corretta esecuzione affondi

**Catwoman** · 06-06-2008, 01:56 AM

Se vuoi una variante stimolante, prova gli affondi con avanzamento, da eseguire con manubri, sia per questioni di praticità che distribuzione del carico e stabilizzazione.

Scegli uno spazio con sviluppo verticale che assomigli ad una "corsia"in cui potrai fare una decina di passi lunghi.

Fissa uno spot da tenere come riferimento tutto il tempo dell'avanzamanto, ad esempio un particolare di un poster appeso sulla parete di fronte : lo guarderai per tutto il tempo e questo ti aiuterà a mantenere equilibrio e concentrazione.

Prima di partire adduci bene le scapole e abbassa le spalle, spingi fuori lo sterno e "senti" l'addome contratto: tutto il tronco è attivo per stabilizzare.

Fai passi non troppo lunghi avendo cura di: alzare abbastanza il ginocchio della gamba che avanza, incedere lentamente, piegare il ginocchio della gamba posteriore fino a sfiorare il suolo ad ogni passo.

Un errore ricorrente è quello di tenere invece la gamba posteriore molto distesa e di percepire quindi più stress sul retto del femore e sull'anca in generale che sul gluteo ed i posteriori della gamba che avanza.

Tra i vantaggi di questo esercizio c'è il grandissimo lavoro di stabilizzazione compiuto da tutto il corpo,oltre all'ampio arco di movimento.

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Catwoman UncensoredModerator Messaggi: 716 Data registrazione: Jan 2007 Località: bologna	06-06-2008, 01:56 AM corretta esecuzione affondi Se vuoi una variante stimolante, prova gli affondi con avanzamento, da eseguire con manubri, sia per questioni di praticità che distribuzione del carico e stabilizzazione. Scegli uno spazio con sviluppo verticale che assomigli ad una "corsia"in cui potrai fare una decina di passi lunghi. Fissa uno spot da tenere come riferimento tutto il tempo dell'avanzamanto, ad esempio un particolare di un poster appeso sulla parete di fronte : lo guarderai per tutto il tempo e questo ti aiuterà a mantenere equilibrio e concentrazione. Prima di partire adduci bene le scapole e abbassa le spalle, spingi fuori lo sterno e "senti" l'addome contratto: tutto il tronco è attivo per stabilizzare. Fai passi non troppo lunghi avendo cura di: alzare abbastanza il ginocchio della gamba che avanza, incedere lentamente, piegare il ginocchio della gamba posteriore fino a sfiorare il suolo ad ogni passo. Un errore ricorrente è quello di tenere invece la gamba posteriore molto distesa e di percepire quindi più stress sul retto del femore e sull'anca in generale che sul gluteo ed i posteriori della gamba che avanza. Tra i vantaggi di questo esercizio c'è il grandissimo lavoro di stabilizzazione compiuto da tutto il corpo,oltre all'ampio arco di movimento.