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Predefinito Bigger, Stronger, Faster - 26-12-2008, 12:32 PM

Bigger, Stronger, Faster



Ho avuto modo di vedere questo film-documentario che tanto scalpore ha suscitato nel nostro piccolo ambiente. Il film è incredibile, pazzesco. Non polemico, non rissoso, non moralizzatore, ma cinico. E… sì, triste. Quello che posso dire è di aver provato una enorme sensazione di squallore, e di tristezza per questo squallore. Fantastico.

Invito tutti a guardare il film e a non fidarsi di quello che scrivo. Perché per quanto mi possa sforzare di essere obbiettivo, ognuno “vede” le cose filtrandole attraverso il proprio vissuto. Nessuno storico è veramente imparziale, la cronaca non esiste e gli eventi raccontati sono sempre, seppur in minima parte, interpretati da chi li racconta.

Quello che scriverò sono mie considerazioni su quello che a me ha colpito. A me. Non a voi. Perciò… fatevi la vostra copia di backup e guardatelo.

Sociocazzate

Il film è per una platea americana, non europea né tanto meno italiana. Dovete tenere a mente sempre questo, e fare lo sforzo di calarvi nella realtà di questo strano paese che è l’America. Non potete, cioè, scindere il film dall’ambiente che racconta, né fare paragoni, perciò è necessaria una analisi “sociologica” del Fenomeno America.

Ovviamente, io non sono titolato per farlo, e vi fornisco la mia personale visione, le mie sociocazzate. Poiché sembrerà che sono anti-americano, premetto questo: mi proponessero un lavoro identico a quello che ho, una casa media come quella che ho, una macchinaccia di merda come quella che ho, il mio tenore di vita medio traslato in qualche sperduto paese dell’Indiana, io mi fionderei immediatamente in America.

L’America, un paese in cui tutti pagano le tasse e contribuiscono al benessere di tutti e chi non le paga o froda il Fisco finisce in galera per secoli, portato dentro dall’FBI che gli mette le fascette ai polsi mentre gli vengono letti i diritti. L’America, un paese dove fa i soldi chi ha merito, dove si punta sul merito, dove si ostentano i soldi perché chi li ha fatti ha meritato di farli, dove si ottengono mutui per le idee, dove si investe nei giovani e nella ricerca. L’America dove la pena è certa (di sicuro se sei nero, meno se sei bianco), dove i gay hanno un enorme peso politico, dove un presidente che mente alla popolazione viene scaraventato fuori a calci.

Prendiamo il buono dall’America, invece di fissarsi sempre sui soliti refrain con gli antiamericani che citano la sanità a pagamento e l’assenza di ammortizzatori sociali (verissimo e mai vorrei essere uno senza soldi, malato, in America) e con i filoamericani che vogliono importare la possibilità di licenziare sui due piedi e il liberismo assoluto.

Noi, gli europei cinici e disincantati, noi, gli italiani furbi che non fanno la fila con l’assenza totale di senso dello Stato nel DNA guardiamo con sufficienza a questo popolo semplice che canta l’inno nazionale alle partite del Liceo e mangia la torta di mele dopo il barbecue.

Proviamo un attimo a metterci nei panni di un americano che osserva i Km interminabili di rifiuti a Napoli visti in televisione, o un Tanzi che si lamenta del fatto che gli è stata inflitta una pena esagerata quando lo scandalo della Parmalat è stato enormemente più grande di quello della Enron. Cosa penserebbe del nostro sistema giudiziario dove la pena si perde nei meandri delle lungaggini burocratiche e dove un mafioso può uscire per decorrenza degli arresti preventivi, o del nostro sistema politico dove persone condannate in via definitiva continuano a rimanere murate alle loro poltrone.

Non voglio fare della stupida demagogia, lo dico solo perchè voglio che il lettore sappia che mi sforzo di essere quanto più possibile imparziale, e di capire come stanno le cose.

La storia

Il film è la storia di 3 fratelli che da piccoli guardavano Hulk Hogan combattere sul ring, in pieno Reaganismo quando la retorica dell’America portatrice di Libertà contro il Comunismo era al massimo.

I 3 ragazzi vorrebbero essere grandi e forti, vorrebbero essere come Hulk Hogan ma in realtà sono i soliti americani grassi provenienti da una famiglia di gente sovrappeso. Crescono, vengono a contatto con gli steroidi, li prendono. La loro storia si interseca con quella del “fenomeno steroidi” e ne affronta tantissime sfaccettature.

Mi permetto di dire che non dovete cadere nella trappola di vedere il film centrato sugli steroidi in maniera “tecnica”, sul bodybuilding o sul powerlifting. Perché è una visione riduttiva del tutto.

Il film mostra quello che già abbiamo affrontato moltissime volte: che non ci sono poi prove sulla tossicità, su effetti disastrosi per gli utilizzatori, che l’alcool e il fumo uccidono più persone di quanto non ne facciano le bombe. Classica carrellata con “morti da alcool 100000 persone l’anno” (invento il numero ma il senso è questo), “morti da tabacco 70000 persone l’anno, morti da steroidi, 3 persone l’anno”.

Il film fa anche vedere come sia legale riempirsi di protesi, prendere medicine di tutti i tipi, tranquillanti a pioggia, emblematico è l’uso dei betabloccanti da parte dei musicisti. Viene fatto vedere come l’aviazione militare americana sia l’unica al mondo che fa utilizzare ai suoi piloti le go-pills, stimolanti per migliorare le prestazioni in combattimento (ok, qualche volta si fa un po’ di friendly fire, e qualcuno dei nostri schianta, ma si sa che i danni collaterali siano comuni a tutte le guerre, no?).

Viene mostrato come, con l’approccio tipico americano, la soluzione al problema-steroidi sia stata la proibizione totale con pene impressionanti per chi detiene e spaccia. E lì in galera ci si rimane eh… e tutto questo, come sempre, non funziona perché l’uso di steroidi è in crescita.

