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Vecchio
  (#76)
LiborioAsahi LiborioAsahi Non in Linea
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Predefinito 07-05-2011, 09:47 PM


Poi c'è una cosa che mi ha sempre incuriosito. QUesta proprio mi pare ancora più contradditoria di "avere fede"...quando uno ha fede per la tal religione, ad esempio un cristiano cattolico, non ha prove, ma ha fede e si può dire che un perchè c'è. Poi però questo, tipicamente, si scaglia contro altre religioni, proprio perchè caratteristico delle religioni più in auge è quello di descriversi come le uniche vere
Quindi, mi chiedo citando questo elenco
Lista religioni/divinità cosa si può dire? cioè come fa uno che crede a un dio, perchè ha 'sta fede e in concomitanza a dare del pirla a un altro perchè "sente" una fede diversa ???

Sono curiosissimo di sentire le vostre opinioni.


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kokito
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Campo davvero minato questo della religione...è sempre un dibattito nelle mie discussioni con amici.
Fino a praticamente 15 anni ho fatto il chierichetto, scuola elementare in un istituto parificato con maestra suora, famiglia cattolica anche se non praticante al 100% ed essendo del sud, fede sentita anche folkloristicamente parlando all'ordine del giorno.
Ed ora maggiorenne vaccinato e direi adulto, pensando con la mia testa la penso in modo diverso, anche se sinceramente non mi sono mai sentito cattolico o qualtomeno non ho avuto occasione e/o esigenza di attaccarmi a qualcosa di trascendente.
Con gli anni mi sono fatto domande e dato risposte, giungendo alla conclusione di essere non credente o almeno secondo il signifcato che ne danno i cattolici cristiani.
Diciamo che sono razionale, quindi non potrei mai credere ad Adamo ed Eva... ragion per cui non posso essere cattolico cristiano.
Però credo nella figura di Gesù come figura storica realmente esistita ma non come lo raffigurano o vogliono raffigurare i vangeli.
A tal proposito segnalo il libro che ho letto di Corrado Augias e Mauro Pesce, "Inchiesta su Gesù"...
Devo dire anche che sono molto affascinato dagli Dei Greci ai tempi dell'olimpo
Anche quelle nordiche spaccano
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  (#77)
orange orange Non in Linea
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Predefinito 07-05-2011, 10:00 PM


Infatti per me le religioni dovrebbero coesistere senza entrare in conflitto tra loro.
Spesso si sente dire che le religioni sono solo vari modi di adorare e chiamare in modo diverso lo stesso Dio.
Quindi su quel principio perchè non accettare culti diversi (anche senza quella motivazione bisognerebbe accettarli)
Invece ci sono guerre di religione, attacchi, omicidi, tutto in nome di una fede che viste le azioni non può definirsi tale.

Dopotutto se si pensa che viviamo in una società dove una persona nera può essere disprezzata solo per essere di razza diversa, dove uno che si veste da scEMO fa subito pensare ad un poco di buono, perfino i disabili hanno problemi un giorno si e l'altro no penso che alla fine la fede centri poco.

Disprezziamo il diverso, che sia perchè è nero oppure perchè crede in Allah non conta, ogni etnia vuole prevaricare sulle altre, la religione è solo una delle sfaccettature.
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  (#78)
LiborioAsahi LiborioAsahi Non in Linea
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Predefinito 07-05-2011, 10:12 PM


è un problema in più però. E non irrilevante se si tiene conto della sua capacità di manipolazione. Poi si, la xenofobia avanzerebbe cmq, anche se in modo caotico e personale. Con la religione riesce a proseguire militarmente ordinata, con canoni precisi, non è che a me non piacciono i gialli e a te i neri. Se siamo della tal religione sono infedeli. E questo basta.

Cmq le tue frasi iniziali mi fan sembrare idoneo il modo di dire sulla botte piena e la moglie ubriaca...cioè, se la fede in cui credi dice che è l'unica possibile, cosa fai, correggi il testo sacro? ti distacchi, diventando la 10000000000esima branca protestante (che poi son tutte nuove religioni )? tanto vale crearsene dall'inizio una di mano propria, secondo i propri gusti e dire a tutti di non permettersi di criticarla perchè vi è la libertà di culto...
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  (#79)
orange orange Non in Linea
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Predefinito 07-05-2011, 10:17 PM


Se le religioni non entrassero in insensato conflitto che problema ci sarebbe se ci fossero mille e mille culti?
Ognuno crede nel suo Dio e che importa?

