Sono inc@zz@t@
Ciao ragazzi…
Sono inc@zz@t@. Sono veramente, prepotentemente inc@zz@t@. Uso questo spazio virtuale, così come faccio spessissimo con Facebook (chi di voi ha me tra i contatti lo sa bene), per sfogarmi un po’. Generalmente scrivo, scrivo molto, sono riflessiva e cerco di essere costruttiva, ma in questo PRECISO istante provo solo rabbia. Non tento di mandarla via, è inutile, mi faccio attraversare da essa, prima o poi andrà via. A nulla valgono gli esercizi i training autogeno, i buoni propositi, la ferma decisione di allontanare i cattivi pensieri. Questi ultimi ora ora ora ci sono e me li tengo. Da non so più quanti giorni, settimane ho una colite devastante. O meglio, si è acuita la mia colite cronica… pensate, per una volta ho mangiato molo a una festa 1 settimana fa e da una settimana ho iniziato a provare continui dolori di pancia per via della non capacità del mio stomaco e intestino di gestire il binomio molto cibo e cibo elaborato. Perciò sono incazzata con me stessa perché questa cosa l’ho costruita io. Conseguentemente ai gonfiori vedo un numero sulla bilancia che mi da’ le vertigini. E mi incazzo con me stessa perché ancora mi definisco in base a un numero. Conseguentemente a ciò limito certi nutrienti ( carbo e grassi, ma va’… clap clap, voglio l’applauso?) e aumento la verdura, come carbo solo All Bran, chissà perché… i latticini magri, con logico aumento del gonfiore e delle fibre che creano gomitoli difficilmente smaltibili dall’intestino. E il loop gonfiore-peso aumentato (la cacca pesa ma io son convinta che in me muscoli e cacca non pesino… io sono solo grasso nella parte deficiente di me)- malessere- restrizione ricomincia. E allora mi isolo. Non esco, declino gli inviti… Magari sto veramente male e mi alleno una volta meno e mi sento fallita. E mi incazzo con me stessa. Ecco questo è il quadro… Molto Acid e poco Angel. Ma lo sapete qual è la cosa che mi fa’ incazzare di più? E’ che tutte le cose che vi ho detto prima… sono solo distrazioni. E io lo so bene. Perché più che incazzata io sono fondamentalmente… Triste. E non vorrei permettere a me stessa di esserlo. Nonostante abbia metabolizzato la fine della mia undecennale storia d’amore, non ho metabolizzato ancora quelli che io chiamo i miei LUTTI RELAZIONALI. Ed ecco che il corpo me lo segnala, somatizzo tutto lì. Nel mio rapporto con il cibo e con l’intestino. I lutti relazionali… La fine del mio progetto di vita, che mi si è sgretolato tra le mani… avrei potuto portarlo avanti, lui mi amava, mi adorava, ma sarebbe stata la SUA bugia… io vivere la bugia di un altro. Mi fa’ incazzare… prima era la nostra vita, poi è diventata la vita di qualcun altro che recitavo io. Basta… Stop. Però è dura. Altro lutto relazionale… il mio migliore amico, dventato partner per tre mesi… rivelatosi una delle peggiori persone per me… beh è come se fosse morto… diceva TI AMO e non ha lottato un attimo per me. Mi fa’ incazzare. Mi fa’ incazzare il I, che aspettava che tornassi a essere come prima, mi fa’ incazzare il II, che voleva cambiarmi, mi fanno incazzare tutti quelli che mi si avvicininano solo perché oggi ho un bel culo. No… mi fa’ intristire. Anni e anni spesi sui libri, anni a mostrare il mio cuore… la mia testa… dimagrire fino a far quasi sparire il mio corpo, diventare così trasparente… mostrarmi così come sono al prossimo (uno dei significati dell’ossessione è questa… le vene sono sottopelle… mostro ciò che c’è dentro anche fisicamente… ;) ), e oggi che ho una certa forma fisica (conquistata con le unghie e con i denti, che ho il terrore di perdere… e non fa’ star bene ‘sta cosa ve lo assicuro)… per tanti rischio di passare solo per un culo. Mi fa’ incazzare… mi fa’ incazzare che alla fine… in questo momento non riesca a trovare uno spazio per me, o forse non lo voglio… mi fa’ incazzare il fatto di aver solo voglia di urlare e piangere, urlare e piangere… soffrire per far andar via la sensazione di vuoto che il fallimento mi ha lasciato. E per sentirmi per la prima volta BENE sia con il mio cuore che con il mio culo che con la mia mente. Lo so… post negativo… se nessuno leggerà pazienza… ma almeno scrivendo mi sono liberata un po’ del mio fardello… ora scriverò anche una nota per fb… tanto per buttare fuori il più possibile… Credo di aver scritto queste cose anche in vista del raduno…. Non so… vi sento più vicini, o comunque sento più vicini molti di voi ora che so che vi incontrerò tra due settimane… la cosa mi rende un po’ più contenta, è una novità… anche se le mie ansie per l’occasione le ho… ma le posterò più avanti… Per ora… oggi… sono triste e incazzata… come direbbe Anastacia… “I’m sick & tired of always being sick & tired”… Acid Angel |
ridi, ora subito apri youtube e cerca una scena che sei sicura che ti farà ridere di gusto.
