Originariamente inviato da Acid Angel
(Scrivi 253868)
Cari ragazzi...
ieri a Verona Yashiro mi aveva riassunto un po' questo thread, ho scorso velocemente i contributi di tutti quanti e mi sono fatta un'idea che vi espongo.
Ho letto cose che non condivido affatto, altre in cui mio malgrado mi ritrovo, alcuni interventi invece li avrei potuti scrivere io.
Tornando a bomba, al primo post del thread, credo che l'utente possa su un piano lucido ragionevolmente stare tranquillo riguardo agli effetti di uno sgarro. Ho letto tra le 8 pagine che UNO sgarro vanifica i risultati di un programma di allenamento, ma scherziamo? Questo secondo me è esagerato.
Ogni quanto si può sgarrare... mah dipende dal soggetto, così come dipende dal tipo di allenamento, ecc... se uno corre 100km a settimana può mangiare anche la pizza tutti i giorni ed avere il six pack, al di là della genetica credo...
Vorrei soffermarmi su un punto in particolare della discussione, che è diventata vasta e ne presenta di numerosi...
Socializzazione forzata: è vero che gli amici ci accettano per quello che siamo e non perché ci scoliamo ettolitri di birra, è vero che in pizzeria si può ordinare il petto di pollo (sfido chiunque a andare in pizzeria e non ordinare nulla, ho letto questa cosa e secondo me è da maleducati, non c'è amicizia che tenga), tutto si può fare. Ma se per un periodo anche lungo si può avere un controllo estremo della propria alimentazione, alla lunga la cosa stanca. A me non pesava affatto fino a un po' di anni fa stare con i cibi più prelibati davanti e non toccarli, mi sentivo forte e invincibile. Poi a un certo punto non son più riuscita e evitavo le uscite per non aver davanti le tentazioni.
Mi nascondevo dietro alla mia ortoressia salutista lanciando anatemi contro gli schiavi del junk, ma in realtà io stavo male. Io oggi non so cosa darei per ordinare un succo di frutta al pub senza farmi le seghe mentali, ma non lo faccio, ordino l'acqua perché sono più tranquilla.
Però io HO AMMESSO di avere un problema. Io mi son portata la roba da casa senza passare da maleducata, o mi son cucinata il cibo in cas dei suoceri senza che nessuno sparlasse di me perché mi son resa conto di non comportarmi in maniera normale. Io sono piuttosto rigida da questo punto di vista. Non si possono preferire le striature alla tranquillità con il cibo, non si può andare a giro con le proteine in polvere perché se per un giorno non si assumono tot pro poi si catabolizza, non si può portare il cibo in casa di amici, non si può fare tutto questo, pretendere di essere accettati e dire che rappresenta la normalità. Mi dispiace ma se lo si fa' per la motivazione di un buon fisico, io mi chiedo perché c'è chi ha lo stesso fisico SENZA tutte queste seghe mentali.
Allora... se si ammette di avere un rapporto un po' difficile con l'alimentazione, di seguire un programma un po' particolare che però va' bene per noi (SENZA spacciarlo per la normalità, senza credere di essere i detentori della verità assoluta su allenamento e alimentazione come facevo io), allora tutto ci sta.
Ma per cortesia, non venitemi a dire che non vi piacerebbe che il petto di pollo avesse il sapore della pizza o che le whey fossero pasta alla carbonara, perché il godimento del cibo piace a tutti. Io ero super convinta ed inserita nel mio programma di salutismo almentare, se decidevo una cosa, era quella... poi ho capito che la resistenza nel campo alimentare non era la vera forza di carattere, anzi si trattava di nevrosi nel mio caso. E allora ho cominciato il mio faticoso percorso.
Sinceramente, nonostante io sia molto tollerante, mi offenderei profondamente se avessi persone in casa e si portassero il cibo... basterebbe che mi chiedessero di preparare qualcosa o che so.. di comprare loro della frutta particolare (i miei amici sanno che io mangio praticamente solo pere, se a cena da me vogliono le arance, cavolo che me le chiedano... non ha senso portarsele da casa... un calcio in kiul se lo fanno... ) preferirei che rifiutassero a 'sto punto. Oppure che mi dicessero chiaramente che si sentono più serene e tranquille a mangiare il loro cibo, preparato con i loro ingredienti con le loro manine, perché altrimenti hanno l'ansia di vanificare i loro sacrifici di allenamento. Io stessa credo che 5kcal in più mi imbotoliscano, ma hey... io 'sta cosa la combatto, non mi ci crogiolo mica... io lo so che c'ho la patologia psichiatrica (è il MIO caso, lungi da me dire che tutti son malati, per l'amor del cielo non saltate a conclusioni affrettate) e ho una sensibilità che solo chi vive certe situazioni ha... so vedere oltre e in certi comportamenti giustificati da mille paroloni tecnici, definizioni auliche, studi ,ricerche ecc... c'è soltanto una grande insicurezza, una paura di debolezza e un rintanarsi spesso in un risultato estetico che nasconde un carattere ancora in fase di solidificazione.
Io credevo che la mia magrezza e le mie vene mi avrebbero dato sicurezza, forza caratteriale e serenità. Nulla di più sbagliato.
E una pizza non è una forzatura.... perché impizzarsi se tutti si impizzano? Fermiamoci un attimo a riflettere... ma se tutti si impizzano... non è che magari la pizza è buona? Non è che magari me la posso mangiare anche io? Non venite a cdire "eh ma non tre volte a settimana" RAGAZZI MA CHI CONOSCETE CHE MANGIA LA PIZZA TRE VOLTE A SETTIMANA? Suvvia siate seri... ma nel mondo ci vivete sì? Allora... l'italiano medio mangia la pizza una volta a settimana, e lo possono fare i bb, i secchi, gli obesi a dieta... "Eh ma non mi voglio uniformare, mi devono accettare così come sono"
Io ora lancio una bomba ragazzi ma è il mio pensiero, e l'ho maturato dopo essermi schiacciata con l'anoressia e la volontà di essere accettata anche quando ero freak...
La persona che non vuole uniformarsi alle masse, l'outsider che si distingue e desidera non essere giudicato ma tollerato ed accettato per quello che è, in realtà è colui che si sente più solo e inadeguato, e se viene accettato con tutte le sue peculiarità e idiosincrasie, allora può stare tranquillo perché non rimarrà solo... Boh secondo me a volte c'è una sorta di sfida... Io sono così e tu mi accetti punto e basta. Ma perché siamo così? Perché vogliamo apparire così diversi nei comportamenti vs il 99% delle persone? Non possiamo pensare che gli altri ci reputino speciali anche con 500g di muscoli in meno? O se anche noi mangiamo la pizza?
E soprattutto... ma se c'è il bb muscoloso che ha risultati e si mangia la pasta con il sugo dai parenti... non è che stiamo perdendo di vista le priorità?
Io le ho perse, e con fatica le sto ricercando... a volte dall'esterno vedi situazioni germinali di rapporto difficile con l'alimentazione e spero che non infici mai la qualità della vita di chi lo porta avanti. Perché non si vive affatto bene così...
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