Quindi c'è chi riesce a fare il rematore con il bicipite non in tensione e in isometrica per tutto il rom?
Perchè se no, il rematore allena i bicipiti. |
Il discorso della maggior efficacia se porti il bilanciere al petto, in effetti, credo sia vero, perchè facendo le trazioni orizzontali a presa larga - che sono praticamente lo stesso es. al contrario - ho notato un bel pump sui bicipiti... Comunque sia la variabile che più è cambiata, da allora, è sicuramente l'alimentazione, che adesso tengo sotto controllo (e ho dato una discreta spinta alle pro).
A parte questo, onestamente, le braccia mi sono sempre cresciute decentemente anche senza fare monoarticolari, però credo che dipenda da anzianità/tipo di allenamento e, soprattutto, predisposizione individuale. |
secondo voi c'è un livello di forza minimo da raggiungere prima di poter iniziare a lavorare sullo specifico delle braccia? ad esempio un tot di kg in panca? 1bw? 1,5bw?
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Non proprio, credo che allenamenti così specifici vadano calibrati per non inficiare sui progressi dei fondamentali, pena il crescere meno e l'essere meno forte.
Ma non ne faccio ne una questione di frequenza in senso assoluto, più di intensità. |
quindi diciamo evitare il cedimento!
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Secondo me i monoarticolari non danno problemi per quanto riguarda l'accumulo di fatica. Non penso che portino uno stress tale da inficiare sul recupero e sulla progressione dei carichi, certo escludendo chi esegue 3000 serie inutili di curl o di estensioni per tricipiti...
In un giorno si recupera tranquillamente.. Quindi io li farei fin da subito senza problemi, naturalmente dopo aver fatto i multiarticolari. Non serve aspettare di arrivare all'1,5 bw di panca. |
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Io darei per scontato di stare lontano dal cedimento.
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Se ad esempio facciamo un 4x8 di curl bilanciere o di french l'ultima serie è a cedimento. Io non penso abbia molto senso tenere il buffer anche su questi esercizi. |
Se parliamo solo di mono nemmeno io, se i mono si vanno a sommare a dei multiarticolari invece prenderei in considerazione il problema.
Se per te non cambia nulla arrivare o meno a cedimento, potresti avere una frequenza o un'intensità d'allenamento relativamente bassa. |
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Comunque penso che l'importante sia sperimentare su se stessi.. |
quindi mi sembra di capire che date poca importanza ai monoarticolari per la crescita delle braccia....
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Inoltre non sono molto d'accordo su questo, se ci si riferisce a un principiante: Quote:
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Io faccio "di testa mia", pur avendo acquisito una non vastissima conoscenza teorica e pratica, e al momento mi trovo benissimo; i progressi ci sono e i danni sono estremamente limitati. Per concludere, personalmente, dò ai monoarticolari l'importanza che meritano nel giusto contesto... Ovvero (tanto per fare un esempio), se si è HP-10 e si hanno pochi muscoli, lascerei perdere in partenza. Se invece fossi HP-0 o più con una muscolatura ben sviluppata e bassa bf, associata a una buona forza, considererei il loro inserimento nel piano di allenamento. |
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Ma non devi " sprecarci" troppe energie Se i mono inficiano la progressione dei carichi sui fondamentali puoi ridurli al minimo (io li toglierei solo se avessi un livello di forza molto basso) |
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Questo in parte vale anche per bicipiti e tricipiti, o comunque per i muscoli che un soggetto ha indietro. Se si hanno obbiettivi estetici, i monoarticolari li consiglierei a tutti, forse tranne che ai principianti assoluti. |
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Traduzione italiana a cura di: VbulletinItalia.it
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