non solo somatizzi ma anche cerebralizzi e così entri in una catena infinita (secondo me, scusa la sincerità, molto fomentata dalla solitudine) quello che ti sei costruita tu, puoi disfarla, certe disfunzioni si possono vincere, ci vuole solo tanto tempo quanto ne è occorso per fare il contrario, ci si deve solo amare di più per tanto tempo quanto ne abbiamo passato ad odiarci di più. Scusa se mi prendo certe confidenze, mandami cure a c@g@re (volevo usare la chiocciola come te) P.S. il prossimo che ti sbava dietro per il tuo culo vagli incontro e digli: "ti piace? lo sai che c'ho la colite cronica?":D |
molti dei tuoi problemi li abbiamo anche noi, chi in maniera peggiore chi minore, io non son bravo con le parole ma capisco cosa vuoi dire, somatizziamo tutto con il cibo, le delusioni, i problemi di qualsiasi natura sfogarsi fa sicuramente bene se poi sostieni di essere un ambiente amichevole e vero per noi è un piacere poterti dare una mano.
Chi ti considera solo per l'estetica e il fisico ovviamente di te non ha capito nulla, si vede che sei a tratti forte a tratti debole, sembri un'ottima amica in grado di dispensare consigli agli altri, ciò che dai penso che sarà restituito in futuro. La mia domanda è..per ora il problema è la forma fisica o l'infelicità? Io posso dirti che non ho nessun problema di nessuna natura fortunatamente ma le mie giornate son decise dallo specchio, mi alzo tolgo la maglia, son gonfio..perfetto giornata rovinata, son tonico..toh che bella mattinata..lo so è brutto vivere per il fisico e farne una ossessione ma penso sia meglio questo che altro, c'è chi nello sconforto si butta su altro, ovviamente l'importante è non esagerare e non ricadere negli errori del passato. Spero di aver detto parole di conforto per te, un bacio |
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YouTube - Roberto Vecchioni - Il tuo culo il tuo cuore |
inspira sorridendo, espira lasciano andare :)
ti siamo vicini :) |
Acid quelli che sono stati i tuoi problemi seppur in misura minore li ho vissuti anche io. Carriera atletica buttata al vento per un incidente, salita di peso vertiginosa e poi a seguire anoressia( per chi pensa che sia solo cosa da donne ). Sono contento e io in quanto membro del Forum mi sento onorato di leggere queste cose perchè I così ti liberi II perchè vuol dire che seppure tramite forum sia difficile conoscersi bene non siamo solo una comunità di patiti di palestra (come molti ci descrivono ).Non ti giustificare perchè il tuo post è triste o per ogni cosa la tristezza i calci in culo che ci da la vita ogni giorno fanno parte di noi tutto sta nel non subire a oltranza ma incanalarli in qualcosa di importante per noi stessi. Hai voglia di piangere? FALLO LIBERATI!! Conta fino a 10 asciugati gli occhi e caccia fuori (lasciatemi passare il termine ) le palle un mio amico mi diceva sempre: "Non piangere ancora per quella persona ogni tua lacrima versata sarà per lui una vittoria".
Spero di aver dato nel mio piccolo un contributo a farti sentire meglio:) Comunque se volessi prenditi (e chiunque volesse lo prendesse) il mio Facebook: Alessandro D'Aprile |
Io non credo che siano "tanti" quelli il cui giudizio a te interessi, io credo che ti faccia incazzare passare per fallita agli occhi di una o al massimo due persone.