Il film, perciò, invita alla legalizzazione? O vuol derubricare l’uso delle bombe tramite il solito “ne uccide più l’alcool delle bombe?” o “non ci sono dati che gli steroidi facciano morire?”. Non avendo visto il film, avevo una opinione sbagliata.

Mi permetto di dirvi: non fatevi fregare. Perché sebbene si parli di steroidi, il film permette molte altre considerazioni. L’intento è di denunciare quella che è una pazzesca stortura del Sistema.

Perché le bombe sono socialmente condannate, denigrate, bandite quando poi il loro utilizzo è endemico? Perché un musicista, un artista non viene sminuito dall’uso dei suoi steroidi, betabloccanti, stimolanti, e un bodybuilder invece si? Perché un ballerino (di fatto un “atleta artistico”) che usa tonnellate di chimica per reggere allenamenti e spettacoli non viene svilito del suo ruolo mentre un powerlifter o un atleta di qualsiasi sporti viene chiamato cheater?

E poi, perché vengono usate, le bombe? Solo il 15% degli utilizzatori è un atleta e il resto è il recreational gym rat, il tizio della palestra senza velleità competitive. Perché?
Il film non risponde pienamente a queste domande, ma direttamente o indirettamente la risposta c’è. O, almeno, io me la sono data.

Il pezzo che mi ha colpito di più è l’intervista ad Harrison Pope, uno psichiatra che ha studiato il bodybuilding. Mostra come, nei decenni, le action figures di G.I.Joe (i pupazzetti del cazzo che a me non sono mai piaciuti, nemmeno da piccolo) sono diventati via via più muscolosi e grossi.

Internet è meravigliosa e sudando un po’ su Google ho trovato l’articolo, assolutamente geniale. Però sono ancora alla ricerca di una risposta: i pupazzini, nel tempo, diventano più muscolosi. Perché? Chi inizia cosa?

Mi sono sforzato, nella visione di questo film come nella lettura di tutta quella roba sull’uso e l’abuso di steroidi, di scindere la parte tecnica dalla parte delle motivazioni, il “come prendere gli steroidi” per capire se sia possibile un uso ed un abuso dal “perché prendere gli steroidi”.

Bene, alla fine mantenere questa divisione mi è sempre più difficile, perché le bombe fanno parte di un meccanismo più grande, profondo, introspettivo. Sto scaricando materiale, leggendo tesi, articoli, e mi sto accorgendo che il bodybuilding è un tassello di un puzzle molto più grande che è la percezione di se stessi, e le bombe sono solo la punta di un problema più ampio: l’occidentalizzazione del Mondo crea eserciti di obesi ma al contempo crea un ideale di mascolinità sempre più “bodybuilder”, ma chi è la causa e chi l’effetto, ancora non l’ho capito.

Provate a darvi voi la risposta. Forse, anche voi proverete la stessa sensazione di squallore e di tristezza.

The Average Joe is the key

Il film è in inglese, non esiste la traduzione in italiano, ma mi sono scaricato il file dei sottotitoli, il VLC player che si è ingoiato il .srt (a differenza del cesso del Media Player che va configurato “con questa semplice guida” che non funziona) et voilà, anche un brocco linguistico come me può comprendere il tutto. Un po’ di rimaneggiamenti con Excel e alla fine voilà, un file Word con tutti i dialoghi in bella copia.

Ecco alcuni estratti, quelli che a me sono piaciuti. Questo è l’inizio.

“1984. I was just 12 years old and there was an explosion of ass-kicking in America. And like our Olympic athletes we set our sights on the stars and we’re going for the gold. I wanted to tear off my shirt and be ripped, tanned and larger than life. But in reality I was a fat, pale kid from Poughkeepsie.

You see, I come from an overweight family. My parents were always a little on the heavy side.I couldn’t ask for a better mom. She did everything for her three boys. We went to church three times a week and she even taught Sunday school. My dad was always there for us too and he even coached our little league teams. I love my dad, but he was never really my hero. I didn’t want to be like him. I wanted to be like Arnold”.

“1984. Avevo solo 12 anni e ci fu una esplosione di vincenti in America (ok, fa vedere gli atleti olimpici, Predator e Rambo, perciò ass-kicking non è “vincente”, ma non mi viene niente di meglio in mente) E come i nostri atleti olimpici guardammo le stelle (della bandiera) e puntammo all’oro (bleah che traduzione di merda, ma si capisce, vero?). Volevo strapparmi la maglietta e essere squartato, abbronzato e più grosso di quanto fossi. Ma invece ero un grasso e pallido bambino di Poughkeepsie.

Capite, io vengo da una famiglia sovrappeso. I miei genitori sono sempre stati un po’ pesanti. Non avrei potuto chiedere per una mamma migliore. Ha fatto qualsiasi cosa per i suoi tre ragazzi. Andavamo in chiesa tre volte a settimana e a messa ogni domenica. Il mio babbo è sempre stato presente e perfono è stato l’allenatore della nostra piccola squadra. Voglio bene al mio babbo, ma non è mai stato veramente il mio eroe. Non volevo essere come lui. Volevo essere come Arnold.”

I nostri tre ragazzi erano grassottelli da piccoli, ma da grandi non è che siano poi migliorati, anzi… steroidi o meno, sempre di gente sovrappeso stiamo parlando. Vedete il film, altrimenti pensate che stia parlando il brutto anatroccolo che si è trasformato in Brad Pitt. Vedono Hulk Hogan e vogliono essere come lui, si massacrano di allenamenti nella taverna, fino a che

“My mom’s brother John was a bodybuilder and he gave me and my brothers our first muscle magazines and showed us how to work out. And the next Christmas instead of video games we got the Hulkamania workout set.”

“Il fratello di mia mamma, John, era un bodybuilder e dette a me e ai miei fratelli le nostre prime riviste di bodybuilding e ci fece vedere come allenarsi. Il Natale successivo invece dei video game noi volemmo il set da allenamento Hulkmania.”

