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M.Ivanko 21-01-2013 04:12 PM

Se ci mettiamo qualcosa riusciamo a tirar fuori, poi bisognerebbe che qualcuno si prendesse la briga di mettere tutte le informazioni insieme in un unico 3d magari in rilievo.
Il tonno piu' etico:

As Do Mar, tonno ecosostenibile. GreenPeace e il mix DNA dei tonni in scatola.

greatescape 21-01-2013 05:16 PM

che ne pensate dell' astice americano congelato?
lo volevo comprare per farci la pasta :p

orange 21-01-2013 05:36 PM

L'ho preso un paio di volte, un po' deludente, come tutti i gamberi, gamberetti e gamberoni mi piacciono molto, ma costa molto e mangi poco.

Da solo è un suicidio perchè non ti sfama, nella pasta invece ha senso perchè almeno ti riempi con una bella spadellata di linguine:p

greatescape 21-01-2013 05:44 PM

io non l' ho mai fatto e l' ho mangiato al ristorante buonissimo e fatto da una persona preso fresco pure li divino è una cosa indescrivibile quando lo sanno cucinare.
a me la pasta con il pesce piace da impazzire basta che non mi ci butti quello con le spine.

l' ho assaggiato fresco altre volte nella pasta ma non era venuto bene per niente e non mi era piaciuto nè l' astice e nè la pasta insieme.
che delusione

orange 21-01-2013 05:55 PM

Con deludente intendevo il rapporto prezzo-mangiato

Buono è buono.

Ovvio che il fresco da cuocere sarà molto più buoni rispetto al precotto, comunque pur trattandosi di un crostaceo non riuscirei mai a buttare in una pentola di acqua bollente un essere vivente vivo, non che se lo ha fatto qualcuno in precedenza è bello, ma almeno non lo devo fare io.
Tra l'altro è assodato che sia una pratica assurda visto che il sapore non cambia (salvo cuocere un astice morto da una settimana e in via di putrefazione)


Comunque come le aragoste che ho mangiato a santo domingo appena pescate e grigliate al momento sulla brace non ce n'è

greatescape 21-01-2013 06:02 PM

mi sa che pure quelle però saranno state cotte vive eh :p
io pure sono contro queste cose non le voglio vedere.
mi hanno raccontato come vengono cotti i granchi ... in pratica li si butta nella pentola bollente e si cerca di non farli uscire :(

orange 21-01-2013 06:07 PM

Boh, io so che le grigliavano davanti a noi, ed erano già tagliate a metà per il lungo, quindi seppur atroce almeno non soffrivano per interi minuti in un pentolone.

Comunque ribadisco che non capisco il motivo per cui si facciano bollire vivi i crostacei. E' come se io mettessi un pollo vivo nel forno, non mi sembra logico ne sensato.

PO-OL 21-01-2013 07:06 PM

Quote:

Originariamente inviato da M.Ivanko (Scrivi 397757)
Ti quoto sul fatto che la filiera corta non ti garantisce qualità, specialmente se abiti in Campania, o nei pressi di Fukushima, ma almeno riduci l' inquinamento causato dal trasporto.
Già qualcosa.

Se ne facciamo una questione filosofica hai ragione senza ombra di dubbio. Se ne facciamo una questione salutistica i delinquenti non ci sono solo a Napoli... spesso e volentieri si sentono porcherie fatte anche al nord.

luis73 21-01-2013 09:21 PM

Quote:

Originariamente inviato da orange (Scrivi 397783)
Boh, io so che le grigliavano davanti a noi, ed erano già tagliate a metà per il lungo, quindi seppur atroce almeno non soffrivano per interi minuti in un pentolone.

Comunque ribadisco che non capisco il motivo per cui si facciano bollire vivi i crostacei. E' come se io mettessi un pollo vivo nel forno, non mi sembra logico ne sensato.

Il motivo in ristorazione e' che l'astice vivo ti dura in frigo dentro un panno umido 2 o 3 giorni mentre da morto comincia a maleodorare dopo poche ore. Poi per velocita' di servizio e perche' non e' ben chiaro come ucciderlo in modo piu' "tollerabile" si butta in acqua bollente.

Se gia' e' un ingrediente costoso e dovessimo (noi ristoratori o cuochi) fare pagare al cliente anche il buttato via sarebbe improponibile.

Onestamente, e questo fara' forse passare la voglia ai titubanti, quando ho provato a tagliarli per ucciderli velocemente sono rimasto basito per quanto sopravvivono anche a pezzi...cruento, lo so e me ne scuso ma era per essere il piu' chiaro possibile.

