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All the Truth Member
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Data registrazione: Aug 2010
Età: 44
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Oggi -
17-03-2011, 10:10 AM
OggiMaestra: “Ditemi una parola con la M” I bambini rispondono. Maestra: “Ditemi una parola con la S” I bambini rispondono. Maestra: “Ditemi una parola con la A” Un’alunna (discente in termini freddamente tecnici) alza la mano, la maestra le dà la parola: “Abuso”. Oggi un bambino di 8-9 anni molto probabilmente conosce già i significato di questa parola; non per niente questo è lo scenario di una pubblicità contro la violenza sui bambini trasmessa sulle Reti nazionali. Io ho 30 (anzi, ventidieci) anni e a quell’età il mio lessico era più ristretto. Ricordo che in un dettato in IV elementare la maestra disse la parola “Scaturire”, io non comprendendo scrissi “Scatolire”, pensando a un rotolamento di scatole. Era la parola più vicina a “scaturire” che conoscessi. Oggi le scatole non mi rotolano. Mi girano. Non sono mai stata una studiosa di storia e filosofia, non ho la capacità di spaziare in citazioni classiche o riferimenti storico-culturali stratificati. Mi piacerebbe ma non lo so fare. Ho sempre preferito il ragionamento pratico sull’evidenza dei fatti, per lo meno riguardo all’attualità (in letteratura invece collego ipertestualmente anche troppo). Oggi si celebrano i 150 anni dell’Unità d’Italia, in un mondo a rischio scoppio III WW, in un mondo con il fiato sospeso per la contaminazione nucleare, in un mondo in cui un’onda anomala può cancellarci in un attimo (ma è sempre stato così, quand’è che saremmo diventati immortali???), in un mondo in cui i bambini di 8 anni conoscono bene la parola “abuso”. Perché subito direttamente, perché se ne parla a scuola, perché lo sentono al TG. Oggi si celebra l’unità formale dello Stato sviluppato nello Stivale. Però non c’è molto da festeggiare se si guarda alla situazione globale. Non starò qui a parlare della situazione politica che è allo sfacelo, perché noi in Italia non abbiamo l’esclsiva. In più non la seguo apposta la politica. Ho la mia idea e voto chi secondo me è il meno peggio, mantenendo comunque i miei principi (in soldoni… io Silvio l’ho votato ma non mi garba proprio l’idea delle centrali nucleari, non è che perché lo voto debba seguire pedissequamente le idee del suo partito. Altrimenti sarebbe me. E io sono un’altra persona, con altri pensieri). Vorrei invece restringere il campo della mia riflessione di questo giovedì mattina. Ho scritto poco sopra che l’unità è solo formale. In certi casi ne sono convinta. La separazione tra nord e sud e anche i campanilismi tra città della stessa regione sono evidenti e io non mi sento di chiamarmi fuori da essi. In fondo io in Italia ci vivo, in Toscana ci vivo. Grosseto e Pisa si detestano, e c’è sempre quella sottilissima sensazione quando un grossetano sente che qualcuno viene da Pisa. Grosseto è la “Terronia” della Toscana, sono io la prima a dirlo. Non foderiamoci gli occhi di prosciutto. Il sud è indietro, il nord più avanti economicamente, non ci sono colpe ma il pregresso ha fatto sì che questa situazione si creasse. A scuola in graduatoria la maggior parte delle colleghe e dei colleghi che mi precedono vengono dal sud, hanno studiato e si sono abilitati al sud e poi tramite riccerche sulle province più papabili son saliti. Entrano di ruolo e poi dopo tot anni scendono di nuovo con il posto fisso in tasca. Sinceramente un pochino ogni tanto mi dà fastidio. Sarò una brutta persona, forse sì, ma ho il coraggio di ammetterlo. Al di là di questo, che poi è una sensazione che lascia il tempo che trova, ho moltissime amiche colleghe tra queste. Ma il loro disagio è come il mio. Non maggiore, questo non glielo concedo. Sorry. Esempio: loro prendono casa nel paesino sul cucuzzolo, io invece mi faccio ogni giorno 15 km tra andata e ritorno con ghiaccio, neve e curve. Siamo uguali. Disagio per disagio. Siamo uguali perché in fondo tutte italiane no? Ecco, ho descritto una parte della sensazione di separazione che permea tra gli italiani. Ma io sono assai fiera di avere questa nazionalità. Per la storia, l’arte, la lingua bellissima che è la nostra lingua madre. Per il cibo (del quale io non godo ma perché so deficiente io), per il clima, per la forma simpatica della penisola, perché Italians