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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito Oggi - 17-03-2011, 10:10 AM

Oggi


Maestra: “Ditemi una parola con la M”
I bambini rispondono.
Maestra: “Ditemi una parola con la S”
I bambini rispondono.
Maestra: “Ditemi una parola con la A”
Un’alunna (discente in termini freddamente tecnici) alza la mano, la maestra le dà la parola: “Abuso”.
Oggi un bambino di 8-9 anni molto probabilmente conosce già i significato di questa parola; non per niente questo è lo scenario di una pubblicità contro la violenza sui bambini trasmessa sulle Reti nazionali. Io ho 30 (anzi, ventidieci) anni e a quell’età il mio lessico era più ristretto. Ricordo che in un dettato in IV elementare la maestra disse la parola “Scaturire”, io non comprendendo scrissi “Scatolire”, pensando a un rotolamento di scatole. Era la parola più vicina a “scaturire” che conoscessi.
Oggi le scatole non mi rotolano. Mi girano. Non sono mai stata una studiosa di storia e filosofia, non ho la capacità di spaziare in citazioni classiche o riferimenti storico-culturali stratificati. Mi piacerebbe ma non lo so fare. Ho sempre preferito il ragionamento pratico sull’evidenza dei fatti, per lo meno riguardo all’attualità (in letteratura invece collego ipertestualmente anche troppo).
Oggi si celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia, in un mondo a rischio scoppio III WW, in un mondo con il fiato sospeso per la contaminazione nucleare, in un mondo in cui un’onda anomala può cancellarci in un attimo (ma è sempre stato così, quand’è che saremmo diventati immortali???), in un mondo in cui i bambini di 8 anni conoscono bene la parola “abuso”. Perché subito direttamente, perché se ne parla a scuola, perché lo sentono al TG.
Oggi si celebra l’unità formale dello Stato sviluppato nello Stivale. Però non c’è molto da festeggiare se si guarda alla situazione globale. Non starò qui a parlare della situazione politica che è allo sfacelo, perché noi in Italia non abbiamo l’esclsiva. In più non la seguo apposta la politica. Ho la mia idea e voto chi secondo me è il meno peggio, mantenendo comunque i miei principi (in soldoni… io Silvio l’ho votato ma non mi garba proprio l’idea delle centrali nucleari, non è che perché lo voto debba seguire pedissequamente le idee del suo partito. Altrimenti sarebbe me. E io sono un’altra persona, con altri pensieri). Vorrei invece restringere il campo della mia riflessione di questo giovedì mattina.
Ho scritto poco sopra che l’unità è solo formale. In certi casi ne sono convinta. La separazione tra nord e sud e anche i campanilismi tra città della stessa regione sono evidenti e io non mi sento di chiamarmi fuori da essi. In fondo io in Italia ci vivo, in Toscana ci vivo. Grosseto e Pisa si detestano, e c’è sempre quella sottilissima sensazione quando un grossetano sente che qualcuno viene da Pisa. Grosseto è la “Terronia” della Toscana, sono io la prima a dirlo. Non foderiamoci gli occhi di prosciutto. Il sud è indietro, il nord più avanti economicamente, non ci sono colpe ma il pregresso ha fatto sì che questa situazione si creasse. A scuola in graduatoria la maggior parte delle colleghe e dei colleghi che mi precedono vengono dal sud, hanno studiato e si sono abilitati al sud e poi tramite riccerche sulle province più papabili son saliti. Entrano di ruolo e poi dopo tot anni scendono di nuovo con il posto fisso in tasca. Sinceramente un pochino ogni tanto mi dà fastidio. Sarò una brutta persona, forse sì, ma ho il coraggio di ammetterlo. Al di là di questo, che poi è una sensazione che lascia il tempo che trova, ho moltissime amiche colleghe tra queste. Ma il loro disagio è come il mio. Non maggiore, questo non glielo concedo. Sorry. Esempio: loro prendono casa nel paesino sul cucuzzolo, io invece mi faccio ogni giorno 15 km tra andata e ritorno con ghiaccio, neve e curve. Siamo uguali. Disagio per disagio. Siamo uguali perché in fondo tutte italiane no?
Ecco, ho descritto una parte della sensazione di separazione che permea tra gli italiani. Ma io sono assai fiera di avere questa nazionalità.
Per la storia, l’arte, la lingua bellissima che è la nostra lingua madre. Per il cibo (del quale io non godo ma perché so deficiente io), per il clima, per la forma simpatica della penisola, perché Italians do it better (tranne quelli che fanno fail ), perché ovunque noi andiamo, dagli stati europei all’America… appena le persone sentono che siamo italiani, si scalda loro il cuore.
Oggi è un giorno importante per questo. Perché un pizzico di orgoglio nell’essere italiani possiamo permetterci di averlo nonostante le nostre piccole lotte intestine (che poi caratterizzano ogni nazione), perché siamo un popolo così variegato, così sfaccettato che io trovo assolutamente affascinante il fatto che se un milanese, un sardo, un toscano, un siciliano si mettono a chiacchierare in gergo (non dico in dialetto), probabilmente non capiranno che un 25% delle parole dei propri connazionali. Se non è ricchezza cultural-linguistica questa!
Buona giornata. ☺
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  (#2)
Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 17-03-2011, 11:07 PM


