Vita sedentaria e allenamento coi pesi
Ciao a tutti. la domanda che mi ponevo oggi era semplice ma secondo me importante. Si parla spesso dei problemi numerevoli che derivano da una vita sedentaria, ma per un'amatore diciamo dei pesi, che si allena mediamente 3/4 volte a settimana, come possono essere gli utenti di questo forum, tale attività è sufficente per garantire la protezione dai rischi di una vita molto sedentaria a causa del lavoro o dell'occupazione che svolge quotidianamente? (esempio, molte ore seduto in ufficio oppure molte ore trascorse seduto a studiare)
Quali sono i parametri maggiormente a rischio che vengono influenzati dal trascorrere troppe ore seduti, per una persona che si allena per la forza con l'attività pesistica? |
Mentre aspettiamo gli esperti...
Credo incida più una dieta sbagliata seguita dalla maggior parte delle persone che la scarsità di allenamento. Il secondo aiuta più a vivere bene che a vivere a lungo. Anche se chiaramente dieta e allenamento sono strettamente legate. |
Secondo me la risposta è sì :)
In generale credo che si debba tenere soprattutto il sistema cardiovascolare allenato con un minimo di moto e un po' tutti gli sport aiutano in questo senso. Edit: ...sempre mentre aspettiamo gli esperti... :p |
aggiungo un'altra domanda: a livello muscolare-scheletrico, può recare danno nella costruzione della forza stare troppo seduti?
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Ammesso che io possa considerarmi un esperto cerco di rispondere.
Premetto che è un discorso molto complesso e articolato Conosco molti studi che dimostrano che una attività aerobica di media entità (camminare di buon passo per mezz ora a giorni alterni) riduce almeno del 30% il rischio di un evento cardiaco ischemico. D' altrocanto qualsiasi attività sportiva stimola l' aumento del colesterolo hdl cioè quello buono, e ogni punto in più di hdl da un 3% in meno di rischio cardiologico. L' allenamento sportivo in generale poi agisce in modo benefico sul sovrappeso (vedi sotto) L' alimentazione corretta è importate per la salute a molti livelli (faccio alcuni esempi): 1) il sovrappeso (e, come indice, una circonferenza addominale elevata) espone non solo ad un incremento di eventi cardiocircolatori avversi. 2) i tumori colpiscono maggiormente le persone sovrappeso 3) una dieta ricca di fibre riduce il rischio di tumor del colon retto 4) alcuni alimenti, ad esempio i prodotti affumicati, aumentano il rischio di tumori Lo stare troppo seduti non dovrebbe inficiare lo sviluppo della forza, a meno che si stia seduti invece di allenarsi :D |
ciao
purtroppo l'evoluzione non ci ha selezionati per una vita di scrivania e il sistema cardiovascolare, muscoloscheletrico e metabolico risentono pesantemente di questo stile di vita innaturale. pensa che la riduzione della forza fisica (secondaria alla sarcopenia) è uno dei principali predittori di morte osteoporosi, scarsa mobilità articolare, sindrome metabolica, sono tutte figlie del nostro essere sedentari. poche ore di allenamento con i pesi possono veramente fare la differenza sebbene un minimo di condizionamento aerobico sia necessario (ma è anche vero che soggetti sani che si allenano con i sovraccarichi migliorano la funzionalità cardiovascolare ed esiste un transfer metabolico, naturalmente minimo) chiaramente il condizionamento aerobico, la mobilità articolare, la densità ossea di un atleta da 150-200kg di squat (profondo) sono enormi rispetto ad un sedentario assoluto, ma la "resistenza" sarà inferiore rispetto a chi esegue delle sedute di "endurance" su base costante, questo mi sembra ovvio (bisognerebbe anche vedere come sono eseguite queste sedute) il corpo umano nasce e si evolve per essere sempre in movimento, la