Originariamente inviato da Bellero
(Scrivi 121408)
allora vediamo come spiegare semplicemente le differenze fra i vari metodi di lavorazione delle whey.
Innanzitutto l'obiettivo comune ai vari metodi di filtraggio è ottenere una concentrazione proteica maggiore filtrando i composti a basso peso molecolare, principalmente grassi e carboidrati. Dico principalmente, perché di conseguenza vengono perse anche vitamine, sali minerali e frazioni proteiche. Veniamo quindi ai vari metodi utilizzati per il filtraggio:
- scambio ionico:le molecole proteiche vengono separate dal resto sfruttando la loro carica elettrica: vengono utilizzati acido idroclorico e idrossido di sodio. A causa di questi reagenti chimici le frazioni proteiche ph-sensibili sono danneggiate (glicomacropeptidi, immunoglobuline, lactoferrina e alfa-lattoalbumina) e alcuni amminoacidi vengono denaturati. Quindi si ottiene una proteina molto povera di carboidrati (quindi lattosio) e grassi, ma di fatto alterata.
Micro e ultrafiltrazione si differenziano per il diametro dei fori della membrana attraverso cui avviene il filtraggio.
- CFM: delle membrane naturali di ceramica separano le molecole proteiche dalla soluzione. Quindi in questo caso il filtraggio avviene per grandezza e forma molecolari (viene fra l'altro effettuato a basse temperature). Si ottiene così una proteina molto poco denaturata che conserva intatte le sue microfrazioni proteiche (comprese alfa lattoalbumine, immunoglobuline e glicomacropeptidi), un profilo amminico migliore, contenente più calcio e meno sodio.
Poi ci sono le idrolizzate ossia, generalmente, delle WPI in cui enzimaticamente le catene di amminoacidi vengono scisse in catene più corte (peptidi). In pratica la proteine viene pre-digerita, e per questo risulta più gut-friendly, ossia l'assorbimento da parte dello stomaco viene facilitato. L'idrolisi è responsabile anche del sapore acido finale, che è proporzionale al grado stesso dell'idrolisi.
Quindi ricapitolando i vantaggi di un'idrolizzata sarebbero la facilità di digestione e quindi di assorbimento grazie alla scissione in peptidi.
Perchè uso il condizionale?...perchè in realtà il vantggio dell'idrolizzata è legato strettamente al grado d'idrolisi che determina il peso molecolare finale e la quantità di peptidi.Per godere dei vantaggi su elencati, il peso molecolare dovrebbe essere compreso fra i 300 e i 500 dalton in modo da avere in massima parte di e tri peptidi (che è il motivo reale per cui un'idrolizzata risulta più veloce di una WPI nell'assorbimento: i di e tri peptidi vengono assorbiti direttamente dall'intestino) e l'unica proteina in commercio ad avere un 80% di di/tri-peptidi è la famosa Peptopro (fra l'altro una caseina idrolizzata, per via del miglior profilo amminico delle caseine).
Quindi (e rispondo anche all'ultima domanda sull'eventualità di comprarne) la stra grande maggioranza delle proteine idrolizzate in commercio (comprese quelle inserite nei vari blend) hanno una percentuale di idrolisi molto bassa, irrisoria ai fini stessi di questo tipo di proteina. QUindi il gioco nn vale la candela, o meglio, non valgono i soldi che costano in più rispetto ad un'ottima WPI ottenuta per CFM.
Conviene l'idrolizzata di myprotein?..certamente no.
Quindi alla domanda quale metodo di filtraggio garantisce la migliore proteina (dove con migliore intendo di maggior qualità complessiva, quindi a livello di micronutrienti, di amminoacidi, di microfrazioni), risponderei sicuramente CFM.
p.s. non sono un tecnico, ne lavoro nel settore. Ciò che so è semplicemente frutto della mia passione per questo sport e della voglia di conoscere, quindi predonatemi se ho sbagliato qualche terminologia:D
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