|
Il Club Il luogo di ritrovo dove discutere tra amici come al bar
Ciao amico visitatore, cosa aspetti? Apri una discussione subito nella sezione Il Club |
|
LinkBack | Strumenti Discussione | Modalità Visualizzazione |
(#1)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 3,856
Data registrazione: Oct 2009
|
Economia Inside -
08-09-2011, 04:06 PM
Economia Insidei paesi occidentali sono in crisi,gli Usa sono in crisi....i cinesi,mediorentali,i russi sono sempre più ricchi....basta vedere il mondo del calcio per rendersi conto... dove si va a finire? perchè da me,come credo nel resto d'italia,stanno chiudendo tante attività,molti piccoli-medio imprenditori sono allettati a trasferirsi in svizzera per trarne vantaggio... mentre dove vivo già due bar sono stati acquistati in contanti(intendo senza rate,mutui ecc ecc)....dai cinesi,sempre piu asiatici,indiani che comprano case sempre in contanti....ma cosa è? i cinesi non si sa cosa facciano,non conosco grandi aziende loro...eppure vedo che da me si stanno espandendo in una maniera allucinante... |
|
|
(#2)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 2,658
Data registrazione: Jul 2009
Località: (Live from) L'Aquila
Età: 39
|
08-09-2011, 04:18 PM
anche il giappone negli anni '70-'80 era destinato a scalare l'economia mondiale e a primeggiare, ma sono 30 anni e più che sta ancora là...il punto è che chi oggigiorno cresce è solo perchè prima si trovava in una pessima condizione (cina, medioriente). Il calcio non fa testo, è l'unico settore economico che non segue logiche di mercato...perchè? perchè secondo te i contratti li fanno rispettare? NO! Il punto è: è sbagliata l'idea di poter crescere sempre e comunque, perchè in realtà non è così in quanto, comunque sia, il rapporto risorse/mercato è pur sempre limitato. Tra 20-30 anni vedremo come ci si catapulterà nel mercato africano e tra 100 arriveremo a vendere frigoriferi agli esquimesi... |
|
|
(#3)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 15,223
Data registrazione: Apr 2008
|
08-09-2011, 05:38 PM
A dire il vero la Cina si è già "catapultata" in Africa, l'Europa pian piano si muoverà. Forse. |
|
|
(#4)
|
|
Uncensored Magister
Messaggi: 25,331
Data registrazione: Jan 2005
Località: Kalepolis
Età: 48
|
08-09-2011, 06:37 PM
Bhe, basta vedere i continui sequestri per capire come i cinesi riescono a comprare tutte quelle attività. Hanno una potenza economica incredibile, che dipende dalla vendita di prodotti tarocchi, evasione fiscale e sfruttamento dei loro stessi connazionali. Per il resto, l'economia è chiaramente in declino perchè si è basata sulla fantascienza in questi ultimi decenni. Ora come ora solo chi è veramente in gamba emergerà, i ricchi continueranno a diventare sempre più ricchi ed il numero di persone sotto la soglia di povertà crescerà. Già solo con l'attuale manovra per il pareggio di bilancio, una famiglia con un reddito di 50mila euro (magari......) spenderà 1500 euro in più. Scappare all'estero? Dove? Non è che ci sia tanta scelta. Ormai, per campare, bisognerà ricorrere alla famosa arte di arrangiarsi ed iniziare a fare 1-2 lavori supplementari. |
|
|
(#5)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 15,223
Data registrazione: Apr 2008
|
08-09-2011, 10:05 PM
Gigolò? |
|
|
(#6)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 6,442
Data registrazione: Jun 2007
Località: Non omologata
Età: 51
|
08-09-2011, 10:29 PM
...ed ecco perchè sto prendendo in considerazione la cosiddetta "decrescita felice"... |
|
|
(#7)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 556
Data registrazione: Feb 2011
Età: 33
|
09-09-2011, 02:04 PM
