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Il Club Il luogo di ritrovo dove discutere tra amici come al bar
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On the straight line away
Messaggi: 10,390
Data registrazione: Feb 2005
Località: Inferno
Età: 46
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Il Primo Ministro australiano ha le palle! -
11-12-2009, 05:17 PM
Il Primo Ministro australiano ha le palle!"Ai musulmani che vogliono vivere secondo la legge della Sharia Islamica, recentemente è stato detto di lasciare l ’ Australia, questo allo scopo di prevenire e evitare eventuali attacchi terroristici. Sembra che il primo ministro John Howard abbia scioccato alcuni musulmani australiani dichiarando: GLI IMMIGRATI NON AUSTRALIANI DEVONO ADATTARSI! Prendere o lasciare, sono stanco che questa nazione debba preoccuparsi di sapere se offendiamo alcuni individui o la loro cultura. La nostra cultura si è sviluppata attraverso lotte, vittorie, conquiste portate avanti da milioni di uomini e donne che hanno ricercato la libertà. La nostra lingua ufficiale è l'INGLESE, non lo spagnolo, il libanese, l'arabo, il cinese, il giapponese, o qualsiasi altra lingua. Di conseguenza, se desiderate far parte della nostra società, imparatene la lingua! La maggior parte degli Australiani crede in Dio. Non si tratta di obbligo di cristianesimo, d ’ influenza della destra o di pressione politica, ma è un fatto, perché degli uomini e delle donne hanno fondato questa nazione su dei principi cristiani e questo è ufficialmente insegnato. E’ quindi appropriato che questo si veda sui muri delle nostre scuole. Se Dio vi offende, vi suggerisco allora di prendere in considerazione un'altre parte del mondo come vostro paese di accoglienza, perché Dio fa parte delle nostra cultura. Noi accetteremo le vostre credenze senza fare domande. Tutto ciò che vi domandiamo è di accettare le nostre, e di vivere in armonia pacificamente con noi. Questo è il NOSTRO PAESE; la NOSTRA TERRA e il NOSTRO STILE DI VITA. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo. Ma se non fate altro che lamentarvi, prendervela con la nostra bandiera, il nostro impegno, le nostre credenze cristiane o il nostro stile di vita, allora vi incoraggio fortemente ad approfittare di un'altra grande libertà australiana: IL DIRITTO AD ANDARVENE. Se non siete felici qui, allora PARTITE. Non vi abbiamo forzati a venire qui, siete voi che avete chiesto di essere qui. Allora rispettate il paese che VI ha accettati." Lo voglio io questo Presidente! |
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All the Truth Member
Messaggi: 3,131
Data registrazione: Jul 2009
Età: 38
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11-12-2009, 05:32 PM
Lo vorrei anche io un presidente cosi è 1 nazione diversa da come è ora; ma siamo in un paese molto ridicolo, pieno di contraddizioni e situazioni che rimangono tali per interessi vari. Molte aree del nostro territorio inoltre sono popolate da gente con una mentalità molto diffcile da estirpare.. Vedi la Svizzera, un piccolo territorio con un grande nome. Dai noi bisognerebbe: -eliminare mafie e mentalità sbagliate -imporci nei confronti dell'Europa -non essere succubi di altri Stati(vedi USA) -regolamentare fortemente l'immigrazione e pretendere l'integrazione di chi intende venire qui -stampare moneta dello stato per non essere trascinati in crisi programmate -cambiare classe politica |
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All the Truth Member
Messaggi: 15,115
Data registrazione: Sep 2008
Località: Mvtina
Età: 40
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11-12-2009, 05:44 PM
Lo voglio anch io. Ha le palle rende l'idea, o meglio fa capire, per contrasto quanto siano castrati i nostri politici. |
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All the Truth Member
Messaggi: 10,881
Data registrazione: Sep 2009
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11-12-2009, 06:30 PM
Questo testo e' una bufala che gira da diversi anni. Basta una semplice ricerca con Google per trovare tutti i riferimenti del caso (per esempio su hoax slayer). Buona serata, |
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On the straight line away
Messaggi: 10,390
Data registrazione: Feb 2005
Località: Inferno
Età: 46
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11-12-2009, 08:29 PM
Io l'ho letto sul blog di una testata, credo fosse Libero, se è falsa mi faresti un favore a postare i riferimenti, anche se le verifiche dovrebbero farle i giornalisti prima di pubblicare le notizie. Preciso che non è una news, Hovard non è più Ministro dal 2007, l'ho postato per dibatterci un pò sopra. |
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UncensoredModerator
Messaggi: 2,858
Data registrazione: Jun 2008
Località: Faenza
Età: 48
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12-12-2009, 12:20 AM
Troppo spesso non solo non sono verificate le fonti ma addirittura create notizie ad hoc... |
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Uncensored Magister
Messaggi: 25,331
Data registrazione: Jan 2005
Località: Kalepolis
Età: 48
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12-12-2009, 04:35 PM
