Spero non sia così, non perchè non mi fidi, ma perchè se fosse veramente per quello vuol dire basta castagne per un bel po'
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È proprio così, il parassita in questione è il cinipide galligeno, io sono passato da una produzione di 4-5 t/ha a farci manco 300 kg/ha.
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Runnign Report
Visto che ieri avevo corso eccezionalmente prima di cena avevo pensato di saltare oggi, però volevo approfittare dell'opportunità di saggiare il recupero tra una corsa e l'altra visto che in genere passano sempre circa 24 ore (ovviamente escludendo quando non corro). Non dico che era dimezzato ma visto che a differenza del solito avevo corso 15 Km era comunque un test interessante (per me, per voi non so:D). 10 Km in 43 min e 52 Non avrò tenuto un passo da record ma zero stanchezza, dolori, fastidi. Scroscio d'acqua a parte che è durato circa due giri, giusto per rompere le scatole. |
scusa orange ma non ti annoi a correre in pista?
perché non corri in giro per le strade o i campi? non sarebbe più vario? |
Infatti ieri i 15 erano in giro per campi e lungo il naviglio, in pista invece "passano" perchè alla fine sono 8 giri.
Come ho scritto più volte la pista non è una di atletica ma una in asfalto in mezzo agli alberi lunga un Km esatto con pure le tacche ogni 100 metri. |
Running Report
Oggi dopo aver perso quasi tutta la mattinata a vedere F1 e Moto GP si era fatto tardi per andar a fare qualche bel giro, quindi visto il tempo ridotto ho optato per la versione arancione de test di Cooper. Mr.Cooper diceva di misurare quanto si riesce a percorrere in 12 minuti, io in quanti minuti si fanno 12 Km Considerando che l'unico giorno di riposo totale l'avevo fatto sabato scorso le gambe erano cariche (nel senso brutto del termine "cariche"), dopo i primi 2 km attorno ai 4e15 ho fatto 3 o 4 km svizzeri in 3.58, nella seconda metà sempre sui 3.50 e l'ultimo credo più veloce ma non ho fatto in tempo a leggere il parziale (se non ricordo male, dovrei prendere il cronometro per verificare i vari km) Comunque il totale era 47 e 23 (ora che ci penso avrei potuto fare un Km in più per fare una sfida virtuale:p) |
Volevo provare a fare un mese di corsa continuata per vedere gli effetti sulle gambe, come variava il recupero a seconda del tipo di corsa, della distanza, passo, ecc. (causa discorsi vari sulla corsa tra me e mio fratello)
Dopo 16 (credo) giorni consecutivi di corsa è da due giorni che sono fermo causa maltempo. In ogni caso i dati raccolti sono incoraggianti e anche se l'obiettivo si è interrotto a metà. Il bello è che oggi mi sono svegliato con la gola infiammata, il naso tappato e mi fa pure male una caviglia (uno strano fastidio) Qua mi sa che è meglio che vado a correre che stare fermo non mi fa per niente bene.:D Comunque non riprenderò dove avevo lasciato, i 2 giorni di stop falserebbero il mese e di riprendere da capo non mi va, non che mi spaventi un mese di corsa ma visto il meteo e alcuni impegni non ho la certezza di farcela, quindi continuerò a fare quello che faccio di solito, corro se voglio, quando voglio, come voglio, per quanto voglio. |
qui mi pare ci sia un latitante:
-latita la voglia di allenarsi -latita la voglia di aggiornare il diario domanda per l'amico runner: con sto freddo come ti vesti per uscire a correre? domanda 2: ma non sarebbe meglio correre al calduccio su un bel tapis roulant guardando la tv impostata su RTL 102,5 ? ma è più importante la domanda 1. ciao |
Maglia termica maniche lunghe maglietta wind-stopper e fascia per le orecchie e se proprio panta lungo termico.