Io non mi sento italiano, nè provo alcun orgoglio nazionalistico.
L'unità è formale, dici bene. Nord, centro e sud hanno un comune soltanto una lingua imposta.
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  (#3)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 18-03-2011, 01:36 AM


Totalmente opposte, ma le posto comunque.
Appunto, nel segno della dicotomia...




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  (#4)
Call Call Non in Linea
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Predefinito 18-03-2011, 02:37 AM


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Io non mi sento italiano, nè provo alcun orgoglio nazionalistico.
L'unità è formale, dici bene. Nord, centro e sud hanno un comune soltanto una lingua imposta.


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  (#5)
rockclimber rockclimber Non in Linea
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come diceva il buon Gaber: io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono
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  (#6)
shevuzzo shevuzzo Non in Linea
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Predefinito 18-03-2011, 01:16 PM


io mi sento italiano fiero di esserlo e mi vergogno quando l'italia come il nostro governo ha atteggiamenti sbagliati..per cui mi sento tale nel bene e nel male

Ultima Modifica di shevuzzo : 18-03-2011 01:46 PM.
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  (#7)
Trokji Trokji Non in Linea
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Predefinito 18-03-2011, 01:42 PM


Sicuramente l'unità d'Italia è stata una cosa importante, da tanti punti di vista. Oggi l'Italia ha tanti problemi, ma dal punto di vista economico e politico, basta guardare la storia, se l'unità non fosse avvenuta sarebbero stati ancora più gravi. Poi certo ci sono tanti problemi ancora da risolvere, ci sono zone dell'Italia che da 150 anni a questa parte si sono "avvantaggiate", sia per merito loro che per motivi storici e scelte del governo centrale, e zone che invece sono cresciute molto poco, che in fondo hanno problemi intrinseci che provengono ormai da tempi abbastanza remoti ma che spesso sono state viste solo come zone da sfruttare. Che l'Italia abbia un carattere unitario di nazione non è un'invenzione, una cultura italiana si ha fin dal 1300, basta leggere la divina commedia, non è che sia stata una semplice annessione di territori come qualcuno vuole farci credere, ci sono vari aspetti da considerare ma la storia è più complessa. Certo ancor oggi è una nazione giovane e con problemi grossi, al di là di quelli economici stretti: la litigiosità, ma anche la creatività, caratterizzano da sempre l'Italia e gli italiani, e sono forse 2 facce di una stessa medaglia. Poi ci sono cose assolutamente negative che non ci faranno mai onore, come la corruzione o l'illegalità diffusa, uno stato formalmente laico ma che realmente laico non è (giustamente qualcuno ha detto l'Italia è l'unico stato europeo avanzatoche non ha avuto una vera riforma protestante ed oggi da diversi punti di vista questo si manifesta in modi di pensare ed in ambito politico - come dice il detto "Graecia capta ferum victorem coepit", relativamente alla conquista con le armi della Grecia da parte dei romani, ma viceversa la conquista vera fu quella sui romani da parte dei greci, dal punto di vista culturale, così mi sento di dire, con la breccia di porta Pia l'allora nascente stato italiano riuscì ad annettere Roma ed ad annullare quasi il potere temporale dello stato pontificio, ma in realtà dal punto di vista culturale e del modo di pensare tuttora deve fare i conti con uno stato fortemente ancorato al clero ed alle idee del cattolicesimo e delle gerarchie ecclesiastiche, non è necessariamente una critica ma un dato di fatto) . Certo, l'Italia oggi sta attraversando un periodo difficile, anche se forse nella sua storia ha avuto diversi periodi ancora più difficili. Però la speranza c'è che si possa affacciare al futuro risolvendo almeno una parte dei suoi problemi, facendo leva sull'energia e sulla creatività che sempre l'hanno caratterizzata, come è sempre stato nei secoli passati