nostra attività naturale corrisponderebbe ad un lavoro a bassa intensità esteso per tutta la giornata con alcuni picchi in occasione della caccia (ammesso che l'uomo nasca cacciatore, ma sappiamo che lo è stato ad un certo punto della sua storia evolutiva) o della fuga dai predatori, esattamente come qualunque altra bestia che non viva in cattività. i movimenti di squatting dovrebbero essere assolutamente naturali, oggigiorno invece solo pochi eletti riescono ad accosciare senza problemi. Dicevo che l'allenamento con i pesi soprattutto se basato su grossi multiarticolari "liberi" (quindi senza l'ausilio di macchine "guidate") è sicuramente salubre perchè insegna al sistema nervoso centrale a gestire il corpo nello spazio e contemporaneamente crea una struttura solida. la scarsa variabilità nei movimenti (tipica degli allenamenti da Powerlifter) può indubbiamente portare a squilibri muscolari o carenze specifiche MA onestamente non credo che sia nulla di preoccupante che non si possa risolvere con qualche complementare a rotazione (lavorando su ampi ROM) e con un pò di movimento durante la giornata (camminare, fare le scale, lavorare in casa). sicuramente quest'ultimo è un aspetto molto sottovalutato da diversi atleti che dopo una seduta di "gambe" evitano le scale nei 7 giorni seguenti altrimenti non sovracompensano. |
non avevo letto la risposta di Doc ;)
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Ottime risposte ragazzi, veramente complete ed esaurienti.
Quindi volendo ricapitolare, per una buona salute sono necessari i seguenti elementi: - Dieta equilibrata - Mantentimento e rafforzamento della forza muscolare (allenamento) - Mantentimento e rafforzamento della elasticità dei tessuti (allenamento e stretching.... a proposito di questo, può essere considerato sufficente eseguire 5-6 posizioni da 1 minuto alla fine di ogni allenamento? (esempio addome, zona lombare, gambe, pettorali, dorsali, collo e braccia) - Inserimento di un minimo di attività aerobica a bassa intensità, magari attraverso una variabilità dei movimenti quotidiani (esempio passeggiate, movimenti vari, scale, ecc.) In questo caso è importante variare non solo i cibi che si mangiano ma anche i movimenti che eseguiamo, stando sempre attenti al fatto che siano quelli giusti e utili per noi. |
mobilità e stretching sono 2 cose diverse però, attenzione
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@Somoja
Ad un ragazzo che si allena esclusivamente con i pesi quanti e quali esercizi di stretching e mobilità articolare consiglieresti? Io per ora come mobilità eseguo 10 slanci per gamba in avanti e 10 laterale, 10 circonduzioni spalle in avanti e 10 indietro e 10 shoulder dislocations alla fine del mini riscaldamento aerobico (e prima del riscaldamento specifico con i pesi), oltre a qualche torsione del busto. e Alla fine di ogni allenamento tengo per un minuto 1 posizione per lombari, 1 per addominali, 1 per gambe, 1 per petto, 1 per dorso e a volte qualche cosa specifica per le braccia/collo, alta schiena. |
flessioni a terra per cercare l'ago da cucito caduto a terra alla mamma
squat in accosciata senza peso (una volta si espletavano così i bisogni) sistemare i piatti nel ripiano alto della cucina raccogliere i limoni dall'albero camminare a passo svelto salire le scale saltellare da una mattonella all'altra sul marciapiede questi sono movimenti che migliorano la tua mobilità e migliorano il controllo del tuo corpo. |
sport in maniera non agonistica, senza toccare i limiti.
un mix di pesi e aerobica, dato che solo i pesi non fanno cosi' bene al sistema cardiovascolare. |
Potendolo fare, all'allenamento per la forza bisognerebbe abbinare, come già detto, quello aerobico e, magari, un pò di yoga.
