FitUncensored Forum

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-   -   appuntamento con lo psicologo (http://www.fituncensored.com/forums/mi-sfogo/14867-appuntamento-con-lo-psicologo.html)

killbill 27-08-2010 04:35 PM

appuntamento con lo psicologo
 
vi ricordate le mie fobie? bene ne ho parlato con uno psicologo napoletano dall'apparente professionalità nel trattare i suoi paienti (almeno ho riscontrato solo feedback buoni).
Ho preso lappuntamento e ci sono andato, il primo incontro era gratuito e poteva durare fino a 3 ore (mi sembra un tempo abbastanza ragionevole per poter esprimere ogni mio pensiero, dubbio e perlplessità nonchè raccontare le mie fobie).
Bene, tutto inizia così:
entro nel suo studio e mi fa accomodare su di una poltrona comoda (non di quelle lunghe distese che si vedono nei film, ma mi sarebbe piaciuto troppo però XD) mentre lui si posizione da dietro la sua scrivania pesante. inizia a scrivere qualcosa su di un libricino 8forse dati riguardanti orari e appunti vari) e parte la conversazione.
Sembra di parlare con uno sconosciuto che allo stesso tempo ti è vicino come un familiare, e la cosa un po' mi infastidisce e un po' mi piace perchè posso pure raccontargli cazzate tanto non mi conosce ( cosa che NON ho fatto:p.
Mi chiede un po' della mia vita privata, dei miei anni passati, della scuola, degli amori, la vita sentimentale, sessuale, sociale e roba varia (mi chiede anche se mi masturbo:( e io su questo argomento odio parlarne....) se raggiungo l'orgasmo durante i rapporti (e odio parlare anche di questo:mad:) poi si ritorna sulla vita sociale. Quanti amici ho, quanti amici ho avuto, se socializzo, se sono estroverso o introverso ecc...
il tutto dura quasi 2 ore, parlo per 2 ore con uno sconosciuto che finge di conoscermi da una vita di tutto quello che è per me personale ed intimo:confused: e poi finiamo alle fobie....
gli dico quali sono (beh se non ve le ricordate le ridico pure a voi :P) ovvero la paura degli aghi, quella di cadere di spalle, quella del vuoto, quella di restare incastrato in un cunicolo buio, quella di restare in un ambiente estremamente stretto come un'ascensore....
gli parlo anche di alcuni sogni che ho fatto e che faccio su queste fobie, e il tutto dura quasi 1 ora...
lui ascolta solamente in questo caso e prende appunti vari (sono riuscito a sbirciare sul suo libricino e ho visto che scarabocchiava tipo delle linee con dei simboli:confused: alcuni sembravano tipo tris:eek: e per un momento ho pensato che mi stesse prendendo per il c..o:mad: ) e quando finisco mi garda e inizia a parlare....
Dice esplicitamente che sono: un ragazzo introverso, chiuso in me stesso, non mi piace la compagnia della gente che reputo inutile ma solo di quella che merita la mia attenzione, ho vergogna del mio carattere, del mio aspetto fisico, e ho paura di quello che può pensare di me la gente, cerco di sembrare quello che no nsono cambiando personalità in base al soggetto con cui mi sto relazionando, sono insensibile ai sentimenti all'apparenza, ma debole nel resistere ai dolori dell'amore, sono debole e fragile, non riesco ad avere un appagamento sessuale durante i rapporti fisici, non riesco a pensare e a co ncentrarmi su una cosa singola, sono insicuro di me stesso, delle mie possibilità, niente riuscirà a cambiare il modo in cui sono, perchè mi piace essere così visto che ho coscienza di quello che faccio, ho disturbi di personalità, e disturbi sessualil, ed infine (come candelina sulla torta) sono pendente verso l'omosessualità ma omofobico....
dopo aver letto il suo quadro psicologico, gli ho stretto la mano e ringraziato, gli ho detto che ci saremo rivisti per la seconda volta e me ne sono andato senza voltarmi.....
ora, sinceramente, no ncapisco come abbia potuto dire certe stupidaggini!!!:eek: e questo si fa pagare pure fiori di soldi!!!!!:mad:
se sono anni che non mi masturbo non significa che mi faccio schifo da solo:rolleyes:
è stata una pessima idea andare dallo psicologo:( o almeno da questo psicologo

IlPrincipebrutto 27-08-2010 04:58 PM

Ciao,

domanda: cosa avrebbe dovuto dirti per considerare la visita come una buona idea ?