Quello che parla è il fratello di mezzo, quello più grande ha i soliti problemi adolescenziali con risse varie e lo chiamano Mad Dog, quello più piccolo un problema di apprendimento e viene chiamato Smelly.

Mad Dog diventa il capitano della squadra di football e il nostro amico (non mi ricordo come si chiama e non ho il film vicino, perciò lo chiamo Joe e non rompete le palle dato che scroccate gratis questo articolo che del resto io scrivo senza essere pagato perciò se dico che si chiama Joe e pensate che non sia preciso, guardatevi il film e postatemi il nome… ok ok ok, 4 righe di nulla) e Smelly invece si buttano sul powerlifting.

Joe diventa fortissimo e c’è un video dove fa panca con 191Kg. Ok, ha sicuramente una specie di maglia da panca, però di sicuro le maglie dell’epoca non erano così performanti, perciò il nostro amico è… forte. Batte tutti i record dello stato, senza uso di steroidi di cui non ha bene idea di cosa siano.

Il fratello più grande, invece, entrando nella squadra di football dell’università di Cincinnati inizia a prendere steroidi. Ecco cosa dice:

“When I got to Cincinnati the practices were so grueling, much more than what I expected. Coaches would say, "you gotta get bigger, stronger, faster." Was it intimidating? - Oh, man, A lot different than I thought it was gonna be. He called me from Cincinnati and asked me for money for steroids. I said, "what do you need that for?" he says, "I can’t compete here."

Quando arrivai a Cincinnati gli allenamenti erano così terribili (ok, “grueling” non so cosa significhi ma non ho il vocabolario…), molto di più di quanto mi aspettassi. Gli allenatori dicevano, “dovete essere più grossi, forti, veloci”. (Joe) Vi intimidiva questo? (Mad Dog) Oh, certo. Molto differente di come pensavo sarebbe stato. (Joe) Mi chiamò da Cincinnati e mi chiese soldi per gli steroidi. Dissi “a che ti servono” e mi disse “non posso competere qua”

Poi...

"Mad Dog quit college to pursue an even bigger dream. I couldn’t believe it. That was my big brother wrestling on T.V. Right hand by Bell. Oh, man! Mad Dog wanted to be a superstar, but he was what they call a "jobber." That’s the guy they pay to get beat up to make the other guys look good. He didn’t care, though. He was gonna get himself a contract and headline "Wrestlemania." But he never got the contract and eventually the W.W.E. stopped calling.

Why did you think you didn’t make it? Probably mostly my own fault. I went from being a guy who used steroids to a guy who used steroids and pot. And I still needed to escape reality so I started taking ecstasy, cocaine, acid, painkillers.

Mad Dog always told me that he’d rather be dead than average. And when he thought his dream was over he couldn’t cope with the failure. So I had a bottle of liquid lead, a bottle of NyQuil and four boxes of sleeping pills. I went down to the river down by the railroad tracks, parked my car, took everything. And he tried to walk into the Hudson river. So did you take all the sleeping pills? - Everything. - And the lead additive? There’s no way I should be alive right now. There’s no way.”

“Mad Dog venne via dal college per impegnarsi in un sogno ancora più grande. Non ci potevo credere. C’era il mio fratellone che faceva wrestling in TV. Oddio! Mad Dog voleva essere una superstar, ma era quello che chiamano “jobber”. Il tizio che pagano per essere picchiato da altri tizi che così sembrano bravi. Non ci pensava, comunque. Entrò in trattative per un contratto con Wrestlermania. Ma non ottenne mai il contratto e la WWE smise di chiamarlo.
(Joe) perché pensi di non avercela fatta? (Mad Dog) probabilmente, gran parte è stato un mio fallimento.

Passai da essere un ragazzo che prendeva steroidi ad essere un ragazzo che prendeva steroidi e droga. E avevo anche bisogno di scappare dalla realtà, così iniziai a prendere ecstasy, cocaina, acido, antidolorifici.

(Joe) Mad Dog mi ha sempre detto che avrebbe preferito essere morto che essere l’uomo medio. E quando capì che il suo sogno era andato non potè reggere il fallimento. (Mad Dog) così presi una bottiglia di “liquid lean” (boh… roba che fa male, un additivo per la benzina?), una bottiglia di NyQuil (un liquore? Io non bevo e conosco solo il limoncello e il centerbe) e quattro scatole di sonniferi. Andai giù al fiume, parcheggiai la macchina, presi tutto. E provai a camminare nell’Houdson. (Joe) prendesti tutti sonniferi? (Mad Dog) tutto (Joe) anche l’additivo? (Mad Dog) non c’è motivo per cui io dovrei essere vivo, adesso. Nessun motivo.”

Più avanti nel film, Mad Dog dice

“I got a great wife. I got a great family. But I wanted to be a famous wrestler and, you know, I wanted to live the life. I wanted to be on the road, travel, meeting people, making money, having fun– you know, living the life. He’ll break down and he’ll be crying and he’ll say, like, dad, the biggest fear I ever had in my life was being average Joe. And I’m 36 years old and that’s all I can see for myself."

"Ho una moglie eccezionale. Ho una famiglia eccezionale. Ma volevo essere un wrestler famoso, capisci, volevo vivere la vita. Volevo essere on the road, incontrare gente, fare soldi, divertirmi. Capisci, vivere la vita. (il babbo di Mad Dog) Viene dentro e piange. E dice qualcosa come “babbo, la paura più grande che ho mai avuto nella mia vita è di essere average Joe, l’uomo medio. Ho 36 anni e questo è tutto quello che vedo per me stesso”

Tenete a mente la storia singola di Mad Dog che si interseca con quella della Società.

In un punto del film vengono fatti vedere degli spezzoni di Rocky 4, un film che io vidi in pieno Reaganismo, con l’America portatrice della Pace nel mondo e dei veri valori morali.

“This is about values. It’s about our culture. It’s about who we define ourselves to be. When we want to define to a foreign country what we’re about and you’re gonna show a film, what would you go show? Hey, how about "Rocky IV"? There’s nothing more American than that.

