4 giorni in un monastero buddista

[ebbubba]

Ed infine riecco l’ ebbubba che ritorna sul forum dopo che per 4 giorni vi ha lasciato tranquilli e beati in una sorta di nibbana visrtuale senza contaminazioni da Toscanacci famelici .
come richiesto da Guru (e non poteva esserealtrimenti, con un simile nick)vi posto un breve resoconto della mia permanenza al Santacittarama ( monastero buddista in quel della sabina Santacittarama Home Page )fra il 26 dicembre e il 30 dicembre 2008.
Arrivo bello come il sole (bello??) alle 10 e 30 circa all’istituto prendo possesso della stanza riservatami come ospite e poi partecipo alla benedizione del cibo offerto ai monaci, sono presenti un gruppo di Cingalesi che hanno portato dei doni ai monaci più dei loro piatti tipici ( qualcosa pure vegetariano, per la mia gioia) dopo che i monaci hanno benedetto il cibo noi laici mangiamo tutti insieme , poi finalmente riesco a fare qualcosina pure io, preparando il caffè per tutti, indi rigovernando ed asciugando i piatti, nel pomeriggio aiuto a raccogliere un po’ di kiwi dalle piante che abbracciano il porticato,poi insieme ad una signora Thai (ha 73 anni, non pensate tutti male che vi conosco) mi avvio verso la foresta vicino all’officina, dove con zappa e vanga asporto facendo loro la zolla tre bellissime canne di bambù ( il kamma mi ha fatto nascere a Pistoia, la maggior parte dei Pistoiesi prima o poi qualche giorno in un vivaio lo passano, ecco che tutto torna improvvisamente utile ) per poi ripiantarle nel bosco vicino ai Kuti , i Kuti sono le baracche di legno dove vivono i monaci nella foresta, essendo stato tanto cattivo nelle vite precedenti , quando arrivo a scavare nel bosco trovo uno strato di roccia alla prima vangata, ma essendomi abboffato poco durante il pranzo spostandomi di pochi cm riesco a trovare un posto con abbastanza terra fra la roccia e la superficie del suolo per interrare le piante, il tutto, fra potatura, asportazione, tragitto con le piante in spalla dentro al bosco, interramento annaffiatura ecc, ha richiesto circa un ora di lavoro duro e pesante, finisco appena prima della meditazione delle 16 alla quale mi presento sudato grondante ma soddisfatto. La signora Thai (bontà sua) mi appella come Marcello KIEN RIE o giù di lì, significa in lingua Thai Marcello forte di muscolatura (una lustratina all’orgoglio del vecchio sollevatore di ghisa  ) e con una ferita sul palmo della mano destra, alla vista della quale il Ven Mahapanno mi dice “ e che t’è venuto le stimmate” ed io “ …. Forse sbagliamo qualcosa…” e poi ridacchiamo tutti .
Poi il the delle 17 con l’abate, un po’ di riposo, poi una meditazione con canti dalle 19e 30 fino a mezzanotte, con l’ordinazione di un nuovo Anagarika ( letteralmente un Senza casa), vale a dire un laico che inizia un periodo di prova praticando gli otto precetti, vestendosi di bianco e rasandosi la testa per provare a intraprendere la vita monastica, vivendo nel monastero al servizio dei monaci che già hanno ricevuto l’ordinazione di monaco mendicante ( auguri di nuovo Manuel) .
Dal giorno dopo imperverso per il Santacittarama alterandomi a lavare i panni di tutti facendo lavatrici, stendendo ad asciugare il risultato dei lavaggi, aiutando a cucinare, usando la mia genialità Toscana per finire di raccogliere i Kiwi ( volevano usare 4 persone per una mattinata intera per finire di toglierli, ma io ho visualizzato i kiwi come olive, ho preso un bambù, in mezz’ora i kiwi erano tutti giù dagli alberi senza più il pericolo di arrampicarsi su scale pericolanti, 15 minuti dopo erano tutti raccolti in numerose ceste ), pulendo il greto del fiume che passa dentro al monastero ( si trova di tutto in quel fiume, meno che l’oro), pulendo i bagni pubblici e quelli della casa maschile, le sale meditazioni,meditando tre volte al giorno, cantando due volte al giorno , mangiando due volte al giorno, e infine facendo sculture con i palloncini per tutti, adesso vicino al Buddha bianco in sala meditazione c’è un fiore con tre petali fatto con i palloncini ;
i due monaci Thai dal 28 dicembre son andati in slovenia ad un altro monastero, lasciando al Santacittarama come ordine monastico l’abate Ajahn Chandapalo, il monaco Ven. Mahapanyo, ed , la mia compagna , molto simpaticamente, sostiene che data la mia presenza al monastero il cibo non bastasse per tutti, quindi hanno dovuto mandare i due monaci Thai da un'altra parte per motivi nutrizionistici.
Esperienza bellissima, con momenti di intensa pratica, e di consapevolezza come non mi era accaduto fino ad ora.
Il 30 dicembre vengo via portando con me il libro nuovo di Ajahn Chah in libera distribuzione al Santacittarama il cui titolo è “Tutto insegna”, con la pace nel cuore ed un sorriso sul viso,
Le giornate dalle 4 e 40 del mattino fino a sera scorrevano piacevoli e produttive, effettivamente fra meditazioni camminate, sedute, sdraiate, applicazioni di presenza mentale, insegnamenti, letture, intervallate dai lavori in cui la meditazione prima dell’atto è sempre il primo passo, ho veramente praticato come solamente in un luogo del genere si può fare, circondati dalla natura e da persone eccezionali, voi del Forum siete stati siete stati, e lo sarete sempre , nelle mie meditazioni di Metta, vi auguro a tutti un felice anno nuovo .
Con metta
Ebbubba