedi belli distesi!!

Dockedaunt 22-03-2012 02:31 PM

Quote:

Originariamente inviato da DesperateGymwife (Scrivi 343686)
L'ultima volta che ho corso all'aperto è stato in agosto (giusto perchè la palestra era chiusa) e a dir la verità credo che sia peggio che correre sul tapis roulant perchè ha cominciato a farmi male proprio in quelle occasioni.

Il dolore non è nè dietro nè davanti, ma sul lato interno della tibia, dal sopra il malleolo a circa metà della tibia. Subito pensavo che fosse legato ai miei problemi di ristagno venoso, anche perchè il male corre circa lungo il corso della vena safena, ma poi ben due angiologi lo hanno escluso.

Come pendenza corro sempre in piano (ci mancherebbe pure la pendenza...:eek:), e mi fa male solo correndo, nel momento in cui appoggio il piede. A riposo mi fa male se premo sulla parte interna della tibia, e ho anche qualche fitta ricorrente una volta che il dolore si è presentato con la corsa.

Sinceramente non so che dirti, se te da fermo sollevi la punta del piede senti che tira ?? Il fatto che ti faccia male molto probabilmente non è dato dal fatto che tu abbia un appoggio non corretto, ma dal semplice fatto che non sei abituato a correre su una superficie così dura come l'asfalto o la ghiaia, oppure di una corsa prolungato con una scarpa non adatta, o una distribuzione del peso non omogenea e l'unica cosa che mi viene in mente leggendo quello che hai scritto è: Periostite tibiale, molto spesso le prime volte che si corre su strada e per un tempo prolungato può capitare, però nel giro di una settimana passa, basta fare dei semplici bagni con acqua e bicarbonato.

DesperateGymwife 22-03-2012 06:19 PM

No, da ferma non fa male muovendo la caviglia in nessuna direzione. Però fa male a premere nella parte interna della tibia.

Risultato dell'esperimento di Scleb: se tengo la punta dei piedi rivolta all'indietro non dà particolarmente fastidio, se invece la punta è in avanti e il peso è sull'avampiede e sui polpacci fa male. Idem se mi chino fino ad appoggiare il retro delle cosce sui polpacci, perchè il peso del corpo va a premere dove fa male.

Leggendo un po' su internet di acciacchi di quel tipo anche a me la periostite tibiale sembrava una ipotesi probabile.
A parte il riposo che suppongo che aiuti, e i bagni col bicarbonato che non conoscevo proprio, dite che la scarpa non c'entra ?

Scleb 22-03-2012 07:53 PM

allunga il piede non tenerlo piegato!! devi allungare la muscolatura anteriore della tibia!

il collo del piede si deve allontanare dalla tibia e il tuo peso contribuire a questo allontanamento.

Dockedaunt 22-03-2012 09:27 PM

Quote:

Originariamente inviato da DesperateGymwife (Scrivi 343894)
No, da ferma non fa male muovendo la caviglia in nessuna direzione. Però fa male a premere nella parte interna della tibia.

Risultato dell'esperimento di Scleb: se tengo la punta dei piedi rivolta all'indietro non dà particolarmente fastidio, se invece la punta è in avanti e il peso è sull'avampiede e sui polpacci fa male. Idem se mi chino fino ad appoggiare il retro delle cosce sui polpacci, perchè il peso del corpo va a premere dove fa male.

Leggendo un po' su internet di acciacchi di quel tipo anche a me la periostite tibiale sembrava una ipotesi probabile.
A parte il riposo che suppongo che aiuti, e i bagni col bicarbonato che non conoscevo proprio, dite che la scarpa non c'entra ?

Per questo tipo di dolore mi sembra strano sia la scarpa, però non è da escludere !!

DesperateGymwife 22-03-2012 11:33 PM

Quote:

Originariamente inviato da Scleb (Scrivi 343921)
allunga il piede non tenerlo piegato!! devi allungare la muscolatura anteriore della tibia!

il collo del piede si deve allontanare dalla tibia e il tuo peso contribuire a questo allontanamento.

Ah ok, non avevo capito. Credevo che lo scopo della posizione fosse capire a cosa era dovuto il male, non allungare i muscoli.:)

Trokji 24-03-2012 03:48 PM

Allora oggi (incrocio le dita per domani perché a freddo è sempre diverso) sono riuscito a correre senza particolari fastidi. Quindi volevo provare a correre su un campo d'atletica con delle vibram. Raccolgo volentieri i consigli dei possessori di questo tipo di scarpe (se ce ne sono)

asama000 24-03-2012 05:45 PM

A che fine correre in pista? Se non hai in mente qualcosa di specifico è meglio correre sull'erba perché la pista ti restituisce parecchia energia sulle articolazioni.

