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  (#16)
carlo88 carlo88 Non in Linea
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Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 21-06-2012, 04:21 PM


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lawrencetb
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Sul discorso che apre la mente secondo me sono solo balle. La mente o ce l'hai aperta di tuo o non sarà certo prendere 10 vocabili e metterli in fila in modo congruente a farlo.
Potresti dire "non sono d'accordo", sarebbe più carino.

Comunque in prima istanza io parlo per esperienza personale, in seconda istanza intendevo dire (chiedo scusa se non mi sono spiegata bene) che lo studio - e per me questo include anche la letteratura - , la cultura aprono la mente. Chi è ignorante è statisticamente di mente chiusa, perché vive dei suoi cliché, non si informa, non legge, non conosce.

L'informazione, la lettura sia a scuola (ma andrebbe riformato tutto il modello di insegnamento, lo dico da addetta ai lavori) che fuori sono risorse importantissime.

Sempre imho.
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  (#18)
greatescape greatescape Non in Linea
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Predefinito 21-06-2012, 04:42 PM


però anche avere la mente aperta sui libri non te la porta ad avere aperta nella vita.
e poi un conto è quando una cosa viene imposta e un'altra quando nasce come passione, la voglia della conoscenza del sapere.
magari per colpa della scuola molti ragazzi non leggono libri, sono senza interesse, poi in età adulta si prende la divina commedia, l' iliade, l'odissea ecc.
la scuola italiana secondo me è sbagliata cosi com'è.

gli indirizzi nelle superiori sono sbagliati, la scuola va riformata, deve essere uguale per tutti e non con indirizzi come ragioneria, classico, artistico ecc...
dovrebbe avere alla base delle materie obbligatorie e poi altre facoltative da scegliere.

io toglierei anche le bocciature ... sicuramente le toglierei almeno fino ai 16 anni di età.
non so se ancora si boccia alle elementari o alle medie, questo l'ho sempre visto come una cattiveria gratuita verso il bambino.

poi reputo che molte volte la colpa sia anche degli insegnanti se un alunno non studia e non va bene a scuola.
questa differenza la si vede sopratutto alle superiori ma anche alle medie ho visto certi tipi che se potessi tornare indietro gli darei qualche bel calcio nel sedere.
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  (#19)
lawrencetb lawrencetb Non in Linea
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Predefinito 21-06-2012, 04:47 PM


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Acid Angel
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Potresti dire "non sono d'accordo", sarebbe più carino.

Comunque in prima istanza io parlo per esperienza personale, in seconda istanza intendevo dire (chiedo scusa se non mi sono spiegata bene) che lo studio - e per me questo include anche la letteratura - , la cultura aprono la mente. Chi è ignorante è statisticamente di mente chiusa, perché vive dei suoi cliché, non si informa, non legge, non conosce.

L'informazione, la lettura sia a scuola (ma andrebbe riformato tutto il modello di insegnamento, lo dico da addetta ai lavori) che fuori sono risorse importantissime.

Sempre imho.
Non sono d'accordo

Probabilmente perchè abbiamo concezioni diverse di "mente aperta". Per me mente aperta è essere disposti ai cambiamenti, avere la volontà di informarsi e conoscere (non essere informarti e conoscere perchè si è stati costretti).

Che gli ignoranti siano spesso di mente chiusa è vero, perchè sono affezionati alle loro abitudini, ma non è anche vero che spessissimo persone acculturate sono nella stessa situazione? Perchè affezionate ai loro studi, ai loro titoli, ai loro riconoscimenti?

Porto un esempio che sicuramente sarà condiviso anche da simili. Da ex giocatore di poker pseudo-professionista sono rimasto stupito della superficialità della gente, anche di persone LAUREATE e con discreto successo nel loro lavoro. In poche parole venivamo trattati come giocatori d'azzardo, di quelli che si ubriacano al bar e spendono tutto lo stipendio, con frasi come "tanto è tutto truccato", "guarda che il vizio è pericoloso", incapaci anche di stare ad ascoltare osservazioni di base, come ad esempio il fatto che a poker non si gioca contro il banco e che quindi le loro teorie sono pure seghe mentali.