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![]() Io sono per la sofferenza iniziale ma per il confort durante la corsa, quindi sto leggero, patisco il freddo per un paio di Km ma poi mi scaldo e non c'è freddo che tenga. In pratica mi vesto come in estate con l'aggiunta di una maglia abbastanza pesante a maniche lunghe (non che sia chissà che, però non è nemmeno un modello dei più leggeri per le mezze stagioni) e ovviamente i guanti, altrimenti torno con due blocchi inanimati. Al massimo aggiungo la canotta da corsa sotto la maglietta se fa proprio freddissimo e o la fascia per le orecchie o il cappello. Poi ho lo smanicato antivento... per quando c'è vento o un simil giubbetto antipioggia... per quando piove.:D Se mi vestissi pesante cospargerei la pista di vestiti ma mano che mi scaldo, anche i pantaloni uso sempre quelli corti, quelli da runner lunghi sono insopportabili, li ho usati una volta e volevo quasi strapparmeli via e tornare a casa in mutande. So che nel nord est fa più freddo che qui nel milanese, ma dei periodi sotto zero ci sono anche qui quindi so com'è la corsa polare:p Dipende molto da te, vai a tentativi tanto l'abbigliamento da corsa è vario fino ad un certo punto. Vestiti a strati, al massimo ti togli il più pesante e lo leghi in vita. Io se ho caldo la maglia la tolgo, la faccio girare per le maniche facendo un salsicciotto e lo lego in vita bello stretto, non da fastidio e puoi correre senza problemi. Per la questione latitante...ovviamente la seconda, ma a dire il vero è più una questione di interesse, a quanti fregava di leggere di uno che corre, corre e ancora corre? "Oh ma un po' di ghisa qua?" Tanto se avete bisogno di un parere, di chiedere se sto correndo o meno, insultarmi... il diario è a vostra disposizione |
grazie
come calzetti? io ho solo quelli estivi leggerissimi altrimenti quelli da scialpinismo ma temo siano troppo caldi ciao |
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Allora poteva capitare di dovermi fermare magari a venti minuti da casa, ipovestito, e il ritorno non era affatto simpatico. Insomma, consigliato per gente che non si rompe mai. Buona giornata. |
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Anche li vale il discorso fatto sopra, parti e senti i piedi che diventano sempre più freddi ma poi si scaldano anche loro. Non è come il ciclismo, li è un vero problema. Al massimo può essere problematico quando piove o c'è molta acqua a terra e si bagnano le scarpe, ma li avere delle calze pesanti non cambia certo la situazione. Al massimo prendi un paio di paia (:p) un po' più pesanti, ma senza usare calzettoni da montanaro. Se sono solo termici ma sottili prova ad usarli, il problema dello spessore è che occupano spazio, se la scarpa calza alla perfezione rischi che diano fastidio, vesciche, dolori ecc... |
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Solo che tu dovevi partire col salsicciotto in vita, da usare solo in caso di emergenza. Il problema vero sarebbe se ti rompi del tutto, almeno oggi ci sono cellulari e smartphone, se quando correvi erano gli anni '80 dovevi portarti una pistola con i razzi segnalatori:D (A me è capitato con mio fratello, ovviamente si è bloccato lui, allora l'ho abbandonato su una panca, sono tornato a casa e sono ritornato in macchina a prenderlo.) |
Bene, grazie per la risposta
Tornando all'altra domanda, quella sul tapis Roulant, anche spike mi ha lanciato anatemi e improperi indicibili e irripetibili: ma perché ce l'avete tanto con il tapis roulant? a me sembra una ottima alternativa alla corsa in esterna quando fa freddo o piove............ boh perché? |
Se dici a un ciclista di fare la cyclette cosa credi che ti risponderebbe?