Non penso nemmeno che sia in rapporto a te stessa ma in rapporto a qualcun altro che hai avuto necessità di diventare trasparente. Insomma gli occhi che volevi potessero guardarti attraverso sono due e non sono i tuoi. Tu ora guardi da dentro di te con estrema chiarezza perchè c'è poca ciccia a limitarti la vista e forse ti fa incazzare che nonostante tutto quei due occhi ancora non ti vedano per ciò che sei. E la colite è solo un alibi per poterti incazzare...con te stessa però non con chi ti procura realmente l'incazzatura. |
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Quanta roba...troppa, e troppo confusa. Problemi piccoli e grandi annodati fra loro come un groviglio di serpenti. Crucci superflui ancor più dei peli che si intrecciano su rimpianti esistenziali oggettivamente difficili da valutare.
Sfila dal groviglio un serpentello alla volta, partendo dai più facili da neutralizzare, e uno per uno non faranno paura. Il gonfiore, l'aumento di peso, i fastidi intestinali dopo aver mangiato troppo, non capitano solo a te perchè per una volta hai sgarrato, e neppure capitano solo a te perchè ti sei rovinata con l'anoressia. Capitano a tutti, solo che la maggior parte delle persone li considera normali, e non ci fa gran caso. Se ci fa caso, sa che passano. Sa che quei 2 chili non sono grasso apparso in una notte per un malefico sortilegio, ma ritenzione di liquidi e scorie. Fisiologicamente eliminabili nel wc, insomma. Se l'organismo da solo stenta, gli aiuti in questo campo non mancano... Quando ti vedrai di nuovo l'addome più piatto avrai schiacciato il primo serpente. Ma era solo il più innocuo, lo sai bene. Perchè ovviamente neanche gli addominali a vista bastano per stare bene con se stessi, e tantomeno con gli altri. Tantomeno se sei una donna. Certo l'aspetto fisico per piacere a un uomo conta, ma non nel modo in cui conta per piacere a te stessa. Tre- quattro chili in più o in meno, un uomo spesso neanche li vede. Se li vede, al 99% li preferisce in più. Ti ho scritto in un altro post di un amico mio che apprezzava la bellezza molto fitness della sua ex, decantandone le vene bene in vista e gli addominali ben scolpiti. Però non ti ho detto che la loro storia è finita perchè lui la tradiva con una di quasi un quintale. Ti incazzi se ti avvicinano perchè hai un bel sedere? Scusa, ma mi permetto di dubitarne. Come mi permetto di dubitare di quelle che vanno a Miss Italia e poi si lamentano di essere apprezzate soprattutto per il loro aspetto. Brutalmente, ti dirò che se volevi essere apprezzata solo per la tua testa non andavi in palestra, non ti mettevi a dieta e non passavi per l'incubo che invece hai passato. Come tutti, vorresti essere apprezzata per quello che anche a te piace di te stessa, esteriormente e interiormente. Cerchi qualcuno che ti veda come tu ti senti, e come vorresti essere, e che senza neppure dirtelo ti perdoni se al raggiungimento del tuo io ideale manca ancora qualche dettaglio, o qualche centimetro in più o in meno. Secondo me è per questo che è finita col tuo ex storico. Lui ti amava ancora, e aspettava magari anche con infinita pazienza che tu "guarissi", cioè nella sua testa tornassi quella di prima, mentre tu non volevi più tornare indietro e volevi a fianco qualcuno che ti vedesse come ti sentivi: rinata diversa. Idem per l'ex-migliore amico, perchè anche nei suoi occhi non potevi vedere l'Acid Angel che vedi adesso quando ti guardi allo specchio. Ma la potrai vedere in qualche nuova conoscenza, magari uno di quelli che ti agganciano per averti notato il culo, dopo che gli avrai mostrato anche la testa e il cuore :). |
sai gia tutto o devo aggiungere? :o
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si ma non capisco questo complesso per il cibo sinceramente.secondo te abbuffarsi una volta ogni tanto non fa bene anche all umore?
non capisco perchè fossilizzarsi su qualcosa che non EsistE |
se i problemi degli altri fossero comuni, tutti avremmo tutti i problemi del mondo David. Non è detto che se per te non è un problema debba forzatamente essere così anche per chiunque altro. La tua affermazione mi sembra molto superficiale.
