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  (#16)
Trokji Trokji Non in Linea
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Predefinito 13-01-2008, 04:18 PM


Le pillole magiche non esistono, ma la medicina c'è per questo, se si sta male è utile curarsi se necessario per cercare di star meglio..lasciamo da parte i pregiudizi
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  (#17)
The_heavy_hands The_heavy_hands Non in Linea
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Predefinito 14-01-2008, 03:16 AM


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Trokji
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Le pillole magiche non esistono, ma la medicina c'è per questo, se si sta male è utile curarsi se necessario per cercare di star meglio..lasciamo da parte i pregiudizi
In patologie del genere, la medicina può fare ben poco, se non rimandare il problema, e non parlo per pregiudizi, parlo per esperienza... Certo, ti puoi prendere ansiolitici per un po di mesi, aiutano, poi magari dici, uh che bello, sto meglio, smetti con gli ansiolitici e i problemi ritornano. Bella roba esser dipendenti da pasticche. Oppure te li prendi per un periodo più lungo intanto cambi vita e poi quando la situazione è più tranquilla non e avrai più bisogno, però, in questo periodo hai vissuto sedato e non hai risolto le problematiche che ti hanno portato ad avere queste patologia, e ragazzi, se una cosa non si supera prima o dopo ce la ritroviamo davanti sotto diversa forma, e i problemi ricominciano.
I farmaci rimandano il problema, non lo risolvono in questi casi...
Ragazzi, poi che c'entrano gli esami del sangue?!?!
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  (#18)
Trokji Trokji Non in Linea
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Predefinito 14-01-2008, 11:41 AM


GHurada sto studiando ora per l'esame di psichiatria
Un errore che si fa è proprio quello che fai te, ovvero dire riprenditi, è una questione di volontà eccetra. In realtà non è una questione di volontà e si peggiora solo la situazione. GLi antidepressivi per esempio all'inizio fanno star peggio ma sul lungo termine si ha un netto miglioramento nella stragrande maggioranza dei casi. QUewsto non vuol dire che gli antidepressivi siano la sola soluzione, a volte è necessario molto meno, ad esempio terapie psicoanalitiche eccetra o a volte anche soltanto parlare per riuscire a capire di sensazioni o problemi di cui non avevamo consapevolezza. Questo però può valutarlo soltanto uno specialista.
Quello che non si capisce nei casi in cui c'è malattia è che da soli senza un aiuto si può ben poco
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  (#19)
-BiggerThanYou- -BiggerThanYou- Non in Linea
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Predefinito 14-01-2008, 12:16 PM


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Trokji
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GHurada sto studiando ora per l'esame di psichiatria
Un errore che si fa è proprio quello che fai te, ovvero dire riprenditi, è una questione di volontà eccetra. In realtà non è una questione di volontà e si peggiora solo la situazione. GLi antidepressivi per esempio all'inizio fanno star peggio ma sul lungo termine si ha un netto miglioramento nella stragrande maggioranza dei casi. QUewsto non vuol dire che gli antidepressivi siano la sola soluzione, a volte è necessario molto meno, ad esempio terapie psicoanalitiche eccetra o a volte anche soltanto parlare per riuscire a capire di sensazioni o problemi di cui non avevamo consapevolezza. Questo però può valutarlo soltanto uno specialista.
Quello che non si capisce nei casi in cui c'è malattia è che da soli senza un aiuto si può ben poco
Trokji, senza offesa, ma dubito che gli psichiatri in quanto medici abbiano capito in tutto la mente umana... Fino a poco tempo fa facevano più danni che altro, e questo me lo dovresti confermare te...
Tra le altre cose, non ho mai sentito dire a un calzolaglio che è inutile riparare le scarpe...
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  (#20)
Trokji Trokji Non in Linea
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Predefinito 14-01-2008, 12:20 PM


Questo è vero (l'ultima frase) ma riguardo alla prima c'è da discutere. in passato molte cose sbagliate si son fatte perr mancanza di conoscienza ed altro, oggi le cose sono cambiate, la psichiatria è quasi come tute le altre branche della medicina. Poi curarsi non è obbligatorio è solo un diritto, ho solo detto la mia opinione e cercato di sgombrare le vostre menti dai pregiudizi.. ormai ho detto tutto
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  (#21)
-BiggerThanYou- -BiggerThanYou- Non in Linea
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Oddio, mi sono appena accorto di aver scritto una cosa orribile, ma non mi fa editare...
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  (#22)
Futuro Futuro Non in Linea
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Predefinito 14-01-2008, 01:37 PM


