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Allenamento: Periodizzazione e programmazione La teoria, la tecnica, le scuole di pensiero e tutto ciò che occorre per un allenamento proficuo e senza traumi.

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milo milo Non in Linea
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Effettivamente le scarpe sono sempre molto più consumate nella zona centrale dell'avanpiede.

Uao, sono un olimpionico
Io invece le dovevo cambiare perchè facevo fuori la parte esterna del tacco.


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milo milo Non in Linea
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ma la domanda che mi porrei sarebbe:

tra una scarpa X da 180g e una pure connect ... cambia???
Questo non lo so, come pure non sono in grado di scegliere una scarpa se non sulla fiducia di quello che leggo, certo, vado a sensazione con la calzata, me le devo sentire bene indossate ma la prova del nove è quando poi si usano!
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Scleb Scleb Non in Linea
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Questo non lo so, come pure non sono in grado di scegliere una scarpa se non sulla fiducia di quello che leggo, certo, vado a sensazione con la calzata, me le devo sentire bene indossate ma la prova del nove è quando poi si usano!
direi che sono abbastanza in disaccordo.

le scarpe da corsa tanto meno sono ammortizzate e tanto piu risulteranno comode (a mia esperienza) ... percui ti sconsiglierei totalmente di valutarle a sensazione.

in una scarpa ammortizzata poi conta COME ammortizza.

posseggo 2 modelli saucony (ride e ignition), brooks summon, puma faas300 (avevo nyke skylon)

Saucony Ride 3: A3 sensibile, le migliori, ammortizzazione notevole ma secca, dislivello tacco punta medio (e qui penso preferirei uno piu marcato per il massimo relax) sensazioni ottime di ammortizzazione ma con una reattività abbastanza buona.

Saucony Ignition 2: A3 classica (di fascia bassa) dislivello tacco punta marcato (avvertibile mentre le calzi) ammortizzazione molto buona... ma le senti morbide e cedevoli ... non molto sensibili.

Brooks Summon2: A3 molto sensibile, dislivello medio, ammortizzazione ancora piu secca delle Ride (a mio dire)

Nike Skylon: A2 prese per frivolezza a sensazione, comode all'infinito. Mediamente ammortizzate ma piu votate alla protezione che alla sensibilità.

Puma Faas300: A2 molto leggera, molto sensibile, nettamente meno ammortizzanti delle skylon. Ammortizzazione sul tallone bassa, quasi nulla sul metatarso. Livello di comodità ancora superiore alle skylon. Sicuramente buone per ripetute o allenamenti veloci.


le mie conclusioni sono che facendo abbastanza km (70\80settimana) con le Skylon ho avuto noie al tendine d'achille e al legamento plantare ... risolte con riposo e uso di scarpe piu ammortizzate con dislivello taccopunta maggiore.
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milo milo Non in Linea
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...le mie conclusioni sono che facendo abbastanza km (70\80settimana) con le Skylon ho avuto noie al tendine d'achille e al legamento plantare ... risolte con riposo e uso di scarpe piu ammortizzate con dislivello taccopunta maggiore.
Posso capire che sulle lunghe distanze i livelli di affaticamento siano maggiori e che giustifichino delle calzature che supportino le zone critiche (più o meno soggettive) ma per chi corre tre volte a settimana per non più di un'ora (facciamo anche mezz'ora ) ha senso l'acquisto di una scarpa tecnica? Inoltre non potendosi permettere più scarpe ne esiste una che abbia la versatilità (o forse meglio dire la neutralità) di poter fare con la stessa dal fondo lento agli scatti da 100 metri? O ci si potrebbe abituare, con l'individuale gradualità, a correre a piedi nudi (come sostengono i puristi del natural running)?
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per i 100m secondo me puoi usare qualsiasi scarpa non ammortizzata tanto corri di punta.

per le corse lunghe secondo me meglio stare prudenti e usare a3 e in caso introdurre piano piano altre diavolerie tipo le vibram o scarpe meno ammortizzate.

non riesco a capire quale sia il dubbio.

mah nn so se ci si possa abituare tutti, a correre scalzi, un po si ma specie per i "pesanti" credo che oltre una certa distanza nn si possa proprio fare.

p.s. : le scarpe ammortizzate le puoi usare come scarpe da tuttidi baiolo usava le asics tiger per fare un esempio se nn ricordo male.