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Infatti. Allora lo stesso discorso vale per un alcolizzato....Cosa ci vuole a non bere, basta volerlo. Eppure c'è gente che non ci riesce.
Ogni persona ha problemi differenti, visti da fuori sembrano sciocchezze ma sulla propia pelle tutto cambia. Il punto è che non bisogna giudicare una persona per quel che fa o meno, ma se si vuole capire chiedersi il perchè. Quello che per te è una sciocchezza lo è solo per l'occhio, in realtà è solo un modo per esternare qualcosa che non va. |
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si chiama ANORESSIA MENTALE o NERVOSA, riconosciuta come patologia mortale dal SSNN, ti fanno l'esenzione per 5 anni e ti mettono in cura da psicologo nutrizionista e medico. Se sei presa in tempo come me, altrimenti ti riduci a pesare 30 kg e continui a vederti grassa. Io sono come vedi nelle foto e a giornate non riesco a guardarmi allo specchio. Non lo capisci perché tu non ce l'hai. Non lo capisci perché non ti sei mai documentato. Non devi capire, devi solo RISPETTARE e non inquinare un post magari. Se hai domande chiedi. Altrimenti per cortesia... lascia perdere perché il cibo ì la punta dell'iceberg. Io sono quasi guarita e ancora non riesco a andare a cena fuori senza ansia Ancora chiedo la taglia 46 pur portando la 38 Ancora mi vengono gli attacchi d'ansia quando guido (tipo stamani) all'improvviso Ancora non dormo la notte, dormo max tre ore da 3 anni. A me capita anche di mangiare molto sai? Però sto male per 2 settimane. Dentro e fuori. E vorrei essere come te, credimi. |
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allora ho frainteso tutto.io pensavo che volevi essere ancora piu magra. non pensavo fosse un problema cosi serio.invece lo è. se è un problema cosi grosso dubito riesci a fartelo passare da un giorno all altro. cerca ogni giorno di provare a fare un passo in avanti e vedrai che c'e la farai a risolvere questo problema. |
Come già ti ho detto acid ti comprendo chi non ci è passato non può capire. Non può capire che vuol dire vedersi continuamente grassi, non può capire i sensi di colpa che si provano nel mangiare anche solo un quadrato di cioccolata, non può capire cosa vuol dire vomitare spontaneamente perchè è l'unico modo di sentirsi meglio. Uscirne non è semplice e implica un impegno ed un dispendio di tutto il resto non indifferente inviterei chi non ne sa nulla o ne sa poco a documentarsi
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E sono ottimista ogni giorno. Ti ringrazio per aver "virato" nella tua considerazione della cosa. Dimostri intelligenza... solo chi non è intelligente non si mette in discussione. Matalo... grazie ancora. |
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E sono ottimista ogni giorno. Ti ringrazio per aver "virato" nella tua considerazione della cosa. Dimostri intelligenza... solo chi non è intelligente non si mette in discussione. Matalo... grazie ancora. |
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matalo anche tu hai avuto questo tipo di problema? sono stato in quella barca anche io per un anno i pesi mi hanno salvato :) se non fosse stato per la palestra adesso ci starei ancora dentro purtroppo.... e non saprei quali altri metodi esistano per risolverla scusate l'ot |
Si anche io con la differenza che ho vissuto entrambi i lati della medaglia per un incidente ho dovuto lasciare l'atletica leggera ero a livelli alti sono ingrassato a dismisura per poi dimagrire ed arrivare a pesi allucinanti....
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Mi sto preoccupando...
Invece di intasare il forum con un nuovo post-sega mentale, aggiorno questo.
