Acid Angel |
30-10-2012 10:45 PM |
Quote:
Originariamente inviato da Doc
(Scrivi 384245)
D'altra parte sono un powerlifter pancione... :D
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Ecco la seconda battuta migliore del secolo dopo quella di Liborio!!!
Tornando IT: mi ero persa questa discussione, nonostante abbia spulciato molti articoli più antichi del forum... che dire, io sono passata dall'asciugare con fazzolettini di carta ogni cosa mi venisse portata al ristorante (strizzavo le patate arrosto fino a farle diventare purè), al portarmi direttamente i contenitori con il MIO cibo alle sagre o ai raduni di moto, posti più alla buona dove nessuno se ne accorgeva, all'evitare proprio le occasioni conviviali perché la restrizione prolungata mi causava sofferenza anche solo a vedere il cibo allettante che mangiavano gli altri.
Ho avuto il periodo del controllo senza sofferenza, poi la frustrazione ha preso campo. Che dire, tanto di cappello a chi riesce a essere felice e sereno a fare vita asociale per avere un determinato fisico, ma ho forti dubbi sulla serenità di queste persone e sulla loro non ossessione.
Insomma come nel mio caso si sfiora la (o ci si addentra nella) patologia.
Non mi dilungo sul personale - lo faccio già troppo ;) - ma mi sto rendendo conto che il limite tra il salutare e l'eccessivo è labile da entrambe le parti. Sbaglia moltissimo chi si abbuffa senza ritegno di cibi ipercalorici con frequenza imbarazzante, ma alla fine ho capito che io sono l'ultima a poter puntare il dito contro di loro per il loro stile di vita sbagliato, perché anche isolarsi per un ideale fisico (ideale poi spesso irraggiungibile o mantenibile con sacrifici disumani) e rinunciare a una fetta di VITA per guardarsi più contenti allo specchio è altrettanto poco salutare. E anche certi atteggiamenti ipersalutistici, se non supportati da profonde conoscenze, possono esporre a rischi per la salute come carenze di micronutrienti dovute all'eliminazione selvaggia di certe classi di alimenti, tanto per citarne una.
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