Considera che sky è una delle poche piattaforme che offre contenuti in HD per esempio e film a 1-2 anni dalla loro uscita al cinema. Poi la tecnologia utile o meno è un fattore soggettivo, la tecnologia altro non è che uno strumento per rispondere a delle esigenze (o talvolta indurle, non è nemmeno detto però che le 2 cose siano disgiunte, ovviamente però entro certi limiti). Ma infatti non penso che i libri spariscano e non credo che nessuno voglia questo, ma però che negli ambiti dove ci sono degli evidenti vantaggi nella digitalizzazione questi siano sfruttati, perlomeno mettendoli sul mercato accanto ai libri che già ci sono senza mettere vincoli protezionistici che altro non fanno che bloccare il progresso ed in fin dei conti impoverire tutti. Un altro discorso è anche quello che la digitalizzazione "immortalizza" i contenuti, mentre coi libri fisici un problema è sempre stato il rischio di perdere le informazioni data la loro deperibilità, nonostante magari ci fossero varie copie (certo che può succedere anche coi contenuti digitali, ma essendo molto più facile e meno costoso creare copie almeno in teoria dovrebbe essere molto più difficile).Certo poi non si può sapere realmente cosa succederà, se si pensa al fatto che la carta sostituì la pergamena, o meglio si affiancò all'inizio (ma oggi è difficile trovare qualcuno che scrive ancora su pergamena), oppure la nascita del 3d che non ha fatto scomparire i modellisti e gli scultori, però in certi ambiti nella realizzazione per esempio di un film probabilmente un esperto di modellini aveva un ruolo centrale (fino agli anni 80') oggi molto meno, mentre gli esperti della computer grafica oggi qui hanno la parte del leone (in altri ambiti invece può essere diverso).
Un tempo c'erano scultori e pittori, oggi ci sono ancora è vero però hanno un ruolo più di nicchia, mentre prima chiunque potesse commissionava opere a questi artisti. Quindi sì si tratta di affiancare e non sostituire, però ovviamente non si può sapere se così rimarrà nel lungo termine o meno. Diverso è invece per i contenuti che già per loro natura sono digitali, penso ai film o ai videogiochi, oppure ai libri che già in partenza nascono come prodotti interattivi. Lì mi riesce difficile capire il vantaggio di avere la scatoletta col dvd dentro mentre mi riesce molto più facile capire il vantaggio di poterlo scaricare immediatamente dopo aver pagato per utilizzarlo subito, ad un prezzo inferiore ed un margine maggiore per l'azienda che lo produce oltre che ad un impatto ambientale minore |
ok ok ..cmq la tecnologia è e resta fredda. non vive e non da nessuna emozione. e questo è oggettivo.
quanto al 3d...di quale 3d parli? non paragonerai il 3d attuale (quello cinematofracio, che fa solo venire mal di testa) a una scultura vera.... sul resto ci sono tantissimi e innumerevoli vantaggi...il mio intervento non era certo una condanna della tecnlogia (di cui ripeto sono uno dei maggiori fruitori) ma solo uno spunto di ragionamento oltre che un monito... |
tra poco potrai progettare la tua scultura, la tua casa su un software 3d e farla stampare da una stampante 3d.