Ormai gli anni 80-90 sono passati, non si cerca più la massa ad ogni costo ma, fortunatamente, il benessere e muscoli funzionali. Alcune varianti dell'allenamento con i pesi possono anche portare un condizionamento cardiovascolare, ma di base non bisognerebbe mai trascurare la parte prettamente aerobica che, se inserita con giudizio, non compromette affatto, anzi, lo sviluppo muscolare. Questo per tranquillizzare chi ha paura di "catabolizzare". |
per una persona novizia con i pesi e che ancora non ha sviluppato un minimo di massa muscolare (e che soprattutto, essendo molto magra, ne deve mettere parecchia), quando sarebbe giusto introdurre l'attività aerobica e in che quantità?
ad esempio io sono 182 per 73kg (hp-9). potrei pensare di inserire il cardio verso l'hp-0? |
Allenamento aerobico te lo farei fare subito un paio di volte a settimana nei giorni di riposo, nei quali potresti anche valutare una seduta "defaticante" con i pesi.
20-25 minuti, per iniziare, al 65-70% sono sufficienti. Se vedi che perdi peso basta aumentare le calorie. |
ma secondo me a meno che non fai cardio in maniera esagerata non lo vedo cosi pesante per mettere massa.
l' alimentazione è sempre la chiave principale. |
Se invece si aspetta ad avere una certa massa per iniziare l'allenamento aerobico si sbaglia e si rischia di trovarsi troppo sottoallenati poi?
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effettivamente si... però il casino è che ho un metabolismo molto alto, e contemporaneamente non ho neanche tanto appetito!
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secondo me ti fai troppi ''problemi''... come ti ha detto guru basta che poi alzi le calorie. no?? |
correre per allenare il sistema cardio vascolare e fare fiato è una ottima cosa.
tu non riesci a mettere massa sicuramente perchè non mangi abbastanza e anche per via della tua età che ti porta ad avere un metabolismo molto alto che con il passare del tempo si abbasserà. per adesso quindi pensa ad allenarti bene e a mangiare come si deve |
si però attenzione
per stare bene ed essere condizionati a sufficienza per fare pesi basta veramente poco tra l'altro 3-5 settimane di allenamento aerobico continuativo (3xWeek) ti condizionano già visibilmente ed è possibile mantenere tale adattamento per un periodo di tempo MOLTO lungo continuando ad allenarsi 1xWeek (avevo una bibliografia al riguardo ma dovrei cercarla) considera altresì che i pesi (che continui a fare) hanno anch'essi dei benefici in termini di GPP quindi ci sarebbe un effetto additivo. l'aerobica è tanto + importante quanto meno sei condizionato, come dicevo prima chi si allena con i pesi ad alto volume 5xWeek e mantiene uno stile di vita mediamente attivo probabilmente (salvo obiettivi specifici) non necessita di attività aerobica aggiuntiva (non continuativamente perlomeno) |
adesso cerco di stradarmi bene con i pesi...poi semmai inserirò allora qualcosa più specifico per l'apparato cardio-vascolare!
grazie ancora per i consigli! edit ho visto ora Somoja, allora è l'opposto di quello che pensavo.! |
Precisiamo che l'allenamento cardiovascolare prevede alta intensità e può essere raggiunto anche con un certo tipo di allenamento con i pesi (per esempio i circuiti).