La cyclette non è una bici, il tapis non è vera corsa. (Difatti i ciclisti se non escono fanno i rulli.) Non vorrei azzardare paragoni, ma credo che la corsa sul tappeto possa essere paragonata allo squat al multipower. Se ogni tanto lo vuoi fare, magari in un periodo di nubifragi, ci può stare. Ma io non ho un tappeto a casa e non ne sento la mancanza, se piove mi bagno o ne faccio a meno. Non esistono condizioni meteo sfavorevoli ma solo uomini arrendevoli |
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Il più uno è per me o per la tua aggiunta?:D
Comunque credo che il mio paragone fosse giusto per uno squat senza tampax, con la tua aggiunta invece diventerebbe calzante per quelli che corrono con il tappeto alla massima inclinazione letteralmente appesi alla barra sotto allo schermo (i migliori, valevano da soli l'annuale della palestra). |
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solo per chiarezza intellettuale ti chiedo: perché il tapis roulant sarebbe la cyclette e non i rulli? |
Perchè con i rulli usi una bicicletta in tutto è per tutto, quindi il gesto rimane il medesimo. Hai qualche limitazione e qualche vantaggio (non c'è attrito dell'aria, vento contrario ecc.), ma puoi comunque simulare le salite modificando il livello di "difficoltà", poi dipende sempre da che modello compri.
Su una cyclette pedali, ma sarebbe come fare ciclismo con una graziella. E' una bici, pedali, ma va bene per andare a prendere il pane (e non sempre ti riporta a casa, la mia si spezzò a metà:D). |
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mi hai convinto niente da aggiungere |
Rispolvero il diario per vari motivi, il primo è che non potevo lasciare un post di Zac come ultimo intervento.
Il secondo è che si parla di tappeti e cyclette, il terzo è che ieri sera ho partecipato ad un incontro con Migidio Bourifa, molti di voi diranno "chi è?", beh, sappiate che me lo chiedo anch'io tutte le volte che parlate di Macistechenko, Quintalovsky o Avolt Abdul Squattà. Comunque è un 4 volte campione italiano di maratona (padre marocchino ma origini a parte bergamasco), quindi uno dei pochi che va più veloce di me.:D L'incontro aveva l'obiettivo di dare consigli ai corridori amatori su come prepararsi alla maratona e poi un po' di parlare della sua carriera (ormai terminata) Della prima parte non è che mi interessasse molto, un po' perchè agli amatori si dicono sempre le stesse cose un po' perchè non ho in programma nessuna maratona. La seconda invece mi è piaciuta di più, perchè non trattandosi di fashion star come bolt, federer ecc. è interessante vedere come si devono preparare degli atleti elitari trattati come amatori; oppure come ci si prepara alle maratone internazionali o quelle fatte con la nazionale ecc. Poi ha anche parlato di cose più tecniche che agli amatori non dovrebbero interessare, che però sono state le più importanti per me, un po' per conferma di ciò che pensavo, un po' per capire alcune cose che non mi erano del tutto chiare. Poi il gruppo podisti mi ha chiesto di iscrivermi, anche senza tesserarmi per far gare, anche solo per partecipare alle loro attività (una sorta di dacci la mano, il braccio ce lo prendiamo noi:D); Vedrò. Per il resto in questi mesi ho continuato a macinare km, senza forzare sul passo ma sempre costante.Per chi pensa che corro tanto dico solo una cosa di Bourifa, in attività faceva anche periodi da 250-300 Km a settimana:D |
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:-) |
Solo "A volte":p
Magari più tardi mi addentro in dettagli, comunque non aspettatevi cose clamorose, sono piccole cose che magari sono piuttosto ovvie, però pensarle da se è una cosa, avere un riscontro di un professionista aiuta a svilupparle meglio. (importanza della velocità negli sport di resistenza, perchè il lungo lento è appunto lento, perchè la rullata la usano solo gli amatori, orario di allenamento...) |
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Quanti anni ha ora, si allena, se si in che modo è cambiato il suo allenamento, fisicamente come sta? |
Classe '69, sta molto bene, ora fa "solo" 80 Km a settimana ma la differenza è il passo, ora va più tranquillo (11-12 Km in 40 min, quindi sempre veloce ma niente di disumano...almeno ora potrei stargli dietro:p)
Niente acciacchi o strascichi, difatti continua a correre tutti i giorni (o quasi) mentre come gare sta provando l'esperienza delle corse a tappe. |
E' della mia stessa annata :), in pratica ha ridotto il volume di 2/3.