su certe cose la tecnologia è fantastica, senza quello non staremo dove siamo oggi. magari però avremmo distrutto meno l' ambiente. |
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trasudiamo tecnlogia ma non sono così sicuro della piega che sta prendendo il nostro mondo nel prossimo medio lungo periodo se non aggiustiamo qualcosa... |
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parlo della medicina, dei mezzi di trasporto e tante altre cose. senza le invenzioni e le scoperte non staremo dove siamo oggi punto. il problema del mondo è che gli uomini vogliono soldi e potere e non gli frega niente di distruggerlo e sfruttarlo. |
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Ciao. |
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Dai primi floppy si e' passati ai 3.5 poi agli HD esterni poi alla connessione USB e adesso alla cloud, se uno vuole. Chi si e' salvato dati importanti trent'anni fa su un supporto magnetico non puo' piu' leggerli, a meno che non li abbia trasferiti ogni volta su un nuovo supporto. Il che e' probabilmente un esercizio facile se parliamo di un album di foto, ma una spesa immane per grosse organizzazioni che devono tenere delle imponenti serie storiche di dati. Nel frattempo, chi aveva i dati su carta non ha dovuto fare nulla, a parte tenerla in un luogo asciutto. Inoltre: sono arrivate a noi informazioni su civilta' vecchie di millenni grazie a registrazioni fisiche, come tavolette incise, nelle quali le informazioni sono visibili, evidenti. Dubito fortemente che lo stesso si potra' fare con la nostra civilta', nella quale le informazioni non sono affatto visibili, ma nascoste dentro un chip. Quando tra mille anni qualcuno trovera' una memory stick, come fara' a leggerla ? Buona giornata. |
Comunque tempo fa (parlo di anni) lessi che i CD, e di conseguenza ora i DVD (deduco) hanno una vita "breve"
Dopo qualche decina d'anni dovrebbero smagnetizzarsi o comunque diventare illeggibili. Bufala o meno non lo so, ai tempi non avevo un minimo di conoscenza per capire la spiegazione, oggi non sono un esperto ma qualcosina in più ci capisco, ma non ricordo più la motivazione.:p Per consolazione possiamo sempre pensare che tra qualche secolo nessuno troverà nostre foto o documenti, però una bella lastra di marmo col nostro nome rimarrà a testimonianza. Sempre che non inizino ad archiviare anche i defunti on-line. (per sicurezza vado a vedere se i domini cimitero.it camposanto.it e simili sono ancora liberi, potrei fare un business, l'e-becchino, per i più fighi invece iBecchino) |
@Lore: non rispondevo a te ma più in generale :)
Un dispositivo che in teoria è perfettamente sostituibile (ma diciamo anche nella pratica) nella mia esperienza l'ho trovato molto utile e lo ritengo un ottimo acquisto. Questo non nega che ci possa essere qualcun'altro che l'ha comprato e non si è trovato bene. Questo giusto per dire che è tutto soggettivo e i giudizi categorici lasciano il tempo che trovano... come quasi sempre del resto. Uno prova una cosa e poi da un giudizio personale oppure non la prova e va per supposizioni che a volte possono essere errate. Anche la mia ragazza era una che sosteneva il romanticismo della carta, dopo che gli ho lasciato il mio kindle per un mese se ne è comprato uno uguale, tanto per dire. Ps: i "puristi" della musica sostengono che da quando il vinile è stato sostituito la qualità non è più la stessa... io non mi sono mai lamentato dei miei mp3... tutto è opinabile no? :p |
a me i libri veri piacciono di più.
mi piace comprarmi un libro e vederlo fisicamente, magari quando lo si compra potrebbero regalarti il formato digitale anche, cosi da potertelo portare più facilente dietro. per quanto riguarda i supporti fisici c'erano stati anche gli zip o le cassette magnetiche. una grande azienda deve avere back up e deve fare in modo di poterli registare su nuovi supporti. |
Ma è ovvio che i libri veri piacciono di più così come la musica, senza arrivare all'estremo del vinile, preferisco ascoltarla con un buon impianto o con delle cuffie serie ma che fai, vai a correre con delle sennheiser da 200€? Poi ti sudano le orecchie :D
Oppure che fai, vai in giro come willy il principe di belair e ti porti lo stereo in spalla? :D Qui si parlava di utilità ed è soggettivo, se leggi 2 libri l'anno anche se li paghi 20€ non muori, se ne leggi 10 o 20 e li paghi la metà o anche meno ti cambia. Se leggi solo a casa è un conto, se leggi in giro e ti devi portare un libro di ken follet che ti serve un trolley vedi che la sua utilità ce l'ha. Senza contare che ormai le librerie serie si contano sulle dita di una mano, se non abiti in una grande città le trovi solo nei centri commerciali. Poi avere un kindle non ti vieta mica di comprarti i libri, così come il lettore mp3, itunes e via dicendo non ti vieta di comprarti il CD fisico se lo vuoi avere. Anche qui vale lo stesso discorso, in teoria se mi compro un CD non posso mettermi le canzoni sul lettore perchè sono protette... per assurdo dovrei comprarle due volte. |
L'obsolescenza è naturale parlando di tecnologia. Prima era soltanto un fenomeno che si riscontrava nei secoli o nei millenni, oggi per fortuna è un fenomeno che si riscontra in decenni o addirittura anni. C'è chi si lamenta dell'obsolescenza ma si dovrebbe vederne profondamente i motivi, dato che se c'è un'obsolescenza vuol dire che c'è una tecnologia più evoluta sotto quasi tutti i punti di vista che l'ha soppiantata, altrimenti l'altra non sarebbe potuta diventare obsoleta. Anche a me piacciono molto i libri antichi originali ma questo non fa sì che io vada a leggerli in giro o che non riconosca che per gli utilizzi normali ci sono alternative più recenti e più convenienti.