Il condizionamento aerobico è un'altra cosa e richiede intensità più basse. |
@Guru
entrambi hanno transfert sui pesi? Se sì, in maniera notevole? |
Buonasera,
la nostra evoluzione non ci ha fatto ipertrofici, non siamo diventati gorilla ma uomini. Questo era valido per i primi sapiens ed é valido ancora oggi. L' aumento della forza e volume del muscolo sono solo funzionali ad uno stimolo meccanico. Se la nostra specie é sopravvissuta é per biodiversitá. Il nostro corredo genetico é unico e determinato. L' uomo nasce cacciatore. Anatomia e fisiologia parlano chiaro, siamo corridori resistenti. Le miofibrille sono altamente " flex" , si adattano in base alla intensitá e alla frequenza dello stimolo a cui le sottoponiamo. Altrettanto dicasi per il sistema ormonale. Paradossalmente non ci siamo evoluti adattandoci all' ambiente perché oggi ci ritroviamo ad aver cambiato l' ambiente adattandolo a noi. Eccoci belli grassi e sedentari. Esempio, i nostri antenati preistorici hanno passato le glaciazioni, inverni eterni e freddissimi, avevano un ristretto periodo dell' anno per nutrirsi quindi é assodato che avessero una " stagionalitá" , entravano in una fase di letargo proprio come i grizzly! Aumentavano il grasso e rallentavano il metabolismo, digiunavano. Cosa succedeva quando il letargo finiva? dovevano correre, cacciare...ed il grasso accumulato? Per il primo succedeva che doveva essere eliminato al piú presto..come? feedback Leptina ipotalamo e adiponectina. L'adiponectina andava dai recettori ipotalamici e chiedeva alla stazione di comando: posso scatenarmi a bruciare grassi? L'' ipotalamo allora bussava alla porta della Leptina e gli chiede: senti, possiamo? La leptina dice si, abbiamo nutrienti, possiamo. Li ipotalamo comincia Se la leptina dice, NO, abbiamo poche risorse, allora l' ipotalamo risponde alla adiponectina: NIET, fermati. E'sempre il moto, lostimolo che produce qualcosa. Una alimentazione corretta aiuta ma bisogna CORRERE, muoversi. Per questo le diete ipocaloriche falliscono, il corpo tenderá sempre a proteggere il grasso se si fa " starving " . E il digiuno? Ok, se la caccia disgraziatamente andava male, bisognava resistere e essere pronti per la prossima in ogni caso, oltre ad essere pronti a fuggire dai predatori naturalmente... IL DIGIUNO ERA UN ARMA. Il cervello utilizza meglio i corpi chetonici che lo stesso glucosio. la vista si acuisce, si stimola il sitema dopaminergico quindi prontezza e euforia ( adrenalina, dopamina e noradrenalina, GH ) tutti a bruciare grasso e a proteggere i muscoli e i tendini...SI DEVE CORRERE, SI DEVE CACCIARE, SI DEVE SOPRAVVIVERE. Cortisolo e testosterone hanno i picchi di prima mattina perché era quello il momento migliore per la caccia. I muscoli conservano meglio la creatina e le chinasi sono sollecitate a sintetizzare proteine meglio in assenza di substrato glucosico. D'altra parte i i nostri " ancestors" non conoscevano l' agricoltura..non c' erano cosi tanti carboidrati in circolazione...ma I muscoli devevano essere tonici anche in assenza di nutrienti. BISOGNA CACCIARE, CORRERE, AVERE I RIFLESSI PRONTI. L' insulina é l' unico ormone che controlla l' eccesso di glucosio, ci avete fatto caso? tutti gli altri fanno il contrario! Correre é nel nostro DNA. Dato che non ci siamo evoluti piú di tanto dal punto di vista biochimico e ormonale, adesso siamo nei pasticci...DIABETE, ATEROSCLEROSI, SINDROME METABOLICA> la leptina non funziona piú correttamente e l' ipotalamo non sa dirigere piú l' orchestra come una volta..quindi resistenza all' insulina...obesitá.. Scusatemi se mi sono dilungato.. Buonanotte |
bella spiegazione..... spero sia corretta :)
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bellissimo intervento:)