Ovvio che se uno crede in un Dio vendicativo che autorizza ad andare in giro a uccidere gli infedeli a colpi di bazoka allora un problemino sorge.

Io parlo del discorso ipotetico della possibilità che ognuno guardasse nel suo giardino sfregandosene di quello che pensano altre persone con un culto differente.
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  (#80)
LiborioAsahi LiborioAsahi Non in Linea
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Età: 40
Predefinito 07-05-2011, 10:28 PM


A bè, se è per la serie: sarebbe un mondo migliore nel caso fosse...
sono d'accordo con te ...
però non è così.
Ad esempio la religione cristiana, qua così in voga a forza di secoli di plagio, di torture e esecuzioni sommarie di chi vi si ribellava o la metteva in dubbio. Adesso tutti la dovrebbero accettare?



Cmq non era proprio quello il succo della mia domanda. Io volevo capire come il credente medio potesse ritenere inaccettabile il credo altrui.
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  (#81)
Chianti04 Chianti04 Non in Linea
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Predefinito 07-05-2011, 10:31 PM


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Se le religioni non entrassero in insensato conflitto che problema ci sarebbe se ci fossero mille e mille culti?
Ognuno crede nel suo Dio e che importa?

Ovvio che se uno crede in un Dio vendicativo che autorizza ad andare in giro a uccidere gli infedeli a colpi di bazoka allora un problemino sorge.

Io parlo del discorso ipotetico della possibilità che ognuno guardasse nel suo giardino sfregandosene di quello che pensano altre persone con un culto differente.
STRAQUOTO!
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  (#82)
Gianlu..... Gianlu..... Non in Linea
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Predefinito 07-05-2011, 10:36 PM


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LiborioAsahi
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Il fatto Novellino è che nella realtà dei fatti non si è mai vista una religione che non critichi un non credente. Quindi non mi sentirò mai in colpa a ripetere quello che penso.

C'è poi da dire che io non la vedo come una mancanza di rispetto, la vedo come un aiuto. Ho aiutato amici a uscire dall'alcolismo, dall'abuso di altre sostanze...bè per me non cambia molto.
da wikipedia

Risposta scientifica al paradosso

Da un punto di vista strettamente scientifico, la risposta alla domanda da cui scaturisce il paradosso è piuttosto semplice, e non può essere altro che: "nessuno dei due". Per comprendere questa risposta, occorre considerare che, da un punto di vista evoluzionistico, gli uccelli (e dunque anche le galline) derivano da determinati ceppi di rettili, animali a sangue freddo dotati della capacità di deporre uova. Il diretto predecessore degli uccelli, perciò, deponeva già le uova, pur non essendo ancora, in senso stretto, un uccello né tanto meno una gallina. Il processo tramite il quale da questo primitivo predecessore dei moderni uccelli si è giunti all'essere chiamato gallina è un meccanismo - chiamato speciazione - che coinvolge numerosissimi eventi genetici e che per necessità non può avvenire che in un tempo molto lungo - milioni di anni - e che non può essere ricondotto a un semplice passaggio da uovo a gallina (o viceversa).
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  (#83)
Trokji Trokji Non in Linea
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Data registrazione: Jun 2006
Predefinito 07-05-2011, 10:38 PM


La mia domanda invece era: perché ad un ateo dovrebbe dar noia la religione finché nessuno influisce sulla sua libertà e sulla sua capacità di scelta?
Per la religione cristiana non era un problema di religione, era un problema di società, civiltà e potere.
Non a caso i gulag ci sono stati in URSS, così come le bombe atomiche "lancia e poi vacci a vivere", dove si riteneva l'ateismo di tutti necessario.
Laddove c'è chi vuole mantenere o accrescere il proprio potere puoi strumentalizzare qualunque cosa o qualsiasi ideale.
Per la tua domanda la risposta è che in tutte le religioni è previsto di essere detentori della verità.
Infatti il proselitismo è una caratteristica di quasi tutte le religioni, ma c'è un modo pacifico di farlo ed uno meno.
Anche la bibbia parla di "Dio degli eserciti" ed ha dei passaggi tutt'altro che pacifisti, eppure il mondo cristiano non pensa a fare delle crociate da secoli.
Molto dipende dall'interpretazione, infatti la guerra santa la puoi intendere come un proselitismo attivo e pacifico o come una guerra vera e propria. Semplifico perché bibbia e corano non sono la stessa cosa
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Vecchio
  (#84)
orange orange Non in Linea
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Data registrazione: Apr 2008
Predefinito 07-05-2011, 10:49 PM