The big Russian trains in a high-tech facility with a whole team of scientists and trainers, and of course he takes steroids. Meanwhile, Rocky’s out there lifting logs, chopping wood, training in a barn the all-natural way, cause only Commies would take steroids, right? Sure, Sly, whatever you say.

Truth is, steroids were the secret weapon that helped American fight the Russians on the Olympic battlefield.

So if steroids actually helped America beat the commies, how did it get such a bad rap?”

“Questo riguarda i valori. Riguarda La nostra cultura. Riguarda come noi ci definiamo essere. Quando vogliamo far capire ad un paese straniero come siamo e volete vedere un film, cosa vedrete? Hey, perché non Rocky IV? Non c’è niente di più americano di questi.

Il grosso russo si allena in strutture high tech con un intero team di scienziati ed allenatori e, naturalmente, prende steroidi. Mentre Rocky è fuori a sollevare tronchi, tagliare legna, si allena in un casolare tutto in maniera natural, perché sono i Commies, i comunisti, prendono steroidi, vero? Sicuro, Sly, ogni cosa che dici. La verità è che gli steroidi furono l’arma segreta che aiutò gli americani a combattere i russi sul campo di battaglia olimpico.

Perciò se gli steroidi aiutarono l’America a battere i comunisti, perché hanno ricavato questa così cattiva reputazione?”

Fa riflettere, vero? Perché? C’è tutto un pezzo che fa vedere come gli steroidi siano stati banditi con lo Steroid Act degli anni ’90. E, ripeto, lì non si scherza, non è come qua che ci sono 1000 cavilli e postille. Non sono critico verso il nostro sistema giudiziario, anche se sarebbe facile fare della demagogia purissima, è solo una constatazione.

Una conseguenza di questo è nell’intervista seguente

“(dr. Norm Fost) Please produce a single article that shows any of this in any scientific way," can’t do it. Dr. Norm Fost is a professor of medical ethics with a research focus on performance-enhancing drugs.(dr. Norm Fost) So I’m not denying that there aren’t some serious adverse effects from anabolic steroids. It’s just that we haven’t been able to demonstrate any of them. Maybe that’s because we don’t study them. One of the problems with the ban on steroids is that it’s impossible to do the kind of research that would answer these questions."

“(dr. Norm Fost) per favore trovate un singolo articolo che faccia vedere questo in maniera scientifica (che gli steroidi fanno male). Il dr Norm Fost è un professore di etica medica con una ricerca focalizzata sulle droghe che aumentano le prestazioni. (dr Norm Fost) Non sto dicendo che non ci sono effetti pericolosi dagli steroidi anabolizzanti. Dico solo che non siamo capaci di dimostrarne alcuno. Forse è perché non li studiamo. Uno dei problemi con la proibizione degli steroidi è che è impossibile fare il tipo di ricerca che potrebbe rispondere a queste domande”

Questo discorso non piace a nessuno dei sostenitori della pericolosità tout-court degli steroidi, ma è il corretto approccio che uno scienziato serio vi farà sempre: non ci sono elementi. Ma il non avere elementi non è una pecca della Scienza, ma un suo pregio. Non è possibile giudicare senza fatti, fatti che devono sottostare dei criteri formali.

Il problema è che “non avere elementi” viene interpretato con “non ci sono effetti pericolosi” dai sostenitori delle bombe, e come “gli scienziati non ci capiscono un cazzo” dai detrattori. Posizioni entrambe sbagliate.

Ecco un pezzo dell’intervista a Louie Simmons, un geniale allenatore di powerlifting di oltre 50 anni, “inventore” del metodo Westside, una persona innovativa sotto molti punti di vista. Il discorso, nella sua crudezza, si innesta in un quadro più ampio.

“Is it something I should be morally battling or should I be fine with doing it? Your morals are your morals, not mine. Who am I to judge you? And who are you to judge me? You want to be strong or you want to be weak? But you can’t be strong without doing steroids? You can’t be as strong as possible. If you want to reach the top you’re gonna have to do it. Everybody thinks anabolic steroids is the easy way out. The people that train with anabolic steroids train way harder than people that don’t.”

“E’ qualcosa per cui dovrei essere moralmente in conflitto o dovrei essere a posto nel farlo? La tua morale è la tua morale, non la mia. Chi sono io per giudicare te? E chi sei tu per giudicare me? Vuoi essere forte o vuoi essere debole? Ma puoi essere forte senza usare gli steroidi? Tu vuoi essere più forte che sia possibile. Se vuoi raggiungere il top devi farlo. Tutti pensano che gli steroidi anabolizzanti siano la via facile per riuscire. Le persone che si allenano con gli steroidi anabolizzanti si allenano più duramente delle persone che non li usano”

Lasciamo perdere per un attimo il discorso “morale”, tecnicamente gli steroidi sono dei “potenziatori”, perciò chi li prende ha la possibilità di allenarsi di più e non ha senso non farlo: chi si bomba si allena in maniera più intensa di chi non si bomba, perché può farlo.

L’affermazione che ho fatto è vera, se eliminate il moralismo del sano olio di gomito quando la leggete.

Ma cosa alimenta la Macchina della Morte degli steroidi? (vi ricordate la Macchina della Morte di Daitarn III? Quella, intendo). Un primo indizio.

“What has made every major sport a multi-billion-dollar entity? Well, after you distill it all down,
it’s the desire of the customer, the fans that fill these seats and others, to see bigger-than-life people doing bigger-than-life things. As long as people continue to buy Mark McGuire shirts, Barry Bonds hats, we’re feeding that monster. You vote for the Raiders by wearing the Raiders hat. You cast your vote for Nike with your T-shirt. You know, every day when you pick a dollar out of your pocket you’re voting. And if you don’t like athletes juicing up, then don’t vote to have that done.
Don’t buy their stuff. Don’t go to the game.

Since the steroid scandals broke sports revenue has gone through the roof. People are buying more tickets, T-shirts as souvenirs than ever. So if this is what we the people are voting for, why did Congress get involved?”

