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ebbubba ebbubba Non in Linea
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Predefinito calendario 2011/2554 - 19-12-2010, 08:24 AM

calendario 2011/2554


un regalino di natale in anticipo

http://www.forestsangha.org/Forest_S...endar_2011.pdf
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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 19-12-2010, 09:25 AM


Grazie Marcello...
ho letto con attenzione tutti i precetti. Quello che mi ha più colpito è stato

Viriya – Energy
Practice is voluntary; there is no compulsion. The energy required has to come from within – from our own hearts. Don’t expect someone else to enlighten you. Your effort can be useless if all you’re doing is rearranging your actions of body and mind so you become a Buddhist. That’s not liberation.

No alla compulsione.
Non aspettarsi che qualcun altro ci illumini. Volontà lucida che viene da dentro di noi...
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ebbubba ebbubba Non in Linea
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Acid Angel
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Grazie Marcello...
ho letto con attenzione tutti i precetti. Quello che mi ha più colpito è stato

Viriya – Energy

Practice is voluntary; there is no compulsion. The energy required has to come from within – from our own hearts. Don’t expect someone else to enlighten you. Your effort can be useless if all you’re doing is rearranging your actions of body and mind so you become a Buddhist. That’s not liberation.

No alla compulsione.
Non aspettarsi che qualcun altro ci illumini. Volontà lucida che viene da dentro di noi...
prego, non c'è di che

in realtà Viriya ( energia)è uno dei 5 Indriya ( facoltà spirituali) eccoli qui :

fede o devozione (saddha);
energia o vitalità (viriya);
consapevolezza (sati);
concentrazione o raccoglimento (samadhi);
e saggezza o conoscenza (panya).

i 5 precetti sono invece:

1. Astenersi dall'uccidere o danneggiare qualunque creatura vivente

2. Astenersi dal prendere ciò che non ci è stato dato

3. Astenersi da una condotta sessuale irresponsabile

4. Astenersi da un linguaggio falso o offensivo

5. Astenersi dall'assumere bevande alcoliche e droghe


e portano ad avere uno stile di vità che evita a chi li segue a agli altri la sofferenza , nei testi ( canonicamente parlando, ovviamente) si dice che siano anche veicolo di liberazione .
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Doc Doc Non in Linea
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Predefinito 19-12-2010, 11:41 AM


Trovo che potrei cercare di essere un buddista se non fosse per il precetto n° 1.

Mi chiedevo quindi se un buddista viene aggredito non dovrebbe difendersi?
... cosa altro implica questo precetto?
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Veleno Veleno Non in Linea
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Beh, Doc, a meno che tu non ti diverta ad uccidere o a far soffrire altre creature viventi (compresi animali e piante), non vedo controindicazioni.
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  (#6)
Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 19-12-2010, 11:57 AM


Per quanto riguarda l'aggressione la questione appare un pò controversa: secondo un'interpretazione letterale del precetto, cagionare sofferenza andrebbe sempre evitato; tuttavia alcune tradizioni come lo Zen, per esempio, asseriscono che purchè la reazione sia puramente difensiva e non dettata da ira o vendicatività, può essere ammessa. Un pò come il concetto occidentale di "utilizzo della forza minima". D'altra parte Zen e arti marziali vanno notoriamente a braccetto.
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  (#7)
Doc Doc Non in Linea
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Predefinito 19-12-2010, 01:41 PM


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Veleno
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Beh, Doc, a meno che tu non ti diverta ad uccidere o a far soffrire altre creature viventi (compresi animali e piante), non vedo controindicazioni.
Io pensavo che il precetto includesse la necessità di astenersi dal nutrirsi di carne e la impossibilità di difendesi.

Per il resto è già il modo in cui cerco di vivere
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  (#8)
Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 19-12-2010, 02:16 PM


Il precetto implica fondamentalmente compassione; ma la compassione non implica a sua volta necessariamente passività.

Quanto al nutrirsi di carne, questo non inficia la pratica, ma potrebbe essere un traguardo successivo cui ambire.

Dico bene Ebbubba?
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  (#9)
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Predefinito 19-12-2010, 02:40 PM


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Trovo che potrei cercare di essere un buddista se non fosse per il precetto n° 1.

