intra e extra

ArmandoVinci · 16-03-2008, 11:32 AM

in piedi braccia lungo i fianchi e tese, l'intrarotazione è quando ruoti le mani in senso antiorario (palmi all'esterno), in questo caso la torsione che si determina, genera un avanzamento delle spalle, spesso accompagnata da iperlordosi (cross syndrome).
Al contrario, quando ruoti le mani in senso orario al massimo che puoi, hai una extrarotazione.
I muscoli che determina intrarotazione sono essenzialmente: pettorali, dorsali e sottoscapolare.
I muscoli che extraruotano sono: sovraspinato, piccolo rotondo, infraspinato.
La cuffia dei rotatori è quindi costituita da 3 extrarotatori e 1 intrarotatore, ovvero sovraspinato, infraspinato, piccolo rotondo e sottoscapolare.
La loro sinergia funzionale determina una maggiore stabilità della spalla, ma non vanno cmq dimenticati i deltoidi, soprattutto il medio, che aiuta a tenere l'omero nella sede appropriata e dorsali, pettorali, romboidi, succlavio, trapezi e dentato che hanno una enorme influenza sulla spalla e la sua mobilità.
In generale un lavoro sulla cuffia, sui deltoidi (con carichi non elevati), la parte alta della schiena e del sano stretching possono aiutare a prevenire la maggior parte degli infortuni e ritardare eventuali fenomeni degenerativi causati da allenamenti mal organizzati.

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ArmandoVinci All the Truth Member Messaggi: 5,497 Data registrazione: Feb 2005 Località: Napoli/Roma	16-03-2008, 11:32 AM in piedi braccia lungo i fianchi e tese, l'intrarotazione è quando ruoti le mani in senso antiorario (palmi all'esterno), in questo caso la torsione che si determina, genera un avanzamento delle spalle, spesso accompagnata da iperlordosi (cross syndrome). Al contrario, quando ruoti le mani in senso orario al massimo che puoi, hai una extrarotazione. I muscoli che determina intrarotazione sono essenzialmente: pettorali, dorsali e sottoscapolare. I muscoli che extraruotano sono: sovraspinato, piccolo rotondo, infraspinato. La cuffia dei rotatori è quindi costituita da 3 extrarotatori e 1 intrarotatore, ovvero sovraspinato, infraspinato, piccolo rotondo e sottoscapolare. La loro sinergia funzionale determina una maggiore stabilità della spalla, ma non vanno cmq dimenticati i deltoidi, soprattutto il medio, che aiuta a tenere l'omero nella sede appropriata e dorsali, pettorali, romboidi, succlavio, trapezi e dentato che hanno una enorme influenza sulla spalla e la sua mobilità. In generale un lavoro sulla cuffia, sui deltoidi (con carichi non elevati), la parte alta della schiena e del sano stretching possono aiutare a prevenire la maggior parte degli infortuni e ritardare eventuali fenomeni degenerativi causati da allenamenti mal organizzati.