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Arrampicata sportiva e allenamento: la lateralizzazione -
25-06-2008, 05:53 PM
Arrampicata sportiva e allenamento: la lateralizzazioneQuesta tecnica di arrampicata risulta molto utile nelle vie strampiombanti, ma non solo, in quanto permette di mantenere il corpo più vicino alla parete da scalare e di avere un miglior equilibrio; inoltre consente di raggiungere appigli più lontani, generalmente non raggiungibili con la tecnica di arrampicata frontale o raggiungibili con maggiore dispendio di forze e energie. Il concetto base della lateralizzazione è che bisogna cercare di porre un lato del corpo (sinistro o destro a seconda dei casi) vicino alla roccia, contrapponendo la forza di gravità (che tende a distaccarci dalla roccia) tramite le braccia e le gambe opportunamente messe. Supponendo di “voler” disporre il lato destro del corpo vicino alla parete, bisogna utilizzare un appiglio, per la mano sinistra, sufficientemente alta affinchè il braccio rimanga disteso (aspetto molto importante al fine di concentrare lo sforzo solo sui muscoli flessori ed estensori del braccio, piuttosto che anche su bicipiti, tricipiti, spalla, ecc.), mentre il piede destro deve essere messo in un appoggio abbastanza alto e in linea, possibilmente, con la mano sinistra; la mano destra serve solo da supporto e il piede sinistro si può anche lasciare in appoggio sulla parete e tenendolo sollevato il tanto per bilanciare la posizione, come indicato nella figura. [IMG]http://*****************/ggessa/lateralizzazione1.gif[/IMG] Come si vede, la mano sinistra e il piede destro sono in linea, il braccio sinistro è disteso e il piede/gamba sinistra si appoggia alla parete (o un appoggio se presente). In questa posizione la forza di gravità viene contrastata dalla rotazione del corpo indotta dal braccio sinistro e dalla gamba destra, permettendo di rimanere più vicini alla parete. Il movimento si effettua spingendo il corpo con il piede destro e usando il braccio sinistro solo come leva (ma in alcuni casi è comodo e/o obbligatorio tirare anche col braccio), come indicato in figura: [IMG]http://*****************/ggessa/lateralizzazione2.gif[/IMG] Al termine della spinta di gamba si arriverà a prendere la presa prefissata per la mano destra. [IMG]http://*****************/ggessa/lateralizzazione3.gif[/IMG] In questa variante dell’immagine si vede che, a seconda della posizione assunta, sia possibile prendere un appiglio più alto.Ovviamente la tecnica si può applicare anche all’inverso: mano destra come leva, piede sinistro di spinta. Nelle vie in strapiombo è estremamente utile in quanto permette di progredire con un dispendio energetico sicuramente inferiore ed è utile anche nei tetti, dove con un attento uso della posizione dei piedi si riesce a contrastare al forza di gravità. Invece nelle pareti più verticali si può usare nelle fessure o con prese di taglio un po’ distanti, consentendo anche in questi casi di salire in maniera più fluida ed “economica”. |
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