Se aspetti che muoia da solo in frigo comunque aspetti un bel po, credimi, e non so cosa sia meglio...forse non mangiarli!
peccato siano cosi dannatamente buoni:eek:

orange 21-01-2013 09:40 PM

Infatti non li compro ed evito il dilemma, anche perchè comprare un animale morto è una cosa, dover fare tutto un'altra.

Per esempio il pollo lo mangio, ma se li avessi in giardino diventerebbero degli animali di compagnia, ucciderli nella pratica non credo sia così difficile (parlo del metodo) ma non ne sarei capace.

Se il mio sostentamento proteico dipendesse dalla mia capacità di uccidere qualcosa credo che vivrei di mosche.

greatescape 21-01-2013 09:56 PM

congelato io non uccido nessuno :p
ad esempio i frutti di mare surgelati non mi dispiacciono a me

luis73 21-01-2013 10:05 PM

Quote:

Originariamente inviato da greatescape (Scrivi 397816)
congelato io non uccido nessuno :p
ad esempio i frutti di mare surgelati non mi dispiacciono a me

Capisco che sei ironico ma e' un po come dire che se compri una pelliccia usata non hai fatto nulla di male...

@Orange: credi, anche dopo tanti anni non e' facile (cuoco per chi non lo sapesse) e quando sono io a decidere il menu' (ormai sempre) non metto mai nulla di vivo se non ostriche o simili. Poi filosoficamente so che non cambia nulla ma almeno non devo uccidere niente personalmente!

luis73 21-01-2013 10:09 PM

A proposito di crudo per chi fosse amante del genere...

Tratto da Unione Nazionale Consumatori

18810 (SdC – mag. 2009) – D’estate, nelle località marine, c’è un gran consumo di cozze che in diverse città, specialmente del sud, vengono vendute anche sfuse sui banchi. E’ diffusa la convinzione che per mangiare tranquillamente le cozze crude basta spruzzarvi un po’ di succo di limone. Ma nonostante il limone continuano a verificarsi ogni anno, specialmente d’estate, casi di gastroenteriti, salmonellosi, tifo e altre malattie, per fortuna quasi sempre curabili. In effetti il succo di limone ha un’alta acidità, fino a un valore di 2,5 (pH), ed è noto che quasi tutti i batteri non possono vivere in un ambiente acido con pH inferiore a 4 (più è basso il numero e più la sostanza è acida). Il fatto è che il succo di limone fa da barriera allo sviluppo di altri batteri, ma per agire su quelli che già ci sono occorrono diverse ore, se non giorni. L’unico modo sicuro per eliminare i microbi nocivi è quello di cuocere cozze e vongole fino a quando le valve si aprono e la bollitura raggiunga il cuore del mollusco per almeno due o tre minuti.

In teoria questi molluschi non dovrebbero essere rischiosi perché, per legge, devono provenire da acque pulite, classificate dalle Regioni come zone “A”. Possono provenire anche da acque non pulite (zone “B” e “C”), ma in tal caso devono poi sostare per un periodo adeguato in centri di depurazione autorizzati e forniti di acque pulite, in modo che possano decontaminarsi. Poi devono essere confezionati ed etichettati e il consumatore può verificare se provengono da un centro di spedizione (zona A, senza bisogno di depurazione) oppure di depurazione guardando sull’etichetta se c’è il codice numerico di identificazione del centro di depurazione, che è obbligatorio. E’ obbligatoria anche la data di confezionamento e si possono considerare ancora freschi entro cinque giorni, se conservati bene, nonostante la data sia riportata spesso sul retro dell’etichetta, che bisogna rivoltare. Ma il guaio è un altro: la legge consente al venditore di rompere le confezioni, sia pure conservando a parte l’etichetta con il bollo sanitario, e di vendere i molluschi sfusi. Così il consumatore non ha più alcun modo di capirne la provenienza, l’affidabilità e la freschezza, specialmente oggi che se ne importano grandi quantità da altri Paesi, ove non si sa a quali norme e controlli siano soggetti. E’ un motivo in più per preferire il prodotto confezionato, meglio se italiano, che si riconosce facilmente perché in etichetta deve essere indicato il Paese “speditore”.


orange 21-01-2013 10:14 PM

Infatti io parlo proprio di quello, perchè se dovessi parlare male di chi uccide un animale per coerenza non dovrei neanche mangiarli.
Però non saprei proprio come fare, anche il discorso del gli tiri il collo, una botta secca ecc..
Bene, si farà così, ma se non muore sul colpo?

Comunque delle aragoste capisco che è anche un discorso di conservazione, io pensavo però che si potessero ammazzare in qualche modo prima di buttarle nella pentola, che so, un punto dove hanno il cervello mignon che le fa morire sul colpo, tipo colpo di ken shiro.

luis73 21-01-2013 10:21 PM

Non avendo frequentato la sacra scuola di Okuto non so come trovare il punto giusto :D


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