Corsa a piedi "naturale"
Ciao a tutti, apro questo thread per raccogliere pareri ed esperienze relativamente ad un argomento che ho scoperto da pochissimo e che a quanto pare è anche molto di moda (con le inevitabili implicazioni commerciali da parte dei produttori di scarpe).
Mi riferisco alla corrente di pensiero che sostiene che la tecnica più naturale e meno traumatica possibile della corsa a piedi sia quella di appoggiare prima il metatarso, poi il tallone e di nuovo l'avampiede, rispetto all'appoggio classico tallone-avampiede che ha portato alla creazione di calzature sempre più ammortizzate sul tallone ma che a quanto pare possano produrre delle forze dannose alle articolazioni. Basta cliccare su un motore di ricerca "corsa naturale" perchè si apra un mondo di informazioni relativo all'argomento. |
lo stavo leggendo qualche giorno fa, ed è subito sembrato interessante.
Vuoi correre? Parliamone... ~ RawTraining.eu Io di corsa non ne capisco niente, anche perchè mi limito ai soliti 30-40 min la mattina molto blandi con qualche scatto così tanto per fare. |
ho delle vibram fivefinger classic e ci ho corso per ora 2 volte ( 6 e 5km)
capisci che... - non è cosi male correre praticamente scalzi - il tricipite surale NON è assolutamente condizionato a sufficienza per correre di punta (perchè senza ammortizzazione devi ammortizzare appoggiando tassativamente prima l'avanpiede) bellissime sensazioni. mi sono accorto poi che le decelerazioni con scarpe ammortizzate (dopo uno scatto specialmente... ) sono TANTO facilitate dall'assorbimento... con le vibram provato a scattare... 20m di decelerazione minimo!! (anche per tricipiti surali ormai finiti) da usare con moderazione ed attendere adattamenti, personalmente approvate. (io personalmente nn temo noie al tendine d'achille ma al legamento plantare a cui ho gia avuto noie! .. per ora tutto apposto) per l'uso di tuttigiorni sono fantastiche le usero moltissimo specialmente d'estate. per il discorso meglio ammortizzato o no ... non credo sia saggio estremizzare. con delle A3 (scarpe ammortizzate) puoi permetterti di fare chilometraggi notevoli senza noie e non è solamente l'ammortizzazione, hanno anche un dislivello tacco\punta che ha proprio lo scopo di sgravare il tendine d'achille. poi se uno è leggero (generalmente <70kg) non farei gran chilometri comunque con scarpe a zero assorbimento ma userei delle a1\a2 (ultraleggere da gara e mediamente ammortizzate) che hanno dislivelli tacco punta nulli o bassi e sono molto sensibili disturbando poco l'appoggio naturale. insomma io peso 80kg non mi sognerei di correre 40\50km a settimana con le vibram i muscoli si adattano anche ma le strutture non credo piu di tanto. |
Ho appena scoperto che io ho sempre corso in modo "naturale" naturalmente.... :D
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Io corro molto, anche per via delle scarpe mi viene più facile correre di tallone. A volte nei lunghi cambio tecnica di corsa per un Km almeno, stressi per un po' altri muscoli ed è come far rifiatare le gambe. Anche nelle ripetute corro "naturale" perchè con il mio tipo di corsa mi viene automatico correre in quel modo, oppure quando tengo un andatura sostenuta vicino al limite. Comunque con il tempo, pur non facendo lavori specifici, mi sto abituando a cambiare tipo di appoggio. |
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http://www.rawtraining.eu/download/R...njury_Free.pdf Quote:
Per il momento pensavo di condizionarmi orientandomi su una scarpa minimalista tipo Brooks pure connect o le nuove asics33 ma visto che le conosci ho delle domande da farti relativamente alle Vibram... Quote:
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Quando facevo le gare facevo 140 Km a settimana:o