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Però bisogna considerare anche la questione lavoro
La corsa non è come il calcio dove vivi di rendita, lui ora lavora in un azienda metalmeccanica e corre nella pausa pranzo. Quindi la riduzione è dovuta principalmente a quello, difatti ha detto che quando può corre anche di più, ma è difficile. Per le questioni tecniche invece ha parlato dell'importanza del lavoro sulla velocità che si fa in gioventù. Se sei un maratoneta o meno dipende da alcune caratteristiche che si hanno o meno (battiti, consumo ossigeno e dei grassi ecc) difatti lui correva su pista o dopo alcune visite i tecnici federali gli dissero di cambiare e passare alle maratone. Invece la velocità che si pensa non sia importante va allenata fin da ragazzi, perchè nello sviluppo puoi migliorarla molto. Anzi ha parlato della velocità come la caratteristica più importante da allenare, ma ovviamente si parla di pro, un amatore per vari motivi deve guardare ad altro. Questo mi ha confermato che non correrò mai a 3 al km, non che avessi dubbi. Per la tecnica di corsa ha detto che la corsa sull'avanpiede è quella corretta ma che un amatore non deve per forza cambiare, anche perchè è un lavoro lungo e che va fatto con criterio, anche perchè servono accorgimenti per correre bene ed evitare di peggiorare le cose. Quindi se correte col "tacco" e vi trovate bene potete continuare a farlo. Visto che gli han chiesto perchè il lungo da 30-35 Km va fatto ad un passo più lento di quello gara (affermando che essendo meno km andrebbe fatto più velocemente) ha detto che se si chiama lento è perchè il suo scopo è quello abituare a correre per tanto tempo rimanendo concentrati, a prepararsi mentalmente, a decidere l'atteggiamento e la strategia di gara ecc. Poi ha spiegato l'importanza delle tre tipologie di lavori che si fanno, velocità, passo medio e passo lento, come gestirle e come avvicinarsi le ultime settimane prima della gara. Poi il tema dell'incontro era la maratona, non correre, quindi i consigli e l'argomento principe era quello, ma degli spunti interessanti in generis c'erano lo stesso. Per esempio mi ha incuriosito la questione orario di allenamento. Il momento migliore sarebbe il mattino dopo un paio d'ore dalla colazione ma non è sempre così. Questo vale per lavori lenti, medi e su lunghe distanze. Quando faceva ripetute e lavori simili si allenava nel pomeriggio perchè al mattino le fibre muscolari sono ancora "addormentate" mentre verso il pomeriggio sono più reattive. Quindi la distribuzione dei lavori la faceva anche in base a quello. Poi ci saranno di sicuro altre cose ma ora sto scrivendo alla rinfusa in base a quello che mi viene in mente, anche perchè avendo appena finito di correre devo ancora recuperare la piena operatività:D |
tl;dr :-) Scherzo. Grazie per le note. La parte piu' interessante per me e' questa: Quote:
Buona giornata. |
Alla fine era il mio pensiero quando ho provato a cambiare.
Dopo aver letto i vantaggi ero troppo convinto che mi avrebbe dato una marcia in più, ma non sapevo come gestire il cambio di appoggio senza nessuno che mi potesse aiutare. Stranamente ho pensato anche al modo giusto, corsa in salita. (Noia mortale a fare su è giù da un misero cavalcavia, ma vivendo in pianura...) Difatti ha proprio consigliato di fare molte sedute in salita e di alternarle alla pianura, difatti in salita l'appoggio sull'avanpiede diventa naturale ed è più facile memorizzare e abituarsi al nuovo stile. Ecco, questa cosa prima l'avevo dimenticata. |
A me invece ha colpito questa affermazione:
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Altre volte ho sentito parlare di come il tipo di attività fisica fatta nella fanciullezza (6-11 anni?) influenzi il potenziale da adulto (in quel periodo facevo judo, cosa mi avrà lasciato :confused:?). Grazie per la condivisione Orange, molto interessante. |
Fisicamente è difficile dirlo (parlo in generale, non dei tuoi lividi:D), perchè da un punto di vista tecnico vale il discorso che si fa per la scuola. Da piccoli si fa meno fatica ad imparare, quindi la tecnica dei vari sport si apprende con più naturalezza.