Pensa anche a questo stesso forum. Tantissime volte mi sono ritrovato a spiegare le fondamenta che stanno alla base dei miei allenamenti, ricevendo come risposta i soliti "ma vuoi diventare enorme?", "guarda che il corpo ha bisogno di riposo", "guarda che ti fai male alla schiena". Il tutto senza neanche essere minimamente informati sull'argomento.


Secondo te avere studiato la letteratura, la storia, la geografia..a cosa serve?


Ovviamente sono andato un bel po' fuori tema, ma è anche per questo che avrei scelto la traccia libera
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  (#20)
Lorenzo Lorenzo Non in Linea
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Predefinito 21-06-2012, 04:50 PM


lawrence, great

secondo me non avete capito il senso dell'internvento di acid
lei è ha detto

"saper scrivere e leggere apre la mente"...

che è da interpretare in senso ampio.

lei è la prima a criticare la scuola x alcuni evidenti limiti...

sapere scrivere e leggere (non importa come uno conquisti questa capacità) ti rende una persona migliore nella vita...xkè nella vita tutti hanno bisogno di farlo x un motivo o l'altro se non è per lavoro.
generalmente la scuola, come è stato detto, dovrebbe avere una funzione "preventiva" e preparatoria...

saper leggere e scrivere anche x comprendere e filtrare meglio quello che ci viene detto o che sentiamo...

saper leggere e scrivere per "leggere " meglio la persona che abbiamo davanti e quindi sapere trovare il "registro" (vocale o scritto) più consono a farci comprendere...

Quindi sapere scrivere è qualcosa di più che "prendere 10 vocaboli e metterli in fila..."

e ora scusate, devo trovare il modo di fare comprendere in inglese al mio collega in norvegia una cosa che è difficile da spiegare anche italiano!


EDIT

Quote:
Secondo te avere studiato la letteratura, la storia, la geografia..a cosa serve
stai scherzando vero?

è inutile prendere delle frasi così e NON CONTESTUALIZZARLE....
e poi non è la laurea sia necessariamente una garanzia di sapere leggere e scrivere...
è importante saperlo fare, non importa se hai o non hai la laurea...
una persona che ha la mente veramente aperta (e non CHE CREDE di averla) sa anche comunicare. Quindi sa anche leggere e scrivere decentemente...

Ultima Modifica di Lorenzo : 21-06-2012 04:54 PM.
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  (#21)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 21-06-2012, 05:15 PM


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lawrencetb
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Probabilmente perchè abbiamo concezioni diverse di "mente aperta". Per me mente aperta è essere disposti ai cambiamenti, avere la volontà di informarsi e conoscere (non essere informarti e conoscere perchè si è stati costretti).


Anche secondo me, e tra 2 persone con la stessa matrice mentale, io credo che una che abbia letto molto nella sua vita abbia più facilità di avere mente ancora più aperta. Un' istruzione di base però ci vuole, la scuola serve per questo ma purtroppo lo fa' in modo sbagliato. Great ha ragione, nel 90% dei casi è responsabilità dell'insegnante.


Che gli ignoranti siano spesso di mente chiusa è vero, perchè sono affezionati alle loro abitudini, ma non è anche vero che spessissimo persone acculturate sono nella stessa situazione? Perchè affezionate ai loro studi, ai loro titoli, ai loro riconoscimenti?

(...) sono rimasto stupito della superficialità della gente, anche di persone LAUREATE e con discreto successo nel loro lavoro.

Ma guarda che con me sfondi una porta aperta. Ho forse mai parlato di studio ACCADEMICO??? Io parlo di funzione preparatoria all'amore per il sapere, che dovrebbe essere svolta dalla scuola (che fallisce purtroppo in questo) e poi di lettura, studio in senso ampio, per non rimanere dei caproni che non sanno affrontare il benché minimo discorso.

Lawrence, io mi sono laureata a 23 anni, vecchio ordinamento, in corso, ho preso il massimo e subito dopo (dopo 2 anni di specializzazione) ho fatto l'esame di stato e sono diventata professoressa di inglese nella scuola media e superiore.

E mi da' fastidio se le custodi mi chiamano Professoressa, io le chiamo per nome e loro devono farlo con me. Io non mi vanto del mio titolo, mi dispiace quasi che la mia professione sia legata al titolo che ho. Io sento di poter imparare sempre da chiunque io abbia davanti.