do it better (tranne quelli che fanno fail ), perché ovunque noi andiamo, dagli stati europei all’America… appena le persone sentono che siamo italiani, si scalda loro il cuore. Oggi è un giorno importante per questo. Perché un pizzico di orgoglio nell’essere italiani possiamo permetterci di averlo nonostante le nostre piccole lotte intestine (che poi caratterizzano ogni nazione), perché siamo un popolo così variegato, così sfaccettato che io trovo assolutamente affascinante il fatto che se un milanese, un sardo, un toscano, un siciliano si mettono a chiacchierare in gergo (non dico in dialetto), probabilmente non capiranno che un 25% delle parole dei propri connazionali. Se non è ricchezza cultural-linguistica questa! Buona giornata. ☺ |
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All the Truth Member
Messaggi: 6,442
Data registrazione: Jun 2007
Località: Non omologata
Età: 51
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17-03-2011, 11:07 PM
Io non mi sento italiano, nè provo alcun orgoglio nazionalistico. L'unità è formale, dici bene. Nord, centro e sud hanno un comune soltanto una lingua imposta. |
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All the Truth Member
Messaggi: 5,825
Data registrazione: Aug 2010
Età: 44
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18-03-2011, 01:36 AM
Totalmente opposte, ma le posto comunque. Appunto, nel segno della dicotomia... |
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All the Truth Member
Messaggi: 2,658
Data registrazione: Jul 2009
Località: (Live from) L'Aquila
Età: 39
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18-03-2011, 02:37 AM
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ParentalAdvisoryMember
Messaggi: 244
Data registrazione: Mar 2011
Località: sul nido del cuculo
Età: 40
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18-03-2011, 11:42 AM
come diceva il buon Gaber: io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono |
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All the Truth Member
Messaggi: 4,794
Data registrazione: Jul 2005
Località: Trapani
Età: 40
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18-03-2011, 01:16 PM
io mi sento italiano fiero di esserlo e mi vergogno quando l'italia come il nostro governo ha atteggiamenti sbagliati..per cui mi sento tale nel bene e nel male |
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All the Truth Member
Messaggi: 10,462
Data registrazione: Jun 2006
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18-03-2011, 01:42 PM
Sicuramente l'unità d'Italia è stata una cosa importante, da tanti punti di vista. Oggi l'Italia ha tanti problemi, ma dal punto di vista economico e politico, basta guardare la storia, se l'unità non fosse avvenuta sarebbero stati ancora più gravi. Poi certo ci sono tanti problemi ancora da risolvere, ci sono zone dell'Italia che da 150 anni a questa parte si sono "avvantaggiate", sia per merito loro che per motivi storici e scelte del governo centrale, e zone che invece sono cresciute molto poco, che in fondo hanno problemi intrinseci che provengono ormai da tempi abbastanza remoti ma che spesso sono state viste solo come zone da sfruttare. Che l'Italia abbia un carattere unitario di nazione non è un'invenzione, una cultura italiana si ha fin dal 1300, basta leggere la divina commedia, non è che sia stata una semplice annessione di territori come qualcuno vuole farci credere, ci sono vari aspetti da considerare ma la storia è più complessa. Certo ancor oggi è una nazione giovane e con problemi grossi, al di là di quelli economici stretti: la litigiosità, ma anche la creatività, caratterizzano da sempre l'Italia e gli italiani, e sono forse 2 facce di una stessa medaglia. Poi ci sono cose assolutamente negative che non ci faranno mai onore, come la corruzione o l'illegalità diffusa, uno stato formalmente laico ma che realmente laico non è (giustamente qualcuno ha detto l'Italia è l'unico stato europeo avanzatoche non ha avuto una vera riforma protestante ed oggi da diversi punti di vista questo si manifesta in modi di pensare ed in ambito politico - come dice il detto "Graecia capta ferum victorem coepit", relativamente alla conquista con le armi della Grecia da parte dei romani, ma viceversa la conquista vera fu quella sui romani da parte dei greci, dal punto di vista culturale, così mi sento di dire, con la breccia di porta