Ti risparmio la storia dell'economia pratese. Fondamentalmente abbiamo a che fare con animali da lavoro, che non hanno paura di sgobbare per 18 ore al giorno. Vengono pagati e si pagano tra di loro in contanti, soldi che non sono ne sporchi ne riciclati, sono semplicemente frutto di lavoro a nero e sottoretribuito, che però sarà sempre superiore al reddito di un operaio con contratto regolare, per ovvi motivi fiscali, vedi tasse e contributi. Oltre ad essere dei perfetti stacanovisti, sono dei bravi risparmiatori che però non trattengono presso di se il denaro, anzi hanno il pregio di far girare e di immettere liquidità nell'economia con un flusso costante. Circa due anni fa al centro commerciale "I Gigli" tra Firenze e Prato, un cinese/pratese comprò circa 50 Iphone pagando in contanti. Quindi il tuo esempio non è roba dell'altro mondo. I cinesi che tu vedi a giro per l'italia, sono persone che arrivano da paesi che non hanno niente a che vedere con la capitale Hong Kong, ma da zone della cina remote e povere. Sono di un ceto più che basso, sono contadini, che però se si arricchiscono assumono le sembianze del borghese arricchito, quindi dall'apino sono passati senza mezze misure al Porche Cayenne. Dalla fine degli anni '70 si sono aperti i cancelli ed hanno iniziato l'emigrazione massiccia. La routine è stata la solita per ogni città: veniva scelto un quartiere adatto all'insediamento e ben preposto allo sviluppo di un ghetto. Di fatti sono solitamente luoghi in cui è facile spodestare la popolazione autoctona e conquistare territori! sembra roba paleolitica ma è così che operano, ovviamente in modo sibillino e sotto un profilo prettamente economico, poiché dal punto di vista sociale non hanno nessuna volontà di integrarsi, anzi più possono evitare contatti con i loro ospitanti meglio è per la loro microeconomia. Se devo essere sincero, nonostante viva in questa realtà da sempre, subendo ogni giorno i discorsi dei vari imprenditori, piccoli o grandi che siano, sulla situazione di Prato e del mercato tessile, non nutro un odio per questa gente. Proprio questi ultimi hanno voluto che si incrementasse il flusso migratorio affinché potessero avere una buona parte di operai da poter sottopagare e poter massimizzare i profitti. L'imprenditore un po' sciocco non avrebbe immaginato che a breve avrebbero avuto a che fare con delle macchine economiche. Ma gli economisti sì! Conoscevano già l'andamento del Mercato asiatico e conoscevano il profilo lavorativo di quelle popolazione. Sapevano dunque che l'apertura alla globalizzazione avrebbe portato inevitabilmente ad una concorrenza più che spietata. Ma agli economisti non gliene frega assolutamente niente se Tizio fallisce e se Kaio rileva la sua impresa. Loro fanno i conti, fanno previsioni e vengono pagati per monitorare l'andamento dei mercati. Inutile comunque stare a lamentarsi. L'italiano pretende di non lavorare più di otto ore al giorno, si lamente perché paga troppi contributi, ma ovviamente vuole un contratto in bianco. Nel frattempo vuole la tredicesima, la quottordicesima, la maternità, la paternità, la cassa integrazione e pretende fino all'ultimo centesimo dall'inps che gli paghi il mignolo fratturato. Il cinese si alza mangia e lavora, dorme poco e lavora. Vuole il Cayenne? Sa che deve lavorare per l'appunto come un "cinese" per guadagnarselo. Vuole quell'azienda lì! State tranquilli che l'avrà. Dove è il bug in tutto questo? La finanza e lo stato si tappano gli occhi. |
|
|
(#8)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 3,856
Data registrazione: Oct 2009
|
09-09-2011, 04:17 PM
