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Il Club Il luogo di ritrovo dove discutere tra amici come al bar
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All the Truth Member
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Data registrazione: Jun 2007
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Età: 51
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Baby campione e dopato -
09-01-2010, 07:54 PM
Baby campione e dopato"Così mi davano di tutto" LUNATA (LUCCA) - Era ed è ancora considerato uno dei talenti emergenti del ciclismo giovanile. Una sorta di Ivan Basso in fieri, già inserito nella rosa azzurra. Ma Eugenio Bani, diciannove anni, pisano, fisico statuario da passista veloce, da due stagioni nel ciclismo degli "Under 18", i dilettanti una volte definiti "puri", è finito d'improvviso nel tunnel del doping. Gonadotropina corionica, un ormone femminile, usato nello sport maschile per stimolare la produzione endogena del testosterone, l'ormone della forza. Un caso grave che vale all'atleta una squalifica di 21 mesi. Ma un caso emblematico della pessima situazione in cui versa buona parte del ciclismo giovanile, nonostante anni di scandali, campioni dopati e appelli a ripulire l'ambiente partendo dalla base. Ancora oggi il pedale diventa subito sinonimo di farmacia, anche ai primissimi gradini, e resta feroce il sospetto di "trattamenti" totali, complessivi, cioè di squadra. Impressionante, anche volendo limitarsi al lecito, ciò che emerge dai verbali della Procura Coni: endovene, fiale intramuscolari, ricostituenti, acido folico, vitamine, antidolorifici, eccitanti, siringhe già confezionate e pronte all'uso conservate in frigo. Una "terapia" globale, fatta a tutta la squadra, confessa l'atleta. Una cura che comincia prima della gara (antidolorifici), si sviluppa durante - "pasticche di caffeina (una volta vietata, oggi di libero uso ndr) per il finale di corsa" assicura Bani - per concludersi al dopo gara con la cosiddetta "integrazione". Bani cosa è successo? "Sono stato trovato positivo al campionato italiano l'estate scorsa e non so perché. Non ho mai fatto alcuna cura a casa, né iniezioni, né altro; i miei genitori non sanno neppure cos'è una medicina. Gli unici a somministrarmi qualcosa sono stati quelli della squadra". Punture o che altro? "Punture e pasticche, iniezioni endovenose, tutto quello che serve per recuperare, mi dicevano". Ma lei andava da un medico molto discusso, la sua era una società molto chiacchierata. "Ci andavo fino all'anno scorso e solo a fare i test". Non le è mai venuto un dubbio, un sospetto? "Il fatto è che devi fidarti della squadra (l'Ambra Cavallini Vangi, una delle formazioni giovanili più in vista, ndr). E poi la storia era cominciata prima, quando non avevo ancora 18 anni. Chi ci faceva più caso? Non puoi non fidarti perché quello è il sistema. Altrimenti non trovi posto né lì né in nessun'altra squadra. Sono convinto che è così in tante se non proprio in tutte le formazioni giovanili. E' il sistema che è corrotto e ci corrompe, noi siamo costretti ad andare dietro a queste cose altrimenti non si arriva". Sta dicendo che la responsabilità è dei suoi dirigenti? "Io so solo che non ho mai assunto nulla al di fuori di quello che mi ha dato la squadra". Come avveniva la cura? "Una volta la settimana si andava nel ritiro di Empoli Bagnara e lì ci praticavano le iniezioni". Chi faceva le punture? "Un ex infermiere e un altro dirigente, responsabile della squadra". Anche persone non abilitate alla pratica, quindi. Di che medicine si trattava? "Dicevano che erano vitamine, venivano prese nel frigorifero, erano in siringhe già confezionate. Io ho chiesto tante volte cosa ci fosse dentro e sempre mi rassicuravano: ricostituenti per riprendere le forze. Alla fine uno cosa deve fare? Si fida". Le iniezioni le faceva anche quando era minorenne? "Sì. Era normale, l'ho detto. Ma non le facevo solo io, anche gli altri compagni". Lei è stato interrogato dalla Procura del Coni. Ha collaborato? "Ho raccontato tutto, ho fatto nomi e cognomi di tutte le persone coinvolte. Ma mi è sembrato non fossero molto interessati mentre parlavo. Chi beveva qualcosa, chi era al telefono... Mi è parso di parlare a vuoto". Davvero incredibile un simile atteggiamento. Come lo spiega? "Non saprei. So che dirigenti della mia squadra avevano ottimi rapporti con dirigenti della federazione". E allora? Avrebbero preferito punire solo l'atleta? Un sospetto pesante, il suo. "Lo so, ma la cosa non può non far riflettere. Io da solo non mi sono dopato". Se fosse vero vorrebbe dire che il sistema di controllo è manipolabile e corrotto. Una situazione senza speranza. "No, senza speranza no. Bisogna partire da qui per rivedere tutto. Quello che è capitato a me può capitare a chiunque. Sono convinto di non essere il solo ad aver assunto senza saperlo quella sostanza. Solo che io sono trovato positivo. Ma un mio compagno di squadra è svenuto due volte in corsa; dunque queste cure non è che facessero proprio bene". Ora cosa farà? "Voglio tornare a correre. Per questo mi sono rivolto a Ivano Fanini che mi ha offerto il suo appoggio e, dopo la squalifica, vestirò le insegne dell'Amore & Vita. Sono pulito. So di avere le qualità giuste, voglio dimostrare che si può fare ciclismo pulito anche ad alto livello. E ci riuscirò". Baby campione e dopato "Così mi davano di tutto" - la storia - Repubblica.it |
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Uncensored Magister
Messaggi: 25,331
Data registrazione: Jan 2005
Località: Kalepolis
Età: 48
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09-01-2010, 11:07 PM