(20 al giorno) Sono andato avanti circa 1 anno così, mai avuto mezzo problema, poi vedendo alcuni runners che a 40 anni avevano le cartilagini delle ginocchia ridotte ad un velo ho saggiamente deciso di tirare il freno. Poi per vari problemi non legati alla corsa ho smesso, "corricchiavo" per fare un po di cardio negli ultimi due anni. Adesso è da metà gennaio che ho ripreso, però faccio quello che riesco nel tempo libero. 2 giorni di sera dove faccio 8 Km con molte sedute di ripetute in pista (non di atletica, un ovale da 1000 metri con segnali ogni 100m) più un "lungo" da 15 Km la domenica mattina. (che facendolo in poco più di un ora non considero lungo:p) Scarpe uso le Asics, al momento ho Nimbus, ma sono un modello "transatlantico", grosse, pesanti (e anche un po' tamarre). Essendo ancora poco sfruttate non mi va di cambiarle, ma le prossime prenderò qualcosa di più leggero e meno ammortizzato. Però nel periodo che correvo consumavo scarpe come un F1 consuma le gomme, quindi più che ai modelli guardavo cosa c'era in offerta. Diciamo che di esperienza ne ho, km nelle gambe anche, magari mi è difficile parlare tecnicamente perchè ho sempre fatto tutto senza stare in una società e senza preparatore, quindi sono poco tecnico nelle spiegazioni e nelle preparazioni. |
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Penso che il tuo allenamento attuale sia più salutistico ;) e se ho capito bene stai abbandonando l'appoggio "prima il tallone"? |
Diciamo che è stata una scelta lungimirante:D, un po' mi spiaceva perchè tra i mille difetti ho una dote, la resistenza.
E la corsa mi faceva esprimere al meglio, potevo correre per ore senza risentirne minimamente, ne a livello fisico ne a livello mentale. Quindi, nonostante stessi benissimo e andavo molto bene mi sono sforzato a finirla con certi ritmi. Per la tecnica di corsa, si, vorrei lavoraci su e cambiare, anche se dovrei testarla per un po' e vedere che reali benefici apporta. Per quel poco che la provo mi sembra meno stressante per i polpacci e ginocchia. Per esempio a gennaio, dopo i 5-6 mesi di stop totale ho ripreso subito forte, con ovvi fastidi a polpacci, tibiali e poco le ginocchia. Provando a variare appoggio passavano, anche se facevo una fatica assurda perchè è un passo che non mi appartiene. Il difficile è lavorarci, dopo una vita che corri in un modo non è facile rivoluzionare l'istinto. Adesso correndo solo tre volte ho ancora meno tempo, potrei dedicare tutte e tre le sedute a quello, ma poi non correrei quasi niente (a livello di migliorare i tempi e la forza), specialmente le 2 sere che ho poco tempo...spengono le luci:D |
Di sicuro cambiare tecnica è più facile per chi inizia da zero rispetto a chi ha esperienza ma proprio per questo mi interessa raccogliere un feedback, sui forum ho letto molte testimonianze di persone che sembravano destinate ad abbandonare la corsa e che invece si sono liberate dai dolori cambiando appoggio e passando a calzature più minimali (anche se li ci sono voluti molti mesi).
Grazie |
Le calzature per me sono l'ultimo dei problemi, tra i veri modelli ho provato anche qualcosa di più semplice e meno ammortizzato, e non ne ho risentito.
Perchè il tallone rinforzato serve a chi "pesta" i piedi. Se ci fai caso ci sono persone che non solo appoggiano il tallone, ma danno l'impressione di calcare i piedi. In quel caso può servire la suola spessa se non imparano un po' a correre. Io se vado ad un passo sostenuto per esempio non potrei pestare i piedi, perchè più vai veloce minore è l'appoggio (anche in termini di tempo) e poi ho anche una falcata ampia o lunga. |
Beh la calzatura non è proprio l'ultimo dei problemi:D
Per quanto riguarda l'articolo di rawtraining c'è da dire che è scritto pensando a chi vuole andare più veloce soprattutto. Quel modo di correre è tipico di quelle popolazioni abituate a fare 100 200 km di corsa senza praticamente fermarsi e andando come fulmini. Ora non voglio assolutamente dire che è sbagliato correre così, anch io corro lo faccio, ma per uno che non è abituato è abbastanza traumatico. Bisogna inserirlo poco per volta per evitare periostiti al tibiale e altri piccoli traumi. Naturale |
Mi pare di aver scritto "per me è l'ultimo dei problemi":rolleyes:
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ma in una cora blanda, correre in quel modo è veramente difficile se non impossibile:confused:o o almeno per me.