Trokji 24-03-2012 10:42 PM

Perché sull'erba mi sono sempre trovato male. Correre sull'erba nel 90% dei casi significa correre su superfici sconnesse irregolari, miste a pratino e terra nuda, per quel che mi riguarda è peggio anche dell'asfalto

Scleb 24-03-2012 11:00 PM

totalmente d'accordo, i terreni irregolari non sono buoni per il fondo lento, finisci per perdere moltissime energie per assecondare il terreno e mantenere attenzione alle irregolarità per nn farti male.

ho corso diverse volte sulla sabbia asciutta, fa fare la popo.
utile come potenziamento forse... ma anche qua... con riserva.

meglio correre piu forte ma in piano regolare.

per me è meglio se lasci stare le vibram se hai noie al tendine d'achille!!

LiborioAsahi 24-03-2012 11:15 PM

Concordo anch io. Mi son sempre trovato malissimo su terreni irregolari.

asama000 25-03-2012 12:57 AM

Si impara sempre qualcosa sul forum. Davo per scontato che la pista fosse più traumatizzante ma le vostre obiezioni mi hanno spinto a cercare un po'.
Ho trovato questo parere di Albanesi che mi sembra equilibrato
Quote:

Asfalto o sterrato? - Nessuno finora ha saputo dare indicazioni su quale sia meglio e molti pensano che dipenda solo da un adattamento soggettivo. In realtà si deve tener conto della storia "medica" del runner. Infatti i fattori che occorre tener presente sono sostanzialmente due:
a) disomogeneità del terreno. Ovvio che chi ha sofferto di distorsioni alla caviglia preferirà l'asfalto. Su terreni disomogenei non è comunque possibile effettuare allenamenti di qualità.
b) elasticità del terreno. Lo sterrato (sia con fondo di terra, sabbia o erba) è molto poco elastico e mangia gran parte della spinta. Ciò si traduce in una perdita di efficienza, ma per quel che ci interessa la cosa va letta dal punto di vista degli infortuni. Correre su un terreno meno elastico vuol dire usare di più i muscoli e meno i tendini. Correre su un terreno elastico (come la pista) o neutro (come l'asfalto) sollecita di più i tendini e meno i muscoli. In definitiva se avete problemi muscolari correte sull'asfalto o in pista, se avete problemi tendinei correte su un terreno morbido. Se non avete problemi preferite terreni veloci per le prove qualitative e terreni morbidi per lenti e fondi rigeneranti. Se avete problemi sia muscolari sia tendinei provate con Padre Pio.

Trokji 25-03-2012 01:21 AM

Sì ma al di là di Albanesi ti consiglio di provare di persona per rendertene conto.
Il prato può essere un'ottima superficie per correre, però bisogna che sia una superficie regolare, che significa anche con erba ben distribuita e quindi tenuto bene da un giardiniere o simili.
Purtroppo è estremamente difficile trovare questo tipo di prati da noi, magari è più facile in Svizzera o Inghilterra (forse anche in Trentino si trovano) :p
Alla fine mi sono sempre trovato meglio per questo motivo sull'asfalto. Però la pista d'atletica col tartan rimane migliore dell'asfalto in mancanza di un prato come si deve

orange 25-03-2012 09:03 AM

Io devo correre molto su sterrato per motivi "mentali"...

Fateli voi 10, 15 0 20 Km in pista, è più facile che vi fermate per noia che per stanchezza:D

L'unico strada asfaltata non trafficata che posso fare è correre lungo i navigli che da Milano arrivano all'Adda, quindi un bel po' di Km, però per arrivarci ne devo fare comunque un po' per le campagne.
Poi alterno pezzi lungo il naviglio ad altri da "enduro".
Grossi problemi non ne ho, però sono abituato avendo fatto molte campestri.
Il fattore che cambia molto è quello mentale, sull'asfalto sei più rilassato, puoi pensare ai fatti tuoi, guardarti in giro, guardare le persone che incontri ecc...
In campagna sei iper concentrato, pronto a reagire al primo ostacolo, sassi, radici, ghiaia...un po' più stressante ma stimolante.

La cosa che più mi manca sono le salite, a Milano al massimo ti devi accontentare di qualche cavalcavia. Invece qualche bella strada montuosa mi piacerebbe averla in zona. Sarebbe molto allenante e meno palloso che fare sali e scendi dai ponti.

Scleb 25-03-2012 11:02 AM

per avere piacere delle salite bisogna essere abbastanza masochisti!!

sono d'accordo sulla noia del dritto pianeggiante, io come metodo piu soft per lenire la noia vado un po su e giu per imarciapiedi :p ma non è pesante come sabbia o sterrato!!!!


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