David23 27-08-2010 05:14 PM

secondo me inanzituttonon dovevi dirgli che ci saresti andato un altra volta se sai che non ci metterai piu piede,poi se non eri d'accordo con le sue parole dovevi dirglielo...almeno era un colloquio piu costruttivo...

poi sinceramente sono dell idea che se hai fobie,lo psicologo non te le toglie...devi superarle solo te e te..

killbill 27-08-2010 05:15 PM

Quote:

Originariamente inviato da IlPrincipebrutto (Scrivi 215856)
Ciao,

domanda: cosa avrebbe dovuto dirti per considerare la visita come una buona idea ?

beh, diciamo che è proprio il modo troppo veloce in cui è arrivato a tali considerazioni (non richieste) senza affrontare il problema fobie:(

killbill 27-08-2010 05:19 PM

Quote:

Originariamente inviato da David23 (Scrivi 215863)
secondo me inanzituttonon dovevi dirgli che ci saresti andato un altra volta se sai che non ci metterai piu piede,poi se non eri d'accordo con le sue parole dovevi dirglielo...almeno era un colloquio piu costruttivo...

poi sinceramente sono dell idea che se hai fobie,lo psicologo non te le toglie...devi superarle solo te e te..

come affronteresti la fobia degli aghi?
:D io dono il sangue, faccio prelievi, ma i minuti prima che l'ago mi entri nella carne sono attimi di terrore e scompiglio (della serie, mi devono mantenere in 3 per fermarmi) per non parlare di quella maledetta digitopuntura:(
e della fobia di cadere di spalle? io e la mia ragazza ci stavamo provando questa estate a mare, morale della favola, stavamo per affogare:p

Acid Angel 27-08-2010 05:45 PM

Ciao Killbill (nick meraviglioso... è il mio film preferito, ihihih),
innanzi tutto mi dispiace per i tuoi disagi. Vero, non ti conosco, ma conosco molto i disagi psicologici e so cosa vuol dire avere certe problematiche, soprattutto quando non ne conosci l'origine.

La visita di per sé non è andata né bene né male. Lo psico ti ha fatto un quadro della situazione, non poteva parlare delle fobie perché probabilmente non è cosa da affrontare subito in un'eventuale terapia.

Adesso hai diverse strade:
- tenerti i tuoi disagi senza indagare. A questo punto però devi fare il rapporto costi/benefici e vedere quanto il tutto influisca sulla tua qualità della vita;
-fare un'altra prima visita da un altro psicologo, anzi da due, uno con lo stesso metodo e uno con metodo opposto (se questo era ad esempio un freudiano, vai da un altro freudiano e poi da un cognitivista ad esempio) così hai un metro di paragone per valutare meglio;
- dare un'opportunità a questo psicologo, che sicuramente non ti ha manco lontanamente voluto prendere in giro né dare del gay, tutt'altro. Ognuno di noi ha punti deboli che se toccati ci fanno scattare... ma proprio lavorando su quelli poi riusciamo a essere più sereni per il futuro.

Le conclusioni tratte dallo psico non sono che un canovaccio del quadro clinico che ti rappresenta. Sicuramente c'è altro o comunque solo alcuni dei tratti evdenziati saranno da eviscerare/sviluppare in terapia per risolvere il sintomo che ti dà disagio, cioè le fobie.

Un'ultima cosa... a me la terapeuta disse in faccia che soffrivo di anoressia e che avevo bisogno di una seduta a settimana perché c'ero dentro fino al collo. E io invece pensavo solo di avere un piccolo disagino con il cibo da poter risolvere con tre sedute.
Beh, aveva ragione lei. Per fortuna mi sono affidata, altrimenti oggi non sarei la persona che sono... più matura, più serena e con molti più strumenti per affrontare la vita.
Me li ha dati la terapeuta gli strumenti? Noooooo... li avevo io, mi ha solo dato una chiave di lettura di me stessa per utilizzarli al meglio.

In bocca al lupo.
Acid Angel

killbill 27-08-2010 06:12 PM

beh acid angel grazie del consiglio ^^
ringrazio tutti quelli lo hanno letto questo sfogo....
però il fatto è che proprio non mi ci vedo nella definizione di me stesso che ha trovato lo psicologo in questione...
cioè io la vedo così:
un ragazzo introverso,e questo è verissimo
chiuso in me stessoverissimo,
non mi piace la compagnia della gente che reputo inutile ma solo di quella che merita la mia attenzione,vero anche questo
ho vergogna del mio carattere,no per niente, ne sono orgoglioso
del mio aspetto fisico,si verissimo per questo ho iniziato ad allenarmi
e ho paura di quello che può pensare di me la gente per niente, non mi interessa proprio
cerco di sembrare quello che non sono cambiando personalità in base al soggetto con cui mi sto relazionando,questa cosa è falsa, io gli ho detto solo che con la mia ragazza cerco di essere meno aggressivo e rompipalle
sono insensibile ai sentimenti all'apparenza vero
ma debole nel resistere ai dolori dell'amore,vero, se la cosa è seria ci sto malissimo
sono debole e fragile,dipende dai punti di vista
non riesco ad avere un appagamento sessuale durante i rapporti fisici,beh non mi masturbo, perchè è quello che intendevo lo psicologo, solo perchè preferisco avere un rapporto più romantico, e anche durante i raporti sessuali, io la metto sul lato romantico e sentimentale, e poi non ne sento più il bisogno
non riesco a pensare e a concentrarmi su una cosa singola,beh ho troppe passioni per la testa, ma è un male? non posso avere mille opzioni della mia vita da scegliere se 1 fallisce?
sono insicuro di me stessosono a conoscenza di quel che faccio SEMPRE
delle mie possibilitàquesta è vera solo perchè capisco quando una cosa è fuori dalla mia portata
niente riuscirà a cambiare il modo in cui sonoquesto è brutto da dire ad una persona :(
perchè mi piace essere così visto che ho coscienza di quello che faccioe menomale direi, almeno so come sono fatto
ho disturbi di personalitàmah, non ho capito questa cosa, io non ho la doppia personalità, mi sento me stesso
e disturbi sessualisolo perchè nell'intimo mi piace far provare piacere alla mia ragazza? mah
ed infine (come candelina sulla torta) sono pendente verso l'omosessualità ma omofobicone omosessuale ne omofobico, ho amici gay che ci hanno sempre provato esplicitamente e non ho mai provato ad allontanarli, neanche in modo aggressivo, li prendo solo ingiro dandogli false speranze ma comunque loro lo sanno, e non avrei problemi a dormire con un gay....