Sai chi è una persona di cultura secondo me? E' una persona che ha gli strumenti per trovare un'informazione che le serve in breve tempo, non un nozionista. E le persone grette laureate di cui parli tu sono solo individui che hanno accumulato nozioni per accumulare esami e poi prendere il Pezzo di Carta. E poi avere un lavoro di prestigio. Clap, clap, clap!!!

La cultura è altro. E la cultura purtroppo non si insegna a scuola, per questo di quello che si studia a scuola in genere non si ha ricordo. Tutto è finalizzato al risultato, al voto. E non si ha la visione generale delle cose, non c'è appunto apertura mentale sul Sapere.

E quanto a me, visto che di me posso parlare, MAI ho pensato di essere superiore agli altri, ma mi sono resa conto di quanto aver letto certe cose mi abbia aiutato anche nella vita di tutti i giorni, anche nel comprendere chi io abbia di fronte. Ma la stessa cosa la può ottenere benissimo chi ha la mente curiosa e si apre le proprie vedute attraverso uno studio autonomo.
Pensa che a volte mi piace pure "passare da scema" perché la gente mi vede biondina con la gonnellina e mi crede un'oca.
Poi magari apro bocca e con 2 parole straccio tutti.

Studiare mi è servito IN MANIERA TRASVERSALE ad acquisire proprietà di linguaggio sia scritta che orale, a gestire le conversazioni con il prossimo, e molte altre competenze che non sto qui a elencarti perché, probabilmente, non le troveresti interessanti.

Mi ha insegnato però, questo te lo scrivo, anche a non giudicare... chi giudica i tuoi allenamenti senza approfondire probabilmente non è mai stato abituato a leggere (anche cose noiose magari) per approfondire, e ignorantemente spara sentenze. Ma è proprio quello di cui ti lamenti tu, perciò penso che diciamo la stessa cosa ma usando codici diversi.


.

@Lorenzo: Sì, il succo del mio discorso era quello. Thanks. E l'apertura verso il prossimo è F O N D A M E N T A L E imho, ma sarà che io ho avuto per lungo tempo (a tratti ancora) la A ricamata sul petto e sono molto sensibile sull'argomento.
PS. Se necessiti di consulenza anglofona chiedi, poi ti spedisco fatturina a casa... oops, me la autospedisco praticamente!!!
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  (#22)
lawrencetb lawrencetb Non in Linea
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Quote:
Lorenzo
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lawrence, great

secondo me non avete capito il senso dell'internvento di acid
lei è ha detto

"saper scrivere e leggere apre la mente"...

che è da interpretare in senso ampio.

lei è la prima a criticare la scuola x alcuni evidenti limiti...

sapere scrivere e leggere (non importa come uno conquisti questa capacità) ti rende una persona migliore nella vita...xkè nella vita tutti hanno bisogno di farlo x un motivo o l'altro se non è per lavoro.
generalmente la scuola, come è stato detto, dovrebbe avere una funzione "preventiva" e preparatoria...

saper leggere e scrivere anche x comprendere e filtrare meglio quello che ci viene detto o che sentiamo...

saper leggere e scrivere per "leggere " meglio la persona che abbiamo davanti e quindi sapere trovare il "registro" (vocale o scritto) più consono a farci comprendere...

Quindi sapere scrivere è qualcosa di più che "prendere 10 vocaboli e metterli in fila..."

e ora scusate, devo trovare il modo di fare comprendere in inglese al mio collega in norvegia una cosa che è difficile da spiegare anche italiano!


EDIT


stai scherzando vero?

è inutile prendere delle frasi così e NON CONTESTUALIZZARLE....
e poi non è la laurea sia necessariamente una garanzia di sapere leggere e scrivere...
è importante saperlo fare, non importa se hai o non hai la laurea...
una persona che ha la mente veramente aperta (e non CHE CREDE di averla) sa anche comunicare. Quindi sa anche leggere e scrivere decentemente...
Punto per punto.
Il dibattito era: la cultura e lo studio aprono la mente. Saper leggere e scrivere mi sembra condizione necessaria per tutto, difatti l'avevo messa tra le cose obbligatorie da imparare.

