Originariamente inviato da manakei
(Scrivi 169370)
Gli studi riportati da Alex sono tutti piuttosto autorevoli e la tendenza, nella comunità scientifica è proprio quella di valutare quali sono i fattori di rischio presenti nell'alimentazione che stanno aumentando l'incidenza mondiale o continentale di alcune patologie come diabete, sclerosi, cancro alla prostata e mammella ecc.
Al giorno d'oggi non si può più parlare di un alimento, ad esempio del latte, senza alcune premesse fondamentali che giustificano le asserzioni e permettano di fare le debite distinzioni.
Qui si parla di latte pertanto:
Non si può dire il latte fa bene o fa male o sperare di trovare una risposta dialettica semplicistica.
esatto ma questa affermazione la puoi fare per qualsiasi tipo di alimento che mangiamo nell'arco della giornata
Il latte può fornire ottimi nutrienti e può essere consumato al posto di alimenti dal profilo nutrizionale e salutistico decisamente peggiore.
Non tutti i tipi di latte sono uguali!
su questo non c'è dubbio! mai detto il contrario! cosi come ci sono tipi di latte diverso ci sono provenienze di latte diverso e bisogna vedere questi studi su quale popolazione sono stati fatti!
Quando negli anni '50 il latte e la carne vennero acclamati come alimenti straordinari, si era appena usciti dalla guerra e l'economia doveva ancora evolversi, per cui grande parte della popolazione non aveva accesso a grandi quantità di alimenti ricchi nutrizionalmente ed appunto il latte poteva colmare queste carenze ad un prezzo accessibile.
bhè gli alimenti consumati dopo la fine della guerra erano vari tra cui anche uova e legumi..si potrebbe fare lo stesso discorso per questi allora...
Oggi non esiste più il problema della malnutrizione (in Italia) ma ne stanno emergendo di nuovi legati in parte all'abnorme quantità di macronutrienti ingeriti quotidianamente, in parte alla qualità dei prodotti di base (latte, carne, frutta e verdura, cereali).
La prima classe di problemi è evdente a tutti: obesità, diabete mellito, ipertensione, aterosclerosi ecc sono associati ad una iperalimentazione (statisticamente poi bisogna distinguere anche qui i casi di persone affette da patologie legate alla propria genetica e non alle abitudini).
bhà mi sembra un'affermazione abbastanza generica: l'obesità(sopratutto nei bambini) penso sia piu' che altro legata ad una dieta abbastanza sbagliata cotituita da troppi carboidarti(sia semplici che complessi) e scarsa attività fisica che nel corso del tempo possono determinarie varie patologie..
La seconda classe (le cui cause eziologiche si stanno indagando da pochissimo tempo) è più insidiosa da essere riconosciuta ed accettata.
Perchè?
Perchè per 50anni abbiamo creduto in certi principi e non è facile buttarli nel rusco di punto in bianco, cosa che daltro canto non è nemmeno bene fare.
Questi principi sono assolutamente veri nel senso che il latte ha salvato e migliorato la vita di milioni di persone, però non possiamo nascondere il fatto dimostrato che esista una correlazione tra alcune patologie ed il consumo di questo alimento!
questo discorso come ritorno a dire potremmo farlo per qualsiasi alimento oggigiorno in quanto provenienza e farmaci usati potrebbero cambaire i risultati di una determinata ricerca scientifica....troppi pochi studi in Italia...
Il diabete di tipo 1, asma, schizofrenia ad esempio sono riconducibili ad una reazione autoimmune scatenata dal contatto con un preciso tipo di latte, nello specifico la betacaseina A1, propria di alcune mucche che hanno subito una mutazione genica nel corso dell'evoluzione.
Questo è un fatto pressochè incontrovertibile, dimostrato in vitro e appurato sull'uomo (spero che mi si creda sulla parola altrimenti dovrei riportare tutta la bibliografia...;)).
non lo metto in dubbio ma come ritorno a dire sostengo che il sistema endocrino sia abbastanza complesso da affermare che la betacaseina A1 provoca il diabete su qualsiasi soggetto....poi per carità quando arriverà il giorno che la ricerca italiana sarà cosi avanti da portare avanti una serie di studi autorevoli su tutti i tipi di alimenti e su tutte le tipologie di persone forse si potrà affermare che un determinato alimento provoca una determinata patologia medica...a questo punto pero' dovremmo andare avanti con le sole flebo :D
Le mucche portatrici di questa mutazione sono quelle più rappresentate negli allevamenti dove di produce latte.
Basta bere latte?
NO!
Il fatto che esista una correlazione non implica che chi beve latte soffrirà di queste patologie. Anche l'uomo si è evoluto nel tempo e la natura prende le sue contromisure così molti indivudio sopratutto nell'europa del nord hanno sviluppato una miglior capacità di digerire il latte e le sue frazioni nutritive (carboidrati, lipidi e proteine) e la capacità di non innescare quelle reazioni autoimmuni così pericolose.
era questo che volevo dire...
Come facciamo però a sapere se il latte che beviamo immunologicamente appartiene all'A1 o all'A2?
Questo è molto difficile da sapere con certezza ma è molto probabile che sia A1 perchè il maggior numero di mucche allevate da noi è di questo tipo.
Come facciamo a sapere se a noi può andare bene lo stesso?
Questo dipende dalla percezione che abbiamo del nostro corpo, perchè non esistono test per valutare questo dato o come reagiremo.
Il piacere di bere il latte può essere alterato in meglio anche dal fatto che durante la digestione della frazione proteica di esso, si formano dei peptidi (non solo singoli aminoacidi) e non sono peptidi inerti ma posseggono vere e proprie attività biologiche!
Alcune di queste attività sono: ACE-inibitorie, antitrombotiche, antiipertensive, carrier per il calcio...ma anche oppioido agonistiche.
Quest'ultima proprietà è quella per cui in passato il latte caldo col miele era considerato un rimedio per la tosse, infatti i sedativi per la tosse attuale sono sostanze agoniste dei recettori per gli oppioidi.
Queste sostanze però possono nel tempo dare anche una sorta di assuefazione e una "quasi dipendenza" per cui, tornando al discorso sul piacere di bere il latte, si può capire che la nostra percezione può non essere libera ma indotta da questo effetto.
Chi beve tanto latte è drogato?
Può esserlo, se interrompendone l'assunzione manifesta certi sintomi simil-astinenziali è molto probabile che fosse "drogato" di latte (che tra tutte le droghe è quella che io preferisco;)).
Ogni tanto non farebbe male interrompere l'assunzione di un determinato alimento come il latte (che tra l'altro è sempre uguale a se stesso non sussistendo più stagionalità e variabilità alimentare e immunologica delle bestie) tipo 1 mese di stop ogni 6 e vedere come il nostro organismo reagisce.
bhà mi sembra eccessivo la parola drogato e comuque la storia degli enzimi che diminuiscono è provata...comuqnue provero' a sospendere il latte per qualche tempo...se non mi vedete piu' sul forum vuol dire che sto al SERT :D
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