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UncensoredModerator
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14-12-2010, 02:47 AM
L'unico farmaco dopante di cui si accerto' l'assunzione nel "processo Juve" fu il cortisone. Credi davvero al cortisone come doping? Lo credi davvero tu che scrivi in un forum di bodyubuilding? Credi che il cortisone sarebbe utile senza il supporto di altre cosine tipo GH, insulina ecc.? Poi utilizzavano una serie di farmaci per il recupero muscolare, che pero' non costituiscono doping. Usavano flebo glucosate e di aminoacidi, liposom forte e altri farmaci del genere. Si puo' o meno discutere di quanto fosse etico e conforme alla legge tutto questo, ma sicuramente il doping e' ben altro. |
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(#17)
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All the Truth Member
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Località: Napoli/Roma
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14-12-2010, 03:03 AM
Il ciclismo "funziona" diversamente dal calcio, riferendosi al modello prestativo. La domanda è (a mio avviso il punto chiave), per giocare al calcio e per esprimere una prestazione almeno soddisfacente, è necessario doparsi? Vogliamo veramente paragonare una Vuelta con 90' minuti, nemmeno continui, di una partita? Serve veramente doparsi per fare, esagerando 12-14 km (sprintando massimo 30m e camminando) a partita? Il doping non esalta le capacità tecniche, ed il calcio è uno sport prevalentemente tecnico, prima che fisico. Altro punto, un giocatore singolo che si dopa non migliora il rendimento di una squadra (ma nemmeno due), di conseguenza il singolo è l'unico a beneficiarne, con rischi elevati. Una intera squadra di dopati, almeno per le dinamiche odierne del calcio, è impensabile, non impossibile, ma a mio parere impensabile. In più l'aumento della professionalità e delle conoscenze in campo della preparazione atletica ha reso il doping una pratica inutile. Il modello prestativo calcistico è banale, il calciatore medio non è un modello irraggiungibile, parlando di qualità fisiche. PS: Credo che il discorso juve sia un caso particolare e non generalizzabile. PPS: che poi ai mondiali, riferendosi a Fuentes, il doping sia stato usato per ottimizzare il recupero (principalmente) e/o la prestazione, questo è un discorso diverso. |
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(#18)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Jun 2007
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14-12-2010, 03:10 AM
ma non vi ricordate lo scandalo che alzo zeman di certi giocatori trovati positivi al doping? davids positivo al nandrolone ecc io mi ricordo questo ... anche nel rugby la prestazione è simile come nel calcio eppure non so anche li mi volete dire che non è presente il doping ?? |
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(#19)
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All the Truth Member
Messaggi: 20,462
Data registrazione: Jun 2007
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14-12-2010, 03:14 AM
trovato in giro ... C'era volta un calcio senza doping. Poi parlò Zeman, ma lo zittirono: «Ai calciatori doparsi non serve». Nello stesso anno, il 1998, in Francia sei calciatori erano risultati positivi al nandrolone. In Italia invece tutti negativi. Il perché lo scopre il pm Raffaele Guariniello, visitando il laboratorio antidoping del Coni, all' Acquacetosa: nelle urine dei calciatori, gli steroidi non venivano neppure cercati. Dimissioni del presidente del Coni Mario Pescante (oggi, ripescato da An, fa il sottosegretario allo Sport). E test dirottati in laboratori esteri, dove il doping lo si cercava per davvero: e infatti saltarono fuori i primi casi italiani. Shalimov del Napoli e Pavan del Venezia positivi al nandrolone (la soglia limite è di due nanogrammi). Nel marzo 2000 riapre l'Acquacetosa e stavolta fa sul serio: nandrolone come se piovesse. Bucchi e Monaco (Perugia), Gillet (Bari), Da Rold (Pescara), Caccia e Sacchetti (Piacenza), Couto (Lazio), Torrisi (Parma): otto casi in pochi mesi, più altri 30 appena sotto la soglia. Squalifiche, sdegno, scandalo