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bella spiegazione anche se non concordo al 100% con diversi punti
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Era dai tempi in cui la nonna mi comprava "il corpo umano" che non capivo così facilmente certi concetti, complimenti :D
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Premesso che ho apprezzato quanto hai scritto e mi piace come scrivi
mi permetto di dire la mia, non per fare polemica ma tanto pour parler Quote:
come dimostrabile evidentemente dalla nostra dentizione e dalla struttura della nostra mandibola e del nostro intestino, tutti inadatti alla masticazione e digestione di grosse quantità di carne. anche la "dipendenza" biochimica dagli acidi grassi polinsaturi e da vitamine come le A\C\E presenti soprattutto nei vegetali sono un'eredità di questo adattamento. sicuramente nel corso dell'evoluzione siamo stati ANCHE cacciatori e sembra che l'assunzione di proteine e grassi animali abbia contribuito all'aumento di dimensioni della nostra specie e all'aumento della massa cerebrale esisterebbero però altre evidenze secondo le quali l'aumento della massa cerebrale sarebbe iniziata prima della caccia e proseguita dopo l'avvento dell'agricoltura (questo con buona pace di chi inveisce contro i derivati del grano) Quote:
la postura bipede è quanto di meno adatto possa esistere per correre velocemente ci siamo adattati a camminare su due zampe per "liberare" gli arti superiori che così si sono adattati per manipolare ottimamente gli oggetti, fino alla comparsa del pollice opponibile (caratteristica fondamentale ed eccezionale dell'essere umano) Quote:
i mammiferi dell'era glaciale erano di piccola taglia, caratteristica che gli ha consentito di sopravvivere nonostante la scarsità di cibo. non mi risulta che la specie umana preveda un letargo Quote:
il corpo umano è studiato ANCHE per sopportare il digiuno ma non si può dire che il digiuno e la chetosi siano la sua condizione naturale il cervello non usa MEGLIO i chetoni e l'aumento di attenzione e vigilanza non dipendono dai chetoni ma dall'attivazione adrenergica associata all'ipoglicemia i nostri ancestors non conoscevano l'agricoltura ma non conoscevano neanche la caccia come già detto, prima di essere cacciatori siamo stati "raccoglitori" in natura non esistono solo caccia e agricoltura, gli erbivori si nutrono di ciò che offre il territorio in un dato momento. Quote:
la corsa è un'attività da utilizzarsi una tantum, qualora sia indispensabile. il fatto che esista solo l'insulina come ormone di stoccaggio non significa che il corpo sia progettato per fare il contrario l'insulina è forse l'ormone più potente dell'organismo per cui l'evoluzione ha dovuto studiare numerosi meccanismi di controllo per gestirne la funzione in modo ottimale. tra l'altro il digiuno e la chetosi che tanto amiamo e lodiamo si associano ad uno stato di insulino resistenza, questo a volte lo dimentichiamo anche l'acidosi (lieve) metabolica non è una condizione ottimale per l'anabolismo muscolare a dimostrazione del fatto che il corpo umano è studiato per Svilupparsi e Riprodursi nei momenti di abbondanza alimentare e RESISTERE alle fasi di carestia (infatti il digiuno prolungato e la carenza calorica deprimono l'asse ipotalamo-ipofisi-testicolo\ovaio) rinunciando alla riproduzione e alla crescita muscolare (che evidentemente non sarebbe auspicabile) la malattia della società odierna è l'abbondanza di cibo (prima ancora della qualità del cibo stesso) pronto all'uso a costo calorico Zero, associato ad alta densità calorica e la scomparsa dell'attività a bassa intensità che dovrebbe caratterizzarci Quote:
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Ottimi interventi, mi piace come si sta sviluppando la discussione!