Ultima Modifica di Trokji : 18-03-2011 01:48 PM.
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  (#8)
ilsecco ilsecco Non in Linea
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Predefinito 18-03-2011, 02:35 PM


non c'è lavoro, non c'è istruzione, non c'è meritocrazia, esponenti politici ignoranti e polizia corrotta...
non ho niente da festeggiare...
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  (#9)
shevuzzo shevuzzo Non in Linea
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Predefinito 18-03-2011, 02:42 PM


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non c'è lavoro, non c'è istruzione, non c'è meritocrazia, esponenti politici ignoranti e polizia corrotta...
non ho niente da festeggiare...
va i bangladesh, burundhi, ghana, vietnam, prendi la cittadinanza là magari puoi festeggiare..
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  (#10)
ilsecco ilsecco Non in Linea
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Predefinito 18-03-2011, 02:49 PM


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va i bangladesh, burundhi, ghana, vietnam, prendi la cittadinanza là magari puoi festeggiare..
l'italia è un pò il fanalino di coda dell'europa, inutile negarlo, ci sono troppe cose che non vanno, il confronto con i paesi scandinavi è agghiacciante.
amo l'italia e sopratutto la sicilia geograficamente, ma non trovare lavoro, non potersi costruire un futuro con le proprie mani se non si è raccomandati è demotivante, per questo l'unica scelta che mi resta è partire.
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  (#11)
LiborioAsahi LiborioAsahi Non in Linea
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Predefinito 18-03-2011, 03:44 PM


Sentirsi italiano...mi piacerebbe. Ma non si capisce cosa voglia dire. Cosa vuol dire essere italiano?
Ad ascoltare gli altri (all'estero) siamo caldi, solari, simpatici latinlover, ma appena ti giri salta fuori che siamo sol dei laidi maleducati ladri e irrispettosi. E non gli si può dar torto. Lo si vede in italia e lo si vede fra tanti turisti all'estero. Non saremo gli unici, ma non è di certo una scusante.
Poi non essendoci una ben che minima forma di unità, non serve un cazzo. Qua ci si sente romani, ci si sente siciliani, ci si sente lombardi, emiliani ecc. Vi è sempre stata una capillare forma di xenofobia e di ristrettezza mentale che con gli anni non va migliorando. Forse è solo meno in evidenza dato che ora c'è il "problema" maggiore, gli immigrati veri, quelli che non credono nella croce di legno e che hanno un colore della pelle mai visto. Ma i problemi anche se mimetizzati rimangono.
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  (#12)
novellino novellino Non in Linea
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Predefinito 18-03-2011, 04:06 PM