Mi chiedevo quindi se un buddista viene aggredito non dovrebbe difendersi?
... cosa altro implica questo precetto?
il precetto di cui sopra non dice che devi evutare di mangiare carne, i monaci Thai della mia tradizione mangiano carne e pesce, io no poichè posso scegliere; loro devono rifiutare un piatto di carne se hanno il sospetto che l'animale è stato ucciso appositamente per dare cibo ai monaci ( non potendo possedere che :
3 abiti monastici
un rifugio per dormire
alcuni medicinali
la ciotola per il cibo elemosinato

possono vivere esclusivamente e solo del cibo che gli viene offert, , non scherzo ,non potendo per regola monastica possedere danaro o altre ricchezze, se nessuno gli offre cibo saltano il pasto, quindi se viene offerta carne ma non è stata macellata appositamente per i monaci, la mangiano )
io che posso scegliere invece il cibo, poichè lavoro e posso comparlo, evito la carne per evitare che a causa mia siano uccisi animali e per motivi salutistici .
Aggiungo che la maggior parte dei monaci Occidentali della mia tradizione , essendo molti in monasteri qui in Occidente, mangiano vegetarano o addirittura vegano poichè spesso lo erano prima di prendere i voti monastici da laici praticanti, quindi noi che andiamo al monastero a offrire lo sappiamo e offriamo/prepariamo pietanze vegan/vegetariane. Ad esempio al Santacittarama ogni giorno c'è una buona scelta fra cibo Thai e Italiano sia con carne, che vegan e vegetariano .




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Veleno
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Per quanto riguarda l'aggressione la questione appare un pò controversa: secondo un'interpretazione letterale del precetto, cagionare sofferenza andrebbe sempre evitato; tuttavia alcune tradizioni come lo Zen, per esempio, asseriscono che purchè la reazione sia puramente difensiva e non dettata da ira o vendicatività, può essere ammessa. Un pò come il concetto occidentale di "utilizzo della forza minima". D'altra parte Zen e arti marziali vanno notoriamente a braccetto.
Il Buddha nei sutta disse che la nonviolenza era la via dell'illuminazione, e i suoi monaci che hanno raggiunto tale stato di liberazione avevano tutti dal momento della entrata nell'ordine, evitato la violenza e magari subito anche percosse da o peggio da altri uomini dei villaggi vicini.
Il monaco Angulimala ( la traduzione in Italiano è collana di dita ) era un brigante che prima di entrare nell'ordine aveva praticato sotto la guida di un cattivo maestro di un altra tradizione, il quale gli aveva detto che per raggiungere la Liberazione dal ciclo delle nascite doveva uccidere 1000 asceti, era arrivato a 999, e il millesimo era il Buddha, successe che grazie ai poteri sovrannaturali del Buddha, egli mon riusciva a raggiungerlo correndo mentre il Buddha semplicemente stava fermo:

Theragatha 16.8 - Angulimala

dopodichè entrò nell'ordine, raggiunse il Risveglio ,fece miracoli e non praticò più violenza a nessun essere vivente.
Detto questo egli e gli altri monaci o laici che evitano la violenza m anche controllata , sono molto più vicini di me al Risveglio, io la userei se servisse a difendere qualcuno più debole ( e la ho usata dopo che avevo iniziato a seguire il Buddhismo, e meno male così non ho esagerato) , e il monaco Bodhidharma patriarca del C'han ,che poi in giappone è stato chiamato Zen, era l'abate del monastero Shaolin, dove i monaci praticano il Kung Fu ( si dice che ne fu anche l'inventore).
la mia tradizione è Theravada Thailandese, e lì lo sport nazionale non è il biliardo, ma il Muay Thay, quindi in un paese Buddhista i laici si massacrano di botte
Perciò dipende dalla persona che pratica il Dhamma rifuggire dalla via della violenza, con pensieri, parole e e azioni.
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Veleno
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Il precetto implica fondamentalmente compassione; ma la compassione non implica a sua volta necessariamente passività.

Quanto al nutrirsi di carne, questo non inficia la pratica, ma potrebbe essere un traguardo successivo cui ambire.