@Somoja l'attività di bassa intensità e lunga durata che intendi potrebbe equivalere a lunghe e lente camminate, spostamento di pesi leggeri, sedersi a terra e rialzarsi, salire dei leggeri dislivelli, ecc.? Quindi niente a vedere con la leggera attività dello" stare seduti " magari in ufficio oppure a studiare! |
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Certo. Stare seduti non è un attività :D |
tecnicamente anche "stare" seduti è un'attività perchè richiede l'utilizzo di muscoli posturali ma i benefici in termini di consumo calorico, mobilizzazione articolare e miglioramento della coordinazione sono prossimi allo zero (vallo a dire ai pazienti che non riescono neanche a stare seduti!)
si, sono quelle attività che distinguono uno stile di vita attivo e sano da uno sedentario poi è chiaro che il corpo umano è una macchina eccezionale e adattabile (altrimenti non saremmo sopravvissuti all'evoluzione) quindi può plasmarsi su attività come la ginnastica, il powerlifting, la maratona, la sedentarietà assoluta ottimizzando gli sforzi non siamo sicuramente progettati per fare panca con 200kg eppure ci sono atleti che hanno sollevato molto di +, non siamo progettati per fare i 100m in 10'' eppure c'è chi riesce nell'impresa (naturalmente sacrificando altre abilità come la resistenza) |
come ha detto somoja l'uomo è più frugivoro che altro, la conformazione della mandibola la dentatura, lo stomaco ecc lo dimostrano.
gli animali più grandi sono gli erbivori, e non mi sembrano privi di forza e muscoli anzi. i nostri arti non sono progettati per lunghe corse siamo animali un po' particolari, siamo simili ai primati, e non mi sembra che i primati siano grandi corridori, forse quelli che stanno spesso sulle 4 zampe non sono male in velocità ma non ce li vedo molto in resistenza. un esempio tra gli animali sono i felini che hanno muscoli per la potenza esplosiva, brevi scatti ed agilità (il ghepardo non corre molti metri è uno sprinter), animali come canidi, bovini, cavalli invece hanno la muscolatura adatta per resistere a grandi distanze. basta vedere le tecniche di caccia dei felini e dei canidi, i felini si mettono in aguato cercando di catturare la preda all' istante mentre i canidi sono pronti ad attaccarla in branco per molto tempo, sfiancandola o facendo disperdere il membro più debole del branco. l'uomo primitivo mangiava quello che trovava frutta, bacche, vegetali, piccoli insetti, piccoli animali ecc ... i grandi animali pure venivano cacciati ma non era sicuramente il loro pasto principale. ti voglio ricordare che uno degli alimenti che ha salvato molte popolazioni nel recente passato è stata la patata. anche nell'antico egitto una delle cose più importanti era il raccolto, la carne non era un alimento per tutti i giorni, non tutti si potevano permettere di mangiare carne tutti i giorni. i soldati, i gladiatori ecc non mangiavano mica carne tutti i giorni anzi eppure i gladiatori ad esempio erano considerati molto virili e forti per l'epoca, le nobili donne romane usavano unirsi con i gladiatori per questo. i disegni e le sculture dell' epoca mostrano una buona muscolatura, pure senza fare pesi come li facciamo noi oggi. le malattie come i tumori e altre cose esistevano gia ai tempi dell' uomo primitivo, se non mi sbaglio una mummia primitiva famosa fu analizzata e trovarono che la causa della morte era stata tumore alla prostata. le malattie insomma esistevano anche prima, solo che naturalmente non si sapeva cosa fossero. ma poi basta guardare i documentari su quelle poche popolazioni che vivono nei boschi o gli eschimesi del passato per vedere che tipo di attività svolgono durante il giorno. sicuramente chi vive nei ghiacci avrà una dietà per lo più carnivora dato che al nord non c'è possibilità per coltivare e chi vive nelle foreste sarà più un raccoglitore\cacciatore. quindi una attività fisica naturale potrebbe essere corsa leggera con camminate alternate da scatti, arrampicarsi se vuoi, trainare, spingere e sollevare pesi ma non con tecnica solita da palestra. tornando in un discorso al giorno d'oggi, secondo me l' attività aerobica serve ed è utilie, negli sport da combattimento o quelli tipo rugby o football americano è indispensabile, cosi come in tantissimi altri sport. hai 20 anni ed è naturale che il tuo metabolismo sia "accellerato", gia dopo i 25 si vede un piccolo calo, ma è dopo i 30 anni che si nota quasi sempre una diminuzione del nostro metabolismo, cosi come di altri ormoni. |