nazionale. Poi la musica cambia. Segnatevi questa data: sabato 21 aprile 2001. L'Ansa annuncia: «Davids non negativo, nandrolone». E in dosi da cavallo: otto nanogrammi (o 5,4, secondo un altro metodo di calcolo), contro i due consentiti. La partita incriminata è quella tra Udinese e Juve del 4 marzo (2-0 per i bianconeri). La Juve sporge denuncia per danni ed evoca un complotto per innervosire i "ragazzi" alla vigilia della trasferta di Parma. In realtà la notizia è arrivata tardi: di solito le non negatività vengono comunicate il mercoledì. Ma nella fattoria del Coni c'è sempre qualcuno più uguale degli altri. La difesa degli altri club ripete la storiella libera tutti degli «integratori contaminati»: il medico sportivo, all'oscuro di tutto, somministra all'ancor più ignaro e ingenuo calciatore prodotti perfettamente leciti, nei quali però una perfida manina ha insinuato il terribile nandrolone. Cioè lo steroide prediletto dagli atleti di mezzo mondo. La Juve, sulle prime, preferisce scaricare i sospetti sulla Nazionale olandese: «Il 28 febbraio», insinua Luciano Moggi, «Davids ha giocato Olanda-Turchia». Tanto più che pochi giorni dopo anche un altro olandese, Frank De Boer, che milita nel Barcellona, risulta positivo al nandrolone. La controanalisi per Davids è fissata per l'8 maggio: in caso di conferma, il centrocampista verrà sospeso e chiuderà anzitempo il campionato. Come gli altri otto. Ma quando arriva la Juve, anziché Davids, viene sospesa la controanalisi. All'Acquacetosa hanno già scongelato la provetta B quando, all'ultimo momento, la Juve denuncia il laboratorio al Tribunale di Roma. E chiede i danni, sostenendo che i suoi metodi antidoping sono inattendibili, non prevedendo un fantomatico «test al carbonio». Per la verità i metodi sono gli stessi di tutti i laboratori del mondo, ma per la Juve non vanno bene. Il giudice Fulvio Vallillo blocca la controanalisi e chiede aiuto a un perito super partes (o quasi: è il professor Luciano Caprino, che ha già censurato il laboratorio Coni come consulente di parte di altri due giocatori dopati, Couto e Bucchi). Intanto la provetta viene ricongelata, con una procedura che fa scendere il tasso di nandrolone (lo riconoscerà Caprino, nella relazione conclusiva). Nella battaglia legale intervengono il Coni e Guariniello, che indaga su Davids per frode sportiva. E il giudice ordina la controanalisi per domenica 13 maggio. La provetta viene di nuovo scongelata. Ma in extremis la Juve chiede un ennesimo rinvio (con annesso ricongelamento), causa elezioni politiche. Così magari il metabolita scende sotto il due, e il nandrolone non c'è più. Richiesta respinta. E l'esame conferma: 3,3 nanogrammi. «Poco oltre la soglia», minimizza la Juventus. Ma non spiega il perché, anzi dirama il dato fasullo di 2,2. Davids è sospeso sino a fine campionato. E prepara la sua difesa: tutta colpa dell'integratore assunto con De Boer in Nazionale, o forse di uno sciroppo omeopatico per l'influenza che potrebbe contenere - per un'altra incresciosa contaminazione - il nandrolone. Senonché il medico dell'Olanda, Huigc Plemper, interrogato da Guariniello, dimostra documenti alla mano di non aver mai dato integratori al nandrolone. E De Boer conferma davanti all'Uefa: «Gli integratori li ho presi al Barcellona» (dove, per la cronaca, Davids non ha mai giocato). L'Uefa lo squalifica per 12 mesi, e in appello per 75 giorni. Nella sentenza, per tre volte, si precisa che De Boer ingerì l'integratore galeotto al Barcellona, non in Nazionale. Dunque, col caso Davids, non c'entra nulla. Il procuratore antidoping del Coni Giacomo Aiello acquisisce sia la sentenza Uefa sia l'interrogatorio di Plemper. E fa analizzare lo sciroppo di Davids non dal laboratorio Coni (inviso alla Juve), ma da un centro specializzato super partes, il Cirm di Firenze. Risultato: nessuna traccia di nandrolone, comunque nulla che giustifichi quantitativi superiori a due nanogrammi. Il 3 agosto Aiello chiede alla Disciplinare una squalifica per otto mesi: «La positività di Davids», scrive, «non può essere attribuita all'assunzione dell'Ebt, in quanto il laboratorio di Firenze ha escluso la contaminazione con