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sono ancora in tempo ad editarla se mi dici come mai :D cancello? |
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Ti spiego cosa intendo io come stacco da terra tecnico. In sunto... Convenzionale, presa prona, anche basse, petto in fuori e in alto, scapole addotte e basse, schiena iperestesa, spalla sopra il bilanciere, capo neutro o rivolto verso l'alto. No anticipo di anca, no sculata, spinta di piede su pavimento, sforzo di cosce, quadricipiti e vasti. Contrastare il più possibile la catena cinetica posteriore che viene in aiuto e anticipa l'estensione dell'anca. Spalle e fianchi salgono contemporaneamente. Niente fretta prima che il bilanciere si sia staccato da terra, core stabile e spinta di piedi sul pavimento, una volta vinta la resistenza del peso a terra si accelera e si chiude. Intendo questo come analogia, ovvero, nelle OLs è giusto tenere un discorso simile e poi annettere biecamente un tieni il bilanciere attaccato alla coscia superato il ginocchio e procedi con l'estensione del corpo? |
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E' semplicemente una questione sulla quale esistono due scuole di pensiero, entrambe agguerrite allo stesso modo. Una fazione dice che la prima tirata di un OL va fatta in dentro, cioe' con traiettoria che rientra verso le tibie. L'altra fazione sostiene che va benissimo fare una prima tirata verticale. La prima fazione ha dalla sua una grande casistica, in quanto una tirata in dentro e' eseguita da parecchi atleti di livello internazionale, ma manca una qualsiasi giustificazione razionale del perche' una tirata non ottima (cioe' non verticale) sia meglio. La seconda fazione annovera alcuni rappresentanti parecchio titolati (Kakashivili per esempio, e mi pare si possano aggiungere pure Dimas e Ilyn), ma e' comunque in posizione minoritaria. Pero', e' innegabile che una traeittoria verticale non spreca energia, a differenza di una non-verticale. E quindi ? Quindi la questione e' ancora aperta, e per chi comincia, come te, puo' essere una grande distrazione. Se poni la domanda a dieci persone, riceverai dieci risposte diverse, e a quel punto non avrai fatto altro che aumentare la tua confusione mentale. Quindi se vuoi falla pure, ma potresti non ricevere la risposta chiara e univoca che cerchi. Buona giornata. PS Penso tu stia sovranalizzando. Farsi delle domande e' naturale, in ogni attivita', ma secondo me e' piu' produttivo dopo aver acquisito un minimo di pratica dell'attivita' stessa. Per il primo paio di mesi fai quello che ti dice di fare l'allenatore (hai l'enorme fortuna di averne uno) senza chiederti perche'. Poi, una volta che avrai una base minima negli OLs, se vuoi puoi cominciare a discutere i dettagli, ma a quel punto avrai una esperienza che, seppur minima, ti consentira' di mettere le cose nel giusto contesto. |
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Sei stato chiarissimo, non ero a conoscenza di queste due scuole di pensiero...sapevo qualcosa tra hip-cleaning e brushing, ma della prima traiettoria no. Grazie prince. Vedrò di focalizzarmi su altro. |
Alberto, ti rispondo con delle osservazioni personali allacciandomi a quanto ha scritto Principe.