Ultima Modifica di Scleb : 13-03-2012 07:17 PM.
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non riesco a capire quale sia il dubbio.
Il mio dubbio è che una scarpa ammortizzata mi allontani dall'obiettivo di imparare a correre bene usando i piedi correttamente evitando gli infortuni.
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per me è piu prudente usare un A3 ignorantemente per fare il piu dei chilometri e nel frattempo farsi tratti piu brevi con scarpe minimali a fini tecnici e di condizionamento.
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Grazie del consiglio Scleb.
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Ma quanto pesi? Se non hai una mole titanica, visto che devi correre poco e poche volte una scarpa super ammortizzata ne ti serve ne ti permette di raggiungere il tuo obiettivo.

Io prenderei solo una scarpa leggera senza una suola eccessiva.
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Ma quanto pesi? Se non hai una mole titanica, visto che devi correre poco e poche volte una scarpa super ammortizzata ne ti serve ne ti permette di raggiungere il tuo obiettivo.

Io prenderei solo una scarpa leggera senza una suola eccessiva.
Questa mattina pesavo 75,45 kg
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Anche con ritmi di corsa molto blandi (che potrebbero essere sostenuti con una camminata veloce, <8' al km)?
Diciamo che più vai piano, più viene spontaneo appoggiate prima il tallone e viceversa più vai forte più viene spontaneo appoggiare prima l'avampiede.

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Ciao Desp, io finora ho fatto solo due uscite ma, da quando presto attenzione ad appoggiare prima il metatarso, non ho più alcun fastidio alla schiena ed alle ginocchia (a parte dei doms allucinanti ai polpacci).
Infatti il fastidio che avverto io, che corro appoggiando prima il metatarso, non è a schiena o ginocchia, ma lungo il polpaccio.
(non mi sono ancora decisa a consultare un ortopedico, per cui non so esattamente a cosa sia dovuto)
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@ Scleb:

Sono senza parole per la tua competenza in fatto di scarpe...per me A1, A2 e A3 sono solo modelli dell'Audi !
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Diciamo che più vai piano, più viene spontaneo appoggiate prima il tallone e viceversa più vai forte più viene spontaneo appoggiare prima l'avampiede.
Ma nell'articolo si dice che nella corsa è sempre un errore appoggiare prima il tallone, a ritmi blandissimi quasi coincide l'appoggio metatarso-tallone ma mai prima il tallone (diversamente dalla camminata e dalla marcia), guarda l'ultimo grafico in basso:

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Visto che ci siamo ti dico anche la mia.
Allora fin da piccolo ho imparato a correre come lo schema 3 perchè ad atletica ci insegnavano così. Tuttavia esistono tanti fondisti ( anche campioni d'elite) che appoggiano prima di tallone. Da quando ho ripreso a correre (piccole distanze s'intende) ho preso scarpe A3 per la paura di avere fastidi dato il mio peso non leggero (sempre più di 80 con periodi anche lunghi tra 85 e 90). Ho anche delle scarpe da competizione per velocità che sono leggerissime ma assolutamente inadatte all'uso per fitness. Infatti sono convinto ( a parte la scomodità) che si distruggerebbero dopo pochi km. Attualmente anche le ripetute le faccio con le A3. Le scarpe tecniche per fondo A2 e A1 secondo me vanno bene quando sei un po' più esigente e cerchi di velocizzare alcune sedute. Il discorso della tecnica secondo me è complicato perché bisognerebbe considerare anche la mobilità delle anche e l'azione delle braccia.
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Anche con ritmi di corsa molto blandi (che potrebbero essere sostenuti con una camminata veloce, <8' al km)?
ma che è correre quello?
No dai, apparte gli scherzi a quelle velocità cominciano a comparire le correnti di pensiero effettivamente.

Io continuo a sostenere punta tacco punta, ma più lenti si va e più cambia l'inclinazione del busto e della tibia al momento del contatto nel terreno, non cambia invece l'angolo del piede rispetto alla gamba e questo fa si che il contatto sia comunque diverso.

E' vero comunque che questo genere di corsa per chi non è abituato e per chi ha volumi molto incostanti, diventa stressante per polpacci, tendine d'achille e fascio plantare, soprattutto per i casi di piede piatto anche parziale.
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