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Allenamento: Periodizzazione e programmazione La teoria, la tecnica, le scuole di pensiero e tutto ciò che occorre per un allenamento proficuo e senza traumi.

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scrfx scrfx Non in Linea
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Predefinito Tempi di recupero in base alla FC - 31-12-2008, 04:29 PM

Tempi di recupero in base alla FC


Un consiglio tecnico ragazzi.Qualche tempo fà durante un corso di aggiornamento si suggeriva calcolare i tempi di recupero attraverso la FC(quindi con un cardiofrequenzimetro) poichè più attendibile individualmente.Infatti da un individuo ad un altro i tempi di recupero calcolati in secondi o minuti per vari fattori non possono essere gli stessi per tutti.Concordando pienamente con questo mi è stata fornita una formula in percentuale da applicare sulla FC a riposo e Sottosforzo(al completamento della serie).
Ad esempio:
Per la FORZA dove il recupero è completo, se un individuo ha FC=70bpm a riposo deve risostenere la serie quando la FC torna a 70bpm.
Per l'IPERTROFIA il recupero è incompleto.
Sempre lo stesso individuo quindi con FC a riposo =70bmp.
Al completamento della serie la FC=130bpm per un recupero incompleto(1/1,5 minuti) credo che per sostenere la serie successiva la FC dovrebbe tornare intorno ai 100bpm.Ma tutto ciò è spiegato da una regola.Chi di voi la sà?O chi sà il modo per regolarsi?


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ArmandoVinci ArmandoVinci Non in Linea
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Predefinito 31-12-2008, 04:55 PM


Sarò breve, è impossibile riottenere la frequenza che hai preso a riposo in periodi ragionevoli se fai allenamento in generale, basta considerare solo l'innalzamento dovuto all'attivazione del sistema simpatico.
In più la frequenza cardiaca a riposo non è un indicatore preciso, andrebbe valutata la variabilità cardiaca, ma ancora, a cosa serve ad un BBer?
Se corri a velocità media e arrivi a 160 BPM, il tuo cuore può scendere a 100, max 90 BPM, difficile che avrai 50 BPM in 2-3 minuti, forse in 30 ma è come giocare al lotto.
I tempi di recupero per chi fa pesi, vanno scelti in base al metabolismo energetico che si sta lavorando o si vuol lavorare, per chi fa "sport" il discorso cambia!

Aggiungo, sulla individualizzazione dei tempi di recupero concordo, ma è un argomento complesso e non può essere esaurito solo con un n° % o con i semplici battiti cardiaci.
In più in chi fa pesi, non è presente la fatica cardiaca centrale, quindi ancor di più la misurazione dei battiti è inattendibile, per intenderci il cuore dice vai, i muscoli sono cotti.
Trova quindi applicazione, come in tutto, l'HRV, ma è troppo elaborato il processo di calcolo e il gioco non vale la candela.

Ultima Modifica di ArmandoVinci : 31-12-2008 05:13 PM.
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Sarò breve, è impossibile riottenere la frequenza che hai preso a riposo in periodi ragionevoli se fai allenamento in generale, basta considerare solo l'innalzamento dovuto all'attivazione del sistema simpatico.
In più la frequenza cardiaca a riposo non è un indicatore preciso, andrebbe valutata la variabilità cardiaca, ma ancora, a cosa serve ad un BBer?
Se corri a velocità media e arrivi a 160 BPM, il tuo cuore può scendere a 100, max 90 BPM, difficile che avrai 50 BPM in 2-3 minuti, forse in 30 ma è come giocare al lotto.
I tempi di recupero per chi fa pesi, vanno scelti in base al metabolismo energetico che si sta lavorando o si vuol lavorare, per chi fa "sport" il discorso cambia!

