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All the Truth Member
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Non sono un supereroe -
14-06-2010, 02:52 PM
Non sono un supereroeIeri sono andato ad arrampicare. E visto che Gundam ci delizia con le sue imprese da superoe (l'ammirazione e' genuina), ho pensato di offrire un piccolo contraltare con un veloce resoconto della mia impresa. Rispetto alle sue scalate, le mie sono le Avventure di Bufo Robot. La mia guida e' Bruce, che mi ha gia' fatto lezione un paio di anni fa. E' appena tornato dalla Scozia, dove ha fatto da consulente per la sceneggiatura di un film che apparira' nei cinema inglesi l'anno prossimo. Mi porta nella Wye Valley, vicino a Chepstow, Galles. Il setting e' al tempo stesso bucolico e imponente. Il fiume Wye si e' scavato una S molto ampia e profonda, lasciando da una parte una scarpata molto ripida, sulla quale sono tracciate innumerevoli vie. La cosa piu' bella del panorama e' che non ci sono strade, tranne una piccola via di accesso alla fattoria che domina una delle due anse. Il panorama e' probabilmente uguale a quello di 300 anni fa, e potrebbe rimanerlo per altrettanti. Ho chiesto a Bruce di poter fare un multi-tiro, e, se lui lo ritiene fattibile, una prova ad andare da primo. Di solito preferisco partire facile, per ritrovare un po' di ritmo (sono mesi che non arrampico), ma Bruce preferisce fare le cose impegnative subito, quando uno e' fresco. Dopo essere scesi a livello fiume, risaliamo su per sentiero ripidissimo fino ad una terrazza nella scarpata, in cima alla via che Bruce ha intenzione di farmi fare. Fissiamo (anzi, fissa) un ancoraggio, caliamo la corda, e scendiamo alla base della via, che non e' piu' di una decina di metri. Ci sono due linee possibili, un 5a ed un 5b. Parto con la piu' facile, ma bastano 90 secondi confusi che i miei avambracci vanno in tilt, e non ho piu' alcuna forza. Troppo lavoro, troppo presto, e soprattutto con una tecnica troppo orrida per essere efficace. Siamo al limite di quello che posso fare, anzi direi oltre. Mi faccio calare. Mi ci vogliono alcuni minuti per ripristinare un minimo di circolazione negli avambracci, calmare la respirazione e ricordarmi di una regola fondamentale: usa i piedi. La via cede al secondo assalto, ma e' una esibizione penosa, visto l'aiuto che Bruce mi da tirando sulla corda di sicurezza. Una volta sceso, gli spiego con franchezza che non e' il caso, e che ho bisogno di qualcosa al mio livello. Segue una via da quattro tiri. Bella, divertente, finalmente fattibile, e pure un po' assurda. Saliamo legati, Bruce a guidare ed io a fare da sicurezza, ma i tiri sono brevissimi, e Bruce mette solo un dado, durante il primo tiro, giusto per figura. Insomma, se la fa tutta in solo, visto che per lui e' una passeggiata. Ci spostiamo su una terrazza piu' alta, mettiamo su due vie usando una corda sola. La scioltezza con la quale Bruce maneggia i 70 metri della sua corda e' affascinante, la facilita' con la quale mette su ancoraggi doppi senza mai incrociare o perdere il filo di quello che fa e' la dimostrazione di quanta distanza ci sia tra un professionista ed un praticante occasionale. Sulla nuova parete ci sono 4 vie di quarto grado, in ordine di difficolta'. Riusciro' a farne tre, ed e' la parte piu' divertente e gratificante dell'intera giornata. Questo e' il mio livello, cioe' molto basso, ma la cosa non mi sorprende. Per l'ultima parte della giornata ci spostiamo in una cava piu' a monte, dove la guida (inteso come libro) assicura esserci delle vie sportive molto brevi e facili. Ci prepariamo ai piedi di sei metri di parete, percorsa da una fessura molto ampia e fiancheggiata da blocchi belli grossi. La via e' attrezzata, Bruce sale e mi mette gia' i quick-draw, gli agganci per fare passare la corda, e fissa una corda in cima. Parto la prima volta assicurato alla corda. Arrivo in cima ma e' una salita