Desp parlava di serpenti da schiacciare, e quello più immediato, quello del gonfiore, beh quello è diventato più gestibile. Mi sto preoccupando perché nonostante io lavori moltissimo su di me, mi trovo a veder peggiorata molto la mia qualità della vita. La parentesi del raduno è stata per me un raggio di luce in mezzo a un periodo veramente tough. Scrivo perché un bel po' di voi mi hanno conosciuta dal vero e magari boh... sanno darmi qualche indicazione... Mi ritrovo ultimamente a guidare e scoppiare in crisi di pianto all'improvviso, oppure a andarmene via a casa se circondata da molte persone (ad esempio ad un aperitivo o se sto camminando da sola per il corso della mia città)... all'improvviso mi vedo dall'esterno e non riesco a stare in quel luogo... non vedo l'ora di tornarmene a casa. Dopo tre anni in cui non mi sentivo a casa da nessuna parte, almeno ora ho il mio nido. Anche in palestra... mi capita di andare al bagno nel mezzo dell'allenamento perché non riesco a guardarmi allo specchio. Invece di far passi avanti ne faccio indietro. Chiunque tenti di aiutarmi lo respingo. Perché io ritengo di dovercela fare sempre e comunque da sola. Ho una crisi? Ok, mi ricompatto da sola. E' mai capitato a qualcuno di voi? E soprattutto... ho quasi paura di chiederlo alla mia psicoterapeuta... non sarà un inizio di depressione? Il disturbo alimentare ha tratti depressivi... ma attacchi di panico/ansia (non so come definirli, probabilmente non sono precisa) così fitti, così ravvicinati non ne avevo mai avuti. Mi sto preoccupando. |
Io penso che l'intensificarsi di questi "attacchi" sia una forma di resistenza.
Qualcosa sta cambiando o vorrebbe cambiare nella tua vita, ma la mente a livello inconscio si oppone. L'equilibrio è così fragile che anche la semplice minaccia di un minimo cambiamento da una routine che invece rappresenta un punto certo ti destabilizza... Oh, prendila come una diagnosi de noantri eh, psicoterapìa da forum...:) |
L' idea è che tu stia sviluppando delle crisi di ansia (che a mio parere andrebbero affrontate farmacologicamente), però è ovvio che è importante parlarne con il medico che ti segue.
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Mi associo al parere velenoso. Appoggiarsi a qualcuno non va visto sempre come cosa negativa cmq. E non vorrei che venisse soprattutto presa come una scusa per chiudersi in se stessi, per non esternare, per aumentare il numero di evitamenti tipici di queste problematiche.
Se ti dovessi dare un consiglio spassionato, cerca un appoggio sano di una persona cara, stando attenta a non sfociare poi in manifestazioni paradossalmente eccessive una volta che ti ci trovi bene (tipo diventare morbosa), sapere di avere un riparo opzionale, di carne e pensieri invece che di mattoni può essere meglio! E poi esci e stai in mezzo alla gente, distraiti, integrati e divertiti, non mollare mai, guarda avanti e con positività. D'altro canto non hai nessun motivo per manifestare disagi in pubblico. Te li stai facendo, ma con un po dedizione, ne rimarrà giusto il ricordo. Te lo dice un pirla che per un attimo della sua vita aveva pensato di dover convivere con enormi manifestazioni d'agorafobia. E ne è rimasto giusto un vago ricordo :). |
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Ti ho accennato anche per mail alla mia idea... Però concordo anche con Doc: se la qualità della vita e dell'umore sono compromesse, è opportuno parlarne con psicoterapeuta e medico curante, e valutare con loro se intervenire anche farmacologicamente o no - anche se non so se saresti disposta, visto che ti sa briga prendere anche il Supradyn...;) |
Quoto tutti...e nessuno.
E' difficile, specie per me che condividevo alcuni tuoi problemi dirti cosa fare. Perchè passandoci ho capito che ogni persona, pur avendo lo stesso problema, lo manifesta in modi differenti. Differenti sono le cause, differenti sono i modi per uscirne. Io gli psicofarmaci li ho sempre odiati...mi sono sempre rifiutato di usarli. Ma quando ero propio giù per un periodo, dove era anche la mia volontà atterrata, li ho usati. Sicuramente mi hanno aiutato, poi una volta riassestato li ho subito mollati per riprendere un percorso di recupero "natural". Quindi pensaci su, valuta se potresti beneficiarne veramente, e se si non indugiare. Poi ce ne sono a decine (magari Doc è più preciso:p) e ce ne sono anche di molto blandi. Intanto guarda questo...spero ti tiri su un po' anche su questo argomento.... Ciao faccina sorridente:) YouTube - Simpson - Gag Homer lago & Lisa drogata - [ITA][HD] |
Grazie...
Grazie a tutti ragazzi per le risposte...
