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Meditazione Mens sana in corpore sano - La meditazione come metodo per migliorare le prestazioni sportive

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ebbubba ebbubba Non in Linea
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Predefinito meditare sui pensieri - 25-01-2009, 04:07 PM

meditare sui pensieri


un altra simpatica tecnica di meditazione è quella sugli oggetti mentali, già negli altri post vi accennavo qualcosa nel caso vi apparisse un pensiero qualunque nella mente, in questo post vedrò di essere un pò più esauriente.
Ci sediamo comodi e si chiudono o si socchiudono gli occhi , sperimentate se per voi è più fruttuoso tenere gli occhi chiusi o aperti, qui è molto soggettivo.
Adesso vi mettete in attesa che nasca un qualunque pensiero; e vi accorgerete che la mente ne è piena, nascono continuamente: opinioni,giudizi,bischerate,immagini mentali, idee fisse e altre cosette del genere, sono cosi tanti che si ammucchiano uno sull'altro, non avete idea neanche di come dal pensiero(per esempio) del caffè siete arrivati a pensare al Discorso sui massimi sistemi di Galileo(cosa realmente avvenutami).
Adesso inizia il bello, si tratta di applicare la qualità della presenza mentale, vale a dire voi dovete divenire i guardiani della vostra mente, dovete essere come delle tigri che tendono un agguato ad una preda, pronte ad avventarsi su di essa appena gli passa vicina abbastanza.
La vostra preda sono i pensieri, già mantenere un grado di attenzione simile ridurrà di molto il proliferare degli stessi, e nel momento che un pensiero nasce, voi lo accogliete osservandolo, e notando il punto in cui sorge, a questo punto vi chiedete " da dove arriva?".
qui occorre un chiarimento, se mi nasce il pensiero della pastasciutta , non inizio a proliferarci sopra dicendomi"il pensiero della pastasciutta nasce nella mia mente perchè io sono un pastasciuttaio cronico, non potrei vivere in un paese dove non fanno gli spaghetti, e quindi ecco che nella mia coscienza sorge il ricordo quasi tangibile della pomarola che faceva mia mamma la domenica e io ci tuffavo pure dentro una bella fetta di pane mentre era ancora calda...", non direi che così si può dire che applico la presenza mentale.
pastasciutta: dove sorge il pensiero?
appena finisce la parola(o l'immagine mentale di un piatto di spaghetti) noto il vuoto
noto che c'era anche prima del nascere della parola o immagine il vuoto.
Noterete, con l'addestramento e la pratica ripetuta, che nel momento che osservate il pensiero questofa puff, e scompare nel vuoto, proprio dove era nato.
Più intensa sarà la vostra vigilanza sul sorgere dei pensieri, più velocemente vi accorgerete del nascere di ogni sibgolo pensiero, e potrete osservarlo nascere e scomparire senza attaccarvici.
Non giudicatevi per i pensieri che sorgono, vopi non siete i vostri pensieri, voi siete quelli che li osservano.
Questo applicare la presenza mentale sugli oggetti della mente al loro sorgere, il notare che sono impermanenti,insostanziali, insoddisfacenti, porterà piano piano voi ad avere una mente più quieta, come un placido stagno senza vento, la mente come uno specchio, sul quale tutto si può riflettere, ma l'immagine non rimane impressa, bensì vi permane fino a che voi le permettete di rimanere attaccandovi ad essa.
Imparerete con la pratica ad essere sempre meno preda di pensieri ossessivi, sarete più gentili con voi stessi e con gli altri, mi sembra quindi che avrete una buona resa con poca spesa
Sedetevi e trovate 10 minuti di tempo per farla, ne avrete benefici da subito.
Nel caso non nascano pensieri nella mente state già pensando:" non mi nascono pensieri nella mente" quindi osservate quello, non fate i furbi

con metta
ebbubba


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Veleno Veleno Non in Linea
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Ciao Eb,

Qualche osservazione: in altri post dici di concentrarsi sul respiro, o su qualcosa di "esterno" e di non fare caso ai pensieri lasciandoli fluire liberamente, almeno così ho capito, mentre adesso dici di fare esattamente il contrario, cioè osservare il "ciclo" dei pensieri (nascita-vita-morte del pensiero stesso)...
Ora mi chiedo, ho capito male io, o si tratta di diversi stadi della meditazione, cioè, si parte dal meditare sul corpo e si arriva a meditare sui pensieri?
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Ciao Eb,