Per il fisco in parte è diverso, perchè c'è il fatto genetico;Ieri ha solo toccato questo punto, però la mia idea è che la genetica non sia del tutto "scritta", o meglio, non puoi diventare ciò che la tua "mappatura" non permette, tuttavia ci deve essere un delta in cui l'individuo si può spostare. Quindi la genetica ti permette di avere determinate prestazioni, potenzialità ecc.., ma questo valore non è ben definito bensì variabile all'interno di un determinato range. Quello che fai da piccolo e in fase di sviluppo determina a che livello sfrutti il delta. Poi se sei geneticamente sfigato non fai miracoli, ma puoi avere risultati molto differenti, se hai una genetica baciata dal signore avrai ottimi risultati anche se da giovane hai giocato alla play tutto il tempo, però avrai buttato molto del tuo potenziale. Questa è la mia idea, fatta di ragionamenti ma basata su zero studi sull'argomento, andrebbe approfondita. |
![]() Approfitto della condivisione di questa perla per tranquillizzare tutti, sto continuando a correre. Tra l'altro a breve le pegasus potranno celebrare un ragguardevole traguardo meritandosi così l'invito per il museo delle calzature, un luogo leggendario in cui le scarpe giunte a fine corsa vengono conservate in barattoli di vetro pieni di salamoia. |
Ciao Orange, come va?
Forse (sicuramente) mi sono persa qualche passaggio del tuo diario... volevo in ogni caso chiederti, stai seguendo un piano particolare per la corsa ultimamente? |
Il programma "metti le scarpe e va...":D
Continuo a correre con costanza, la maggior parte delle volte faccio un ritmo sostenuto ma "facile", ogni tanto faccio delle sedute più pesanti che hanno l'effetto pratico di mantenere un certo livello di forma, ma il vero motivo per cui le faccio è per divertimento e per variare un po'. Però non c'è una programmazione o una pianificazione, finché non inizio a correre non so cosa farò. Da casa alla celeberrima pista c'è poco più di un Km che fa un po' da riscaldamento, una volta arrivato ai cancelli ho le idee chiare sul da farsi in base a cosa mi viene voglia di fare e come stanno le gambe. (Se non entro ma tiro dritto inizia la campagna, quindi li decido anche se stare in pista o girovagare, anche se per alcuni percorsi o giri particolari il discorso non vale perchè devo fare altre strade) |
Capisco... e lo fai tutti i giorni? O alterni?
Scusa le domande è che mi sono fissata un piccolo (grande per me :D) obiettivo e ho pensato di alternare la corsa ad altri allenamenti. Quello che mi manca non è il fiato... ma la forza nelle gambe, si stancano subito, fanno male, sono rallentata ecc.. e non so se la cosa migliore è, quando non corro, fare esercizi specifici per aumentare la forza o lavorare altri gruppi muscolari per farle "riposare" Ho letto che fai i 10 in 40 min. circa... io vorrei arrivare a finirli stando sotto i 55. |
Quote:
Come hai constatato tu stessa, gambe forti resistono meglio alla fatica, e con le gambe meno affaticate la tua tecnica di rocsa si degrada piu' lentamente. Buona giornata. |
Questo problema delle gambe ce l'ho anche io, e di certo non mi manca la forza, il problema si è ripresentato ora che ho ricominciato a correre, prima, quando uscivo pure cinque volte a settimana nessun problema. È solo questione di allenamento, in pratica anche su lunghe distanza il corpo continua ad usare il sistema lattacido.
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