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Conosco l'importatore diretto!:D |
devil tu consigli Ultimate Nutrition?
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Dev sei sempre molto ermetico...ma che whey usi tu? :D
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Per lo stesso motivo mi chiedo come si fa a dire che le proteine volactive siano meglio delle pincopallo prodotte in qualche laboratorio sperduto in siberia? P.S Sul forum si è criticata molto la scitec nutrition.....per pura coincidenza oggi ho conosciuto un signore in palestra che mi ha detto che 3 anni fa ha fatto analizzare un misurino di proteine scitec (non ricorda il prodotto specifico) e dalle analisi la composizione risultava identica a quella riportata in etichetta. quindi almeno su quel punto sono onesti, considerando che c'è la tolleranza del 15%....poi se ci fossero altri elementi che non sono stati analizzati (metalli pesanti ecc) questo non lo so... |
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Io conosco un'azienda italiana che vende NZMP VOLACTIVE CARBERY. 2 KG isolate al 90% NEUTRE a 48 EURO(sono 24 euro al kg non distanti dai 20 euro che hai scritto tu) e le concentrate 80% 3 KG neutre a 50 euro , poco meno di 17 euro al kg . O questi fanno beneficienza , o qualcosa non quadra nei tuoi discorsi . |
Mi chiedevo, e la domanda e' rivolta a Mao in particolare e a chi ha competenza a riguardo, se anche nel mondo degli integratori esistono prodotti civetta che le aziende utilizzano come strumento pubblicitario tenendo i ricarichi bassissimi per veicolare i clienti alla loro azienda/sito di vendita.
Come strategia viene ormai utilizzata dai grandi brend in tutti i campi e anche i supermercati e la grande distribuzione in genere non ne sono immuni. Potrebbe essere una spiegazione che concilia sia la visione di chi produce che di chi si fida di proteine a costi che all'apparenza sarebbero inadeguati a garantire qualità... |
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diciamo che sicuramente ci sono articoli che ti permettono di far entrare qualcuno in più. Di mio mi vengono in mente le sport, le milk e le bevande isotoniche. Mi spiego, sia le milk che le sport hanno il top a livello di materia prima ma il prezzo è tenuto "basso" per poter far volume. La nostra bevanda CON ZUCCHERO è prodotta dal leader in Italia nella produzione di bevande ferme (senza gas!) ma il prezzo al negoziante è tiratissimo... La fregatura è che voi, giustamente, vedete il prezzo di listino (di vendita) ma non vedete i prezzi che noi pratichiamo al negoziante. La fregatura è più per noi che per voi credimi. Ovviamente i prezzi che a volte vengono fuori da alcuni siti mi fanno paura... sicuramente non può essere prodotto di estrema qualità. Dipende uno cosa vuole acquistare e come si valuta (il valore della sua salute e del suo tempo). Io quando pratico i miei hobby esigo da me e dalla mia attrezzatura il massimo della performance quindi non risparmio o se lo faccio sempre con prodotti a marchio. In tutti i settori è così!!! Il mercato è troppo selettivo ed i brand non qualitativi si collocano ad un livello inferiore. mao |
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perchè mentire? Tanto se ti trovi bene non saranno le mie parole a farti cambiare idea. Diciamo che se una isolata di qualità costa facciamo 13 euro al kg (sotto non si va ora!) e la danno a te spedita a 25 potrebbe essere un ricarico troppo basso... con questo non voglio dire con certezza che il prodotto non è onesto ma non tornano i conti. Devi pensare che questo è comunque un mercato ristretto e che i volumi sono sempre modesti. Un'azienda che fa 10 milioni è in Europa già importante in Italia sarebbe un mostro... Tieni presente che ci sono un sacco di costi che vanno inseriti oltre a quello della materia prima...mao |
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Anche fosse tutta concentrata. Pensate che in questo momento le Volactive 80 costano con grossi volumi poco meno di 10 euro al kg... Comunque non voglio dire assolutamente che il produttore stia facendo "stupidate"... Mi sai dire quanta glicina c'è dentro? mao |
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(ultrawhey 80 instant) che si attesta su 1,4g per 100g . P.S. Chiedo venia Mao , ma per vedere il profilo degli aminoacidi delle vostre proteine , cosa bisogna fare ??? Non è riportato ne su scheda tecnica , ne su informazioni nutrizionali . |
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Mao, però se tu parli dei prezzi a cui te acquisti la materia prima, 10 € al chilo o qualunque altro prezzo, dovrai pur pagarci le tasse quando lo importi.
