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Samilight 01-12-2008 09:40 AM

a conclusione di tutto, caro armando avevi proprio preso con la tua diagnosi! nel senso che, sono andata dal mio medico sportivo e questo il referto:
fascite plantare piede sx + tendinite avanzata (livello dietro caviglia) sia a dx che a sx :(
morale della favola, pausa x circa 2 mesi!!! :( :(
nel frattempo stanno già lavorando ai plantari, me li consegnano tra 10gg

ArmandoVinci 01-12-2008 12:52 PM

non disperare, a mio avviso 2 mesi di pausa sono troppi, vedrai che riuscirai a recuperare prima.

In bocca al lupo.

Samilight 01-12-2008 01:22 PM

Grazie Armando per l'incoraggiamento...crepi il lupo allora! ;)

Baiolo Karonte 01-12-2008 03:10 PM

Quote:

Originariamente inviato da ArmandoVinci (Scrivi 84440)
chiamasi fascite plantare, riposo, stretching per i flessori delle dita e del polpaccio, antinfiammatori e caldo/freddo.
In seguito fatti fare dei plantari per correre.

potrebbe aiutare un massaggio con la palletta da tennis della pianta?

ArmandoVinci 01-12-2008 10:31 PM

si, ma bisogna fare attenzione a non peggiorare lo stato infiammatorio, poichè il piede non può stare mai completamente a riposo, per ovvi motivi...

Franz 03-12-2008 09:08 PM

hai fatto l'esame baropodometrico per farti fare i plantari ?? occhio quando ricomincerai a correre anche al tipo di calzatura che userai !

Catwoman 03-12-2008 11:34 PM

...ribadisco il consiglio di Franz!!!

Per dei plantari fatti in modo inadatto, senza la pedana baropodometrica e col solo calco, ho avuto problemi molto grossi che Franz conosce bene...ricordi caro????

Assicurati che ti facciano dei plantari adatti ad uso dinamico se poi li devi usare per correre!

Samilight 11-12-2008 10:02 AM

Franz, Cat, purtroppo leggo i vs consigli solo oggi, mannaggia!!!!!
I plantari sono pronti, li ritiro domani e non sono, ahimè, come quelli che mi consigliate perchè fatti solo dal calco!
A questo punto una domanda (non so quanto logica)...l'ortopedico mi ha detto che ho il piede sx "dinamico"...andava cmq fatto l'esame baropodometrico?

wrinkle 11-12-2008 03:22 PM

Quote:

Originariamente inviato da Catwoman (Scrivi 85635)
...ribadisco il consiglio di Franz!!!

Per dei plantari fatti in modo inadatto, senza la pedana baropodometrica e col solo calco, ho avuto problemi molto grossi che Franz conosce bene...ricordi caro????

Assicurati che ti facciano dei plantari adatti ad uso dinamico se poi li devi usare per correre!

scusate l'intromissione ma sto girando introno a questi plantari da tempo, come interviene l'esame podobarometrico sui plantari? fino ad ora pensavo che servisse per la diagnosi e che il plantare fosse realizzato indipendentemente da questo esame, tramite calco. Non è così? che differenza c'è tra plantari per uso dinamico e gli altri? questione di materiali o anche altro?

ArmandoVinci 11-12-2008 03:39 PM

l'esame da le indicazioni utili per correggere problemi di statica e/o dinamica del piede e poi si realizzano i plantari (i materiali variano a seconda delle marche, ditte, produttori).
Non è detto che un esame baropodometrico e successiva realizzazione dell'ortesi, sia migliore di un vecchio plantare fatto a mano da un buon tecnico ortopedico.
Insomma come in ogni cosa, ci vuole anche un pizzico di fortuna nella scelta di chi offre un servizio.