Con "prendere 10 vocaboli e metterli in fila in modo congruente" mi riferivo all'attività di traduzione delle lingue morte, non di scrittura..

Sei tu che però decontestualizzi. Nel mio intervento ho fornito un'opinione e due esempi di casi reali che mi sono capitati. La mia domanda finale era se vogliamo una provocazione per mostrare come lo studio, a mio avviso, non sia correlato all'apertura mentale.

PS. le persone laureate in esame sono in grado di leggere e scrivere probabilmente molto meglio della media e la laurea se la sono guadagnata
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perdono ,scritto dal cellulare in pausa pranzo .
Son abbastanza stronzo con la grammatica anche io di solito , la incasso volentieri questa
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Forse il messaggio è stato frainteso . Io non sto dicendo che il leggere il saper scrivere/parlare non sia importante ! faccio il tecnico/commerciale di lavoro , scrivo mail e parlo al telefono tutto il giorno !
Sto dicendo che in Italia spesso si mette a un livello più alto l'italiano e la storia rispetto alle materia scientifiche , ogni giorno me ne accorgo sempre di più .
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Predefinito 21-06-2012, 08:04 PM


Oppure anche solo il fatto che negli istituti superiori sia stata tolta la geografie (se non all'inizio) azzoppando di fatto le possibilità di comprensione degli studenti della storia (molto difficile capire determinate situazioni quando non si ha idea di come e dove sia il posto in cui avvengono) ma lasciandomi qualche romanzetto perchè vecchio/celebre.
Tutta quella branca narrativa dovrebbe, a mio parere, essere mostruosamente ridimensionata in molti istituti.
Senza parlare di testi totalmente scorrelati col quadro storico, come determinate poesie...di quelli proprio non ne capisco la presenza (senza contare l'insensatezza del dover imparare qualcosa di fine a se stesso a memoria!).
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Forse il messaggio è stato frainteso . Io non sto dicendo che il leggere il saper scrivere/parlare non sia importante ! faccio il tecnico/commerciale di lavoro , scrivo mail e parlo al telefono tutto il giorno !
Sto dicendo che in Italia spesso si mette a un livello più alto l'italiano e la storia rispetto alle materia scientifiche , ogni giorno me ne accorgo sempre di più .
eh si poi arrivano i cinesi e gli indiani in certi campi e ci mangiano a tutti
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Tu gli potrai sempre parlare di montale, leopardi, del fanciullino, del malpelo, svevo, pirandello e altre 3000 pagine di roba inutile. Che faranno la forma di cultura obbligatoria più sterile del pianeta, ma quando sarai un barbone avrai qualcosa da narrare ai tuoi compagni di cartone/letto
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vabbè , voglio vedervi io con i tastini del cell a star attente alle minchiatine uffa
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Comunque la mia idea è che tutto serve, il problema è che molte cose ci si rivelano utili solo quando possiamo metterle in pratica, quindi cose che al momento ci sembrano assolutamente inutili potrebbero venire rivalutate con il tempo.

Ho letto che geografia non servirebbe a niente, invece oltre che a piacermi molto rimpiango di non aver avuto l'opportunità di studiarla maggiormente visto che nella mia scuola l'ho fatta solo nel biennio (era strutturata in un 2+3)
Quanti oggi sentendo i fatti che accadono in Siria non saprebbero collocarla sul planisfero?
Quanti hanno il dubbio se le regioni in Italia sono 20 o 21?
In geografia studiavamo anche geologia, molto superficialmente,ma un minimo di basi per capire cosa sta succedendo con questi terremoti e com'è fatta l'Italia servirebbe a tutti.
Non per darci delle spiegazioni da soli, ma per saper valutare se chi ce le da è affidabile o un cialtrone.

E questo discorso vale per tutte le materie.
Io odiavo matematica, nella vita quotidiana mi serve poco, fare qualche conto, equivalenze, e poca altra roba, ma se penso alle applicazioni e al peso che ha in quasi ogni ambito, dal mondo dei computer alle previsioni meteorologiche posso solo confermare il mio scarso feeling, ma non di certo dire che sia inutile.

E potrei continuare per ogni materia...

Anche religione, che pur da non credente reputo interessante, sia per conoscere cosa ho intorno, sia perchè prima di "schierarmi" devo conoscere le alternative.
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