@Doc... la mia dott ha accennato a un principio di depressione e ha velatamente, lontanamente menzionato la possibilità, qualora si intensificassero gli episodi di ansia/scoppi di pianto improvvisi, di pensare a un farmaco. Io al solo pensiero ho la nausea... ho resistenze altissime... però in effetti non sta andando meglio. @Veleno: stanno affiorando gli ultimi nodi... quelli più importanti forse, e io sono per natura resistente al cambiamento. @Liborio... hai ragione, afferrare una mano tesa non è per forza sintomo di fallimento. E una mano, una mano di cui mi posso fidare ciecamente, forse LA mano per eccellenza, beh mi è stata tesa e io l'ho afferrata. Mi è capitata nel momento giusto e mi sta aiutando. Sto bene a farmi "aiutare"? No... io sono manichea, o tutto o nulla, io voglio farcela da sola, ma sola completamente non ce la faccio. E ricevere anche un invito a prendere un caffè per ascoltare i miei problemi o stare in silenzio e ascoltarmi piangere, ora mi aiuta. Perciò sì... ora meno male che qualcuno, il qualcuno giusto e inaspettato, Babbo Natale me l'ha portato... La vita riserva sorprese incredibili a volte. Grazie ancora a TUTTI... per le vostre risposte. VI terrò aggiornati... = vi ammorberò ancoraaaaaaaaa:p |
Dalla mia esperienza che non so quanto ti possa aiutare ho imparato che cambiando poco alla volta le cose partendo per dire un cavolata da barattolo del sale ad arrivare magari mesi dopo allo spostamento dei mobili o altro aiuta. Probabilmente l'ansia ti proveniva come era successo anche a me dall'avere nel momento in cui mi ero ripreso un mio ritmo le mie certezze le mie abitudini, per cui quello così rigidamente visto sembra equilibrio in realtà è quasi una prigione per cui viene a mancare qualcosa spesso anche il minimo particolare e crolla il castello di carta. Il mio consiglio stai con gli amici prendi spunto e rendi utile ogni esperienza anche della persona che non gli daresti un soldo e fanne tesoro. E in ultimo VIENI A TROVARE ME GREAT EBUBBA E SOFT A ROMA;)
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IN ULTIMO? IN PRIMIS! Certo che vengo! Fai passare il Natale e diventerò il vostro Nightmare AFTER Christmas:D |
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Per carità, sono scelte liberissime, ma quando si va oltre un certo livello di sofferenza credo che valga la pena provare anche quella strada. Tenendo presente che 1) non fanno miracoli, e gli effetti variano molto da persona a persona, ma anche da molecola a molecola, quindi se non funziona la prima cura si possono provare delle alternative 2) hanno effetti collaterali, per cui si valutano pro e contro e si sceglie il male minore Però credo che sia giusto fare tutto quanto è in nostro poter per soffrire il meno possibile, quindi perchè no? |
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Non integro, raramente prendo farmaci proprio perché la mia tolleranza al dolore è piuttosto alta. Ok non soffrire, hai ragione, ma io in testa ho questa cavolo di idea di dovercela fare da sola. Il farmaco (per adesso) è solo una vaga idea, e per me significa solo fallimento. Ogg peggiorerebbe la mia qualità della vita, ma forse solo perché riesco a gestire le problematiche ansiogene. In caso contrario cambierei idea forse. Ad oggi però non mi va' giù nemmeno l'idea... e la proposta mi ha scosso non poco. |
Uhm...cerco di capire, ma confesso che fatico un po' a seguirti.