cioè, a me sembra sbagliata come definizione del mio modo di essere:( e no ncapisco come si può arrivare al problema tipo del cadere di spalle in questo modo:(

effect 27-08-2010 06:32 PM

Cadere di spalle?

Perché che ti è successo in passato?
o è una fobia che viene così?

Scusa per la domanda...

Veleno 27-08-2010 08:48 PM

Ciao Kill,

Da quello che scrivi è evidente che non hai le idee molto chiare su cosa significhi fare una terapia psicologica.:)
Il primo incontro serve solo per "prendere le misure": lo psicologo cerca di comprendere qual'è il reale problema del paziente, al di là di quello che il paziente è disposto a raccontare, e il paziente, a sua volta cerca di capire se il professionista è la persona che può dedicargli il giusto ascolto.
Se c'è un feedback positivo da entrambe le parti si può parlare della terapia vera e propria, la cui durata può andare da poche settimane, come nel caso delle terapie mirate alle fobìe (sulle quali sono scettico, ma è un mio parere personale), ad alcuni anni, se la terapia coinvolge l'intera personalità. In ogni caso dovrai mettere in conto un certo numero di sedute, e un certo impegno in termini pratici ed economici.
Se sei convinto di volerlo fare, l'unica cosa che a te dovrebbe interessare valutare è quanto ti senti a tuo agio con la persona che hai di fronte, considerando che dovrai raccontargli cose molto personali...
Devo dire che sei stato anche fortunato, perchè trovare qualcuno che ti conceda una seduta conoscitiva gratuita di due ore non è la normalità, poichè in genere i professionisti non vanno oltre l'ora canonica, e si fanno pagare fin dall'inizio.

Ad ogni modo, le fobìe sono un sintomo; sono cioè la trasposizione simbolica di un problema più profondo che riguarda la tua vita personale; per questo è necessario indagare nel tuo privato per venirne a capo; la strada per dominarle passa attraverso questa conoscenza, anche se trovo opinabile che questa persona poi si sia espressa nei tuoi confronti in un certo modo; probabile che intendesse provocarti per stimolare qualche riflessione, ma dire ad una persona delle cose che non è pronta a sentire non è generalmente una cosa benefica...
Comunque sta a te decidere. ;-)

LiborioAsahi 27-08-2010 09:37 PM

Io ne proverei un altro. Secondo me, data la brutta impressione che ti ha fatto magari ormai mista ad antipatia, il suo lavoro potrebbe essere compromesso anche se fosse uno in gamba.

LoStefo 27-08-2010 09:49 PM

Ciao Killbill, scusa se mi permetto di dare un mio giudizio su ciò che sei (anzi, su ciò che lo psicologo ritiene che tu sia)

Innanzitutto, credo che tutta questa situazione sia diventata un problema con la P maiuscola dal momento che hai cominciato a considerarlo tale; e pensando di aver bisogno di uno psicologo la cosa è peggiorata sicuramente.
Poi, la psicologia è tutt'altro che una scienza perfetta (anzi siamo all'opposto), meno che mai in una seduta di 3 ore.
Lui ha dato giudizi, magari facendoti anche solo sospettare di essere ciò che non sei-o sei almeno in parte- sulla base delle tue PAROLE.
Ora, mille sono le variabili che intervengono in un discorso, specialmente se personale: imbarazzo, ansia, stress o semplicemente con che piede ti sei svegliato quel giorno, magari se tu fossi stato di umore leggermente diverso (che sò, se prima di entrare in studio tu avessi anche solo sbattuto l'alluce in uno spigolo) il tuo discorso sarebbe cambiato completamente, ed il suo giudizio idem.

Ora, tutta questa sinfonia di mie elucubrazioni (di cui mi scuso ancora se in qualche modo ti ho irritato, quando si scende sul personale è un rischio onnipresente) per dire cosa?
Che non c'è, almeno secondo me, alcun problema.
Il carattere non è di per sè un limite, è solo una strada differente da tutte le altre. Chiunque (sfido io) ha almeno una fobia, chi piu marcata e chi meno; non per questo è da considerarsi un problema.
L'importante è conoscerSI e sapere quali forme prende il nostro carattere..

killbill 27-08-2010 10:53 PM

ho pure la fobia di mettermi il dito in un occhio (e sono un ottico eh XD a contattologia quando ho fatto la cavia era un delirio puro).
Il fatto è che proprio questo psicologo non mi ha entusiasmato molto, ho capito un po' il perchè di quella specie di elenco del mio carattere, ma non so, dirmele così a tu per tu non mi è piaciuto molto...forse cambio spicologo, o forse resto con questo, tanto sempre di soldi si parla :(
dico questo perchè un po' me la sono presa (sono permaloso :P)

Spirito Kamikaze 27-08-2010 11:02 PM

Uno sconosciuto ti dice chi sei dopo aver parlato con te per 3 ore...:rolleyes: e ne ha cannate parecchie..