A me insegnano a staccare in dentro perché in questo modo è più facile tenere il bilanciere vicino al corpo. Secondo me questo facilita anche l'infilata nella seconda parte ma non so darti una spiegazione. In ogni stacco il bilanciere deve restare appiccicato alle tibie, va da se che quello che cambia è il punto sul piede nel quale cade la proiezione del bilanciere quando questo si trova a terra. Per staccare in dentro si cerca una verticale più vicina alle punte dei piedi, in uno stacco verticale si parte più vicino al collo del piede. Ogni posizione influenza il grado di inclinazione della tibia in partenza, influenzato anche dal dislivello tra tacco e punta della scarpa e dalle proporzioni corporee. Nella mia piccola esperienza ho notato che a mano a mano che sale il carico, a seconda dell'esercizio, più tendo a partire con il bilanciere verso le tibie: nello strappo alla base delle dita del piede, nella girata sul metatarso, nello stacco classico a metà piede (anche se quest'ultimo l'ho fatto poche volte, per un periodo limitato, e mi trovavo meglio scalzo, con le ballerine). |
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Grazie milo, questo staccare in dentro vuol dire barra in partenza più vicina all'avampiede e spalla avanti quindi sono un po' più sbilanciato in avanti e salendo c'è rotazione e vado in dentro? Ho detto una cacchiata? |
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![]() Uploaded with ImageShack.us Uploado pagina del testo di Roman...parli di questo vero Milo? Vedo infatti la traiettoria che sale in dentro al momento dello stacco. Traduco biecamente dal libro: la proiezione verticale del bilanciere deve cadere sulle articolazioni metatarso falangee o al massimo poco distante da quell'area. |
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Nella figura 4 il caricamento, momento nel quale le ginocchia si riflettono per infilarsi sotto al bilanciere. Notare nella figura 5 a, come le spalle sono ancora sopra al bilanciere (e non indietro) quando questo si trova ben oltre la metà della coscia. |
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chiarissimo, quindi tu sei più allineato a questo metodo corretto? E' lo stare lontano dal bilanciere che permette il rientro verso le tibie? |
Io mi alleno esclusivamente per migliorare nello strappo e nello slancio e questo è lo studio della tecnica.
Cosa vuoi dire con lo stare lontano? Le tibie toccano il bilanciere, lo vanno a cercare. |
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Si, esattamente.
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Allenamento di stasera, non c'era il coach mi hanno dato un'occhiata due ragazzi, un maschio allenato da Mannella e una ragazza allenata dal padre. Ho fatto slancio completo e jerk frontale e sagittale. Il sagittale è era la prima volta. Ne avrò fatto uno semi decente, i punti che mi hanno fatto tenere presente sono stati: Caricamento delle gambe lento con peso sui talloni Tronco che scende verticale = spinta verticale Completa estensione del corpo e incastro deciso Piedi che sforbiciano esattamente sotto il tronco il corpo non si muove nè in avanti né in dietro, rimane sotto la sbarra, entro in avanti con il capo e nulla più. Gamba avanti con ginocchio perpendicolare alla tibia e al tallone. Nella pratica è ancora tutto da fare.... Nello slancio invece mi è stato detto di partire con le spalle davanti al bilanciere, parto dietro. Grande errore su cui concentrarmi per adesso è: il passaggio al ginocchio. Stasera ho due meloni al posto delle rotule. Un male porco. Mi continuo a dare mazzate durante la tirata. Il passaggio al ginocchio o lo faccio a scatti o lo faccio oltrepassando le rotule e rientrando attivamente sulla coscia. La ragazza mi ha detto di fare attenzione ad aprire gli angoli tibia-femore e anche-schiena in modo controllato e simultaneo, non a pezzi...pare che arrivato al ginocchio mi fermo e tiro in dietro la schiena e apro SOLO la schiena. O ci penso troppo o sono un robot...sta di fatto che mi sono maciullato. Cosa che nello stacco da terra non faccio, un terzo ragazzo mi ha detto: è come lo stacco da terra ma da sopra il ginocchio invece di chiudere acceleri e tiri con tutto il corpo. Sarà semplice ma...siamo distanti dal movimento fluido per adesso :) Ho fatto un po' di gambe dietro poi ma stanchissimo 80kg 4 colpi 3 serie e a casa. Arrivo agli squat sempre cotto come un tacchino, e i protocolli cambiano a seconda del tizio che quel giorno mi 'segue'.... |
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E' normale arrivare agli squat cotto, vedrai che con la pratica ti abituerai senza sacrificare kg alle gambe. |
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Traduzione italiana a cura di: VbulletinItalia.it
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