Se un marchio americano compra dal tuo stesso fornitore ma ha una fiscalità diversa, lo stesso prodotto, a prescindere dalla quantità acquistata, lo pagherà meno. Anche sui processi di lavorazione, tasse sugli immobili, stipendi dei dipendenti, costi di gestione degli impianti ecc. la diversa fiscalità potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella determinazione del prezzo finale. Partendo dalla stessa materia prima non è detto che il prezzo finale debba essere simile se le aziende produttrici sono di due paesi diversi. |
ah certo quello che dice orange è inconfutabile.
x prodotto americano 30$ stesso, europeo 30-35€ |
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Per darti un'idea la materia prima viene pagata iva 20% poi rivenduta come finito al 10% quindi li non ho problemi.. Il resto sono favole... mao |
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Devo vedere di farli mettere sul sito allora :D mao |
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A me risulta, prodotto americano 15 dollari in Usa, stesso prodotto in Italia 50 euro :D La nave lo stagiona evidentemente :confused: mao |
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Certo che esistono, sia per i produttori (o chiunque abbia il prodotto a marchio suo) che per gli ecommerce. UN MP (visto che si parla di loro) di sicuro tiene 3/4 prezzi di prodotti strategici (whey, bcaa e amino vari) con ricarico minimo per invogliare all'ordine, poi "bastona" sul resto, tanto sanno benissimo che dove uno compra le whey comra tutto. Gli ecommerce che rivendono attuano la stessa politica su 2/3 brand, americani in genere, rivenduti con ricarichi del 5% per attrarre clientela, se ci fate caso ognuno ha i suoi marchi di riferimento sui quali è più conveniente di altri. Gli esteri hanno prezzi più bassi perchè spesso saltano un passaggio e magari comprano direttamente da importatori europei come Prometeus che hanno il canale diretto con l'azienda USA, anzichè dall'importatore del proprio paese, tanto in un mercato come quello attuale tutti vendono a tutti, se mandi i soldi in anticipo compri anche dalla Ultimate in diretta. |
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mao |
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Che non vendono le proteine che dichiarano ? O cosa altro ? Se sono discorsi di questo genere potresti anche risparmiarteli . Il problema principale del consumatore è sempre quello , non ha la possibilità di provare quanto dichiarato nelle etichette , questo il consumatore con gli occhi mezzi aperti , poi esistono anche quelli che comprano per il "gusto" , ma quello credo sia un altro discorso , che poco c'azzecca con la sostanza . |
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poi certo ci sarebbe il modo di pagarle una 30ina o anche meno in modo da poterle vendere a 50 se mi contatti in privato non ho problemi a mostrarti una fattura |
qua sembra che tutti ti rifilino schifezze.....mentre fonterra e carbery vendono solo a 2 negozianti in croce....mah
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cosa ben diversa, come è successo, su robe tipo divanil ecc poi oh, non so se la cosa è pertinente come metro di paragone, ma chessò se compri dello sgombro sott'olio, quello star sta a 2 euro, quello del discount tedesco 79 cent. STESSA identica zona di pesca. Boh... |
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ti sei domandato come mai non ci sia un'azienda, che ovviamente possa mettere la mano sul fuoco su quello che dichiara sui suoi prodotti, che si metta a fare delle analisi come si deve e pubblicarle? |
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soprattutto le proteine che è il prodotto di GRAN LUNGA più problematico, come costi di materia prima, difficoltà di approvvigionamento, variazione dei costi, reperibilità, marginalità ecc ecc |
Sarà un problema dell'ecommerce non del produttore. L'ecommerce mica cambia la composizione del prodotto...