Ma sei sicuro di aver bisogno di uno psicologo? aver paura degli aghi, come aver paura a mettersi le dita negli occhi o aver paura di incastrarsi in un tubo senza poterne uscire, la claustrofobia...cioè non sono cose così assurde:)

Veleno 27-08-2010 11:07 PM

Quote:

Originariamente inviato da LoStefo (Scrivi 215943)
Ciao Killbill, scusa se mi permetto di dare un mio giudizio su ciò che sei (anzi, su ciò che lo psicologo ritiene che tu sia)

Innanzitutto, credo che tutta questa situazione sia diventata un problema con la P maiuscola dal momento che hai cominciato a considerarlo tale; e pensando di aver bisogno di uno psicologo la cosa è peggiorata sicuramente.
Poi, la psicologia è tutt'altro che una scienza perfetta (anzi siamo all'opposto), meno che mai in una seduta di 3 ore.

Non comprendo molto il senso di questo discorso: se kill ha cominciato a considerare questa cosa un problema, allora lo è, ed è giusto indagare.
La psicologia non è una scienza esatta ma può aiutare, e come ho già scritto, non si propone di risolvere tutto in una seduta, nè lo scopo della prima seduta è quello di "azzeccare" quanti più difetti possibili nel carattere del paziente, anche se lui magari l' ha vissuta così...

Quote:

Lui ha dato giudizi, magari facendoti anche solo sospettare di essere ciò che non sei-o sei almeno in parte- sulla base delle tue PAROLE.
Ora, mille sono le variabili che intervengono in un discorso, specialmente se personale: imbarazzo, ansia, stress o semplicemente con che piede ti sei svegliato quel giorno, magari se tu fossi stato di umore leggermente diverso (che sò, se prima di entrare in studio tu avessi anche solo sbattuto l'alluce in uno spigolo) il tuo discorso sarebbe cambiato completamente, ed il suo giudizio idem.
Uno psicologo sa distinguere le "bizze da alluce sbattuto" o le cose dette per imbarazzo dal vero problema, è il suo lavoro. ;)

Quote:

Ora, tutta questa sinfonia di mie elucubrazioni (di cui mi scuso ancora se in qualche modo ti ho irritato, quando si scende sul personale è un rischio onnipresente) per dire cosa?
Che non c'è, almeno secondo me, alcun problema.
Il carattere non è di per sè un limite, è solo una strada differente da tutte le altre. Chiunque (sfido io) ha almeno una fobia, chi piu marcata e chi meno; non per questo è da considerarsi un problema.
Questo è corretto fino a quando la fobìa non comincia a condizionare lo svolgimento di una vita normale: se ho paura degli insetti ed è circoscritto solo a quando li vedo è un conto, se non ci dormo più la notte, o vado in paranoia perchè ho paura di trovarmene dappertutto è un altro discorso.
La severità della situazione può conoscerla solo Kill.

killbill 27-08-2010 11:13 PM

beh oddio assurde assurde no però fastidiose....ma ce ne sono altre di fobie minori... tipo gli inzetti nell'insalata, toccare le alghe marine sulle rocce con i piadi, e ho la fobia dei ratti (benchè ne tenga in casa alcuni da compagnia XD)
quelle gravi sono quelle già elencate che mi condizionano la vita....
il terrore degli aghi è il peggiore (anche se dono il sangue e faccio prelievi), ma ho notato che anche mio padre ne soffre molto (chissà perchè). Mi spaventa proprio guardarlo, quel piccolo bastardo infido affilato e accuminato....

effect 27-08-2010 11:37 PM

Quote:

Originariamente inviato da killbill (Scrivi 215961)
beh oddio assurde assurde no però fastidiose....ma ce ne sono altre di fobie minori... tipo gli inzetti nell'insalata, toccare le alghe marine sulle rocce con i piadi, e ho la fobia dei ratti (benchè ne tenga in casa alcuni da compagnia XD)
quelle gravi sono quelle già elencate che mi condizionano la vita....
il terrore degli aghi è il peggiore (anche se dono il sangue e faccio prelievi), ma ho notato che anche mio padre ne soffre molto (chissà perchè). Mi spaventa proprio guardarlo, quel piccolo bastardo infido affilato e accuminato....

Non ci sto capendo niente...

Hai paura dei ratti, e l'altra volta hai avuto pure la cucciolata!
Hai paura degli aghi e sei pure donatore (bravo eh).

Quindi le tue paure le sai affrontare...
domanda!

Cosa cerchi dallo psicologo?
Un metodo per cancellarti dalla tua testa tutte le tue paure?

Io dallo psicologo non ci sono mai andato,
e mai ci andrò.