però facendo due calcoli al volo... il cinese lavora anche 18 ore al giorno,in nero,non paga contributi,tasse e quant'altro...mettiamo che prende 2000 euro al mese..il cayenne in CONTANTI lo paga dopo almeno 5 anni di lavoro... nel mio quartiere,un normalissimo quartiere di periferia,c'è una famiglia cinese che non si sa cosa faccia,che ha due range rover,uno bianco uno nero,un x6,una bmw gt,una mini full optional,e un x5....lavoreranno anche come delle bestie,ma sai cosa vuol dire mantenere solamente quella roba...poi io parlo cosi,senza sapere bene i se e i ma.. dove lavoravo un anno fà,facevo 10/11/12 ore al giorno,con straordinari,mangiando 15 minuti in auto,con gli straordinari non era neanche un brutto prendere,ma di certo non poevo prendermi un cayenne e mantenerlo per esempio.... altro problema è che sempre meno aziende pagano gli straordinari,ma accumulano le ore di straordinari e le smaltiscono pian piano... |
|
|
(#9)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 15,115
Data registrazione: Sep 2008
Località: Mvtina
Età: 40
|
09-09-2011, 05:19 PM
Bè io di cinnesi ne ho conosciuti un paio, più per necessità che per altro, dato che nella mia zona non c'è più un bar "italiano". Anche li cinesi di 22 anni che comprano in contanti dei Bar, poi tanto di cappello dato che lavorano con una dedizione mai vista...però ci vanno in M3 nuova di pacca. A detta loro tutti quei soldi vengono direttamente dalla cina. Qua "investono" inizialmente. Poi spendono il meno possibile, sfizi a parte, lavaorano come dannati e tutto ciò che guadagnano o lo reinvestono o lo mandano in cina Ci schiacceranno del tutto se continua così. |
|
|
(#10)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 10,462
Data registrazione: Jun 2006
|
09-09-2011, 10:05 PM
Ma i Cinesi che vengono qua sono in realtà abbastanza eterogenei. Si va dagli imprenditori cinesi (pochi ma ci sono qua in Italia), al lavoro soprattutto mal pagato ma regolare, al lavoro irregolare in nero schiavistico, come purtroppo succede spesso nelle zone di prato. Che poi questo lavoro sia sfruttato da altri Cinesi, Italiani o altro non cambia molto, si tratta di condizioni simili allo schiavismo, persone che lavorano 18 ore per un tozzo di pane e non vedono la luce per giorni.. altro che Cayenne! Così come in Cina, ci sono alcuni milioni di persone relativamente benestanti, che possono permettersi un'auto e possono accedere alla maggior parte dei beni di consumo (difficilmente a livelli come accade nromalmente in UE o USA), ma la maggior parte % della popolazione vive al livello della povertà, ci sono poi poche migliaia di persone che sono molto ricche. Secondo me dare contro la Cina è solo un capro espiatorio che gli imprenditori italiani vogliono trovare (non sempre ma a volte sì) per nascondere gli errori che hanno fatto e stanno facendo. Spesso hanno preteso di vivere di rendita, senza innovare realmente i loro prodotti, puntare sulla qualità anziché competere sempre di più coi prodotti asiatici sul lato della quantità dei prezzi, battaglia persa in partenza, se non evadendo le tasse e sfruttando il lavoro, non solo abbassando gli stipendi a livello da fame ma anche espandendo il lavoro in nero. Non a caso le aziende italiane che hanno invece innovato e puntato su prodotti di qualità spesso hanno incrementato il loro fatturato nonostante la crisi. La stessa cosa è successa nel mondo del lavoro in senso più lato, perché la globalizzazione ha tolto dei muri che portavano all'immobilismo ed aperto il via a cambiamenti rapidi. E' vero che c'è un problema di occupazione, ma questo è accentuato enormemente dal fatto che ci sono settori nei quali c'è un eccesso di addetti e di persone che vogliono entrare in quel settore lavorativo, mentre altri settori dove c'è una grossa carenza, tanto che è necessario e sarà sempre più necessario l'accesso in quei settori da parte degli stranieri. In Italia c'è una carenza ad esempio di ingegneri e medici che si andrà accentuando nei prossimi anni, ma anche carenza di esperti in settori di artigianato di alto livello e manodopera