Io stamattina ci ho provato e specialmente su strada non omogenea, diventa una vera impresa epica riuscirci senza schiattare nei primi 10 minuti:( |
Ti consiglio di andarci piano kill, anche perchè non sei leggerissimo, è un pò come saltare la corda: ci si deve condizionare poco (o pochissimo) per volta.
Mia moglie (che pesa 51-52 kg), che è allenata sulla corsa, da quando ha cambiato appoggio quasi non cammina dall'indolenzimento ma ora dice di non essere più capace (e di trovarcisi malissimo) di toccare prima col tallone. Di sicuro viene più naturale su andature sostenute e negli scatti rispetto alla corsetta stile jogging. |
DIfatti i velocisti nemmeno toccano con il tallone, è tutta una corsa "sulle punte" dove il piede quasi sfiora il terreno.
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le Pure project a quanto dicono in un forum di corsa non sono minimaliste.
per scarpe minimaliste secondo me ti conviene una da gara o medioammortizzata (non le ho prese per correre... costavano poco e mi piacevano esteticamente ma.... ) ho delle puma faas300 ... 220g nella misura standard a cavallo tra a1 e a2 direi ... non riesco a correrci di tallone per il semplice motivo che ammortizzano troppo poco e la fobia di ledere una struttura o l'altra mi impone l'appoggio di punta come con le vibram ... |
capisco milo. Effettivamente avevo notato che il mio peso comunque poteva essere un problema. in passato ho sofferto di infiammazioni alle tibie anche per molto tempo (ricordo ancora il dolore al minimo tocco:D).
Visto che hai mensionato il salto della corda, secondo te c'è qualche affinità di esecuzione tra questa e il correre poggiando parte del metatarso? (a me sembra vagamente lo stesso molleggiare:confused:) io durante le marce nell' EI ho sofferto di infiammazione in questo punto ![]() forse è meglio non abbandonare la vecchia via per quella nuova:D |
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Sentire la corsa - con PureConnect puoi avvertire il movimento dalle punte dei capelli al mignolo del piede. Ideale per podisti neutri. La sua leggerezza assicura un'infinita libertà ed una sensazione di naturalezza all'esercizio fisico. Il materiale superiore aperto lascia respirare perfettamente i piedi e grazie al basso impatto diventi quasi un tutt'uno con il sottofondo. Come minimaliste ho trovato anche le NewBalance Minimus con suola Vibram: ![]() |
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Si, credo che il salto con la corda abbia delle similitudini ed infatti ho iniziato ad usare anche quella ma con soli 30"-1' e fatta a piede scalzo. |
Le Brooks le ho trovate or ora sul sito di un negozio qui in zona.
Da 100€ sono scontate a 69. Quasi quasi |
io ho sempre fatto la corsa naturale per istinto credo, difficile immaginarla quella che fate voi, prima anni fa quando ero allenato alla corsa e pesavo molti kg in meno per colpa della palestra andavo anche a correre con un giubbino zavorrato da 10kg senza nessun problema anzi è stato molto naturale fin da subito.
non ho mai affrontato argomenti tecnici sulla corsa, ma parlando con chi corre molto mi ha sempre detto come le scarpe fossero una delle cose più importanti da scegliere, addirittura ci sono negozi specializzati per queste cose con commessi preparati che in base al tipo di corsa che vogliamo fare, terreno e peso della persona sanno consigliare scarpe specifiche. un mio amico aveva infatti 3 tipi di scarpe da corsa da usare in base al terreno. |
Ma infatti è importante la scarpa, io ho detto che nel mio caso non ho trovato grosse differenza tra i vari tipi pur correndo su fondi diversi.
Ovvio che però prendo sempre scarpe tecniche e non vado a correre con le silver. |
milo, non è una corrente di pensiero... si corre così!
Il ritmo della vita moderna a portato all'interpretazione della comodità dell'equilibrio statico da trasportare nella corsa. Da quì la nascita delle scarpe con il tacco ammortizzato. Non troverai un olimpionico che corre "tacco-punta" |
Effettivamente le scarpe sono sempre molto più consumate nella zona centrale dell'avanpiede.
Uao, sono un olimpionico:p |
Io non corro molto, ma anche secondo me è più naturale correre appoggiando prima l'avampiede.