Amore, tanta amore da parte di chi hai attorno,
ecco di cosa ti devi affidare.

killbill 27-08-2010 11:58 PM

Quote:

Originariamente inviato da effect (Scrivi 215964)
Non ci sto capendo niente...

Hai paura dei ratti, e l'altra volta hai avuto pure la cucciolata!
Hai paura degli aghi e sei pure donatore (bravo eh).

Quindi le tue paure le sai affrontare...
domanda!

Cosa cerchi dallo psicologo?
Un metodo per cancellarti dalla tua testa tutte le tue paure?

Io dallo psicologo non ci sono mai andato,
e mai ci andrò.

Amore, tanta amore da parte di chi hai attorno,
ecco di cosa ti devi affidare.

cercavo un metodo per affrontarle, sperando in qualche professionista capace di capire l'origine di questa cosa....
riesco a donare il sangue solo perchè mi bloccano (può sembrare una stupidaggine ma sono serio, specialmente quando dono all'avis nella camionetta per strada, e mi devono mantenere pure per la digitopuntura che odio tantissimo:()
per i ratti, odio le loro zampe, i loro rumori, i loro versi e i loro morsi, mi fanno una paura pazzesca e per questo li allevo, cercando di superare la cosa:(
Faccio sempre un sogno strano, devo scappare da qualcuno e sono costretto ad infilarmi in un cunicolo largo 5cmx2cm (impossibile passarci) ho paura di infilarmici ma ci provo e ci riesco (beh siamo in un sogno no?).... resto bloccato nella curva stretta con le spalle e soffro come un pazzo:(
da qui forse la fobia di infilarmi in un cunicolo:( (ma non saprei, già nel sogno ho la fobia di infilarmi la dentro)
restare chiuso in ascensore può diventare pericoloso per me che vado in panico... ma non conosco l'origine di tutto questo (tranne per una) ne i metodi per affrontare le mie paure con successo (dono il sangue ma ho sempre paura degli aghi)
la paura del vuoto mi vieta di camminare sui tombini a grate (e napoli ne è piena di belli profondi visto che sotto è vuota:D)
non sto prendendo in giro nessuno, sono cose vere purtroppo anche se possono sembrare strambe o esagerate:(

Guru 28-08-2010 12:41 AM

Io ti consiglio di continuare a farti aiutare, perchè le fobie tendono a crescere sia in numero che intensità.

Inutile affrontarle con razionalità, convincendosi che non si muore per un ago nel braccio ecc, semplicemente perchè le fobie non sono razionali.

Acid Angel 28-08-2010 07:11 AM

Quote:

Originariamente inviato da killbill (Scrivi 215966)
cercavo un metodo per affrontarle, sperando in qualche professionista capace di capire l'origine di questa cosa....
riesco a donare il sangue solo perchè mi bloccano (può sembrare una stupidaggine ma sono serio, specialmente quando dono all'avis nella camionetta per strada, e mi devono mantenere pure per la digitopuntura che odio tantissimo:()
per i ratti, odio le loro zampe, i loro rumori, i loro versi e i loro morsi, mi fanno una paura pazzesca e per questo li allevo, cercando di superare la cosa:(
Faccio sempre un sogno strano, devo scappare da qualcuno e sono costretto ad infilarmi in un cunicolo largo 5cmx2cm (impossibile passarci) ho paura di infilarmici ma ci provo e ci riesco (beh siamo in un sogno no?).... resto bloccato nella curva stretta con le spalle e soffro come un pazzo:(
da qui forse la fobia di infilarmi in un cunicolo:( (ma non saprei, già nel sogno ho la fobia di infilarmi la dentro)
restare chiuso in ascensore può diventare pericoloso per me che vado in panico... ma non conosco l'origine di tutto questo (tranne per una) ne i metodi per affrontare le mie paure con successo (dono il sangue ma ho sempre paura degli aghi)
la paura del vuoto mi vieta di camminare sui tombini a grate (e napoli ne è piena di belli profondi visto che sotto è vuota:D)
non sto prendendo in giro nessuno, sono cose vere purtroppo anche se possono sembrare strambe o esagerate:(

Io sono d'accordo con Guru.
Nulla è strano, nulla è esagerato.
Non c'è vergogna nell'avere una problematica apparentemente frivola e strana che però non ti fa' vivere bene. Se soffri come un pazzo hai diritto di smettere di soffrire, punto e basta.
Ti ricordo che la misura della TUA qualità della vita ce l'hai TU.

Lo psicologo è proprio quello che ti da' gli strumenti per affrontare certe problematiche, magari non direttamente le fobie ma altre, che poi fanno sì che le fobie si risolvano.

Sono personalmente contenta che ci sia chi è convinto che non andrà mai da un terapeuta. Beati loro! Non lo dico con sarcasmo, anzi. Fatto sta che il
mai dire mai
è entrato a far parte del mio vocabolario quando ho notato che senza una terapia, ma solo con l'affetto dei miei cari e la mia volontà, beh... avrei preso molto bene per i fondelli me stessa e il prossimo, stando sempre peggio.