qualificata. In altri settori c'è un eccesso, eppure continua ad esserci un grosso afflusso nelle facoltà letterarie che poi portano a tali sbocchi lavorativi. Insomma quello che succede quando ci sono cambiamenti è che è necessario evolversi. L'unica soluzione è questa per sopravvivere.. sia per uno stato che un individuo..approdare ad un livello superiore di conoscenza specifica di alto livello, essere disponibili a viaggiare..oppure per un'azienda è quello di innovare, proporre prodotti diversi che abbiano qualcosa in più rispetto a quelli degli altri, abbattere le barriere fisiche ed ampliare il proprio mercato (in % sono ancora poche le aziende disposte a spedire online o offrire servizi online) non schiacciarsi ad un livello più basso di quello precedente. Purtroppo però evolversi è faticoso e dispendioso, e sono poche le persone e le aziende che sono disposte a farlo. |
|
|
(#11)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 556
Data registrazione: Feb 2011
Età: 33
|
09-09-2011, 10:23 PM
Vero il discorso del rinnovamento dei macchinari e delle tecnologie. Le poche aziende tessili pratesi rimaste sono quelle che ancora oggi dominano il settore di prima qualità perché hanno saputo mettersi in gioco investendo e cambiando il materiale obsoleto. Tornando ai cinesi, ci sarebbe una parentesi chiamata "Mafia" che merita un approfondimento a parte. Ai soldi del lavoro a nero si uniscono questi del lavoro sporco. Ma credimi David, ci sono pochi mafiosi e molti lavoratori. Quindi si torna li, cambia l'approccio con il lavoro e di conseguenza il profitto. |
|
|
(#12)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 15,115
Data registrazione: Sep 2008
Località: Mvtina
Età: 40
|
10-09-2011, 11:41 AM
se la manodopera gialla costa 2€euro all'ora e quella tricolore costa 6-8€ l'ora, se in italia paghi un fottio di tasse e in cina na sega, se in italia devi rispettare delle normative complicate-tenere le emissioni inquinanti entro certi limiti che continuano a diminuire di anno in anno-essere oltremodo in sicurezza e sempore tutto a spese dell'imprenditore...come si può fare un bullone in italia a un prezzo concorrenziale con quello giallo? Non è colpa dell'imprenditoria, semplicemente in determinati settori non può più esserci storia. |
|
|
(#13)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 10,462
Data registrazione: Jun 2006
|
10-09-2011, 03:48 PM
Semplicemente perché la manodopera gialla come tu la chiami (riferendosi a quella Cinese in senso lato, non certo a quella Giapponese o di certe zone di Hong Kong o Taipei) è solo manodopera, non è artigianato di alto livello. Il problema è proprio qui: se pretendi di continuare a montare i bulloni sei destinato a diventare uno schiavo o a vivere dei sussidi dello stato in un modo o nell'altro (finché lo stato decide di darteli). La competizione deve esserci offrendo di più: l'Italia è sempre stata la patria dell'artigianato, della qualità, dell'inventiva. I pochi servizi di vestiti su misura per esempio che ci sono (alcuni dei quali offrono servizi on line) non soffrono la crisi, rimanendo al settore del tessile. Ciò non significa fare solo tipologie di abiti tipicamente sartoriali, ma anche saper proporre jeans e prodotti più moderni.. siestende la personalizzazione a vari settori, laddove la produzione in serie non può garantire lo stesso livello qualitativo. Non parlando dell'artigianato poi c'è geox o altre marche.. che hanno tecnolgocie, materiali o altro che altri non sono in grado di offrire. Si può parlare anche dell'agricoltura, dove abbiamo un esempio passato e presente. Come può competere un paese come l'Italia, sopratutto collinare e con dimensioni dei terrei coltivabili di norma relativamente piccoli, con un paese come gli stati uniti, che