Pia l'allora nascente stato italiano riuscì ad annettere Roma ed ad annullare quasi il potere temporale dello stato pontificio, ma in realtà dal punto di vista culturale e del modo di pensare tuttora deve fare i conti con uno stato fortemente ancorato al clero ed alle idee del cattolicesimo e delle gerarchie ecclesiastiche, non è necessariamente una critica ma un dato di fatto) . Certo, l'Italia oggi sta attraversando un periodo difficile, anche se forse nella sua storia ha avuto diversi periodi ancora più difficili. Però la speranza c'è che si possa affacciare al futuro risolvendo almeno una parte dei suoi problemi, facendo leva sull'energia e sulla creatività che sempre l'hanno caratterizzata, come è sempre stato nei secoli passati |
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All the Truth Member
Messaggi: 602
Data registrazione: Feb 2011
Località: Catania
Età: 37
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18-03-2011, 02:35 PM
non c'è lavoro, non c'è istruzione, non c'è meritocrazia, esponenti politici ignoranti e polizia corrotta... non ho niente da festeggiare... |
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(#9)
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All the Truth Member
Messaggi: 4,794
Data registrazione: Jul 2005
Località: Trapani
Età: 40
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18-03-2011, 02:42 PM
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All the Truth Member
Messaggi: 602
Data registrazione: Feb 2011
Località: Catania
Età: 37
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18-03-2011, 02:49 PM
amo l'italia e sopratutto la sicilia geograficamente, ma non trovare lavoro, non potersi costruire un futuro con le proprie mani se non si è raccomandati è demotivante, per questo l'unica scelta che mi resta è partire. |
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All the Truth Member
Messaggi: 15,115
Data registrazione: Sep 2008
Località: Mvtina
Età: 40
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18-03-2011, 03:44 PM
Sentirsi italiano...mi piacerebbe. Ma non si capisce cosa voglia dire. Cosa vuol dire essere italiano? Ad ascoltare gli altri (all'estero) siamo caldi, solari, simpatici latinlover, ma appena ti giri salta fuori che siamo sol dei laidi maleducati ladri e irrispettosi. E non gli si può dar torto. Lo si vede in italia e lo si vede fra tanti turisti all'estero. Non saremo gli unici, ma non è di certo una scusante. Poi non essendoci una ben che minima forma di unità, non serve un cazzo. Qua ci si sente romani, ci si sente siciliani, ci si sente lombardi, emiliani ecc. Vi è sempre stata una capillare forma di xenofobia e di ristrettezza mentale che con gli anni non va migliorando. Forse è solo meno in evidenza dato che ora c'è il "problema" maggiore, gli immigrati veri, quelli che non credono nella croce di legno e che hanno un colore della pelle mai visto. Ma i problemi anche se mimetizzati rimangono. |
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All the Truth Member
Messaggi: 4,438
Data registrazione: Oct 2009
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18-03-2011, 04:06 PM
Che dirvi , L'Italia è giovane ( non sono mazziniano però ). E dopo il crollo dell'Impero Romano d'Occidente , tutto si è maledettamente complicato , sino ad arrivare alla situazione odierna Certo gli abitanti della penisola italica ( isole comprese) si distinguono molto dai francesi o dai tedeschi , e anche dagli abitanti della (perfida) albione In meglio o in peggio.....bho ??????? |
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(#13)
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inattivo
Messaggi: 6,156
Data registrazione: Jan 2010
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20-03-2011, 09:28 PM
Potrei continuare un bel pò. |
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(#14)
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All the Truth Member
Messaggi: 602
Data registrazione: Feb 2011
Località: Catania
Età: 37
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20-03-2011, 10:08 PM
quoto in toto! |
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(#15)
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All the Truth Member
Messaggi: 20,462
Data registrazione: Jun 2007
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21-03-2011, 12:55 AM
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