Ogni storia è a sé e fin qui ci siamo. Ma la serie di problematiche che hai elencato nei tuoi interventi è degna di ascolto da parte di un professionista.
E se provassi a forzare gli eventi da solo, esponendoti troppo a tutte le tue paure senza superarle, probabilmente faresti peggio.
Parlo per me... se nel mio percorso avessi forzato certi eventi per uscire da situazioni scomode senza essere pronta e fortificata per farlo, avrei fatto passi indietro. Anzi, ci ho provato e ne ho fatti, per poi faticare il doppio per recuperare terreno.

Morale della favola: qualcuno di noi è più... non voglio dire debole... diciamo che ha punti di vulnerabilità di un certo tipo, che con un aiuto professionale possono essere risolti.

Ti lascio con un'ultima riflessione: hai dato il beneficio del dubbio a questo psicologo sulle affermazioni nelle quali non ti ritrovi? Possibile che ti abbia voluto dare spunti di provocazione o più semplicemente... hai delle vulnerabilità così profonde (parlo per ipotesi ovviamente) da non ravvisarle nemmeno tu? Io parlo per esperienza... lavorando su di me ho capito di avere in certi ambiti autostima zero, mentre in realtà ero superconvinta del contrario.

Ciao...
Acid Angel

Scleb 28-08-2010 07:11 AM

continua ad andarci

parlavo proprio l'altro ieri con un amico... capita che le persone che ti stanno attorno, che ti vogliono bene nn abbiano le qualità per aiutare in certi ambiti e a mio dire sono troppo coinvolti emotivamente percui meglio un estraneo che di menti ne sa.

Acid Angel 28-08-2010 07:16 AM

Scusate ho editato qs messaggio perché mi era venuto il doppione per via della connessione fallace. Sorry.
Fine ot

Doc 28-08-2010 07:54 AM

Solo una nota clinica: il giusto approccio alle "fobie" dovrebbe essere:
Una Visita Psichiatrica che inquadra una diagnosi precisa, valuta se possono servire dei farmaci e eventualmente un supporto di analisi o di terapia comportamentale o altro, e solo nel caso non si ritenesse utili queste cose il di colloquio psicologico.
Partire da quest' ultimo saltando i primi due può generare anomalie.

effect 28-08-2010 08:46 AM

Quote:

Originariamente inviato da Doc (Scrivi 215992)
Solo una nota clinica: il giusto approccio alle "fobie" dovrebbe essere:
Una Visita Psichiatrica che inquadra una diagnosi precisa, valuta se possono servire dei farmaci e eventualmente un supporto di analisi o di terapia comportamentale o altro, e solo nel caso non si ritenesse utili queste cose il di colloquio psicologico.
Partire da quest' ultimo saltando i primi due può generare anomalie.

Proprio per questo motivo evito lo psicologo.

Ho visto una persona cambiare da un giorno all'altro, (in negativo) ,
dopo l'uso dei farmaci,
che mi ha fatto impressione.

killbill, il mio non vuole essere un consiglio, tu devi fare quello che ti senti dentro.
Se è il caso di fidarsi o no.
Puoi provare una seconda volta,
se ti risenti a disagio e quella persona ti inizia a irritare,
diglielo.

Veleno 28-08-2010 09:32 AM

Quote:

Ho visto una persona cambiare da un giorno all'altro, (in negativo) ,
dopo l'uso dei farmaci,
che mi ha fatto impressione.
I farmaci non cambiano nessuno, men che meno da un giorno all'altro.
Se hai bisogno di supporto e te ne privi solo in virtù di tuoi pregiudizi il danno lo fai solo a te stesso.;)

Veleno 28-08-2010 09:35 AM

Quote:

Originariamente inviato da Doc (Scrivi 215992)
Solo una nota clinica: il giusto approccio alle "fobie" dovrebbe essere:
Una Visita Psichiatrica che inquadra una diagnosi precisa, valuta se possono servire dei farmaci e eventualmente un supporto di analisi o di terapia comportamentale o altro, e solo nel caso non si ritenesse utili queste cose il di colloquio psicologico.
Partire da quest' ultimo saltando i primi due può generare anomalie.

Ciao Doc,

A parte il controllo del sintomo non vedo altri motivi per un intervento farmacologico di pertinenza psichiatrica. La terapìa psicologica resta comunque necessaria...

LiborioAsahi 28-08-2010 02:05 PM

Che sia necessaria in certe situazioni è un conto, che l'utilizzo non sia attentamente monitorato sia peggio del sintomo è un altro. Poi per esperienza personale di persone guarite a psicofarmaci non ne ho mai conosciute. Di tossici, a mio modo di vedere, a bizzeffe. è quindi scontato il mio parere avverso.

Doc 28-08-2010 02:07 PM

Ciao Veleno, il problema legato alle fobie è complesso.
Allora io ho una paura forse un po irrazionale degli insetti con il pungiglione (api vespe bombi etc), però quando uno sciame di api dalla sera alla mattina ha deciso di colonizzare la nostra camera da letto, sono entrato lo stesso nella camera per capire da dove venivano per poter essere più chiaro con il disinfestatore. Questa non dovrebbe essere da psichiatra, forse da psicologo.
Se è vero che Killbill ha una crisi di panico se rimane chiuso nell ' ascensore, questo potrebbe sottendere forme di ansia generalizzata o patologie affini (tutto da verificare, ovviamente).
Visto che per le patologie d' ansia l' OMS valuta come trattamento di prima scelta la terapia farmacologica e solo di supporto qualche tipo di psicoterapia, è importante innanzitutto una diagnosi il più possiblie accurata che può fare solo un medico (meglio se psichiatra); se sono solo disagi parafisiologici (tipo il mio per le api), il passaggio successivo può essere benissimo lo psicologo, se viceversa risultasse una vera e propria patologia necessiterebbe anche per uno psichiatra anche eventualmente per una terapia di supporto psicanalitica (che uno psicologo non può fare).

