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Originariamente inviato da Lorenzo
Ciao Nadia,
son contento che tu abbia trovato illuminante l'articolo dell'ottimo Paolo.
Dopo aver letto attentamente il tuo primo messaggio sono rimasto colpito dalla parolina magica che se non altro mi allarma. Sono incapace di darti una soluzione ma mi permetto di ricordarti di non prendere come soluzione definitiva quest'articolo di Paolo xkè l'articolo prescinde dal tuo problema pregresso, cioè l'amenorrea.
Ciò che porta all'amenorrea e alle conseguenze pre-durante e dopo la "guarigione" è qualcosa di ben più profondo di quello che liquidi come "psicologismo". E solo chi vive una situazione del genere lo può capire a fondo. E quindi immagino tu sappia bene che cosa hai passato.
Il modo in cui hai risposto ad Acid Angel un pò mi fa riflettere sul tuo completo superamento del problema. Ma, naturalmente, posso (e spero) sbagliarmi.
My 2 cents e....in bocca al lupo per la tua programmazione!
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Caro Lorenzo, ti ringrazio infinitamente di aver letto con attenzione il mio lunghissimo e noiosissimo primo post. So bene che il problema è profondo, visto che non è la prima volta che mi succede. Ho sofferto di anoressia in passato, per cui conosco bene tutto il meccanismo e non ho bisogno che nessuno cerchi di rendermi cosciente della situazione, in quanto lo sono pienamente. Anzi, avendo passato di peggio e superato tutto, o quasi, la situazione attuale, a confronto, mi sembra una "sciocchezza", nel senso che non mi sento più "intrappolata" in nessun genere di disagio psico-fisico, anzi. Non voglio parlare di amenorrea e temi connessi ad essa, perché sto cercando di ristabilire il ciclo e il resto con un'alimentazione più corretta. La buona volontà c'è, la fiducia in me stessa, anche

So che il problema sta tutto nella low carb ipocalorica adottata per lungo periodo e non è né il mio peso, né stress, né altro, perché non sono né sottopeso, né stressata, né altro

Ero solo dubbiosa sull'aumento repentino del peso dopo sole 5 settimane, introducendo fonti glucidiche comunque piuttosto esigue rispetto ad una persona "normale".