Se somministravano davvero qualcosa senza l'autorizzazione dei genitori, spero passino un bel pò di tempo in galera! |
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(#3)
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All the Truth Member
Messaggi: 8,093
Data registrazione: Jan 2007
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10-01-2010, 10:23 AM
Sì, ho visto l'intervista su studio aperto o studio sport, adesso non ricordo. Pezzi di merda, in galera devono andare, infami! |
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(#4)
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All the Truth Member
Messaggi: 20,462
Data registrazione: Jun 2007
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10-01-2010, 02:26 PM
tutti sanno ma nessuno fa niente come al solito |
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(#5)
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UncensoredModerator
Messaggi: 3,101
Data registrazione: Apr 2005
Località: vicino al mare
Età: 47
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14-01-2010, 12:51 PM
Scusate ma, con tutto il rispetto, credete il ragazzo non sapesse niente? Punture varie prese dal frigo etc...e starsene a spiegazioni del tipo "sono ricostituenti"...altro che SOSPETTO mi sarebbe venuto... si certo, fidarsi...mentre il tuo corpo cambia, mentre senti di diventare "superman" in grado di reggere carichi di lavoro assurdi... nessuno fa niente perchè si ACCETTA tutto. E' colpevole il ragazzo, quando gli altri, perchè ha ACCETTATO. (e non tiriamo fuori la storia del fidarsi, dell'ingenuità o altro...siamo nel 2010 e certe cose, bene o male sono note a tutti). E colpevoli siamo "noi", il pubblico, che (dal ciclismo, alla corsa e a tutto il resto) vuole la super-prestazione. Però ragazzi esiste il libero arbitrio. Si può dire di NO. Solo inziando a fare questo le cose potrebbero cambiare. (Come ha fatto quell'altro giovane ciclista, tale Thomas...dinamica identica a quella del 3d...lui ha detto no...) |
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All the Truth Member
Messaggi: 5,464
Data registrazione: Apr 2008
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14-01-2010, 02:18 PM
quoto lorenzo...siamo sul patetico, neanche avesse avuto 13 anni... |
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FIPL Moderator
Messaggi: 11,338
Data registrazione: Nov 2006
Località: Genova
Età: 39
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14-01-2010, 02:52 PM
quoto anche io, ha detto cosi solo per pararsi il culo..... oppure è proprio fesso |
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All the Truth Member
Messaggi: 5,464
Data registrazione: Apr 2008
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14-01-2010, 03:17 PM
ha fatto quello che avrebbe fatto ogni suo compagno di squadra nel caso fosse stato beccato: si è parato il di dietro...alla fine chi non lo farebbe? c'e' anche che ci crede! |
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All the Truth Member
Messaggi: 3,131
Data registrazione: Jul 2009
Età: 38
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14-01-2010, 05:33 PM
come si fa a non accorgersi di determinate sostanze? o è un super fesso o è un super furbo..credo piu' la seconda |
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(#10)
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All the Truth Member
Messaggi: 5,464
Data registrazione: Apr 2008
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14-01-2010, 05:52 PM
si beh dopo il dialogo: non ti accorgevi di andare piu' forte? no perchè sono sempre andato forte da quando ero bambino ho chiuso tutto -.- |
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All the Truth Member
Messaggi: 6,442
Data registrazione: Jun 2007
Località: Non omologata
Età: 51
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14-01-2010, 07:04 PM
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Psycho Lifter
Messaggi: 1,687
Data registrazione: Jun 2005
Località: Arezzo
Età: 56
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15-01-2010, 02:55 PM
Non è che uno si sveglia e fa il ciclista, dietro c'è di sicuro la famiglia, che sgancia il dinero per tutto e che perciò va alle gare, segue il figlio, impara a prendere tempi, distanze e tutto il resto. Nessuno che si accorge che il tizio di punto in bianco va più forte? E' questo il marciume: si può dire di no, ma non si vuole dire di no. Atleta, allenatore, preparatore e familiari. Non voglio sentire i soliti discorsi "a certi livelli..." perchè questo a che livelli era? Una promessa, uno che non guadagnava di certo cifre astronomiche tali da giustificare questa cosa. Semplicemente, ha fatto un investimento su se stesso. Lui, non altri, come atto volontario, nè è stato messo alle strette tipo "o così o sei fuori". E nemmeno è stato consigliato male perchè oggi se si vuole è possibile comprendere cosa ci si ficca in vena, nè era all'oscuro della terapia perchè l'atleta perchè le bombe funzionino ha un ruolo attivo per tarare i dosaggi in quanto non siamo nel '70 quando irradiavano di raggi X i calciatori ottusi dell'epoca. Oggi siamo tutti skilled, technologized... Poi, come sempre succede, qualcuno che rassicura che il controllo dopo la gara "si fa a modo nostro", invece qualcosa va male e nessuno si prende la responsabilità di falsificare le provette. E allora la pantomima "ma... che è successo? Oddio, mi avevano detto che erano vitamine..." e tutti a chiedere le controanalisi che, regolarmente, confermano la presenza delle bombe. |
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