tipicamente ha enormi distese pianeggianti, perdipiù con una meccanizzazione e sovvenzioni all'agricoltura inarrivabili, dal punto di vista dei cereali? in nessun modo, se non facendo altro o proponendo prodotti diversi. Non a caso l'Italia è un territorio adattissimo in termini di clima e territorio alla coltivazione di prodotti ortofrutticoli. Coltivare cereali però è meno faticoso e più semplice di coltivare frutta ed ortaggi..infatti enormi sovvenzioni europee sono state sperperate per i cereali (laddove erano invece indirizzate verso il settore ortofrutticolo). Infatti ora, a parte singoli settori, l'agricoltura italiana si trova piuttosto disastrata. Una via di fuga è stata il "biologico", un settore che non a caso cresce sempre di più, perché in america o in altri paesi grossi produttori non c'è la ovlontà di creare questo mercato anche per questioni di mentalità. Questo permette di avere di nuovo margini, con un valore "aggiunto" che il mercato globale non è in grado di offrire, per cui costituisce qualcosa in più che permette di nuovo di essere concorrenziali. Innovazione non sempre vuol dire industrializzazione appunto, ma ricerca di strade alternative, qualitative, in grado di soddisfare i clienti: ecco quindi oltre al biologico la nascita di gelaterie che non usano prodotti industriali (che negli ultimi anni si sono espanse molto solo per fare un esempio), del km 0 e dei prodotti biologici, e così via. E' chiaro che se pretendi di stare a montare un bullone come un operaio cinese, allora diventerai un operaio cinese. tra l'altro questo tipo di lavori probabilmente nell'arco di pochi anni tenderanno sempre più a ridursi, dato il sempre più graduale aumento della meccanizzazione e robotizzazione. Nell'arco di 20-30 anni l'area asiatica andrà incontro probabilmente ad una "europeizzazione", nel senso di minori tassi di crescita, graduale riduzione del lavoro sottopagato ed aumento della richiesta di diritti. Sicuramente ora si avvia il boom economico del continente africano, che a detta di molti analisti non è un fenomeno passeggero ma duraturo, seppure con le differenze che ci sono all'interno degli stati africani, dove alcuni crescono di oltre il 10% l'anno, altri di meno del 5% perché già benestanti (come il sudafrica) oppure per motivi di grave instabilità politica o guerre in corso. |
|
|
(#14)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 15,115
Data registrazione: Sep 2008
Località: Mvtina
Età: 40
|
10-09-2011, 04:44 PM
Non ti do torto, ma il tuo pensiero lapida la maggior parte degli italiani. Sarà più bello fare raffinati prodotti d'artigianato, ma la parte preponderante degli italiani viveva di lavori "dozzinali". Ma non accuso i cinesi di "fregare" gli italiani. Per una serie di casualità sono semplicemente e fortemente avvantaggiati. Semplicemente li ritengo un problema per tutti i paesi industrializzati (anche per l'africa che verrà deturmata come il loro paese natale). Hanno almeno le nostre tecnologie e la voglia di fare degli europei di un secolo fa, senza interessarsi delle conseguenze sull'ambiente e sulla salute dei loro cittadini. Figurarsi di quella degli altri. E poi qui mi fermo perchè le mie frasi potrebbero essere ritenute meramente razziste e non voglio finire a fare discorsi elementari e lapalissiani. |
|
|
(#15)
|
|
All the Truth Member
Messaggi: 6,442
Data registrazione: Jun 2007
Località: Non omologata
Età: 51
|
10-09-2011, 06:08 PM
ma il paradosso insuperabile è che siamo noi complici di questo meccanismo e i nostri imprenditori fanno a cazzotti per investire al risparmio nel paese che gliela metterà definitivamente nel culo. E' bello vedere come per andare dietro al mero profitto il sistema stia collassando su se stesso, è una soddisfazione impagabile. |
|
|