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Il compito della giustizia post dittatura non è più reprimere, ma rieducare, sta qui il punto. Omar all'epoca era un minore e ha avuto una condanna da minore olre ad aver fatto lavori socialmente utili in ambito rieducativo. Il problema italiano è il post carcere, in quanto dentro il carcere si può fare una vita, ma una volta fuori sei nulla e non ci sono strumenti per rifarti una vita senza ricascare in qualche reato o ambiente malsano. |
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Non lo so come mi comporterei, anche perchè non mi ci troverei. Qui non si condanna a priori, si commenta il fatto che un assassino con premeditazione abbia ucciso un bimbo e la madre, scontato 9 anni sia tornato uomo libero. |
Io sono d'accordo con Call.. ti puoi ritrovare in quelle situazioni per un errore (chiaro qui si tratta di un fatto orribile e diverso.. ma sempre omicidio è).. oppure un banale litigio per sfortunare coincidenze può sfociare in una tragedia. Questo può accadere a tutti. Per 10 colpevoli che punirai duramente e probabilmente giustamente ci sarà qualche innocente che si prenderà la punizione aggiuntiva. il problema non è se sia il numero di anni giusto eccetra..il problema è queste persone sono ancora pericolose per gli altri o no? hanno risarcito, per quanto sia impossibile per la natura del torto farlo completamente, i familiari delle loro vittime? Io sono contrario anche a tenere uno tutta la vita in carcere a meno che si tratti di una persona sempre pericolosa per gli altri
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Quindi la funzione deterrente non esiste più, in pratica non dobbiamo preoccuparci di evitare che si delinqua ma di dare un degno reinserimento al delinquente, una volta tornato libero? Era un minore, ok, ci sono minori che hanno preso l'ergastolo per omicidi efferati in paesi come l' Inghilterra, non esattamente sotto regimi dittatoriali. Se già la pena è ridotta, ne sconta la metà, dimmi tu che funzione ha... Tu vedi il problema dal lato del criminale, io lo vedo dal lato delle vittime e di chi si preoccupa di rispettare la legge. |
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Oltre questo, ti sconsiglio di guardare ad altri paesi, ciascuno ha la propria cultura, altrimenti in quest'ottica dovremmo rivalutare anche ciò che faceva la chiesa... |
Boh io son senza parole.
Potevano dargli una multa a sto punto...ma una multa deterrente&rieducativa, così eravamo tutti in pace e Omar tornava a essere uno dei buoni. |
Non ci sono buoni e cattivi.. questo accade solo nei film. Certo esistono persone però che si macchiano o possono macchiarsi di crimini anche terribili. Detto questo la mia opinione l'ho espressa.. spero solo non sia come al solito fraintesa. Non mi interessa nemmeno di avere l'ultima parola.. :p
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No Trok...non mi prendere per un cerebroleso ;)...quel "buoni" aveva solo la funzione di rendere la frase ancora più tragicomica!!!
Cmq grazie per la spiegazione fra buoni e cattivi :D:D:D |
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Allo stesso modo dove sarebbe la funzione deterrente? Io non voglio certo torturare Omar ed Erika ma nemmeno mostrarli al mondo come vittime nè protagonisti di una storia, sono due miserabili punto e basta. Io credo in una educazione reale ( non ri-educazione) perchè è l'unico modo di creare coscienza di sè ed autocontrollo in tutti quegli individui "borderline" che, per situazioni varie della vita, potrebbero delinquere. Ergo grande responsabilità in questo ce l' hanno la famiglia, la scuola ed i media speculatori, con i programmi spazzatura e gli stereotipi pubblicitari...proprio per questo in Italia la criminalità potrà solo peggiorare. |
Hai ragione!
Ormai ci siamo sul concetto. La legge prevede una "funzione" che trasforma i sentimenti di odio e vendetta, in numeri. Questa "funzione" è applicata tramite gli organi di giudizio. La gente xò non si sente appagata moralmente, xkè è naturale ragionare in altri termini che non siano numeri. Da ciò scaturisce il risentimento e la disapprovazione dell'operato giudiziario. E' una cosa normale, ogniuno ha una propria opinione sulle punizioni, e in base a quella stende il suo metro di giudizio sull'operato. Però una persona che arriva a fare queste cose ha dei problemi. La via più semplice è come fanno gli altri paesi. A noi italiani piacciono le seghe mentali, forse siamo un po' troppo più profondi degli altri paesi. X questo io mi trovo daccordo con Devilman #27. |
Il carcere duro e rieducativo è un miraggio in Italia... si ci proccupa di fare letteralmente un casino, tra avvisi di garanzia, carcere, processi... per le cazzate di vallettopoli, e non si è capaci di far rispettare una condanna.
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Qui non si tratta di una lite dove accidentalmente e senza volerlo, ci scappa il morto, non e' una disgrazia.
Il caso e le prove, portano alla premeditazione, un piano studiato per uccidere 3 persone (1 viva per fortuna). Un conto e tirare 1-2 coltellate a una persona e subito fermarsi per chiedersi.........ma che cazzo sto facendo? lo sto ammazzando. Un conto e' dare 90 coltellate (dividiamole 45 alla madre 45 al bambino di 11 anni) e godere nel farlo. Adesso mi direte...........chi ti dice che godevano nel farlo? ahahahhahahha (mi faccio una risata dai), magari ogni pugnalata i due ripetevano (cristo perdonami) e andavano avanti. Voglio fare il cattivo della situazione e dico.........li brucerei vivi in piazza davanti a tutti, questo sarebbe stato il suo premio non 9 anni in hotel. Pensatela come vi pare, per me rimangono 2 malati, pazzi e schifosi che hanno massacrato una madre e un bambino. |
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Traduzione italiana a cura di: VbulletinItalia.it
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