Dico bene Ebbubba?
bhe, dipende dalla persona come dicevo sopra, se hai la possibilità di nutrirti vegetariano eviti sofferenza a animali grandi , sicuramente però per ararmi il campo dove mi seminano i fagioli chissà quanti piccoli animali fanno fuori :ma questo è il kamma minore, e a livello dottrinale, anche tali esseri debbono sperimentare il frutto del kamma per cui sono rinati animali .
ti cito un dialogo fra me e un Lama Tibetano
ebbubba:
"dunque, tutti gli esseri senzienti diverranno prima o poi nelle vite future un Buddha, versare il sangue di un Buddha porta a rinascere negli inferi, quindi io avendo ucciso intenzionalemnte ad esempio delle zanzare ho ucciso dei potenziali Buddha , e quindi sono già fregato.???.."
Ven Monaco Tibetano :
" il kamma di uccisioni volontarie lo hai accumulato e lo dovrai maturare e subire i suoi effetti , ma se hai l'intenzione di evitare di uccidere intenzionalmente qualunque essere vivente da oggi in poi e dedichi a tutti gli esseri senzienti i meriti positivi della tua pratica , il kamma lo potrai maturare magari in forma ridotta ( faccio un esempio citando un pò a memoria un libro di Dhamma:
puoi sperimentare un mal di testa di pochi minuti in questa vita , invece che aver per un milione di anni due montagne negli inferi che mi stritolano) e se uccidi intenzionalemnte un essere più grande (lui fece l'esempio di un elefante) accumuli più kamma che a uccidere una zanzara, poichè lessere più grande soffre di più".
Perciò la scelta migliore è esercitarsi nel non uccidere intenzionalmente nessun essere vivente.
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Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 19-12-2010, 03:05 PM


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Detto questo egli e gli altri monaci o laici che evitano la violenza m anche controllata , sono molto più vicini di me al Risveglio, io la userei se servisse a difendere qualcuno più debole ( e la ho usata dopo che avevo iniziato a seguire il Buddhismo, e meno male così non ho esagerato) , e il monaco Bodhidharma patriarca del C'han ,che poi in giappone è stato chiamato Zen, era l'abate del monastero Shaolin, dove i monaci praticano il Kung Fu ( si dice che ne fu anche l'inventore).
la mia tradizione è Theravada Thailandese, e lì lo sport nazionale non è il biliardo, ma il Muay Thay, quindi in un paese Buddhista i laici si massacrano di botte
Nelle arti marziali la pratica rifugge dalla violenza, o dall'uso della forza fine a se stesso, limitandolo solo ai casi in cui sia necessario difendersi o difendere.
L'arte marziale che ha interpretato in maniera più letterale il concetto di non-violenza è l'aikido, dove addirittura non esistono tecniche di attacco, ma solo tecniche di contenimento dell'aggressore.

Ultima Modifica di Veleno : 19-12-2010 03:07 PM.
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Tutto molto interessante, meno lontano da una possibilità concreta di quello che si potrebbe pensare.
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Veleno Veleno Non in Linea
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Decisamente.

Si può anche prendere a riferimento l'insegnamento breve del Buddha:

- fare il bene ogni volta che se ne ha la possibilità
- evitare di fare il male
- purificare la mente dai veleni, ossìa da tutte le emozioni perturbatrici prodotte, in definitiva, da un ego predominante.

La pratica buddhista può essere esperita a diversi livelli, non necessariamente comprendenti la rigida osservazione dottrinale.
Il buddhismo è essenzialmente una condizione spirituale, basata su uno stile di vita etico. E' più importante praticare la compassione e ridimensionare l'ego che conoscere le scritture.
Per contro non ci si può definire buddhisti solo perchè ci si dedica regolarmente alla meditazione o alla dottrina se poi si va in giro ad offendere o danneggiare il prossimo o altre creature viventi.