Aggiungo, sulla individualizzazione dei tempi di recupero concordo, ma è un argomento complesso e non può essere esaurito solo con un n° % o con i semplici battiti cardiaci.
In più in chi fa pesi, non è presente la fatica cardiaca centrale, quindi ancor di più la misurazione dei battiti è inattendibile, per intenderci il cuore dice vai, i muscoli sono cotti.
Trova quindi applicazione, come in tutto, l'HRV, ma è troppo elaborato il processo di calcolo e il gioco non vale la candela.
Perfetto Armando esaustivo e preciso.Vada per la FC a riposo ok ,il discorso che fai tu non fà una piega il cuore può i muscoli no,ma allora pensa alla metodologia classica ancora peggio.Trovare una via di mezzo credo sia la via più opportuna,questo tipo di problematica appunto la si affronta allenando qualità tipo ipertrofia o resistenza ove i recuperi incompleti sono essenziale per la riuscita dell'allenamento.
A stò punto cercherò di tener sottocontrollo entrambi i parametri(tempo,fc)ossia se il rec=1 minuto ma la fc è ancora troppo alta si cerchera ti aspettare qualche minuto in più senza farla scendere alla situazione più o meno di FC a riposo e quì il parametro FC=100 dell'esempio che ti avevo fatto sull'individuo con concedimelo a riposo FC=70 e sottosforzo=130.
Mi sono accorto lavorando in palestra che certamente più o meno in base all'età la FC è quella lì ma ci sono soggetti dove fisiologicamente troviamo FC vicine alla brachicardia o FC vicine alla Tachicardia.In più mettiamoci fattore quotidianità del tipo di vita che svolgono,il fattore alimentazione ecc. ecc.. dove il discorso del recupero non può essere limitato al tempo solamente.
Cosa mi consigli?
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ArmandoVinci ArmandoVinci Non in Linea
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Sicuramente non posso limitare la tua creatività e lungi da me dal farlo, sperimenta e trova qualsiasi cosa sia utile per il tuo training, ma dal mio punto di vista e dalla mia esperienza posso dirti che il cardiofrequenzimetro per uno che fa pesi è inutile.
Forse posso concepirlo per chi fa un circuit training o usa alte ripetizioni su esercizi multiarticolari e quindi vuole un parametro cardiaco da tenere sotto controllo.
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Sicuramente non posso limitare la tua creatività e lungi da me dal farlo, sperimenta e trova qualsiasi cosa sia utile per il tuo training, ma dal mio punto di vista e dalla mia esperienza posso dirti che il cardiofrequenzimetro per uno che fa pesi è inutile.
Forse posso concepirlo per chi fa un circuit training o usa alte ripetizioni su esercizi multiarticolari e quindi vuole un parametro cardiaco da tenere sotto controllo.
Che sia inutile non propio dipende ma non voglio andar OT.Cmq il dilemma e il quesito era trovare un alternativa per concepire al meglio il recupero che cmq è legato al tempo e alla FC lo strumento in questione è il cardiofrequenzimetro e il dubbio che mi sono posto era se sia più razionale utilizzarlo al posto del cronometro che da parte sua ha tutte le controindicazioni di cui ti parlavo.
Sarei curioso di conoscere il pensiero di altri ed in particolare di Gianni.
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ArmandoVinci ArmandoVinci Non in Linea
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Forse sono stato poco chiaro, cercherò di ripetermi con parole diverse.
A mio parere, ripeto a mio parere, l'uso del cardiofrequenzimetro, inteso come strumento per rilevare il battito cardiaco, è poco utile o addirittura inutile, poichè il sistema cardiaco, inteso come muscolatura cardiaca, non subisce stress elevati e quindi valutare il recupero periferico, inteso come recupero metabolico/muscolare è furoviante, poichè non si evidenzia la fatica metabolica.
Accade che il tuo cuore è ancora fuori da parametri che ne possano indicare l'affaticamento, ma i tuoi muscoli hanno esaurito le riserve energetiche o accumulato abbastanza scorie da risultare intossicati e quindi i livelli di fatica si innalzano ma senza una evidente variazione del battito cardiaco.
Insomma, signifca utilizzare il cardiofrequenzimetro in modo inappropriato.
Poi, se tu ritieni che sia per te utile, interessante e credi di poter raccogliere informazioni, che unite ai famosi tempi di recupero diano indicazioni precise, allora il discorso è diverso e mi ricollego all'ultimo mio post.
Indubbiamente ognuno può portare la sua esperienza, e mi piacerebbe avere idee nuove con cui confrontarmi, ma con dati reali alla mano e non solo numeri che aumentano o diminuiscono.
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ArmandoVinci ArmandoVinci Non in Linea
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Aggiungo, se desideri valutare la fatica periferica, trova uno strumento che valuti tale fatica e avrai sicuramente un indicatore preciso e attendibile che potrà indirizzarti verso ciò che desideri conoscere.
Non esiste solo il cardiofrequenzimetro.

I tempi di recupero sono variabili a seconda del grado di allenamento del soggetto, e sono dipendenti, per chi fa pesistica, da tre fattori metabolici:
1) Sistema aerobico
2) Presenza di fibre 2b/2x
3) Resistenza al lattato
e:
4) dal sistema nervoso.

Tutti e 4 sono monitorizzabili sia direttamente che indirettamente, in modo da acquisire dati sia in acuto che in cronico e determinare un trend generale, specifico, sul breve, sul medio e sul lungo termine.
Sperare di farlo senza adeguata strumentazione è tempo perso, e da qui l'inutilità da me espressa dell'uso del cardiofrequenzimetro.
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Originariamente inviato da ArmandoVinci Visualizza Messaggio
I tempi di recupero sono variabili a seconda del grado di allenamento del soggetto, e sono dipendenti, per chi fa pesistica, da tre fattori metabolici:
1) Sistema aerobico
2) Presenza di fibre 2b/2x
3) Resistenza al lattato
e:
4) dal sistema nervoso.
Parole "Sacre" ,mi trovi d'accordo è così,ho capito e sicuramente confido nella tua esperienza,vorrei pareri di altri appunto partendo da queste verità e conoscere quindi il modo in cui sono venuti a parare per calcolare i tempi di recupero nel modo più appropiato secondo loro e le loro esperienze.
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