Per la musica è ancora diverso, il fatto che usi un formato digitale non implica che tu la possa ascoltare con delle casse da 2 euro o con un impianto da audiofilo, non c'entra nulla, l'unica cosa che può entrarci è il formato dato che purtroppo commerciano quasi tutti solo mp3 con varia qualità ma quasi sempre di mp3 si tratta, ma il linea teorica potrebbero benissimo vendere WAV o FLAC o altri tipi di formato |
La questione a mio avviso è mal posta: fin quando parliamo di tecnologia da intrattenimento è improprio parlare di "utilità".
Cellulari, Mp3, kindle,laptop, macchine fotografiche digitali, tv ad alta definizione ecc sono tutte cose di cui possiamo fare altamente a meno, si vive lo stesso, e col vantaggio che magari si sviluppa meno "paranoia da obsolescenza accellerata" visto che ormai non si fa neppure in tempo a comprare un cazzo qualunque che si ha già per le mani un prodotto superato. Al più si può parlare di fruibilità, praticità, rispondenza alle proprie esigenze, che sono concetti diversi: allora posso trovare che l'alta definizione sia divertente, che l' mp3 sia più pratico e fruibile del vecchio walkman, o che il tablet sia più comodo del giornale, ma ciò non toglie che sono tutti prodotti sostanzialmente privi di qualsiasi reale utilità, e che per di più vengono venduti a prezzi da manicomio criminale per poi svalutare alla velocità della luce non appena la revisione successiva li rimpiazzi. |
Io sono più che d'accordissimo col nostro cavernicolo.
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Vai sul samsung store, ce ne è solo uno, si chiama video editor mi pare, ed è perfetto fai tutto ed è super veloce ;) |
cosa è utile e cosa non lo è è soggettivo tranne i bisogni fisiologici, nell'ambito dei quali ci sono comunque delle variabilità. a volte poi le tecnologie poi si sono sviluppate in ambiti ludici e poi diffuse in ambiti che invece erano produttivi o di altro genere, anche se ovviamente è accaduto anche il contrario
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c'è poco da soggettivare, il consumismo non ha nulla di funzionale/utile, se non sprecare energia.
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...e addormentare le coscienze. Narcotizzati dalla sovrabbondante offerta di gadget non ci accorgiamo neppure di quanto il mondo sia andato a puttane...
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L'evoluzione tecnologica degli ultimi anni che piaccia o no in buona parte è stata legata al consumismo, ultimi intendo degli ultimi 100 anni. Inteso come economia di consumo, se si tratta di comprare a caso è shopping compulsivo ed è qualcosa di diverso. D'accordo che il mondo ha dei grossi problemi, sia a livello ambientale che di società e di rapporti umani, ma se ci guardiamo indietro (a parte l'ambiente, ma bisogna risalire ai periodi pre rivoluzione industriale per trovare un ambiente non sfruttato ed a rischio di distruzione- nonostante le molte ombre attuali la sensibilità ecologica si sta pian piano diffondendo così come la possibilità di fare degli interventi concreti) troviamo cose quasi sempre peggiori da quasi tutti i punti di vista. Anche i bisogni sono soggettivi, seppure sono raggruppabili per tutti gli essere umani in gruppi ad organizzazione gerarchica, come indica la scala di Maslow. Che si debba respirare per vivere siamo tutti d'accordo, ma già per mangiare ad alcuni basterebbero gli insetti e le erbacce che trovano per strada (si sta diffondendo in america come strategia per contrastare catastrofi economiche o nucleari) altri invece se non avessero le loro leccornie preferite si lascerebbero morire di fame
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Ma che pre industriale, vai indietro di 30-40anni e il mondo a livello di inquinamento globale era più simile ai tempi dell'antica roma che a quello odierno.
L'italia non conta nulla, l'europa anche lei su scala globale conta poco. Secondo me bisogna guardare cosa è successo a sudamerica india cina e africa in questi ultimi 30-40 anni (molti meno per la maggior parte di questi, in realtà). Secondo me la "sensibilità ecologica" si sta diffondendo a una velocità troppo bassa per contrastare il mare di merda che ogni anno viene sfornato. P.s.: "uno che si fa morire in assenza delle sue leccornie preferite" non è uno che rende le leccornie un bisogno, semplicemente è malato. |
a livello globale posso essere d'accordo forse, ma in certe città 40 anni fa c'era molto più inquinamento di quanto trovi oggi, semplicemente perché non veniva rilevato e considerato un problema.