“Cosa ha fatto diventare ogni sport una entità multimiliardaria? Bene, dopo che hai strizzato tutto, è il desiderio dei clienti, dei fan che riempiono quelle sedie, di vedere le più incredibili persone fare le più incredibili cose. Fino a che la gente continuerà a comprare le magliette di Mark McGuire, i cappelli di Barry Bonds, stiamo nutrendo questo mostro. Votate per i Raiders mettendovi il cappello dei Raiders, Esprimete il vostro voto per la Nike con le vostre T-shirt. Lo sapete, ogno giorno che tirate fuori un dollaro dal portafogli state votando. E se non vi piacciono gli atleti che si imperettano (libera traduzione di juicing up, inghiottire il succo), non votate perché questo accada. Non comprate la loro roba, non andate alle partite.

Da che è scoppiato lo scandalo degli steroidi negli sport i profitti sono schizzati sul tetto. La gente compra più biglietti, magliettine e souvenir di prima. Perciò se questo è quanto le persone votano, perché il Congresso è così in attività?

Ok, questo è un indizio. Fino a che c’è gente che vuol vedere battere i record, vedere i migliori sempre più “migliori”, allora la spinta all’uso degli steroidi sarà sempre potente.

Però, perché se tutto questo è vero, gli steroidi sono considerati “barare”? C’è un pezzo (che si vede anche nel trailer) dove vengono intervistati dei piloti militari. Il candore della risposta sintetizza quello che psicologi e psichiatri stanno tentando di dimostrare scientificamente con tonnellate di studi. Ma dato che io non sono uno scienziato non ho bisogno di conferme, e mi prendo questa risposta come buona. Attenti, è una mia scelta personale.

“(Joe) Amphetamines in baseball– they actually take the same pill – (pilota) as a go-pill. (Joe) Yeah, I’ve heard that. In the clubhouse they’re called greenies. And some in the game say they could be more common than steroids. (pilota) In sports you should play fair. In war you shouldn’t play fair at all.

“(Joe) Amfetamine nel baseball – questi prendono le stesse pillole (pilota) le go-pills. (Joe) Si, l’ho sentito. Nel (club house non so che posto sia, lo spogliatoio) sono chiamate greenies. E gente del settore dice che potrebbero essere più comuni degli steroidi. (pilota) Negli sport devi giocare pulito, in guerra non devi giocare pulito per niente”

Il punto è questo: si richiede allo sport di essere pulito, di trasmettere valori di correttezza, lealtà, disciplina, lavoro, sudore, etica. Lo sport è pulito, per definizione. Deve esserlo. Perché? E “pulito” perché significa “senza” potenziatori chimici? Però… è così. Tutti noi sentiamo che deve essere così. Tutti noi rimaniamo perplessi di fronte ai costumi dei nuotatori di materiali supertecnologici.

Perché? Provate a rispondere a questa domanda, troverete perché le bombe non potranno mai essere legalizzate.

Ma è il finale che è a mio avviso incredibile, per me, europeo e principalmente italiano.

“Americans love a winner and will not tolerate a loser.

I was raised to believe that cheaters never prosper, but in America it seems like cheaters always prosper. The use of performance-enhancing drugs like steroids is dangerous and it sends the wrong message that there are shortcuts to accomplishment and that performance is more important than character.

There is a clash in America between doing the right thing and being the best. Americans play to win all the time because the very thought of losing is hateful to Americans.

In a culture where second place is the first loser, the real heroes are the ones who win at all costs.

We’re the greatest country in the world. You could call us a nation on steroids. But what are those long-term side effects? For me and my brothers steroids are not the problem. They’re just another side effect of being American.”

“Gli americani amano il vincente e non tollerano il perdente

Sono stato cresciuto nella convinzione che gli imbroglioni non prospereranno, ma in america sembra che gli imbroglioni prosperino sempre. L’uso dei farmaci per incrementare le prestazioni, come gli steroidi, è pericoloso, e manda il messaggio sbagliato che ci sono scorciatoie per ottenere e che le prestazioni sono più importanti del carattere.

C’è un contrasto in America fra fare la cosa giusta ed essere il migliore. Gli americani giocano sempre per vincere perché il pensiero di perdere è odiato dagli americani.

In una cultura dove il secondo posto è il primo perdente, i veri eroi sono quelli che vincono a tutti i costi.

Siamo il più grande paese del mondo. Potete chiamarci una nazione sotto steroidi. Ma quali sono gli effetti collaterali a lungo termine? Per me e per i miei fratelli gli steroidi non sono un problema. Sono solo un altro effetto collaterale di essere americani.”

Ok, il mio commento. Mio, personale.

Gli steroidi sono un mezzo, potente e terrificante, per esprimere qualcosa. L’ho sempre creduto, e più tempo passa, più cerco di separare i pezzi del puzzle e più invece si ricompone sempre allo stesso modo. Questo film riconferma quello che penso, all’ennesima potenza.

La società americana premia il merito, esalta il merito. Ciò è una potentissima spinta al miglioramento, singolo, comunitario, sociale. Per quanto mi spiaccia ammetterlo, è questo il motivo per cui l’America è il motore propulsivo dei cambiamenti del Mondo. Perché, le sue risorse economiche, finanziarie, naturali sono pilotate da persone che arrivano dove arrivano per merito. Lo so, lo so, ci saranno anche lì mafie, intrallazzi, accordi, cartelli.

Ma… possiamo parlare noi che viviamo in una società dove il “merito” non è riconosciuto? Sapete quanti anni ha il responsabile del marketing per il nord europa di Google? 23 anni. Ecco perché l’America ha inventato Google, perché qualcuno ha investito milioni di dollari in idee di giovani talentuosi.