Ha detto quello che pensano il 90% delle persone, solo che non si è nascosto dietro il politically correct spinto all'estremo per farsi bello agli occhi di tutti. Il discorso fatto non è assolutamente razzista, ma vuole tutelare l'identità del paese che è giusto venga tutelata. Basterebbe dirlo chiaramente quando qualcuno chiede la rimozione del crocifisso nelle scuole, quando qualcuno grida al razzismo se si vieta di andare in giro col burka ecc ecc. Io sono italiano e, indipendentemente che sia cattolico o meno, il mio paese è nato e si è costruito sui principi cristiani e voglio che tale identità sia evidente e tutelata. Ha una sua Costituzione che tutti devono rispettare. Ha delle leggi, quando le applicano, che tutti devono rispettare. Che sia una notizia vera o no, servirebbero politici capaci di difendere i nostri valori, la nostra identità, la nostra storia. Ciò non precluderebbe certo alcun diritto a chi non è nato in Italia o è di una religione diversa. |
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jayamano BODHI builder
Messaggi: 3,456
Data registrazione: Sep 2006
Località: nel samsara....ma sull'Ottuplice sentiero
Età: 59
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12-12-2009, 06:08 PM
sono assolutamente daccordo sul dover accettare le regole del paese che ti ospita , altrimenti l'integrazione non avverrà mai, e saremmo sempre contrapposti gli uni davanti agli altri . Son meno daccordo per quanto riguarda il Crocefisso nella scuola , e non in quanto io sia Buddhista, faccio perfino delle meditazioni di metta su Gesù di Nazareth , ma bensì perchè lo stato Italiano è laico, e di conseguenza deve esserlo anche ogni sua istituzione; |
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(#9)
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All the Truth Member
Messaggi: 15,115
Data registrazione: Sep 2008
Località: Mvtina
Età: 40
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12-12-2009, 06:25 PM
Bè quella del crocifisso è una mia crociata da quando ho 6 anni...mi ricordo ancora che alle medie scrissero una nota perchè l'alunno Liborio Asahi defalcò un crocifisso appesa sulla lavagna dell'aula |
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(#10)
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UncensoredModerator
Messaggi: 18,851
Data registrazione: Apr 2008
Località: Arezzo
Età: 48
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12-12-2009, 06:41 PM
tiro i miei 2 cents sperando di scrivere la mia opinione con la delicatezza che so di non avere. La premessa è che il discorso sia stato detto o che qualcuno un gionro possa dirlo, perciò non rispondetemi "è un falso di che pariamo?" Trovo anch'io dei lati piacevoli in quello che viene scritto, è bello dire ai propri connazionali come un padre che questa è una casa e chi vi abita sarà protetto, però questa è la parte bella del discorso, cioè se devo decidere se accettarlo tutto o per nulla (esclusa quindi l'ipotesi della maggior parte) io scelgo per nulla e il motivo è l'immobilismo di quel discorso. Ovvio che è stato detto/associato in un contesto conservatore (e non liberale come pure si chiama il partito di hovard) e non è di questo che mi lamento ma proprio dell'immutabilità dei fatti. Cioè questa nazione è stata fondata dai cristiani, ha radici cristiane, la costituzione è stata fondata dai cristiani e perciò la parola cristiana deve permanere per sempre. Niente da dire sulla religione, ripeto, non è questo il punto, ma mi chiedo prendendo spunto da ciò che dice guru: la costituzione del mio paese è stata scritta da cattolici, ma nonostante ciò nella prima parte della costituzione si respira un laicismo asciutto che non prevede assolutamente che siano presenti i crocifissi nella aule scolastiche. Ok "ma è la gente che lo vuole" e allora lasciamocele, dico io, ma se un giorno la gente, la nazione, io e i miei simili non volessimo più quella croce, ce la dobbiamo tenere perché qualcuno prima ce la voleva? Già questo nell'uscita di howard non è presente. Ma voglio andare oltre senza stare a fare sciarade più divertenti del grande fratello (qualche volta i media fanno le storie dove non dovrebbero essercene sono daccordo): si parla non di rado della libertà di cura, famoso fu il caso Di Bella, l'Italia si spacco pur non esendoci alcun errore formale nella posizione del governo (anche se più che qualcosa andò storto durante la sperimentazione) molti aprirono la mente all'idea della libertà di cura...un passo avanti verso la nostra libertà. Bene dopo questa premessa, sperando che rimanga a mente, mi invento un'altra storiella che vi confesso che mi sembra strana che non sia capitata finora (e se lo è io non me ne sono accorto). Immaginate un immigrato musulmano, che magari dopo anni ha ricevuto la cittadinanza italiana, ma per la storia è più divertente che stia quà da 4 anni, che vecchi e prossimo alla morte si ritrova ricoverato in ospedale. La sua richiesta prima di morire è di non finire i suoi ultimi attimi di vita (dovevo fare lo sceneggiatore) sotto un crocefisso (anche negli ospedali sono appesi in ogni stanza), mica chiede di metterci la mezzaluna, ma di togliere il crocifisso. ...bhé hovard avrebbe la soluzione, gli direbbe che è libero di andarsene a morire per le strade. ok forse ho esagerato ma tanto a me nonme ne frega nulla della religione, o delle richieste assurde degli immigrati o anche dei vincoli elastici dei patti lateranensi, però sono spaventato dalle persone che mettono dei paletti e mi dicono "prima era così, perciò ora rimane così e farò in modo che rimanga così, senza se, senza ma, senza parlarne"....guardo gli ultimi 2800 anni di storia e sono spaventato |