Franz 24-12-2008 04:41 PM

Cos'è e come si effettua la Baropodometria
di Silvia Stradelli

Iniziamo a vedere più precisamente di cosa si tratta e come si effettua; analizzeremo poi in seguito quelle che sono le applicazioni di questo tipo di esame per la valutazione della postura e di patologie anche più gravi a carico dell'apparato osteo articolare.
L'analisi baropodometrica del passo è una metodica di misurazione obiettiva, istantanea delle pressioni in ogni punto della superficie plantare in fase statica e dinamica; pertanto consente contemporaneamente di poter visualizzare sia la superficie di carico che la linea risultante dal centro di spinta corporeo durante lo svolgimento del passo. Per la rilevazione, viene utilizzata un'apparecchiatura denominata Baropodometro Elettronico, costituita da una pedana con una piattaforma per la misurazione e registrazione elettronica sia statica che dinamica delle pressioni plantari. Queste utilizzano un captore la cui resistenza varia a seconda dello spessore ed in funzione del carico applicato.
Il paziente viene fatto salire sulla piattaforma a piedi nudi o con le calzature adoperate per la corsa, prima in bipedestazione, assumendo una posizione naturale rilassata (fermo per 5/10 secondi) per valutare l'appoggio statico. Tale appoggio viene visualizzato dopo aver calcolato la media delle oscillazioni del soggetto durante il tempo di acquisizione.
Successivamente il soggetto viene invitato a camminare sulla pedana modulare costituita da 4.800/9.600 sensori per effettuare l'esame dinamico. L'acquisizione inizia quando il piede tocca la piattaforma e, dopo aver memorizzato più passi consecutivi, termina quando il paziente esce dalla piattaforma. Durante lo svolgimento del passo vengono quindi, elaborati i centri di pressione di ciascun piede, suddivisi in 100 fasi dell'appoggio (dal retropiede allo stacco dell'avampiede).

In Fase Statica il baropodometro acquisisce l'impronta statica risultante dalla media di otto impronte consecutive. Si procede così alla valutazione dei seguenti parametri:
a) nella visualizzazione dell'impronta plantare il baricentro ( C ) ed i centri della pressione dell'arto destro ( D ) e sinistro ( S ) devono essere allineati fra loro e posizionati centralmente rispetto al mesopiede; un loro slivellamento sta ad indicare un'eventuale rotazione del bacino. L'appoggio dovrebbe manifestarsi in modo uniforme e con equilibrata ripartizione fra arto destro e sinistro, sia in termini di superficie impegnata che di carico.
b) le ripartizioni di carico e superficie tra avampiede e retropiede destro e sinistro (sull'avampiede dovrebbe gravare il 40% del carico mentre sul retropiede il restante 60%).


La Fase Dinamica consente di rilevare i dati del piede durante il normale svolgimento del passo; è possibile inoltre calcolare lo svolgimento dinamico del piede ed il baricentro delle pressioni per tutte le fasi della registrazione fino ad ottenere il cosiddetto baricentro dinamico. Il punto di massima pressione (M) deve di norma localizzarsi in corrispondenza del margine mediale del retropiede oppure lungo il I metatarsale, zone che corrispondono ai punti di massima spinta (attacco al suolo e distacco dell'alluce). Altri parametri che è possibile controllare sono:
· la rappresentazione della pronosupinazione del piede nello svolgimento del passo, ad indicazione di quanto il piede lateralizzi rispetto al punto di impatto.
· rapporto tra superficie e peso durante la deambulazione.
· superficie impegnata durante il passo.
· coordinata dell'evoluzione del punto di massima pressione (M).
· ampiezza della velocità del passo.
· variazione della percentuale di carico in rapporto al peso durante l'appoggio


Poiché quindi, il piede rappresenta la porta di ingresso per gli stimoli sensitivi gravitari e il dispositivo per la formulazione di una corrispondente risposta motoria (output) di tutto il corpo, è evidente che analizzarne il comportamento in fase di appoggio risulta determinante per la valutazione di tutta una serie di squilibri che possono instaurarsi a carico di altri segmenti quali ossa del piede, tibie, femori, bacino e rachide.


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