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alessandro
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A Novembre ho cambiato ditta, sono andato nel posto dove mi sarebbe piaciuto andare.
Però da quando sono passato alla nuova società sono entrato in piena crisi, sto facendo grossi casini, sono entrato in crisi.
Ho perso la strada per tornare a casa tanto per rendere l'idea.
Non ci sono più con il cervello, avrei bisogno di tranquillità,
ma per raggiungere la tranquillità dovrei raggiungere un'equilibrio mentale.
Secondo le Vs. esperienze come vi siete aiutati.
Attualmente prendo CEBION ACTIV,FOR WAN GIULIANI MEMORY questo da lunedi ma vedo che non mi aiuta

grazie
ti dò il mio consiglio alessandro!!!! Le risposte ce l'hai te e basta...

é ovvio che la vita che stai facendo nn ti piace e soddisfa in pieno dopo questo cambiamento..

Fermati un pò ad ascoltarti e riflettere e pensa cosa potresti fare x stare meglio.. Quale cambiamento dovresti compiere x ritornare ad essere felice...

C'hai pensato?? adesso mettilo in pratica....

Tutti possiamo cambiare in meglio la nostra vita, solo che a volte abbiamo paura del cambiamento o in questo caso tornare indietro sarebbe come ammettere di aver sbagliato a prendere questa tua nuova strada.. ma sbagliare si può, continuare a farlo dopo che ci si è accorti dell'errore nn si può...

Spero di esserti stato utile...
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  (#23)
Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 14-01-2008, 11:47 PM


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Attualmente prendo CEBION ACTIV,FOR WAN GIULIANI MEMORY questo da lunedi ma vedo che non mi aiuta
Non dirmi che credi a queste idiozie...ti prego...

Ti senti male...è normale...nessun cambiamento ci porta e ci porterà mai la serenità o le soddisfazioni che cerchiamo, per il semplice motivo che queste cose esistono solo nella nostra mente romantica.

Se cambiando speravi in meglio abituati alla delusione; sarà una costante compagna di viaggio.
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  (#24)
The_heavy_hands The_heavy_hands Non in Linea
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Predefinito 15-01-2008, 02:04 AM


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Veleno
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Non dirmi che credi a queste idiozie...ti prego...

Ti senti male...è normale...nessun cambiamento ci porta e ci porterà mai la serenità o le soddisfazioni che cerchiamo, per il semplice motivo che queste cose esistono solo nella nostra mente romantica.

Se cambiando speravi in meglio abituati alla delusione; sarà una costante compagna di viaggio.
Veleno, gli consigliavi er cappio, era uguale...
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  (#25)
GundamRX91 GundamRX91 Non in Linea
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Predefinito 15-01-2008, 10:15 AM


Ragazzi, bisogna effettivamente vedere se e' un problema di testa (depressione & Co) o se e' un problema organico che si manifesta in quel modo.
Delle analisi iniziali secondo me ci stanno bene, poi pero' se e' tutto nella norma consiglio ad Alessandro di rivolgersi ad uno specialista (psicoterapeuta), e di non aver paura di parlare dei suoi problemi con un estraneo e di prendere degli psicofarmaci, perche' sempre di malattia, nel caso, si tratta e come tale va curata
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  (#26)
homer homer Non in Linea
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Predefinito 15-01-2008, 07:42 PM


ale...il problema puo essere di vario tipo. io anche come trokjli sto studiando psichiatria..e nn è 1 cosa facile.
il tuo problema puo essere dovuto a tante cose, nn credo sia organico, perche il tuo stato d'animo sembra dovuto a 1 situazione.
puo essere ke pensavi di essere arrivato...e la realta era 1 altra. puo essere che vivi lo stress di 1 altro luogo (io nei primi tempi erasmus ne soffrii, nonostante la mia vita era molto + facile e bella).
1 aiuto medico psichiatrico chiaro ti puo aiutare...visto che + che altro ne vede tanti di casi. puo tanto darti la pasticca, tanto semplicemente farti sfogare. tanto capire il problema, tanto puo essere ke 2-3 volte ke vai ti accorgi di nn aver bisogno.

la situazione nn la risolvi con qualke integratore..a meno che nn sia dovuto diete estreme, a mancanza di alcune sostanze, o addirittura a 1 problema climatico (puoi ancora ncora fare qualcosa).

vivi positivamente e cerca di capire effettivamente cosa ti provoca questa sintomatologia:
l'essere andato in 1 altro luogo
le pretese ke avevi verso questo luogo
la paura della novita
il non saper accettare la separazione...
non so..rifletti..ma sicuramente 1 "specialista" (non per mandare acqua al mulino dei medici) puo essere + intraprendente e aiutarti a risolverlo
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  (#27)
IronPaolo IronPaolo Non in Linea
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Predefinito 15-01-2008, 08:48 PM


Ciao Ale!