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RealUncensoredMofo
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Età: 60
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12-12-2009, 08:32 PM
"Questo è il NOSTRO PAESE; la NOSTRA TERRA e il NOSTRO STILE DI VITA. E vi offriamo la possibilità di approfittare di tutto questo." ma sì e dimentichiamoci allegramente che la nostra ricchezza E' POSSIBILE grazie alla povertà degli altri, alè! |
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On the straight line away
Messaggi: 10,390
Data registrazione: Feb 2005
Località: Inferno
Età: 46
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12-12-2009, 08:45 PM
Questo è tristemente vero ed altrettanto radicato ma non lo abbiamo deciso noi nè tantomeno potremo sovvertirlo. Comunque il discorso verteva sulla rivendicazione della propria identità nazionale in contrapposizione a chi vorrebbe prevaricarla, la questione terzo mondo è altra faccenda e ricordo che sono proprio i governanti di quei paesi che, arricchendosi, tengono il loro popolo in quelle condizioni permettendo lo sfruttamento delle risorse. Noi possiamo mandare tutti gli aiuti che vogliamo, anche se vuoi non usare più i cellulari, vendere tutto e vestirci con le pelli di leopardo ma non cambierà nulla. |
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RealUncensoredMofo
Messaggi: 431
Data registrazione: Jan 2007
Età: 60
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12-12-2009, 09:00 PM
Spero però si possa sovvertire, pur se mi rendo perfettamente conto che si tratta di un'idea romantica. Rispetto all'identità nazionale ho una posizione un po' differente: fatto salvo il rispetto delle leggi dello Stato che ti ospita, non credo che sia necessario arroccarsi. Non credo all'immobilismo dell' "è sempre stato così", credo nasconda ignoranza, nel senso stretto del termine cioè non conoscenza dell'altro in questo caso, che porta quindi timore. Ma daltronde ho tenuto corsi di aggiornamento con incontri tipo (copio incollo) : V^ incontro – IL “SE’” • Il modulo affronta la tematica dell’identità in relazione alla differenza: le abitudini del “pensiero occidentale”, la nostra tendenza ad assolutizzare la nostra maniera di vedere le cose, a elaborare spesso acriticamente punti di vista che diventano sistemi rigidi di riferimento. L’obiettivo è quello di introdurre al “pensiero complesso”. • Strumenti: uso di immagini, dinamiche di gruppo, racconto di una storia complessa. VI^ incontro – L’ALTRO • Questo secondo modulo indaga la nostra difficoltà a “decentrare” il nostro punto di vista, la tendenza a omologare l’altro a noi stesso; i processi di formazione dello stereotipo e del pregiudizio, e del capro espiatorio. • Strumenti: gioco di gruppo, breve laboratorio autobiografico partendo dalla suggestione di una storia. VII^ incontro – LE FIABE DEL “DIVERSO” • Analisi di una serie di fiabe che trattano il tema della diversità da utilizzare come strumento per un’educazione interculturale. perciò |
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(#14)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Sep 2008
Località: Mvtina
Età: 40
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12-12-2009, 09:39 PM
Apprezzo il discorso di Spike, anche molto ma preferisco rimanere terra-terra. Secondo me non è accettabile che l'arrivo di nuove culture ( dell'etnia non me ne può fregar di meno, ma quando si parla di abitudini usi tradizioni particolarmente divergenti, mi stupisco di quanto poco ce ne si preoccupi) che, prima ancora di ambientarsi, cercano di mettere dei paletti dove per secoli ci sono state altre situazioni...mah...Non sono assolutamente per l'immobilismo anzi... ritengo deleterio il proseguimento del percorso che questa epoca sta tracciando. Solo non è giustificabile che comportamenti del primo Aziz che passa vengano accettati. L'accettazione di quella mentalità e l'assenza di una risposta salda da parte dello stato, sono convinto che creera delle solide basi per l'emarginazione, lo sviluppo di ideologie xenofobiche e di chiusura mentale fra i cittadini medi. Quindi le fondamenta di un clima ostile e ancora più contratto al cambiamento. Per come la vedo io ora l'Italia dovrebbe vincolare l'ingresso degli extra a 0. Fare del buonismo del cazzo, per una scialuppa o per 40 afgani nel doppio fondo di un camion, mettendo alla prova la mentalità delle generazioni attuali, le cui ripercussioni verranno pienamente subite dalle generazioni future sono convinto che creerà solo un mondo maggiormente chiuso ignorante e razzista. Solo che si guarda sempre al domani, a prescindere dal punto di vista vedo solo persone che non pensano se non a un palmo dal naso. |
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