Qualche osservazione: in altri post dici di concentrarsi sul respiro, o su qualcosa di "esterno" e di non fare caso ai pensieri lasciandoli fluire liberamente, almeno così ho capito, mentre adesso dici di fare esattamente il contrario, cioè osservare il "ciclo" dei pensieri (nascita-vita-morte del pensiero stesso)...
Ora mi chiedo, ho capito male io, o si tratta di diversi stadi della meditazione, cioè, si parte dal meditare sul corpo e si arriva a meditare sui pensieri?
caro Veleno ( sembra un verso di Baudelaire)
in realtà è proprio un altra tecnica di meditazione, infatti in questa l'oggetto adesso sono i pensieri, non più il respiro, qui poni energia sull'applicare una "vigilanza energica" ai pensieri, cercando in qualche modo di "bloccarli" sul nascere, facendoli esplodere come bolle di sapone, considerandoli nient'altro che fenomeni condizionati che nascono, brevemente durano qualche istante, cessano, e "annotando" nella mente a livello intuitivo che prima che nascessero vi era una sorta di "vuoto mentale" e quando cessano lasciano lo stesso stato di vacuità.
Il porre enfasi su una sorta di attenzione vigile riduce i pensieri ossessivi e ricorrenti, non è una tecnica da applicare a tutte le sedute di meditazione, ma un 5/10 minuti al giorno se fate più di una meditazione, o anche un giorno si e uno no, oppure una volta alla settimana, può portare beneficio nella pratica poi delle meditazione sul respiro, aiutandovi ad estraniare con più facilità i pensieri quando sorgono durante queste meditazioni sul flusso respiratorio .
Puoi iniziare dalla consapevolezza del corpo per poi passare ai pensieri, oppure puoi iniziare dalla consapevolezza del respiro e poi passare ai pensieri, se questo ti agevola, oppure se sei una persona particolarmente feconda di formazioni mentali puoi sedere ed iniziare direttamente sui pensieri.
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi, poni pure altre domande se non fosse sufficiente questo ultimo post, vedrò di aiutarti
P.S domani o stasera scrivo anche un post sulla meditazione di consapevolezza del corpo e lo inserisco in sezione .
con metta
ebbubba

Ultima Modifica di ebbubba : 25-01-2009 08:08 PM.
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Veleno Veleno Non in Linea
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Grazie per la risposta.
Quindi in definitiva sarebbe un modo per migliorare la qualità delle meditazioni sul corpo, isolando i pensieri e imparando a creare un maggiore livello di concentrazione...
..o no?

Quanto alla meditazione di consapevolezza del corpo, credo di praticarla già, ma non so se parliamo della stessa cosa: io la conosco come "massaggio mentale" e consiste nello sdraiarsi (ma si può fare anche da seduti) ed osservare con un attenzione incondizionata il proprio corpo accogliendo qualsiasi sensazione affiori spontaneamente, che sia benefica o dolorosa; semplicemente osservarla e "viverla" senza cercare di modificarla, scacciarla o intensificarla.
Le prime volte ha un itinerario prestabilito, come per il training autogeno, poi evolve in forme spontanee che seguono l'emergere delle sensazioni.
Mi è di grande aiuto, all'atto pratico, per sciogliere le cefalee muscolo-tensive, per alleviare i doms, o, a volte, per conciliare il sonno...
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Grazie per la risposta.
Quindi in definitiva sarebbe un modo per migliorare la qualità delle meditazioni sul corpo, isolando i pensieri e imparando a creare un maggiore livello di concentrazione...
..o no? ...
si, con la pratica arrivi a isolare il pensiero discorsivo durante tutte le altre meditazioni, anche se non la fai in tutte, il praticare ogni tanto questa ti agevola perchè ti crea nella mente i percorsi giusti per tornarci e controllare , come dicono in India " lelefante imbizzarrito delle mente " , accrescendo la facoltà delle vigilanzae della concentrazione, bravo hai capito in pieno il messaggio
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Quanto alla meditazione di consapevolezza del corpo, credo di praticarla già, ma non so se parliamo della stessa cosa: io la conosco come "massaggio mentale" e consiste nello sdraiarsi (ma si può fare anche da seduti) ed osservare con un attenzione incondizionata il proprio corpo accogliendo qualsiasi sensazione affiori spontaneamente, che sia benefica o dolorosa; semplicemente osservarla e "viverla" senza cercare di modificarla, scacciarla o intensificarla.
Le prime volte ha un itinerario prestabilito, come per il training autogeno, poi evolve in forme spontanee che seguono l'emergere delle sensazioni.
Mi è di grande aiuto, all'atto pratico, per sciogliere le cefalee muscolo-tensive, per alleviare i doms, o, a volte, per conciliare il sonno...
Perchè non scrivi anche tu un post sulla tua pratica meditativa con il training autogeno? potresti aiutare gli altri che non si riescono a fare bene il tipo di meditazione che faccio io, dopotutto tutti noi parliamo di esperienze che abbiamo vissuto e che per noi hanno funzionato, ogni strumento in più disponibile è un bene per gli utenti interessati
Ora rispondo alla tua seconda domanda :
Io non conosco il training autogeno, ma nella meditazione sul corpo che pratico diciamo che si inizia dalla "sensazione" che abbiamo del corpo ( mi spiego, le sensazioni nelle mia pratica sono di tre tipi: dolorose, piacevoli o neutre), dalle sue tensioni, sciogliendole, e creando un percorso in cui "annotiamo mentalmente"le varie "percezioni" (queste invece sono ad esempio, il calore, il freddo, la durezza, la cedevolezza,la presenza di un odore, il contatto tattile degli abiti nelle varie parti del corpo, del fondo schiena sul cuscino ecc ecc) che si presentano durante questa esplorazione .
Domani (oggi non ho tempo) scrivo un bel post più esplicativo
con metta
ebbubba

Ultima Modifica di ebbubba : 25-01-2009 08:54 PM.
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