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Alimenti e fitoestrogeni (chiarimenti) -
03-09-2008, 12:38 PM
Alimenti e fitoestrogeni (chiarimenti)FITOESTROGENI Salve a tutti, ho già letto altre discussioni a riguardo su questo e altri forum. So che il ruolo dei fitoestrogeni è complesso ed è difficile prevederne l'effetto (che tra l'altro può cambiare da individuo a individuo), mi rivolgo quindi ai più esperti per avere le idee un po' più chiare a riguardo. Tralasciando gli efetti positivi dei fitoestrogeni vorrei capire quali sono gli alimenti che potrebbero (seppur di poco) non permettere il massimo guadagno di testo. Sulla soia non dovrebbero esserci problemi e mi pare sia ormai dato per scontato che bisogna evitarla. Riguardo i cavoli di bruxelles io sapevo che potrebbero avere effetti antiaromatase (ma ho trovato scritto il contrario). Riguardo tutti gli altri alimenti che ho scritto qualcuno di voi sa quali sono quelli effettivamente da evitare, quelli che non fanno nulla e quelli che non si sa che possono fare in quanto ci sono studi troppo contraddittori? ISOFLAVONI: soia, lenticchie, fagioli, piselli, fave,ceci e nei cereali integrali come grano,riso, orzo, segale e avena. LIGNANI: semi di sesamo, semi di lino,frutti di bosco, prugne,ciliegie, pere, asparagi, patate dolci,carote, cipolle, aglio, semi di girasole,olio d'oliva, grano, frumento, riso,crusca, luppolo e birra di luppolo, whiskey di grano. CUMESTANI: germogli di fagioli e nei cavoli di Bruxelles, nel trifoglio e nei semi di girasole. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------- Per le loro caratteristiche biochimiche e funzionali, gli isoflavoni possono avere sia effetti estrogenici che antiestrogenici modulando eventuali carenze od eccessi degli steroidi endogeni. Infatti, quando il livello degli estrogeni endogeni è basso i fitoestrogeni ne vicariano le funzioni occupando e stimolando, anche se debolmente, i recettori specifici; quando, invece, il livello degli estrogeni endogeni è alto i fitoestrogeni competono con essi per occupare i recettori sottraendoli, in tal modo, ad un’energica stimolazione (come accennato in precedenza, i fitoestrogeni hanno un potere di stimolo sul recettore occupato 1000 volte inferiore rispetto agli steroidi ovarici). L’attività antiestrogenica si svolgerebbe non solo per blocco recettoriale ma anche per interferenza con il metabolismo degli estrogeni endogeni mediante: • inibizione dell’aromatasi con ridotta conversione dell’estrone in estradiolo; • aumento della sintesi della SHBG (Sex Hormon Binding Globulin) con riduzione della quota libera di estradiolo; • ridotta secrezione dell’FSH; • inibizione della beta-idrossi-steroido deidrogenasi con blocco della conversione del deidroepiandrosterone in androstenedione (da cui origina l’estrone ad opera dell’aromatasi) e dell’androstenediolo in testosterone (da cui origina ad opera dell’aromatasi il testosterone) I fitoestrogeni, inoltre, realizzano una parziale interruzione del circolo enteroepatico degli estrogeni alterandone il metabolismo intestinale e il riassorbimento attraverso le fibre vegetali. Su questa ultima parte sapete dirmi qualcosa? Significa che nell'uomo essendoci basso livello di estrogeni gli isoflavoni dovrebbero avere solo effetti antiestrogenici? La fonte è questa: http://www.smbitalia.org/cahiers/pdf...oestrogeni.pdf Un saluto a tutti. |
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