Più che 40 poi direi anche 80 anni fa, sappiamo i 2000 esperimenti nucleari fatti in totale sulla terra (per la maggior parte abiliti già negli anni 90), l'uso del ddt per esempio (poi successivamente abolito ancora questo in quegli anni), il piombo nella benzina e via dicendo. Oggi Cina ed India soprattutto sono delle grosse fornaci che bruciano molto carbone e petrolio, il brasile ed altri stati emergenti come potenze economiche sono su quella strada, ma al contempo si conoscono certi problemi, si sono costituite organizzazioni internazionali e ci sono delle possibilità tecnologiche, seppure attualmente molto costose, per cercare di contenere questi problemi..questo è un passo in avanti rispetto a prima seppure è una strada in salita perché contrasta molti interessi, ma in realtà è evidente e presto lo sarà di più a tutti che è l'unica percorribile. Certo questo per quelli ambientali che sono una parte importante dei problemi ma non gli unici, però è vero che spesso ci si lamenta della cina e dell'india che inquinano o dell'italia che non raggiunge i traguardi di Kyoto nonostante la crisi economica, ma nel nostro piccolo forse non facciamo abbastanza ed aspettiamo che siano gli altri a cambiare le cose. Per il discorso dei bisogni, tu per esempio mangeresti gli insetti e le erbacce come fanno quelli? io per sopravvivere lo farei, ma a priori non posso essere sicuro che sarei in grado non avendo mai mangiato insetti ed erbacce :D.. quindi in un certo senso anche se siamo più flessibili anche noi abbiamo in qualche modo le nostre "leccornie" :D , semplicemente il metodo col quale giudichi è sempre piuttosto soggettivo. |
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come dice Caparezza, il protocollo di Kyoto è un film erotico giapponese...
...E vieni a ballare in Puglia-Puglia-Puglia...:D |
Ma alla fine a me importa quanto è inquinata la mia città ora
Sapendo che adesso Milano e provincia sono una merda (perchè abito qui, ma sono in buona compagnia) il fatto che 40 anni fa si stava meglio o peggio mi interessa assai poco |
ma che te frega; l'importante è che tu ora ti goda il tuo Ipod nano.
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:(
Non ce l'ho Me tapino, inquinato e sguarnito |
Purtroppo è vero che anche Milano e zone limitrofe negli anni 70 ed 80 erano più inquinati di adesso, solo che a nessuno importava realmente per mancanza di conoscenze e mancanza di qualcuno che facesse le misurazioni. Oggi è grave che nonostante ci siano le conoscenze e la possibilità di adottare queste misure ci siano queste situazioni, paradossalmente però è è possibile che sia migliore l'aria che oggi si respira in una grande capitale europea oggi rispetto ad alcuni decenni fa.
Infatti il povero Orange dal suo discorso pare si accolli solo gli svantaggi della produzione industriale. Pensavo che il protocollo di Kyoto potesse essere trasformato in qualcosa della scuola di Hokuto o roba del genere. Ritornando seri purtroppo anche qui nella provincia dove abito io ci sono situazioni di miniere che poi sono state chiuse, in certi asi poi diventati magazzini per rifiuti pericolosi in epoche nelle quali i controlli erano diversi rispetto ad ora (ma questi problemi sono venuti fuori decenni dopo che le cose sono accadute). La situazione anche dell'Italsider- Ilva è un noto esempio, dato che seppure sia stata un'azienda che anche ultimamente inquinava in maniera probabilmente non sopportabile per una città ai tempi dell'Italsider inquinava molte volte di più, solo che all'epoca l'attenzione sul problema dell'inquinamento e della salute era molto più basso, in parte lo erano anche le conoscenze, per cui l'apertura di una grande industria praticamente dentro una città era vista quasi da tutti come un fatto esclusivamente positivo |
non gli importa a niente e nessuno della terra, basta vedere i disboscamenti che praticano per l' agricoltura o la coltivazioni di intere aree solo di un determinato tipo di albero.
in francia c'era un esempio di allevamento e agricoltura naturale praticato in certo zone. su rai 5 credo hanno fatto un documentario su questo, sulla globalizzazione dell' allevamento e della agricoltura. dove si preferisce far sparire una frutta o verdura del territorio per metterne un' altra che proviene da fuori ma più redditizzia |
Cmq lettori MP3 ed e-book reader hanno una reale obsolescenza abbastanza lenta. Sul resto avete ragione ma alla fine è sempre il cervello del singolo individuo a fare la differenza
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