Come ogni medaglia, esiste il rovescio di tutto questo. Il “merito” crea una pressione sociale incredibile, immensa. Il merito all’eccesso crea un solo vincitore. Il primo. Il secondo è il primo dei perdenti. La Società americana premia solo ed esclusivamente chi vince. Un’offesa tipica dei telefilm è loser, perdente. E non ci sono sconti per se stessi, infatti Mad Dog attribuisce principalmente a se stesso la causa del suo fallimento. Notate quanto siamo lontani dalla nostra visione: se qua esistesse un campionato di wrestling i primi non sarebbero i migliori, ma i migliori all’interno di quelli più raccomandati o, molto spesso, nemmeno i migliori. E chi è fuori, non è fuori per “demerito”, ma perché non ha l’aggancio giusto.

Come da manuale, si crea un loop, un circuito con feedback, un circolo vizioso in cui il vincente incontra i favori del pubblico che lo spinge a vincere sempre di più, costi quello che costi. Il mostro si auto-alimenta, si auto-sostiene, e gli steroidi sono semplicemente un mezzo per ottenere sempre di più.

Il pubblico chiede, il Sistema dà. Ancora una volta, domanda ed offerta. Chi alimenta chi, però? Una analisi stereotipata prevederebbe il solito refrain, giustissimo ma secondo me parziale, che attribuisce alle Multinazionali del Profitto la causa del tutto. Il pubblico vuole quello che vuole, è disposto a pagare, e se compra c’è qualcuno che vende, guadagnando.

Ma le cose sono più complicate, perché non stiamo parlando di sport. Nasce tutto da lì, poi dilaga nelle palestre, a tutti i livelli. Dove, cioè, finisce la spinta a comprare, cappellini o steroidi, e dove c’è, invece, la volontà di avere, cappellini o steroidi?

E perché la Società americana si sposta verso un ideale di uomo sempre più mascolinizzato? Non solo, poiché l’intero pianeta si “occidentalizza”, questi fenomeni avvengono ovunque, come per l’obesità.

Secondo me le multinazionali non possono essere così forti, cavalcano e potenziano qualcosa che è dentro tutti noi. Voi, come me, siete parte del Sistema. Perché fate i pesi? Vi impone qualcosa qualcuno? Siete anche voi vittime sacrificali sull’altare del Profitto, pilotati come greggi decerebrati verso la macellazione? Ok per la teoria del complotto, ma così è troppo anche per un paranoico come me. Ho già tirato fuori gli alieni? No? Va bene, aspetto.Voi ragazzi verdi, tornate nelle vostre navicelle, dài… vi chiamo per il dolce.

E poi, perché gli steroidi sono considerati “barare”? Non ho trovato una risposta. Mi raccomando: non l’ho trovata semplicemente perché non ho accesso al materiale che mi serve, volete che non esista questa risposta? Ecco perciò la mia: per chissà quale motivo, legato a chissà quale schema arcaico ficcato nella nostra mente, lo “sport” deve essere una espressione della forza del singolo, che deve manifestarsi nella maniera più “naturale” possibile. Per qualche strano meccanismo ancora non abbiamo interiorizzato che potenziare i nostri ormoni è equivalente a mettersi tutta la roba che usano nel football americano.

Se ci pensiamo, sebbene io creda che usare gli steroidi sia “barare”, non c’è nessuna base oggettiva. E’ ben più oggettivo che facciano male. Non solo, pensiamo che sia sbagliato usarli anche per cambiare le nostre forme corporee, ma accettiamo che le donne si facciano massacrare in sala operatoria facendosi aspirare con una cannula il grasso corporeo. Perché? Per lo stesso motivo per cui pensiamo che non sia barare per una donna rifarsi le tette, ma è assolutamente un imbroglio per un uomo avere delle protesi per ingrossare i pettorali. Io lo penso, voi lo pensate, ma non ci sarebbe in definitiva nessuna differenza.

La tristezza del film è che per uno che arriva al top, battaglioni interi di average Joe periscono lungo il tragitto. Una Società che pone aspettative incredibili, irraggiungibili, come valore sociale, crea sempre più, esponenzialmente, schiere di insoddisfatti problematici. E’ terribile che un intero sistema sociale metta al bando la maggior parte dei suoi cittadini, frustrandoli in quello che è, invece, la normalità di tutti: tutti noi siamo average Joe, perché non tutti possono arrivare al top. Se tutti arrivassimo al top, questo sarebbe, semplicemente, un average top.

Lo squallore è che tutto questo è perpetrato per il semplice profitto: le insoddisfazioni sono la spinta propulsiva al comprare, al far girare il denaro. Tutti possono tutto nella Terra delle Possibilità, perché possono accedere a tutto. Ma questo non basta. Però fa girare l’Economia e pace se c’è chi viene triturato nell’ingranaggio.

Questo non significa che la Società americana sia così marcia, ma che tutto quello che viene fatto vedere è una stortura, un eccesso di quel sistema sociale. E’ l’altra faccia di The Land of the Free and the Home of the Brave.

Adesso basta con le sociocazzate, perchè non sono di sicuro competente e poi, alla fine, sono i soliti discorsi da bar, anche quelli delle persone competenti.

Però, personalmente, avrei veramente paura ad essere un adolescente di qualche cazzo di college americano, uno dei tanti average boys esistenti, un second place forever.

Come non essere invogliato dall’utilizzare gli steroidi? Pensate che un ragazzino che crede di essere immortale si faccia spaventare dagli effetti collaterali? Dal fegato che si spappola o dal sangue che si riempie di colesterolo?

Cosa cazzo gli frega della speranza di vita che si abbassa se è un loser e venderebbe l’anima al diavolo per essere cagato dalla fichetta della scuola per il ballo di fine anno… gli steroidi sono un mezzo di affermazione della propria identità, un mezzo per sopperire alle proprie insoddisfazioni.

Per questo le campagne di sensibilizzazione falliscono, sempre, miseramente. E per questo coloro che vedono negli utilizzatori di steroidi i peggior criminali in realtà sbagliano miseramente. Perché eliminate gli steroidi ma non le insoddisfazioni, e non avete ottenuto nulla, assolutamente nulla.

Ed è per questo che il cerchio per me si chiude. Perché ho sempre pensato che chi usa gli steroidi manifesta, semplicemente, una spinta interiore. Non ha senso proibirli, non ha senso legalizzarli. Non dovrebbero esistere, e basta.