Cerco di fare un esempio meno contorto:
In palestra, durante uno forzo (uno stacco pesante), mi compare un forte dolore lombare che persiste e magari si irradia alla gamba.
Prima di decidere se anfare da un fisioterapista (da non confondere con un fisiatra) a fare qualche massaggio, bisognerebbe capire cosa è successo:
Se è solo una cpontrattura muscolare dolorosa, l' intervento giusto può essere quello fisioterapico.
Se ci fosse una protrusione erniaria una manipolazione impropria potrebbe addirittura peggiorare le cose, necessiterebbe un ortopedico o un fisiatra che dessero le giuste indicazioni su come comportarsi (anche per una terapia fisioterapica)
Un fisioterapista serio non manipolerebbe un paziente così senza che prima venga posta dal medico (di base, fisiatra o ortopedico che sia) una diagnosi esaustiva.

Quella di Killbill è una situazione paragonabile a questa a parer mio

LoStefo 28-08-2010 02:37 PM

Io credo che una persona che è consapevole di certe sue fobie (es. ratti e aghi) e decide di remarvi contro (allevandoli e donando il sangue) abbia tutt'altro che qualche problema caratteriale; anzi dà prova di grande dedizione nel superare le sfide/paure.

Una persona dal carattere introverso poi...a parlare di questi problemi su un forum? Ok, non è come un normale cerchio di amici, ma bene o male siamo spesso qui a parlare!

Io credo che Kill stia facendo un gran bel lavoro, sopratutto a livello di lavoro interiore.

Veleno 28-08-2010 02:53 PM

Purtroppo contro certe problematiche non basta nè l'amore della famiglia nè il fai da te...

Acid Angel 28-08-2010 03:13 PM

Quote:

Originariamente inviato da Veleno (Scrivi 216055)
Purtroppo contro certe problematiche non basta nè l'amore della famiglia nè il fai da te...

Concordo con te Veleno. Soprattutto, ribadisco la mia idea, quando queste problematiche influiscono pesantemente sulla qualità della vita.

Io ho avuto e ho tutt'ora una famiglia pazzesca, sono sempre stata inondata d'amore... e intanto sono caduta in problematiche psicologiche. Il sostegno dei miei cari mi ha sostenuto nel cammino, ma un bastone non serve a nulla se non sappiamo qual è la mappa da percorrere.
(Lo psicologo non ti da' la mappa ma ti da' gli strumenti per renderti conto che la tua mappa la sai disegnare benissimo da solo)

:)

effect 28-08-2010 03:27 PM

Io nel periodo di stress che ho avuto (e il forum forse se lo ricordo pure bene :D, vero veleno :D)
ero completamente "bummiato",
certuni mi prendevano anche per drogato.
Poi quando scappai al pronto soccorso,
un neurologo mi disse che avevo bisogno di uno psicologo,
all'indomani presi l'appuntamento per il giorno dopo... che non andai.
Avevo paura a "raccontare" le miei cose ad una persona che non conoscevo,
sapevo quali fossero i miei problemi,
volevo uscirne fuori con le mie forze.
Purtroppo mi ritrovai solo,
solo con la mia famiglia,
per fortuna.
Oggi non è che sono al 100% il ragazzo che ero ai tempi,
non dico che sono malato,
ma le mie paure le ho pure io.
Tipo quello di non affezionarmi con le persone,
non riesco più a farmi un amico.
Ormai sto in vetrina.
Ma so cosa mi manca per cambiare totalmente...
sto aspettando.

pussy 28-08-2010 03:33 PM

lo so bene....è dura andare avanti....

per anni avevo molte fobie..tra cui quella di ingrassare..
poi improvvisamente ho iniziato a navigare nel cibo, ed eccomi qua, molto grossa e non mi sento parte del mio corpo che è solo fastidioso....
i farmaci??? si, li prendo! eppure...il risultato qual è?? mah...le gocce per dormire..non mi fanno dormire (le sto scalando perche ero arrivata a 60 gocce di minias senza dormire piu di 4 ore..) e il prozac?? funziona?' boh...a me le abbuffate compulsive vengono anciora...eccome!! cerco di gestirle...ma è difficile. quando sono stressata cerco solliveov nel cibo...e a casa i problemi sono tanti, nessuno mi aiuta a risolverli, ne tantomeno a stare meglio. lo sport, di squadra e il fitness, mi hanno sempre aiutata perche socializzo facilmente e mi diverto...però quando arriva la crisi, arriva...aumento di 4-5 kg in un giorno..e non esco di casa fino a che, non è passato..purtroppo non sono capace a vomitare. o forse è un bene, non so..