Ultima Modifica di Veleno : 19-12-2010 03:41 PM.
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Tutto molto interessante, meno lontano da una possibilità concreta di quello che si potrebbe pensare.
certamente, anche perchè il Buddha non voleva che il suo insegnamento fosse una dottrina segreta esoterica difficile da praticare, per questo ha dato delle regole ai monaci per cui non potevano fare a meno dell'aiuto dei laici per sopravvivere, cosicchè in cambio dell'elemosina essi davano ai laici gli insegnamenti.
Egli diceva in un famoso sutta (il kalama sutta) :
-Per queste ragioni, o Kalama, che abbiamo detto così, 'Andate, Kalamas. Non vi fidate di ciò che è stato acquisito per averlo sentito in modo ripetuto; né a causa della tradizione; né a causa della voce; né per il fatto che ciò si trova in una scrittura; né a causa di una supposizione; né a causa di un assioma; né a causa di un ragionamento speciale; né di un partito preso in favore di una nozione alla quale si è potuto riflettere; né a causa dell'apparente abilità di qualcun altro; né a causa della considerazione 'Il monaco è il nostro maestro'. O Kalama, quando sapete da voi stessi: 'Queste cose sono cattive; queste cose sono biasimevoli; queste cose sono condannate dai saggi; se le si intraprende e se le si osserva, queste cose conducono al danno ed alla disgrazia', abbandonatele.
vale a dire, vai , guarda e fai, e vedi da te se funziona oppure no.
Cosa che chiunque di noi può fare in prima persona.
Il Dhamma ( la dottrina del Buddha) è semplice, poi magari non è facile, ma per questo si chiama percorso graduale , egli stesso ha dovuto percorrerlo in prima persona ( canonicamente parlando per 4 eoni, e un eone coprrisponde a big bang, espansione contrazione e distruzione dell'universo) prima di ritrovare ( egli disse così) la via già seguita da altri prima di lui .
e infatti avrebbe dato 84000 insegnamenti, fra i quali chiunque può trovare quello più adatto a se, cquello che suggerisce sotto Veleno
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Veleno
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Si può anche prendere a riferimento l'insegnamento breve del Buddha:

- fare il bene ogni volta che se ne ha la possibilità
- evitare di fare il male
- purificare la mente dai veleni, ossìa da tutte le emozioni
perturbatrici prodotte, in definitiva, da un ego predominante.

La pratica buddhista può essere esperita a diversi livelli, non necessariamente comprendenti la rigida osservazione dottrinale.
Il buddhismo è essenzialmente una condizione spirituale, basata su uno stile di vita etico. E' più importante praticare la compassione e ridimensionare l'ego che conoscere le scritture.
Per contro non ci si può definire buddhisti solo perchè ci si dedica regolarmente alla meditazione o alla dottrina se poi si va in giro ad offendere o danneggiare il prossimo o altre creature viventi.
è parte di un testo conosciuto come l'ovada patimokkha ecco una traduzione :

Il più eccellente di tutti gli esercizi religiosi

E’ la pazienza che sa tollerare molto

Il più eccellente tra i conseguimenti

I Buddha dicono che sia il Nibbana,

Certamente non è un monaco itinerante

Colui che offende il prossimo

E nemmeno viene chiamato samana ( samana = asceta /monaco)

Colui che opprime gli altri.

Mai facendo del male

Perfezionando un corretto comportamento

Purificando anche il proprio cuore

Questa è l’Insegnamento del Buddha,

Mai insultando o ferendo alcuno

Ben guidato dal Patimokkha.(Patimokkha= l'insieme delle regole della disciplina dei monaci)

Conoscendo la moderazione nel cibo

E abitando in luoghi appartati, in solitudine,

intento a raffinare la propria mente.

Questo è il vero Insegnamento dei Buddha.

e nel Dhammapada corrisponde al verso 183, quello più bello di tutta la raccolta:

Smetti di fare il male
coltiva il bene
purifica il cuore.
E' questa la Via
del Risvegliato.


tutto sta a metterlo in pratica , io ci provo, e già il cercare di esercitarsi in questo è un assaggio del trovare che nutre e sostiene la pratica, dando un barlume di pace sperimentabile già nel Qui ed Ora.

P.S
sono felice di far parte di un forum di BB , PL e sport vari, dove in club a parte il cazzeggio si può parlare anche di cose molto profonde come queste

Ultima Modifica di ebbubba : 19-12-2010 06:55 PM.
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E' detto che "non di sola ghisa vive l'uomo..."
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