Corda tesa

[Yashiro]

Ecco come mi sento in questo periodo. Mi sento un cavo in trazione oltre il limite della resistenza... finché dura, ma siamo già oltre la portata massima e continuano a strattonare...

Mi sento avvelenato dal mio stesso ambiente, quello che dovrebbe darmi sicurezza. Le forze mi abbandonano ma ciò che è peggio è che gli entusiasmi si corrodono sotto questa pioggia d'acido continua. Ed il più delle volte non solo mi tocca cavarmela da solo, ma far da spalla alle altre persone.

E gli sforzi fatti non si ricompensano, anzi vengono marchiati come menefreghismo...in una spirale di sfiducia che si autoalimenta.

E perdo la voglia di parlare, di fare. Non c'è parola che possa sistemare le cose, perché non verrebbe ascoltata. Ormai la situazione è irrimediabile, no matter how much I do. Rimane solo la fuga. Sempre se arriverà in tempo..

[Doc]

Trova un modo per prendere le distanze, anche fisicamente, se no "a tirare troppo la corda si spezza"

[Veleno]

Concordo. Vai ad abitare per conto tuo, ma senza pensarci due volte. Lasciati tutto alle spalle. MUOVITI.

[David23]

hai un arma in piu dalla tua:riuscire a scrivere queste cose,è segno di forza...io non ci riuscirei...
quando mi sento cosi non lo dico a nessuno,e se qualcuno lo capisce,non voglio farmi aiutare...

non sapendo nello specifico cosa è successo,devi comunque trovare la forza...deprimersi non serve a nulla....bisogna trovare sempre la forza per uscire da qualsiasi problema .....

[David23]

Originariamente inviato da Veleno

Concordo. Vai ad abitare per conto tuo, ma senza pensarci due volte. Lasciati tutto alle spalle. MUOVITI.

veleno io dico solo che in questo periodo,una scelta del genere è difficilissima...

io ho 22 anni....guardando la realtà del giorno d'oggi vedo solo merd-a....mi sta venendo un odio nei confronti del mondo pazzesco....

[spike]

Per me prendere le distanze è stato un toccasana.
I vecchi rancori sono spariti.
Alcuni argomenti non solo non vengono più trattati, ma non sembrano nemmeno più così importanti.
Anzi mi son ritrovato ad avere riconoscimenti mai ammesi e persino criticati in passato.

Sei un ragazzo d'oro, penso che tu abbia già un rifugio in cui ripartire da zero: non avere paura di buttarti

[Veleno]

veleno io dico solo che in questo periodo,una scelta del genere è difficilissima...

Sarà sempre una scelta difficile.
L'alternativa Yashiro la conosce...

[Veleno]

Originariamente inviato da spike

non avere paura di buttarti

Quoto. Solo se ti tuffi comincerai a nuotare. Diversamente continuerai a guardare l'acqua dalla riva...(scusa la saggezza...)

su, su, i pavidi NON sono ammessi in questo forum!

[Acid Angel]

Gabriele,
io da giorni aspettavo (perché lo sentivo) un tuo intervento in questa sezione, perché conosco la tua situazione, conosco te e so come stai.

I consigli che ti sono stati dati sai che sono allineati al mio pensiero. Io ti avevo lanciato anche la proposta di tranciare pure con l'ambiente lavorativo.

Vivere lontano dai tuoi aiuterebbe già, ma IL problema è l'environment lavorativo, inutile girarci intorno. La convivenza aggrava perché somma ore passate a stretto contatto, ma rimane comunque una buona porzione di tempo in cui sei esposto. In cui sei esposto al veleno di cui parlavi più o meno un anno fa. Ti ricordi il post?

Il veleno (non l'utente di fu, eh )
come leitmotif. La fuga come ultima ratio. Ma allora VATTENE. Fuggi. Dì di no. Soffrono? Beh sopravvivono. Sai che anche io mi son sentita dire "Se fai così mi uccidi", proprio dalla stessa figura con cui combatti tu. GLi ho detto "Muori, da oggi vivo io."
Ha assorbito il colpo. E vive sai? Uh, se vive. Vive bene nonostante abbia visto che ha una figlia imperfetta.

Ma Gabri... non sei un superhero (come io non sono WonderWoman, dura ammetterlo) e non puoi mettere toppe ovunque sperando di non strapparti tu.

Rifletti sul fatto di riuscire, se veramente fuggi, di affrontare il senso di colpa dei primi tempi. Se pensi di sostenerlo allora sei pronto.

Il tuo valore tu non lo immagini nemmeno lontanamente, e purtroppo chi vive a stretto contatto con te (non tutti, eh, parlo delle persone con cui alla fine ti rapporti con disagio) lo danno ormai per scontato.

Ma a te non ci pensi???

Ti abbraccio.
Vale

[Trokji]

Beh Yashi.. guarda anche le cose positive, tipo che hai un fisico invidiabile e che alzi pesi più che invidiabili per esempio, anche se so a volte aiuta ben poco. Poi i forum alle volte oltre a perdere molto tempo un minimo aiutano anche a svagarsi dalla realtà, quando questa non è delle migliori

[greatescape]

mi spiace spero che tutto si risolva al meglio

[angelo78]

cerca di reaggire alla vita , segui qualche consiglio di qualche buona amica/o, purtroppo nella vita non mancheranno ostacoli da superare...... la vita è questa.... una lotta continua... in bocca al lupo

[LiborioAsahi]

Sì, secondo me l'uscire di casa è la svolta.
Sono in una situazione con svariate analogie alla tua ma per il momento non posso andarmene fuori, ma appena posso...telo di sicuro.

[zac]

Originariamente inviato da spike

Per me prendere le distanze è stato un toccasana.
I vecchi rancori sono spariti.
Alcuni argomenti non solo non vengono più trattati, ma non sembrano nemmeno più così importanti.
Anzi mi son ritrovato ad avere riconoscimenti mai ammesi e persino criticati in passato.

Sei un ragazzo d'oro, penso che tu abbia già un rifugio in cui ripartire da zero: non avere paura di buttarti

ciao yashiro, leggo solo ora il tuo post

è ovvio che "staccarti" è la soluzione migliore

con la difficoltà che tu lavori nell'azienda di famiglia che, se da una parte è un grande vantaggio, dall'altra è un peso maggiore ed una difficoltà in più

a te valutare la situazione e capire che "sfumatura" di distacco puoi affrontare:

-distacco dalla convivenza
-distacco nel lavoro

la prima io a 28 anni la reputo indispensabile per una tua "crescita personale": avendo tu una indipendenza economica credo sia la più facile da affrontare

la seconda è più difficile ed ha implicazioni e controindicazioni maggiori perciò su questa non mi sento di darti opinioni

ti posso solo dire che in veneto, dato il modello economico di piccole-medie imprese familiari che sono fiorite negli anni, ci sono moltissimi ragazzi con le tue stesse difficoltà di "passaggio generazione" in azienda
in alcuni casi ho visto ragazzi che sono riusciti a superare il gap, in altri no e il figlio ha deciso di intraprendere altre attività lavorative