Che dirvi , L'Italia è giovane ( non sono mazziniano però ).
E dopo il crollo dell'Impero Romano d'Occidente , tutto si è maledettamente complicato , sino ad arrivare alla situazione odierna
Certo gli abitanti della penisola italica ( isole comprese) si distinguono molto dai francesi o dai tedeschi , e anche dagli abitanti della (perfida) albione
In meglio o in peggio.....bho ???????
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  (#13)
Yashiro Yashiro Non in Linea
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Predefinito 20-03-2011, 09:28 PM


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non c'è lavoro, non c'è istruzione, non c'è meritocrazia, esponenti politici ignoranti e polizia corrotta...
non ho niente da festeggiare...
Dicono sempre che ogni popolo ha la classe dirigente che si merita, del resto è composta da persone, gente italiana media che fa di tutto per andare là (mica vengon da marte); io mi vergogno di essere italiano invece quando fuori dagli stadi ci si ammazza di botte tra "tifosi" o quando vedo i sacchetti del McDonalds buttati dai finestrini in tangenziale, o quando senti degli stupri ai bordi delle strade e nessuno si ferma ad aiutare, o quando i sicari mafiosi a 16 anni sono già veterani, o quando i "pacifisti" prendono a sassate la polizia e sfondano vetrine e bruciano cassonetti, o quando sento che un processo per un fallimento dura oltre 8 anni, o quando si sostiene la "solidarietà" per tutti sempre comunque quando non ci sono mezzi e risorse, quando ho paura la notte se sento qualche rumore visto che se scendo devo star attento a ciò che faccio IO altrimenti IO rischio il carcere....

Potrei continuare un bel pò.
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  (#14)
ilsecco ilsecco Non in Linea
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Dicono sempre che ogni popolo ha la classe dirigente che si merita, del resto è composta da persone, gente italiana media che fa di tutto per andare là (mica vengon da marte); io mi vergogno di essere italiano invece quando fuori dagli stadi ci si ammazza di botte tra "tifosi" o quando vedo i sacchetti del McDonalds buttati dai finestrini in tangenziale, o quando senti degli stupri ai bordi delle strade e nessuno si ferma ad aiutare, o quando i sicari mafiosi a 16 anni sono già veterani, o quando i "pacifisti" prendono a sassate la polizia e sfondano vetrine e bruciano cassonetti, o quando sento che un processo per un fallimento dura oltre 8 anni, o quando si sostiene la "solidarietà" per tutti sempre comunque quando non ci sono mezzi e risorse, quando ho paura la notte se sento qualche rumore visto che se scendo devo star attento a ciò che faccio IO altrimenti IO rischio il carcere....

Potrei continuare un bel pò.
abbiamo detto le stesse cose, solo che io non ho voluto dilungarmi...
quoto in toto!
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  (#15)
greatescape greatescape Non in Linea
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Predefinito 21-03-2011, 12:55 AM


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Dicono sempre che ogni popolo ha la classe dirigente che si merita,
ci meritiamo criminali e mafiosi ?
del resto è composta da persone, gente italiana media che fa di tutto per andare là (mica vengon da marte)non mi sembra gente media; io mi vergogno di essere italiano invece quando fuori dagli stadi ci si ammazza di botte tra "tifosi" o quando vedo i sacchetti del McDonalds buttati dai finestrini in tangenziale, o quando senti degli stupri ai bordi delle strade e nessuno si ferma ad aiutare, o quando i sicari mafiosi a 16 anni sono già veterani, o quando i "pacifisti" prendono a sassate la polizia e sfondano vetrine e bruciano cassonetti, i pacifisti sono pacifisti, non è colpa loro se in queste manifestazioni si annidano anche persone esterne e violente lo stesso discorso vale per la violenza negli stadi, tra i tifosi si annidano persone violente organizzate. o quando sento che un processo per un fallimento dura oltre 8 anni,colpa delle leggi italiane o quando si sostiene la "solidarietà" per tutti sempre comunque quando non ci sono mezzi e risorse, quando ho paura la notte se sento qualche rumore visto che se scendo devo star attento a ciò che faccio IO altrimenti IO rischio il carcere.... colpa delle legge

Potrei continuare un bel pò.
anche a me fanno rabbia queste cose sia chiaro
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