Dunque: hai una resistenza a prendere farmaci perchè ti darebbe un senso di fallimento?! :confused: Ma se ti venisse una polmonite ti farebbe sentire fallita prendere gli antibiotici perchè ritieni che il tuo sistema immunitario ce la debba fare da solo, anche a rischio della vita? Anche il cervello si ammala, come tutti gli altri organi, e si fa il possibile per curarlo. Fra l'altro, se ricorrere a un farmaco ti disturba perchè ti dà l'idea di "non farcela da sola", tieni conto che purtroppo ben di rado si azzeccano cure miracolose che ti cambiano la vita così, dall'oggi al domani, senza che il paziente debba comunque impegnarsi a fondo per razionalizzare i suoi problemi. Non dico che sia il tuo caso, ma è stato il mio, e credo che ci siano situazioni mentali paragonabili a una gamba rotta... la volontà di uscirne non basta e si è come paralizzati. In quei casi, se va bene, i farmaci sono come una specie di stampella, che permette di muoversi a chi non è in quel momento in grado di camminare, ma di sicuro non annulla lo sforzo del cammino. Detto questo, va da sè che finchè non ci si sente in una situazione simile non vale la pena assumere farmaci...e se i momenti d'ansia e depressione sono gestibili con altri mezzi (distrazioni, amicizie, passatempi, impegni) tanto meglio :) |
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Io non accetto che la mia testa si ammali. Non lo accetto, non può ammalarsi. O meglio, oggi penso così... questo è il mio senso di fallimento, perché secondo me un disturbo come il mio non è una malattia, o comunque non lo è più nella fase in cui sono. Dipende da me per come la vedo io. E mi accanisco contro me stessa perché non trovo immediatamente una mia via d'uscita. Poi ripeto... se dovrò toccare il mio fondo e le distrazioni non basteranno (anche se sto rifuggendo qualsiasi distrazione se non il contatto di una persona che mi vuole molto bene, come ti ho parlato in pvt, e mi costringe un po' a uscire), se la qualità della vita peggiorerà, immagino che ricorrerò al farmaco. Per ora... sarebbe stato meglio non mettermi ansia con questa proposta forse... va beh... Grazie per il sostegno Desp... |
acid, l'esempio di desp calza....il problema è che non calza secondo il tuo punto di vista.
Mi sembra di capire che astrai il tuo pensiero dal tuo corpo come se fosse una sorta di anima distinguibile. E' un errore molto comune ed istintivo dato che siamo esseri estremamente razionali e colmi del sapere trasmesso da chi è venuto prima di noi (non solo nozionistico ma anche volitivo e sociale). Il punto è che la spiegazione di certi nostri pensieri è molto più fisica di quanto si possa pensare, leggiti un po' di libri sul sitema nervoso senza nemmeno scendere troppo nell'ambito medico e vedrai che certi concetti istintivi sono completamente errati. Ok non vuoi accettare un aiuto esterno perché lo sentiresti un intrusione sulla tua personalità. Ma ammettiamo che il problema sia che la mano ti inizia a tremare senza apparente motivo...cureresti il sitema nervoso in quel caso? Ammettiamo che quando devi partorire un pensiero, fra un neurone e un altro non passi elettricità perché lì c'è un blocco fisico (a voglia di metterci volontà, metti che è impossibile superarlo) cureresti il sistema nervoso? Detto questo se non ti fidi del consiglio del tuo medico o ritieni che non abbia la sensibilità per capire la tua condizione complessa, io cambierei medico e guarderei se ci sono altre strade |
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In realtà un cervello disfunzionale produce pensieri disfunzionali, e quindi tende a non riconoscerli come tali. Forse il solo accenno a una possibile cura ti ha messo ansia perchè nella tua visione manichea (parole tue, eh...:)) l'hai sentito come una diagnosi di follia o un verdetto di fallimento, mentre dovrebbe essere una rassicurazione sul fatto che se proprio te la vedi brutta c'è ancora una strada da provare. Che, ti ripeto, non è certo una bacchetta magica che ti sollevi dalle tue responsabilità verso te stessa...(magari lo fosse...:cool:) Con questo non mi fraintendere...non voglio suggerirti l'uso di psicofarmaci, solo portare un punto di vista diverso per la mia esperienza personale diretta ed indiretta. |
Ho letto solo ora questa discussione e ho pensato di dire qualcosina in proposito visto che per certi versi è il mio campo