LiborioAsahi 28-08-2010 03:50 PM

è un bene fede. Vomitare ti darebbe la parvenza di aver trovato una soluzione hai tuoi problemi quando è proprio il contrario.

Acid Angel 28-08-2010 04:28 PM

Quote:

Originariamente inviato da LiborioAsahi (Scrivi 216074)
è un bene fede. Vomitare ti darebbe la parvenza di aver trovato una soluzione hai tuoi problemi quando è proprio il contrario.

Vero. In più da' problemi di salute orribili (squilibrio elettrolitico, caduta denti, rischio infarto...)

Pussy... mi dispiace. Io e te siamo i due lati diversi della stessa medaglia. Io non ho mai preso farmaci, ma conosco bene perché ne ho letto, la tua problematica. Forza e coraggio.

Veleno 28-08-2010 04:41 PM

Quote:

Originariamente inviato da pussy (Scrivi 216070)
lo so bene....è dura andare avanti....

per anni avevo molte fobie..tra cui quella di ingrassare..
poi improvvisamente ho iniziato a navigare nel cibo, ed eccomi qua, molto grossa e non mi sento parte del mio corpo che è solo fastidioso....
i farmaci??? si, li prendo! eppure...il risultato qual è?? mah...le gocce per dormire..non mi fanno dormire (le sto scalando perche ero arrivata a 60 gocce di minias senza dormire piu di 4 ore..) e il prozac?? funziona?' boh...a me le abbuffate compulsive vengono anciora...eccome!! cerco di gestirle...ma è difficile. quando sono stressata cerco solliveov nel cibo...e a casa i problemi sono tanti, nessuno mi aiuta a risolverli, ne tantomeno a stare meglio. lo sport, di squadra e il fitness, mi hanno sempre aiutata perche socializzo facilmente e mi diverto...però quando arriva la crisi, arriva...aumento di 4-5 kg in un giorno..e non esco di casa fino a che, non è passato..purtroppo non sono capace a vomitare. o forse è un bene, non so..

I farmaci da soli NON sono la soluzione, e nessuno mai qui li ha indicati come tali. E' un discorso che abbiamo già fatto anche in altri casi. Sono i problemi alla base che vanno risolti, non i dosaggi dei farmaci che vanno aggiustati.

LiborioAsahi 28-08-2010 04:46 PM

Infatti è che spesso per il curante è più comodo seguire il paziente solo dal punto di vista farmacologico.

killbill 28-08-2010 05:04 PM

grazie degli interventi, mi fa piacere discutere e leggere i vostri pareri sulla cosa.
Io aspetto l'unedì per prendere una decisione....
ora può sembrare strano, ma parlarne su di un forum (almeno questo) non mi infastidisce come parlarne con un perfetto sconosciuto (anche se di persona non conosco nessuno di voi)

Doc 28-08-2010 06:08 PM

Conoscere non significa necessariamente conoscere di persona :)

pussy 28-08-2010 06:22 PM

anzi solitamente chi ti conosce di persona certe cose non le sa....

Yashiro 28-08-2010 07:52 PM

Secondo me hai sbagliato...a non essere sincero con lo psicologo.
Voglio dire, lui ti ha analizzato da cima a fondo per il tempo che gli hai concesso (3 ore) ed ha dovuto fare un lavoro di analisi doppio: studiare il contenuto del tuo dialogo e il significato implicito.
Voglio dire: lui non sa se sei sincero, se spari palle a tutto andare o se ti costruisci una versione piacevole per l'ascoltatore. E questo lo deve capire, sicuramente l'avrà fatto con domande per te bizzarre ma che tracciano comunque una sorta di profilo psicologico. E non escluderei che la sua "sentenza" fosse anch'essa parte di un'analisi, in quanto contiene effettivamente il tuo profilo? Oppure contiene oltre a quello una serie di false informazioni atte a provocare alcuni punti cardine che ha precedentemente individuato per vedere se si sbaglia o se ha ragione?
Forse al tuo psicologo farebbe bene leggere questo topic, perché completa quella seduta. Tu pensi di lui tutto ciò che hai scritto qui: ma non gliel'hai detto. In sostanza gli hai negato quasi la metà delle informazioni necessarie al suo lavoro. Magari in base a quanto scritto si aspettava una reazione di stizza o di totale disapprovazione su certi punti, magari punti salienti che potrebbero dare una svolta decisiva alla diagnosi in una direzione piuttosto che in un'altra.

Ti sei chiuso in te stesso, in sostanza... e che ti ha detto? "cerco di sembrare quello che no nsono cambiando personalità in base al soggetto con cui mi sto relazionando" ed in sostanza è quello che hai fatto...perché non eri d'accordo su molti punti con quanto ha detto, ma hai implicitamente ritenuto che davanti a lui fosse preferibile fargli un bel sorriso, dirgli "magari torno" ed andartene senza esprimere davvero te stesso.
La psicologia è un labirinto...il problema maggiore è che chi ha bisogno di aiuto non se ne rende conto ed anzi nega, ma il primo passo è superare le ottusità che ci siamo costruiti e che sono diventate il nostro status quo, quindi da noi non più percepibili come tali.


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