Angioedema: dal latte di coniglio terapia per il cuore
Il latte di mucca è familiare, quello di pecora è più ricco, quello di capra anallergico, quello di coniglio può diventare anti-infarto. Arriva dall`Olanda, infatti, la prima mungitura di latte che protegge i tessuti in chi ha subito un infarto. Si tratta di una tipologia di latte-farmaceutico sviluppato da una compagnia biotech, Pharming, che promette di proteggere dalle infiammazioni, può agevolare i trapianti e svolgere un`azione terapeutica contro una malattia rara, l`angioedema ereditario, colpevole di gravi reazioni immunitarie degli organi sottoposti a gonfiori improvvisi.
I ricercatori olandesi hanno ottenuto il latte da conigli introducendo un gene umano che attiva una proteina, C1-INH, in grado di controllare l`infiammazione nell`organismo. Il latte di coniglio "arricchito" potrebbe, secondo i ricercatori, diminuire il rigetto di organi trapiantati e consentire un recupero più rapido dei tessuti danneggiati da cardiopatie o per le vittime di incidenti sulla strada. Lo stesso risultato era stato finora ottenuto prelevando le proteine dal sangue umano, con molti rischi legati a Aids e altre malattie. Il latte di coniglio sembra essere più disponibile e soprattutto sicuro. Dopo il primo via libera delle autorità sanitarie, nel luglio scorso, attualmente il "farmaco-alimento" è sperimentato su 200 volontari nel Regno Unito, dove si stima che circa 2.000 mila persone siano affette dal raro deficit ereditario. L`amministratore dell`azienda, Sijmen de Vries, spera di ottenere quantità sufficienti grazie alla nota riproduttività del coniglio bianco: "Negli allevamenti in Nuova Zelanda sono in grado di produrre 140 ml da ogni coniglio". fonte: salute24.ilsole24ore.com |
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Traduzione italiana a cura di: VbulletinItalia.it
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