farmacologo |
04-09-2010 03:15 PM |
Quote:
Originariamente inviato da Trokji
(Scrivi 218423)
ma quello di cui parli tu implica che ci sia stato già un grosso allontanamento del fenotipo della cellula tumorale dal fenotipo di partenza in genere, insomma penso sia difficile vederlo nelle fasi iniziali. Poi è chiaro parlare di tumori in generale è difficile perché si va da forme estremamente aggressive a tipologie molto diverse, quindi fare discorsi generali è sempre difficile. Però che i tumori nei giovani in genere siano più rapidi che negli anziani penso sia vero, o smentisci anche questo :confused:
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Definiscimi allora qual'è il fenotipo della cellula tumorale negli stadi iniziali perchè fino ad ora hai detto solo cose imprecise, definiscimi come avviene la progressione neoplastica.
Se una cellula è tumorale significa che ha già subito tutta una serie di mutazioni che la rendono estremamente deregolata in tutte le sue funzioni proliferative, per proliferare o stimola la produzione di fattori di crescita tramite meccanismi come la secrezione di metalloproteasi che liberano ligando dalla matrice extracellulare, oppure si evolve fino ad essere capace di produrre essa stessa ciò di cui ha visogno, oppure si evolve a tal punto di non aver neppure bisogno di fattori di crescita perchè ha un recettore costitutivamente attivo.
Ci sono anche casi affascinanti di tumori benigni ASINTOMATICI come nei casi di adenomi ipofisari LH secernenti, dove si ha una grossa produzione di LH ma se l' adenoma non si ingrandisce troppo e se non va a toccare nessun nervo dando problemi di vista ecc, rimane asintomatico.
Il discorso che vuoi fare tu e cuoè che negli anziani un tumore può progredire più lentamente è un discorso che non può essere fatto in generale, perchè varia completamente da tumore a tumore, è vero che nell' anziano il metabolismo è più lento, ma è altrettanto vero che i tumori sono causati da un accumularsi di mutazioni dannose, mutazioni che si possono accumulare ogni volta che una cellula di replica, e dato che le cellule dei soggetti anziani proprio perchè sono più vecchie hanno subito molti più cicli replicativi portano con se potenzialmente un maggior numero di mutazioni dannose rispetto alle cellule di una persona giovane ( pensiamo ad esempio alle cellule staminali del midollo osse che producono globuli rossi per una vita intera) e quindi possono essere paradossalmente più a rischio di sviluppare una neoplasia.
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