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LiborioAsahi
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A bè, se è per la serie: sarebbe un mondo migliore nel caso fosse...
sono d'accordo con te ...
però non è così.
Ad esempio la religione cristiana, qua così in voga a forza di secoli di plagio, di torture e esecuzioni sommarie di chi vi si ribellava o la metteva in dubbio. Adesso tutti la dovrebbero accettare?



Cmq non era proprio quello il succo della mia domanda. Io volevo capire come il credente medio potesse ritenere inaccettabile il credo altrui.
Tra religiosi:

Se il tuo Dio dice di pregarlo 3 volte al giorno e gli altri non lo fanno.
Se il tuo Dio dice che la mucca è sacra, e gli altri la mangiano.
Se il tuo Dio dice puoi avere una donna e gli altri hanno un harem
Se vuoi costruirti il tuo tempio e qualcuno non lo vuole perchè non è della religione ufficiale, (anche se pagano tutto loro)



Tra atei e religiosi

Se si costruiscono luoghi di culto con soldi statali o il loro contributo
Se si costruiscono sempre luoghi di culto ma addirittura di religioni diverse da quella nazionale
Se vuoi avere un figlio con l'aiuto della scienza e te lo impediscono

Motivi per scannarsi ci sono, si trovano,si inventano

Ultima Modifica di orange : 07-05-2011 10:54 PM.
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  (#85)
Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 08-05-2011, 12:13 AM


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Trokji
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La mia domanda invece era: perché ad un ateo dovrebbe dar noia la religione finché nessuno influisce sulla sua libertà e sulla sua capacità di scelta?
Perchè non è così. Ogni religione pretende di imporre le proprie regole; è successo nei secoli passati, succede tutt'oggi.
Nei paesi islamici NON è consentito professarsi atei.
Nei paesi cattolici c'è questo "privilegio", ma la Chiesa manifesta un altissimo grado di ingerenza nelle questioni laiche, che va a limitare la possibilità di scelta di chi non crede. C'è bisogno di fare degli esempi?...
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Vecchio
  (#86)
Trokji Trokji Non in Linea
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Data registrazione: Jun 2006
Predefinito 08-05-2011, 02:28 AM


Qualcuno pretenderebbe di imporle, ma lo stato è laico, quindi le leggi passano attraverso il parlamento, espressione della volontà popolare. La chiesa ed i suoi esponenti, a torto o a ragione, a seconda dei casi che siano, possono affermare una propria opinione su un argomento o sull'altro, ma alla fine rimane il governo a decidere, eletto dal popolo italiano salvo prova contraria.
Se vi ritrovate delle leggi che sembrano essere l'ingerenza della chiesa sulla vita di tutti, questo è per scelta del popolo, casomai quindi ci sarebbe da prendersela con questo.
Su una proposta di legge o su un referendum la chiesa può esprimere una posizione (o più posizioni perché spesso si divide in merito a certe questioni), così come possono esprimerle altri, o la esprimerei io se mi intervistassero e lo farebbero se per esempio fossi il sindaco di una città.
Ma poi la decisione di votare il referendum in un modo o l'altro o non votare affatto spetta ai cittadini, così come sono loro a scegliere i loro rappresentanti.
Un dubbio che in fondo mi viene è che molti che sostengono a spada tratta l'ateismo per fervore e, da certi punti di vista, chiusura mentale, sono simili ad alcuni religiosi.
Cioè vogliono fare proselitismo anche con modi poco docili, tendono a denigrare chi la pensa diversamente ed a non accettare posizioni diverse. Sicuramente sono più vicini ai religiosi estremisti di quanto ci si aspetterebbe da persone che pensano di impostare il proprio credo sulla concretezza o sulla ragione o sulla scienza.Sicuramente è molto diverso dall'atteggiamento di chi è agnostico o di chi è un laicista, che poi creda o meno
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