Lo Zen e l'arte di muovere i pesi.
 

Ciao a tutti bella gente di questo forum.

In preda a un delirio di onnipresenza ho deciso di aprire pure da
queste parti un mio angolino dove riportare che combino tra le 4 mura della palestra e, perchè no, magari pure qualche accenno di quello che faccio fuori da queste.

Un piccolo giardino telematico, uno punto di ritrovo, se volete, per
discutere del più e del meno, ma anche solo per farsi quattro risate (cosa che a me non dispiace mai).

Anche un modo per farmi conoscere un pochino di più all'interno di una comunità che non mi dispiace affatto :D.

Vabbè, passiamo alle cose serie che sennò facciamo notte.

L'altezza è quella di un tappo di 1,64cm
che pesa una 70ina di kg... chilo più chilo meno (bho, è da un pò che non ci faccio caso).
Bf credo sia tra il 9 e il 10% (perlomeno un mesetto fà ero a 9,3).


Mi alleno perchè mi piace farlo, mi fà sentire bene e in pace con me stesso.
Oppure lo faccio perchè sono cresciuto con un complesso di inferiorità causato da un trauma infantile?
bho, non mi ricordo :D

Sicuro però che fino a quando mi divertirò a fare quello che faccio continuerò a farlo.


Il ciclo è cominciato da una settimana per cui mi spiace iniziare il diario senza riportarvi quello che ho fatto sta settimana.

E allora eccovi la carrellata degli allenamenti a partire da lunedì.


Non è il massimo dover concentrare tutto in un post solo
ma per questa volta passi.

Domani vi racconterò pure qualcosina su come mangio,
così vi fate quattro risate che in questo periodo non possono che farci bene :D.


Buona notte a tutti ragazzi,
e fate i bravi.

Buon diario e ottima citazione nel titolo.
Un MAV anche tu?, è inflazionato :D

buon diario :)

buon diario :)
Zen e pesi ?
regalino Zen:
. Dialogo Zen.

Gli insegnanti di Zen abituano i loro giovani allievi a esprimersi. Due templi Zen avevano ciascuno un bambino che era il prediletto tra tutti. Ogni mattina uno di questi bambini, andando a comprare le verdure, incontrava l'altro per la strada.
«Dove vai?» domandò il primo.
«Vado dove vanno i miei piedi» rispose l'altro.
Questa risposta lasciò confuso il primo bambino, che andò a chiedere aiuto al suo maestro. «Quando domattina incontrerai quel bambino,» gli disse l'insegnante «fagli la stessa domanda. Lui ti darà la stessa risposta, e allora tu domandagli: "Fa' conto di non avere i piedi: dove vai, in quel caso?". Questo lo sistemerà».
La mattina dopo i bambini si incontrarono di nuovo.
«Dove vai?» domandò il primo bambino.
«Vado dove soffia il vento» rispose l'altro.
Anche stavolta il piccolo rimase sconcertato, e andò a raccontare al maestro la propria sconfitta.
«E tu domandagli dove va se non c'è vento» gli consigliò il maestro.
Il giorno dopo i ragazzi si incontrarono per la terza volta.
«Dove vai?» domandò il primo bambino.
«Vado al mercato a comprare le verdure» rispose l'altro.

Buon diario;):)

Grazie per il regalo,
sono ben graditi simili doni per addobbare un poco
queste pagine.

E grazie a tutti per il benvenuto nella sezione.


Il racconto è tratto da 101 storie Zen di Nyogen Senzaki o sbaglio?
Bel libretto, davvero,
offre molti spunti di riflessione, anche se alcuni racconti
lasciano un poco allibiti, e questo è uno di quelli :D

Buon diario Luci e mi raccomando non farti male:D

si, è quella raccolta :)
in realtà il racconto di cui sopra è illuminante:
e esprime chiaramente cosa significa andare all'origine delle cose, vale a dire, dopo domande e risposte che potevano essere considerate una sconfitta o una vittoria, a seconda di colui che le pronunciava, la conclusione all'ultima frase fa capire che " La realtà delle cose è semplicemente così come è " ( quiddità ) perciò lasciare da parte il desiderio di vittoria può portare alla liberazione, poichè anche vincere il dibattito sarebbe stato solo un premio illusorio e transitorio, che accrescendo l'ego avrebbe portato colui che ne fruiva lontano dalla liberazione dai valori mondani, e quindi allontanarlo dal Risveglio .