Su alcuni siti puoi acquistare una marea di prodotti proteici (famosi) a prezzi del 30- 40 % inferiori a quelli di altri ecommerce.... Se wnc2 vende le on a 30 euro al kg un altro le vende a 19, vuol dire che il prodotto di wnc2 è più buono? no....Dipende dalla politica che adotta l'ecommerce... Se si diffondesse questa idea che a bassi prezzi i prodotti sono scarsi e alzassero tutti i prezzi, i prodotti diventerebbero migliori?....io trovo più onesto venderlo a prezzi bassi....non è possibile che on, champion, ultimate, proaction, isatori dichiarino tutte il falso....non è un mercato così ristretto che ci si può permettere di in...re la gente....se dovessero uscire per caso delle analisi che dimostrano che l'azienda usa maltodestrine piuttosto che proteine è spacciata.... |
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Pensiero che condivido molto.
edit:mi riferisco a andrew |
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perché non si vede un marchio, che abbia il coraggio (e i mezzi finanziari) di fare un po' di analisi UFFICIALI? la pubblicità comparativa è ammessa in italia da anni. le "certificazioni" di cui si parla spesso su questo forum, che si vedono su certi siti, sono carta straccia |
Perchè probabilmente le etichette sono tutte veritiere e farebbero analisi per niente...poi quante pubblicità comparative vedi in giro (e non mi riferisco ad aziende di integratori ma in generale)? nessuna....
Ma poi che c'entrano le analisi con il discorso? |
La diffamazione preussupone il dolo generico, cioe' la consapevolezza di ledere l'onore e la reputazione di un altro soggetto.
Dov'e' la diffamazione nel pubblicare delle analisi di laboratorio? Cio' detto, se qualcuno dovesse essere intenzionato a fare una cosa del genere e venisse denunziato lo difenderei anche gratis. |
I prezzi possono variare abbastanza in base ai volumi acquistati (parlo di acquisti direttamente presso i produttori, non dai conto terzisti, seppure si possa risparmiare anche li).
Non è quindi impossibile vedere certi prezzi. Poi c'è materia prima e materia prima, bisogna mettere in conto la possibile non onestà dell'azienda che riconfeziona da se o per conto di, ma stiamo parlando di possibilità piuttosto remote. L'adulterazione può consistere essenzialmente nell'inserimento di carboidrati nelle proteine o nell'utilizzo di una forma meno pregiata di proteine (più difficile perchè influenza aspetto, consistenza e solubilità). Controllare se in una proteina ci sono zuccheri aggiunti è abbastanza facile e non richiede particolari analisi. Esistono degli stick che misurano il grado zuccherino di una soluzione, basta intingerli e si conosce il livello presente. Riguardo il perchè non si fanno analisi da spiaccicare in bella vista, la risposta è molto semplice. Devi avere prima di tutto la coscienza pulita, devi essere indipendente e devi avere un ottimo ufficio legale. Diciamo che, principalmente, ormai stanno tutti attenti a non farsi apertamente la guerra e ad agire in maniera da non esporsi a possibili noie legali. |
Rispondo a Lupin, che ha scritto mentre lo facevo io, a WNC2 e agli altri.