Ora però che mi fanno male le gambe un mio amico runner che mi ha visto correre mi ha detto che il mio modo di correre è sbagliato (e te pareva potevo mai far qualcosa di giusto :D:cool:?), troppo spostato in avanti e poco appoggio sui talloni. Al che ho provato a correggermi, marcando il passo sui talloni. A parte che devo comunque stare concentrata sul movimento e dopo qualche minuto mi dimentico, non ne ho tratto beneficio per quel che riguarda i fastidi. Forse me li sarei risparmiati se avessi sempre avuto quell'andatura, ma ormai che ce li ho non li fa passare. E poi, anche per me l'appoggio di tallone è possibile solo finchè si va abbastanza piano; aumentando la velocità non mi riesce proprio neanche con tutta la concentrazione del mondo. |
di pure project ci sono tre modelli quello è il piu leggero!
ma la domanda che mi porrei sarebbe: tra una scarpa X da 180g e una pure connect ... cambia??? io penserei che una scarpa tanto leggera nn abbia bisogno di congegni particolari per favorire un appoggio naturale.... (lo dico da possessore di Puma faas300@220g) per me la pure project puo avere un senso nei modelli piu ammortizzati che potrebbero offrire un confort differente da un a3 classica. p.s. : trovo bellissima l'estetica delle pure project!! |
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le scarpe da corsa tanto meno sono ammortizzate e tanto piu risulteranno comode (a mia esperienza) ... percui ti sconsiglierei totalmente di valutarle a sensazione. in una scarpa ammortizzata poi conta COME ammortizza. posseggo 2 modelli saucony (ride e ignition), brooks summon, puma faas300 (avevo nyke skylon) Saucony Ride 3: A3 sensibile, le migliori, ammortizzazione notevole ma secca, dislivello tacco punta medio (e qui penso preferirei uno piu marcato per il massimo relax) sensazioni ottime di ammortizzazione ma con una reattività abbastanza buona. Saucony Ignition 2: A3 classica (di fascia bassa) dislivello tacco punta marcato (avvertibile mentre le calzi) ammortizzazione molto buona... ma le senti morbide e cedevoli ... non molto sensibili. Brooks Summon2: A3 molto sensibile, dislivello medio, ammortizzazione ancora piu secca delle Ride (a mio dire) Nike Skylon: A2 prese per frivolezza a sensazione, comode all'infinito. Mediamente ammortizzate ma piu votate alla protezione che alla sensibilità. Puma Faas300: A2 molto leggera, molto sensibile, nettamente meno ammortizzanti delle skylon. Ammortizzazione sul tallone bassa, quasi nulla sul metatarso. Livello di comodità ancora superiore alle skylon. Sicuramente buone per ripetute o allenamenti veloci. le mie conclusioni sono che facendo abbastanza km (70\80settimana) con le Skylon ho avuto noie al tendine d'achille e al legamento plantare ... risolte con riposo e uso di scarpe piu ammortizzate con dislivello taccopunta maggiore. |
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per i 100m secondo me puoi usare qualsiasi scarpa non ammortizzata tanto corri di punta.
per le corse lunghe secondo me meglio stare prudenti e usare a3 e in caso introdurre piano piano altre diavolerie tipo le vibram o scarpe meno ammortizzate. non riesco a capire quale sia il dubbio. mah nn so se ci si possa abituare tutti, a correre scalzi, un po si ma specie per i "pesanti" credo che oltre una certa distanza nn si possa proprio fare. p.s. : le scarpe ammortizzate le puoi usare come scarpe da tuttidi baiolo usava le asics tiger per fare un esempio se nn ricordo male. |
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per me è piu prudente usare un A3 ignorantemente per fare il piu dei chilometri e nel frattempo farsi tratti piu brevi con scarpe minimali a fini tecnici e di condizionamento.
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Grazie del consiglio Scleb.
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Ma quanto pesi? Se non hai una mole titanica, visto che devi correre poco e poche volte una scarpa super ammortizzata ne ti serve ne ti permette di raggiungere il tuo obiettivo.
Io prenderei solo una scarpa leggera senza una suola eccessiva. |
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Traduzione italiana a cura di: VbulletinItalia.it
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