scrappy, confusa. Nell'ultimo tratto sono girato ad un modo che mi costringe a tirarmi su di braccia mentre ho la sgradevoel sensazione di cadere all'indietro. Dovrebbe essere una senzione normale per chi e' capace ad arrampicare...la parola chiave qui e' "capace". Arrivo in cima in qualche modo, mi faccio calare, prendo fiato. Riparto. Il primo passaggio difficile (relativamente parlando) richiede di inflare entrambe le mani nella fessura, e tirare di braccia facendo perno sul piede sx, in modo da portarsi su uno dei blocchi che stanno nella parte dx. Il passaggio mi riesce meglio che la prima volta (quandoa vevo incrociato i piedi), ma finisco sempre girato di spalle rispetto alla fine della via. Posso comunque raggiungere una presa, grazie alle braccia lunghe, ma non e' il modo giusto di farlo. Dopo aver pensato un po', riparto per la terza volta, ma adesso senza assicurazione dall'alto. Con la corda tra le gambe, raggiungo senza troppi patemi il primo rinvio. Di nuovo la tirata nella fessura, ed un passo facile fino a mettere la corda al secondo rinvio. L'ultima parte e' una pena. Come al solito sono arrivato girato male. Mi reggo su un piede, tenendomi male con la mano sx; passo due minuti abbondanti a cercare il modo di mettere la mano dx in una presa sicura. Ho il corpo appiccicato alla roccia, dovrei staccarmi, ma appena ci provo ho di nuovo quella orrida sensazione di non potermi reggere all'indietro. Un paio di volte sono ad un passo dal decidere di scendere, cosa che comunque non e' facile perche' la corda non e' piu' davanti a me, ma sotto di me. E sono sei patetici metri pieni di buchi ! Decido di scendere di un passo e rivalutare la situazione. Girato finalmente dalla parte giusta, trovo un buco enorme per il piede sx, che prima non potevo vedere perche' rimaneva dietro di me. C'e' anche una presa giusta per la mia mano destra. Posso salire, senza sentire il mio corpo appoggiarsi all'indietro nel vuoto. Come ho fatto a non accorgermi prima di tutto questo ? Un passo verso l'alto, e la mano sx si incastra solida dietro un buco. A questo punto e' fatta. Devo solo fissare la corda dentro gli ancoraggi in cima, e poi farmi calare. E' la mia prima salita da primo; poco piu' impegnativa che una rampa di scale, ma la portero' lo stesso a casa come un trofeo. Chi si contenta, gode. Buona giornata. |
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14-06-2010, 04:50 PM
Ciao Principe, questo si che e' un resoconto, non le mie quattro parole messe in croce ....credo che la prossima volta provero' a copiarti In ogni caso sei stato bravo, vuoi perche' son tanti mesi che non arrampichi, vuoi perche' non ti sei arreso, e vuoi perche' anche un 5a/5b puo' essere impegnativo. La mia primissima volta e' stata un fiasco totale.... credo fosse un 5a, e nonostante l'avessi provato da secondo (con la corda dall'alto) non ero riuscito neppure a schiodarmi da terra Una cosa bella dell'arrampicata che hai messo in evidenza e' l'osservazione, cioe' imparare a vedere prese e appoggi che, a volte, rimangono "oscuri", non perche' effettivamente nascosti ma solo perche' il piu' delle volte non riusciamo ad interpretare la via nella sua forma piu' "naturale". C'e' da dire pero' che questo aspetto dell'arrampicata viene con il tempo e l'esperienza, quindi bisogna solo aver pazienza ed arrampicare. Ancora complimenti a Principe |
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All the Truth Member
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15-06-2010, 07:15 PM
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All the Truth Member
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15-06-2010, 07:29 PM
Nessuno č nato supereroe.. l'importante č avere la fiducia di diventarlo. Vedrai riuscirai a migliorare..io non so arrampicarmi ma vedendo come riescono ad arrampicarsi alcuni, a mani nude e senza protezioni, rimango allibito |
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