prodotti steroidei capaci di provocare la positività per nandrolone». Dunque «Davids non ha giustificato in modo persuasivo la sua positività». E l'integratore? «De Boer lo assunse in Nazionale». Strano: nella sentenza e nel verbale del medico c'è scritto «al Barcellona», ma il procuratore non conosce l'inglese o forse è a corto di traduttori. Il 28 agosto, la comica finale. La nuova Disciplinare esamina il caso Davids. Aiello, davanti a sette fra medici e avvocati messi in campo dalla Juve, si rimangia tutto. Abbassa la richiesta da otto a tre mesi e mezzo (anche se poi la Disciplinare andrà ben oltre, squalificando Davids per cinque mesi). Il nandrolone di Davids, sostiene, è diverso da tutti gli altri: «occasionale», «non intenzionale», «esiguo». E poi bisogna evitare «disparità di trattamento con De Boer». La Juve avrebbe portato «argomenti scientifici convincenti». Quali? Il solito sciroppo per l'influenza. Un mese prima le analisi di Firenze e Aiello l'avevano escluso. |
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UncensoredModerator
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14-12-2010, 03:19 AM
Nel rugby credo non sia vietato il doping e comunque il fisico gioca un ruolo piu' importante. Sul Nandrolone di Davids: credi davvero che abbia senso dopare qualcuno con uno steroide androgeno i cui metaboliti sono rintracciabili nelle urine a distanza di molti mesi? Vuoi conoscere la mia teoria in merito? Ai tempi in Olanda vendevano tranquillamente vari "integratori" a base di norandrostenedione. Il pirla probabilmente compro' e ingeri' qualcosa del genere, non mi stupirebbe. Il resto mi sembra che sia piu' materiale da giornali sportivi... |
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All the Truth Member
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14-12-2010, 03:22 AM
Stiamo parlando di calcio ed io mi sto riferendo al calcio attuale. Davids è un caso particolare, intorno all'olandese c'erano due figure che lo seguivano, una delle quali era il suo allenatore personale. Il fatto che sia stato trovato positivo, non vuol dire che tutta la juve lo fosse, o che la società appoggiasse tale pratica. Fare sempre riferimenti alla Juve, non vuol dire che il modello Juve sia il modello utilizzato o imitato da tutte le squadre. Il rugby non ha un modello prestativo neanche lontanamente paragonabile a quello del calcio, il doping può avere un suo perchè, ma non sono addentrato nelle dinamiche di tale sport, quindi mi astengo dal dare giudizi. |
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All the Truth Member
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14-12-2010, 03:23 AM
ma si parla di calcio in generale o del caso doping-juve-zeman? Verità e ragione non sono la stessa cosa... |
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All the Truth Member
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14-12-2010, 03:34 AM
insomma anche i laboratori del coni furono sospesi un motivo ci sarà ?? gattuso una volta si rifiutò di fare il controllo antidoping quando giocava nel milan se scrivo calcio e doping un po' di materiale si trova in giro molti ex calciatori ammisero l'uso di sostanze anabolizzanti e per riprendersi prima dagli infortuni non viene usato nulla di questo genere ?? |
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UncensoredModerator
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14-12-2010, 03:41 AM
Great, sono tutte cose buone per una fiction o una telenovelas di terz'ordine. Che qualche giocatore si possa essere dopato singolarmente o che ci possa essere stata qualche irregolarita' nessuno lo nega. Parlare di doping di squadra, di Zeman e altre cose lascia invece il tempo che trova. Qui non si sta facendo un discorso di fede calcistica, stiamo cercando di affrontare questo discorso in modo razionale e quanto piu' scientificamente possibile. Credi che i fisici nel calcio siano cosi' esasperati? Credi che abbia senso dopare i calcatori con il cortisone? Credi che abbia senso dare ai calciatori il nandrolone? (lo trovi nelle urine anche a 6-12 mesi di distanza...) Credi che sia veramente fattibile dopare 11 giocatori piu' le riserve? Queste sono solo alcune domande a cui dovresti darti una risposta sincera, informata e scevra da elementi quali il tifo calcistico. |