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Aldilá dei punti di vista che possono essere differenti, credo che questo sia il modo corretto per dibattere. É stato un piacere leggerti anche per me. |
la chetosi indotta dal digiuno è un'arma di difesa, non è la normalità
il corpo umano è studiato ANCHE per sopportare il digiuno ma non si può dire che il digiuno e la chetosi siano la sua condizione naturale il cervello non usa MEGLIO i chetoni e l'aumento di attenzione e vigilanza non dipendono dai chetoni ma dall'attivazione adrenergica associata all'ipoglicemia Alcuni studi, giusto per conoscenza: il D-beta-idrossibutirrato rappresenta anche una più efficiente risorsa di energia per il cervello, per unità di ossigeno; inoltre ha mostrato la capacità di ridurre il tasso di morte neuronale in colture di cellule in degenerazione (modelli biologici di Alzheimer o malattia di Parkinson) Studio di riferimento: Ketone bodies, potential therapeutic uses. Veech RL, Chance B, Kashiwaya Y, Lardy HA, Cahill GF Jr. Unit on Metabolic Control, LMMB/NIAAA, Rockville, Maryland, USA IUBMB Life. 2001 Apr; 51(4):241-7 Il D-beta-idrossibutirrato, il principale corpo chetonico prodotto da un organismo a digiuno, sostituisce il glucosio come carburante principale per il cervello, riducendo la sintesi di glucosio dal fegato e dal rene e permettendo, in tal modo il risparmio dei precursori, gli aminoacidi di origine muscolare. Senza questo meccanismo metabolico adattativo l’Homo Sapiens non avrebbe potuto sviluppare una massa cerebrale così abbondante. Studi recenti hanno dimostrato che il D-beta-idrossibutirrato non è un semplice carburante, ma un supercarburante, dotato di maggiore efficienza nel produrre ATP rispetto al glucosio e agli acidi grassi. Inoltre si è dimostrato in studi recenti su colture cellulari, la capacità di questo chetone di proteggere le cellule dall’esposizione a tossine associate allo sviluppo di malattie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer. Questo chetone ha inoltre mostrato una capacitá di eccitazione neuronale particolarmente rilevante a livello di stimolo nervo ottico - retina. Studi di riferimento: Ketoacids: a powerful energizer and a good medicine Cahill GF Jr, Veech RL. Unit on Metabolic Control, LMMB/NIAAA, Rockville, Maryland, USA Trans Am Clin Climatol Assoc. 2003; 114: 149-61 D-beta-hydroxybutyrate rescues mitochondrial respiration and muscle Tieu K, Perier C, Caspersen C, Teismann P, Wu DC, Yan SD, Naini A, Vila M, Jackson-Lewis V, Ramasamy R, Przedborski S. Department of Neurology, Columbia University, New York, New York, USA. J Clin Invest. 2003 Sep; 112(6): 892-901. |
ciao
conosco questi studi perchè anche io sono nel campo medico (sono medico) e seguo una VLCD da tanto tempo quindi nel tentativo di giustificare il mio approccio alimentare mi sono documentato gli studi su colture cellulari secondo me attualmente lasciano il tempo che trovano (su colture cellulari i ricercatori hanno guarito tante malattie senza riscontro nella clinica) ho per le mani anche dei lavori interessanti sull'efficacia dei chetoni nel metabolismo cardiaco trovo interessantissima la possibilità che la chetosi possa ridurre il rischio o migliorare la qualità di vita di pazienti con malattie degenerative ma in questo momento prenderei con le pinze queste nozioni sono presenti tanti altri studi che dimostrerebbero effetti deleteri di chetogeniche prolungate quindi eviterei di addentrarmi nella diatriba keto-si\keto-no anche perchè in questo caso saremmo decisamente off topic |
Quote:
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