Ma poiché ci sono, vanno gestiti. Perché se le insoddisfazioni sono la molla propulsiva dei singoli all’innovazione e al cambiamento, è l’eccesso di questa che crea persone infelici che ricorrono agli steroidi. Eh sì, le cazzate da strizza hanno valore. Il problema è che questa “gestione” è complessa, vanno educati i singoli, un processo lento e faticoso. Come? Boh… mica sono Freud! Le solite cose: modelli di riferimento, lavoro sulla personalità.

Ma per fortuna non ho la vocazione del missionario, e agisco solo su me stesso e su quelli intorno a me.

Guardate il film e Buon Santo Stefano! Fra un’ora avrò la casa invasa dai miei parenti, attenti al telegiornale che potreste sentire di una strage di massa, con quelle interviste “eppure mi sembrava una persona così tranquilla…”


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  (#2)
gian90 gian90 Non in Linea
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L'ho visto anke io...
posso chiedertidove hai trovato i sottotitoli? io non gli ho trovati...
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IronPaolo IronPaolo Non in Linea
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grande non li trovavo
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gian90 gian90 Non in Linea
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Grazie mille
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homer homer Non in Linea
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io il film non l'ho visto...i tuoi commenti mi piacciono... e concordo con quasi tutto quello che dici.
il discorso pero è praticamente infinito su questo campo.
se lo portiamo dagli steroidi ai farmaci in generale. diventa un poema epico. un trattato.
esempio. in spagna i miei amici dicono che l'esame di guida è difficile, ci si pone tesissimi...allora mi cacciano una pillola e dicono: "ci fanno prendere questo" propanololo, farmaco contro l'ipertensione, betabloccante.
ho amici americani che prima degli esami prendevano la pseudoefedrina.
ho altri amici che per dormire usano le benzodiazepine.
altri che usano chissaquale altra monnezza per chissa quale altro obiettivo.
come dici tu si rifanno le ragazzine le tette...e il naso. i ragazzi si fanno il naso, gli zigomi.
pero gli steroidi è barare, fanno male.
il fumo fa male ma è legale
l'alcol fa male ma e' legale.
sinceramente la risposta non la conosco.
ma cosa fa + male? una benzodiazepina per dormire, una efedrina per studiare, un betabloccante per fare l'esame di guida?
non ci sono risposte.
è come dire è + pericoloso guidare a 200 all'ora o buttarsi in 1 fiume con ripide senza niente. la risposta la sai dopo.
semplicemente la nostra societa ha scoperto delle cose che ci aiutano a vincere, a superare 1 ostacolo.

siamo nati in 1 mondo dove il nostro corpo forse, non ha la genetica adatta...e gliela vogliamo cambiare a forza di betabloccanti, stimolanti, anfetamine e steroidi.

è giusto? è sano? e chi lo sa. pensate che prima i betabloccanti venivano ritenuti pericolosi per il cuore, oggi sono la salvezza.

bevo perche mi piace, fumo perche mi piace, mi prendo il farmaco xke mi serve. a me questa sembra la grande differenza.
la stessa che c'è tra chi fa 1 dieta sbagliata xke gli piace (mcdonald e patatine) e chi la fa perche vuole raggiungere 1 obiettivo (metabolica e caffeina).
o forse la differenza sta nel fatto che quella sostanza la usano persone malate...che soffrono..e ci sembra sbagliato usare un farmaco che un 70enne usa per non morire...per riuscire a superare l'esame di guida.
boh..
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IronPaolo IronPaolo Non in Linea
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Eh si homer, è tutto molto complicato. Io sono partito da uso/abuso degli steroidi, ho letto un sacco di roba, ho visto questo film, ho scaricato tantissimo materiale correlato, e link dopo link sto debordando verso la psicologia.

sono in pieno surplus informativo, perchè sono un povero ingegnere che fa il powerlifting, arido e ottuso e non ho la conoscenza per dominare i concetti di cui sto leggendo.

conflitto sociale, cultivation theory, barbie che sono sempre più perfette, mascolinità sempre più abnorme, uso spropositato di medicine, modifiche corporee, la televisione e i media.

Gli steroidi sono un piccolissimo tassello di qualcosa di immenso e che non pensavo fosse così enorme.

forse è, come ho letto, un tentativo di sconfiggere la Morte, di allontanarla tramite le immagini stereotipate di persone "sane", o forse è un non voler accettare i propri limiti o... boh...

il punto è che prendere un farmaco per affrontare un esame non insegna niente a noi stessi, non ci migliora, ma ci rende dipendenti da altro che non siamo noi. Questo è pericoloso, crea la mentalità del "drogato"

ogni volta che quello che siamo in relazione al mondo non ci soddisfa, noi... agiamo. L'insoddisfazione è il motore. Se l'insoddisfazione ci porta ad un arricchimento, in cui oltre al risultato conta anche il percorso, probabilmente questo è "bene", ma se non è così, allora è "male".

è complicato, molto, quando siamo nella zona grigia, è semplice quando l'eccesso è conclamato. oppure no... Boh...

ora vado a fare un bel massimale di stacco, una cosa semplice e che capisco.
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Predefinito 27-12-2008, 03:42 PM


giuro che dal titolo mi sembrava la recensione del nuovo libro di McRoberts...

cmq mica ho capito perché usarli significa barare.. quando negli USA erano legali era pure così?

e nemmeno perché chi li usa (e ed evidente che è così) nega sempre..
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gian90 gian90 Non in Linea
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avete visto i sides della vitamina c?
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avete visto i sides della vitamina c?
eh, dove?
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Nel film, c'è un tipo che legge una lista di effetti collaterali e subito immagini qualcosa di tremendo, poi si scopre che sono i sides della vitamina C. Interessanti anche gli effetti collaterali delle noccioline

Paolo mi riprometto di leggere tutto il tuo post, perchè non l'ho fatto ancora approfonditamente ma ci sono alcune parti del film che mi hanno colpito particolarmente...