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All the Truth Member
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14-12-2010, 06:26 AM
a mio modo di vedere oggi il doping nello sport agonistico c'è ovunque, si voglia o non si volglia crederlo(doping non si intende necessariamente solo AAS)...probabilmenmte nel calcio la cosa risulta piu' difficile.....Detto questo pero' anche se solo 5 giocatori si sono fatti di testo, nadro, hgc, ecc sicuramente saranno avvantaggiati rispetto ai loro avversari e questo non è poco... sull'inutilità del cortisone nel calcio sono d'accordo con te...anzi potrebbe essere pure negativo!!! |
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All the Truth Member
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14-12-2010, 10:35 AM
Poi la parola doping è un po' difficile anche da defininire, perchè va contestualizzata con lo sport e con il periodo. Fino a qualche anno fa nel ciclismo la caffeina era doping. |
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(#27)
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All the Truth Member
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14-12-2010, 11:00 AM
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(#28)
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All the Truth Member
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Data registrazione: Jun 2007
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14-12-2010, 11:55 AM
ma mica devi avere il fisico "grosso" per doparti o far vedere che stai usando farmaci altrimenti i ciclisti dovrebbero essere anche grossi secondo il tuo ragionamento invece li il doping si usa per altri fattori anche agassi ha confessato di aver fatto uso di doping e chissa chi altri come lui eppure nel tennis anche li non servirebbe no ? non so se è roba da tenelovelas pero i fatti ci sono stati, controlli antidoping pilotati, centro di controllo dell'acqua cetosa messo sotto accusa, ecc... io rimango col sospetto in base anche a quello che ho trovato e letto nel corso degli anni magari oggi c'è meno di questa roba in giro ma una volta ?? sicuramente nel calcio conta di più il lato tecnico e la bravura ma se te a dei buoni o ottimi giocatori gli dai anche la forza e la capacità di correre sempre come dei treni per 90" senza sentire mai la fatica saranno avvantaggiati rispetto ad altri |
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(#29)
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All the Truth Member
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14-12-2010, 12:19 PM
Si parla di calcio attuale! (e sono due). |
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(#30)
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All the Truth Member
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14-12-2010, 01:30 PM
Nel calcio c'è doping come in tutti gli altri sport. Il doping è doping, comunque lo si voglia definire. Non dobbiamo necessariamente pensare ad un aumento o miglioramento prestativo, ma anche ad un recupero più efficiente, o a un prolungamento della resistenza aerobica ( e scusate se è poco...). Non è necessario dopare tutta una squadra, basta foraggiare i due/tre giocatori chiave: se un centravanti resta offensivo e pericoloso per tutti i 90 minuti di una partita la squadra ha ben altre possibilità, così come se il giocatore è ben recuperato tra una partita e l'altra, e onestamente, pensando al giro di soldi che c'è dietro, e a quanto investono i club sui calciatori migliori, mi resta difficile pensare che non si organizzino per supportarli farmacologicamente e migliorarne artificialmente il rendimento. Naturalmente non mi aspetto conferme di questo mio pensiero nè da calciatori, nè da allenatori, nè da medici societari, nè da chiunque graviti direttamente o indirettamente intorno al calcio. Lo voglio proprio vedere un grande club di A che non si "tuteli" cercando di spremere il massimo dai propri cavalli di razza con quello che gli sono costati... |
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