Buffer
Qualcuno può spiegare il concetto di buffer? magari con esempi chiarificatori. grassie!
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Il buffer non è nient'altro che il non arrivare a cedimento;
Nel senso se fai 10 ripetizioni con 100kg di panca, e vuoi lavorare ad esempio con un buffer del 20%, allora farai sì 10 ripetizioni ma piuttosto che usare 100kg ne userai 80, riuscendo senza uno sforzo notevole a completare le 10 ripetizioni. Spero di essermi fatto capire:p |
si perfetto, non associavo la parola buffer a quel concetto. thx
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Grazie:) |
Il buffer in una preprazione annuale lo insererei random, cioè in base al nostro obiettivo che sia ipertrofia o forza, potrei fare per dirti in un mesociclo di 4 settimane potrei lavorare le prime 2 con un buffer del 10-20% e fare le ultime 2 settimane a cedimento, oppure fare mesocicli di 4 settimane con buffer, e un mesociclo di 3 settimane stutto a cedimento.
Quando si lavora la forza invece il ragionamento è leggermente diverso. |
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Allenando la forza il buffer DEVE esserci e cio' per una serie di motivi.
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Grazie x la risposta |
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nell'allenamento della forza devi cercare di "stimolare" il sistema nervoso e NON di "stressarlo"... ...inoltre, ricerche di AUTOREVOLI AUTORI hanno suggerito che l'ottimale per l'aumento della forza è un'elevata frequenza di stimoli allenanti e puoi comprendere che allenamenti gli "stressanti" sono inversamente proporzionali algi allenamenti "frequenti"... |
Spesso nel bodybuilding si utilizzano schemi intensi e quindi infrequenti; ecco un link dal mio sito web: (Ciclo di Forza)
Un'approccio con buffer, ad esempio è quello del cosiddetto "METODO DEL SOLLEVATORE PAZIENTE" che rappresenta una possibile alternativa al ciclo di forza "classico" prima esposto e si esplica nella seguente maniera (estratto dal mio e-book THE TRAINING): - scegliere un peso che consente circa 4 ripetizioni (80-87% del massimale, dipendentemente dall’efficienza neurale dell’atleta) - nella prima seduta di allenamento, provare ad eseguire 6 serie da 2 ripetizioni - nella seduta seguente, l'obiettivo sarà un 6 x 3 e nel corso del mesociclo, cercare - via via - di arrivare a fare 6 serie di 4 ripetizioni con lo stesso peso. Fino a quando questo non accade il peso non va incrementato. Attenzione che la serie più importante (il perché lo vedremo tra qualche riga…) è l'ultima delle sei! - Ecco un esempio di progressione (ma non "fissatevi" di di esso; ci sono tante alternative…): Allenamento n° 1 – 6 x (2 2 2 2 2 2), Allenamento n° 2 – 6 x (3 3 3 2 2 2), Allenamento n° 3 – 6 x (4 4 3 3 2 2), Allenamento n° 4 – 6 x (4 4 4 3 3 2), Allenamento n° 5 – 6 x (4 4 4 3 3 3), Allenamento n° 6 – 6 x (4 4 4 4 4 4) - Il tempo di recupero tra le serie è di circa 3-4 minuti o di circa 1:30-2:00 minuti, se le serie stesse sono eseguite in jump set (serie alternate); via via, col passare degli allenamenti, potrebbe essere conveniente aumentare i tempi di recupero tra le serie: nel primo allenamento 3 minuti, nel secondo 3:10, nel terzo, 3:20, ecc. ecc. - Tempo delle ripetizioni: x021 (fase concentrica "esplosiva", niente pausa nella posizione di massima contrazione, 2 secondi di fase "negativa", un secondo fermo alla massima estensione) ... la serie più importante è l'ultima e il motivo sta nella cosiddetta "la legge del carico abituale”, secondo la quale il corpo si adatterebbe velocemente a un carico a cui è sottoposto con una certa frequenza (e qui entra in gioco il numero di serie…) e che riesce ad affrontare con successo (attenzione quindi a non "fallire" le ripetizioni…). In pratica, portare a termine con successo tutte le serie per le ripetizioni previste ci assicura che l'apparato neuromuscolare si è adattato a quel determinato carico… |
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Traduzione italiana a cura di: VbulletinItalia.it
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