Quando il regista\attore entra in un negozio di integratori e dice: "questo l'ho provato, anche questo, questo pure, anche tutti questi energy drink". E ride, assieme ad un esperto, leggendo le etichette assurde di certi integratori. Poi prende due immigrati messicani e si mette a produrre un integratore "The Juice" nella cucina di casa.

Quando il regista\attore confessa alla madre che era lo zio (il fratello della stessa) a passare le bombe a suo figlio.

Quando Arnold fa levare tutte le sue immagini dalla Gold's gym dopo la nuova elezione. Qui mi è caduto un mito.
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Predefinito 29-12-2008, 06:47 PM


Buone feste a tutti!
Ciao IronPaolo! Ho letto prima la tua recensione poi ho visto il film...
A me era parso di capire dal tuo scritto che negli americani vivesse ancora una sorta di "arete" omerica, con i singoli eroi che pur di lasciare una traccia immortale sacrificano più che volentieri la durata della propria vita. (tutti abbiamo visto Troy e conosciamo la scelta di Achille se viviere una vita lunga e serena o una breve ma da eroe imperituro).
Invece vedendo il documentario è molto maggiore il senso di ipocrisia che mi trasmette e in questo noi italiani non siamo tanto diversi dagli americani, quegli omoni grossi grossi sono vergognosi: contriti, occhi bassi, coda fra le gambe dopo essere stati sgamati sembrano davvero nient'altro che tanzi e ricucci vitaminizati!
Il sogno americano è si "sfondare" la mediocrità a qualunque costo o con qualunque mezzo basta però non essere scoperti, pena: l'infamia! (da noi c'è la riabilitazione d'ufficio attraverso un reality, in america credo si reciclino come casi umani nei talk show...).
Questo per dire che italiani e americani non sono tanto dissimili nelle miserie dall'animo, mentre nel modo di esprimere concetti si, noi siamo molto più propensi a giudicare e ad esserlo su un piano morale e intenzionale, loro invece giudicano principalmente i fatti (almeno a parole) e (questo è un limite del documentario) quando sono tenuti a giustificarsi lo fanno in maniera quasi "giuridica" fregandosene altamente di uscirne "bene" purchè ne escano (emblematiche le risposte del testimonial dell'Hidroxycut).
Scritto tanto detto poco...giustificatemi ho la febbre da 6gg!
A presto!
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Predefinito 29-12-2008, 06:54 PM


Ok ragazzi, pongo alcune domande, non retoriche perchè io la risposta assoluta non la conosco.

però dovete vedere (e sentire) il film.

perchè l'uso degli steroidi nello sport è "male"?
Perchè lascia perplessi l'uso "cosmetico" degli steroidi?
Chi usa queste cose secondo me diventa dipendente da esse, e secondo me denuncia uno squilibrio interiore. Che ne pensate?
Dove si pone l'asticella che separa una spinta positiva data dall'insoddisfazione personale da una spinta negativa?

ragazzi, io sto leggendo un sacco di roba su queste cose e, spiace dirlo perchè io faccio parte di questo mondo, ma negli studi i comportamenti di noi bodybuilder sono associati ad anoressia inversa, dismorfia e quant'altro. Ok, casi patologici, in cui l'uso degli steroidi è una parte del puzzle.

ma dove i nostri comportamenti si trasformano da "sani" a "malati", assumendo tratti patologici?

come c'è il profilo della candidata all'anoressia, c'è quello del candidato agli steroidi. Fa spavento leggerlo, perchè mi ci ritrovo in molti aspetti, fa incazzare perchè non fa piacere essere messo sul lettino con lo strizza che dice "tipico... Mi parli di sua madre", però quando si analizzano le nostre cazzate, i tratti potenzialmente patologici ci sono. Anche qui, dove porre il confine?

le bombe sono un mezzo, un semplice mezzo, per esprimere con il nostro corpo qualcosa. Che ne pensate?
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homer homer Non in Linea
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Predefinito 29-12-2008, 08:58 PM


il punto e`che la linea tra patologico, normale e borderline è difficile delimitarla.
è 1 giorcatore d'azzardo chi gioca 20 euro alla settimana di scommesse?
si? e se ne guadagna 2000 al mese? e se invece ne guadagna 800 e ha i figli?
è 1 alcolista chi il sabato sera si fa 5drink per fare il bllillo con la ragazza bona della comitiva?
è 1 malato sessuale chi vede i porno su internet? o chi si deve scopare 1 ragazza a settimana?
il punto è che il limite..nn so come si fa a stabilirlo. veramente difficile. forse il problema è quando sai che puoi smettere e quando no.
l'emozione che puoi provare mentre giochi d'azzardo è 1 cosa che nella vita non rinuncerei. pero diventa 1 malattia se per esempio, mi ritrovo con gli ultimi 20 euro e li punto tutti sul 20 rosso al casino.
la bellezza di avere 1 corpo bello è 1 cosa a cui non rinunciamo, e forse alcuni a volte vanno + in la (integratori, diete estreme, e addirittura qualche farmaco). quando è che diventa grave? quando non sappiamo farne a meno? quando li riteniamo + importanti di altre cose? difficile dare 1 risposta...anche perche...fanno male, si...come fa male 1po tutto

Ultima Modifica di homer : 29-12-2008 09:03 PM.
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Sartorio Sartorio Non in Linea
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Predefinito 29-12-2008, 09:34 PM


Paolo credo che sia l'ossessione a fare la differenza tra il lettino dello psicologo ed una passione, od una voglia di migliorarsi tutto sommato imprescindibile dall'essere umano.

La chirurgia estetica, la voglia di dimagrire, o quella di "ingrossare", il cibo in generale, il sesso, la droga, il gioco, tutto può diventare ossessione e sfiorare il compulsivo patologico. Che genere di controllo abbiamo su noi stessi? Sta a noi l'onere del controllo, e se non riusciamo a controllarci allora è il caso di farsi aiutare.
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