Acid il fatto che tu dica che non accetti di ammalarti e/o di avere una malattia non fa la minima differenza e non cambia la tua condizione attuale Vorrei andare un po oltre e so che quello che dirò ti potrà sembrare strano e forse anche offensivo ma lo dirò lo stesso Malgrado quello che tu possa pensare malgrado quello che tu possa credere guarire da problemi come i tuoi è estremamente semplice. Lo puoi fare in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo e il cambiamento puo avvenire alla velocità della luce senza l'ausilio di alcuna persona e senza l'aiuto dei farmaci. Io sarei curioso di sapere che cosa ti dici dentro la testa da mattina a sera e sarei curioso di sapere cosa ti dici dentro la testa quando ti guardi allo specchio. Perchè sono abbastanza convinto che nella tua testa sia onnipresente la parola CIBO scritta a lettere cubitali, che vortica nella tua testa continuamente e penso che tu stia a rimuginare intorno a questa parola praticamente ogni volta che ne hai l'occasione. |
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Grazie per l'intervento innanzi tutto. Quello che dici non mi sembra né strano né offensivo. Quello che mi gira in testa è assolutamente la parola CIBO, oggi più di ieri. Più sto male, più mi nascondo dietro alla coperta del disturbo alimentare. Più ho problemi, più mi sento sola/inc@zzata/agitata/ansiosa/con perdita assoluta di controllo e più il CIBO viene a sedare ogni altra problematica per occupare tutta me stessa. E allo specchio mi vedo come quando pesavo 15 kg in più, penso a mangiare/non mangiare/calcolare. Tutto assolutamente vero. Ora che ti ho dato la conferma però ho da fare un'affermazione e poi da porti una domanda. L'affermazione: al di là di tutto i disagi ci sono, altrimenti se non esistessero persone più deboli o vulnerabili (come me) non esisterebbero le patologie mentali o le dipendenze o i disturbi di qualsivoglia tipo. Cioè... forse non è così semplice uscirne. Magari può esserlo per me oggi con la strada che ho fatto fin ora, forse volevi dire questo. La domanda: Ora che ho dato facile conferma al tuo dubbio, immagino ci sia un seguito vero? Hai altro da dirmi immagino... ti ascolto volentieri :) |
Allora pirma rispondo alla tua domanda
Non metto minimamente in dubbio che i disagi ci siano. Però una cosa non è vera. Non è questione di debolezza o vulnerabilità ma è una questione adattiva e di sopportazione dello stress. Al contrario di quello che si pensa (anche se puo essere paradossale) sono proprio le persone come te che hanno una grande resistenza sia fisica che mentale. Il motivo è che serve una grande forza per sopportare un simile calvario e quelli che non ce l'hanno o che hanno esaurito le proprie riserve si ribellano e ne escono fuori. Ed è proprio quando le risorse sono esaurite che si dice basta. Ci tengo anche a dire e qui ci tengo ad essere preciso che NON è VERO che è difficile uscirne. Questo è quello che ti viene inculcato e questo è quello che viene fatto credere alla gente che hanno subito e assorbito anni di rincoglionimento da psicologi- psichiatri % company Una cosa poi credo che sia lampante ed è che qualunque sia la strada che hai scelto te è ovvio che non sia efficace perchè se lo fosse stato a quest'ora con ogni probabilità sarebbe un ricordo del passato Dopo questa premessa proverò a darti qualche semplice consiglio che tu possa mettere in pratica fin da subito che avrai letto questo messaggio La prima cosa: devi BLOCCARE il tuo dialogo interno riguardo al cibo. Ogni qualvolta che ti scoprirai a parlarti nel tuo cervello su cose che riguardano il cibo fai cessare quella voce. Pensa ad altro. Una tecnica ottima quando ti scopri a lambiccarti il cervello con pensieri stupidi e inutili è che devi dirti dentro di te: ZITTA CAZZO. Dillo con convinzione; urlalo dentro la tua testa piu e piu volte. Fallo ogni volta che ti scopri a lambiccarti sul cibo o quando ti autocommiseri o autocritichi . Puo sembrare una cosa stupida ma funziona a meraviglia e quando lo fai soffermati e guarda che effetto ti fa La seconda cosa: ogni persona quando ha un dialogo interno con se stessa su cose negative proietta immagini suoni e altro dentro la testa. Ogni volta che ti capita di parlare del cibo o che fai pensieri negativi prendi la voce e cambiale suono. Dalle la voce di paperino o di pluto o di homer. E guarda che effetto ti fa. Terza cosa: ogni sera prima di addormentarti, quando sei rilassata e tranquilla ripeti questo mantra: io sono serena e tranquilla, sono felice e ogni cosa va per il verso giusto. Ho un'ottimo e sano rapporto con il cibo e con il mio corpo. Non avrò mai piu bisogno di preoccuparmi per il cibo perchè d'ora in avanti non rappresenterà piu il minimo problema per me. Dillo con convinzione piu e piu volte finchè non senti che il messaggio si è ben impresso dentro di te. Immagina che tutto questo si sia già avverato e prova quello che proveresti se questo fosse già accaduto. Immergiti in questa fantasia cosi bene tanto da farla diventare vera come la realtà. Fallo tutte le sere prima di addormentarti e se ti va fallo anche durante la giornata Per ora direi che è tutto. Se hai domande chiedi pure |
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Traduzione italiana a cura di: VbulletinItalia.it
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