E' facilissimo querelare, ormai lo si fa anche in maniera preventiva. Se sei un'azienda, magari non ti fa ne caldo ne freddo se ricevi una querela, se sei un privato che vuole semplicemente tutelare persone come lui, allora la cosa cambia perchè possono renderti la vita molto difficile anche se sei dalla parte del giusto. Fossero cose che durano settimane o magari qualche mese, ma sai bene che minimo ci vogliono 3 anni per arrivare ad una conclusione. Quindi è normale pensare "chi me lo fa fare?". Poi c'è qualcuno (chissà chi :D), che se ne frega e fa ugualmente la cosa giusta, ma è una rarità. Di base, tra loro, non si mordono mai se non in casi del tutto eccezionali. Stai certo che nessuno entrerà mai a gamba tesa nelle cose altrui se proprio non lo stanno mettendo alla fame. E questo succede in tutti i settori perchè, per un motivo o per l'altro, ci sono delle connessioni, degli accordi o un mutuo silenzio per la serie "io non dico questo di te e tu stai in silenzio per quella cosa che mi riguarda" (sia chiaro che ora sto generalizzando, non mi sto riferendo ad un settore o ad aziende in particolare). Chi può rompere questo sistema? Dipende dal livello. In lobby particolarmente potenti e coese non puoi farci molto, tant'è che l'economia sta andando a scatafascio, in altri casi anche un singolo può riuscirci. Torniamo però al ragionamento di prima, ovvero: "chi glielo fa fare?". Veniamo al caso specifico, ammettendo di voler analizzare X prodotti, ci troveremmo ad affrontare alcune problematiche. Il costo delle analisi è elevato, se quindi non ci sono abbastanza fondi non puoi fare nulla. Devi trovare un laboratorio indipendente che effettui i test e che sia disposto a offrire certe garanzie ed a firmare qualche carta extra. Il laboratorio si può anche trovare, ed esistono procedure per evitare che l'azienda produttrice (in un possibile futuro confronto in tribunale), possa impugnare alcunché. Serve chi finanzi i test, e quì c'è il problema di trovare qualcuno che voglia stanziare i fondi e che, possibilmente, sia indipendente. Ora ditemi chi, di indipendente, possa mai finanziare questi test. Potrebbero farlo solo i consumatori autotassandosi. Poi c'è il problema della diffusione dei risultati, bisognerebbe trovare chi si assume la rogna, perchè sicuramente arriverebbero querele e richieste di chiusura di pagine o siti. Non tutti sono disposti a rischiare, tanto più se hanno dei contratti pubblicitari. Immaginate chi mai sponsorizzerebbe un sito che fa le analisi dei prodotti. Anche avendo indagato su prodotti concorrenti, potrebbero farlo sui propri che, magari, hanno qualche pecca. Potete quindi capire perchè nessuno fa queste analisi. |
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ci vorrebbe un notaio che andasse in giro per l'italia a prendere più di un campione di ogni prodotto (un singolo barattolo fallato sarebbe la prima scusa trovata dal marchio), il campione andrebbe sigillato in una busta per evitare alterazioni (quello che fanno i NAS quando prendono i campioni) e poi il campione sigillato viene aperto dal laboratorio di analisi sempre in presenza del notaio. ovvio che non lo fa nessuno, primo perchè soprattutto in italia è un mondo di marchi "microbi" che non se lo potrebbe permettere e poi come hai detto giustamente c'è un omertà comune, perchè la coscienza a posto non ce l'ha quasi nessuno. |
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il mondo delle proteine è il più problematico, mao ti potrà confermare che è una guerra, spesso la materia prima proprio non si trova, le proteine non sono usate solo come integratore, si usano in mille processi alimentari. La Ferrero ha un consumo di proteine del latte per i suoi dolcetti, superiore probabilmente al totale di noi marchietti italiani. molti marchi fanno addirittura gruppi di acquisto per spuntare qualche 10cent in meno al kg, le scontistiche in campo per grandi volumi sono queste. in italia siamo una costellazione di minimarchi, con potere di acquisto ridicolo, la maggior parte dei marchietti vende a 10 palestre attorno a loro, la maggioranza è sotto il milione di euro di fatturato l'anno, pochissimi passano i 3, la maggior parte sono srl quindi il bilancio è pubblico. |
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Si parte dall'assunto che ci sia serietà , qui qualcuno tesse le lodi di aziende che fatturano 10000 euro o giù di li ( sono cifre tanto per) e che secondo questo qualcuno sono il top , io non ci credo , io credo che chi vende per milioni di dollari o di euro o di pounds ha sicuramente qualcosa dietro , altrimenti non si spiegherebbe il loro volume di vendita ; cosa voglio dire , voglio dire che gli italiani nani in questo settore , possono soltanto raccogliere le briciole del mercato , e nulla di più . Riguardo le certificazioni , mi trovi d'accordo al 110% la certificazione è rilasciata da un ente terzo ed indipendente e non mi pare che qui da noi esista qualcosa del genere , ed inoltre aggiungo che è la nostra stessa legge che permette una variazione del 15% sullle proteine , quindi io mi dovrei preoccupare di cercare l'isolata al 97% "certificata" , a dispetto di un prodotto che in europa o nel globo è venduto a tonnellate ? Bhe... mi ritengo uno concreto :cool: |
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Traduzione italiana a cura di: VbulletinItalia.it
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