Non posso dirti "fai così, fai cosà". Perchè non ha senso. Ho la mia idea, ma... non te la dico.

Ti racconto, invece, una cosa che è successa a me.

Mi sono laureato il 13 febbraio del 1995 in ingegneria elettronica. Ho iniziato a lavorare il martedì successivo, in una azienda di 600 persone, filiale di una multinazionale americana. Questo grazie all'università. Ingegnere della qualità.

Il punto è che una fabbrica è una fabbrica, la realtà della linea di montaggio è dura, non ci sono cazzi. In più, una fabbrica rinomata per la sua durezza, dove stavano bene gli operai e non i colletti bianchi. Tanto per dire, l'amministratore delegato (il padrone, se vogliamo essere chiari) era uno dei 5 del consiglio di amministrazione americano. Perciò teneva la fabbrica come un esempio di come si dovesse lavorare. Lui, per primo su di se era durissimo. Questo se creava un ambiente fantastico dal punto di vista cameratistico era un vero incubo come stress.

Prendi un ingegnerino che non sa fare un cazzo, catapultalo su una linea di 100 persone, a prendere i tempi alla gente, a dire come devono fare le cose, a dire come si collaudano i pezzi. Poi, io non sapevo saldare, non sapevo usare l'oscilloscopio, e non c'era feeling con la roba che si faceva, che erano quei cazzi che finiscono dentro le lampadine a risparmio energetico.

Tutto da imparare, e in fretta. In più, la responsabilità. Io gestivo i banchi del collaudo finale di prodotti che venivano sfornati 24 ore su 24. Immagina che cosa significa tornare a lavorare il lunedì mattina e trovarsi un'intera domenica di produzione pronta sui pancali con il camion del TNT pronto, il responsabile urlante, tu che devi fare 3 misure e dire che tutto va bene perchè il banco del collaudo si è rotto... avevo il terrore del lunedì mattina.

Ho spurgato distributori di termobostik, montato scatole di legno a martellate, preso la macchina al volo per fare 300Km per andare da un subfornitore, preso l'aereo alle 4 del mattino per essere in Inghilterra alle 12, lavorare e tornare il giorno dopo per lavorare in sede.

E ho fatto crack.

Ho preso gli psicofarmaci, ho cercato un equilibrio interiore, ho cercato altri lavori, ma il punto è che a me quel lavoro serviva per sposarmi, per avere dei soldi per staccarmi dai miei. Avevo puntato tutto su quello, e trovarsi imbrigliato è stato drammatico. Ho avuto pensieri suicidi, ho desiderato ammalarmi, ho litigato per mesi con la donna nel fine settimana perchè la stanchezza si accumulava, sono andato a lavorare alle 4 del mattino, sono uscito alle 22.

Poi dopo 18 mesi, dopo essermi sposato, ho trovato un altro lavoro.

E tutto questo, fortunatamente, si è trasformato in quella che si chiama "un'esperienza".

Intanto, per me rappresenta il parametro per dire "sto male" e mai, nell'oltre successivo decennio, sono stato così. Mai. Nemmeno durante una crisi da quasi divorzio, nemmeno per problemi lavorativi veramente grossi. Mai più.

Potrei raccontarti storie assurde, comunque ti posso dire che un mio amico, mandato a fare il responsabile in uno stabilimento in Ungheria, ha fatto un crack peggiore: si è impiccato. Poi, puoi crederci o meno.

Ho capito che cosa sia lo stress. Lo stress è una situazione che non sai gestire. Nel mio caso ho capito che non essendoci feeling con il prodotto che trattavo, non lo avrei mai e poi mai potuto gestire. Un ingegnere microelettronico e programmatore a gestire cose con la scossa, alimentatori del cazzo, non entrerà mai a pieno nel prodotto. Io, almeno, sono così. Non potendo controllare il mezzo, ero in ansia per ogni piccola cunetta del terreno.

Per altri, era tutto più facile. Per me, no.

E c'è un limite a tutto. Se lo stress è l'ambiente, o cambi te stesso, o cambi l'ambiente. Per cambiare te stesso devi prendere coscienza di tante cose. Io leggendoti, mi rivedo. C'è un limite a quello che puoi cambiare di te stesso, perchè dovresti avere tempo per riposarti ed assimilare, fare altre esperienze e riprovare, sarebbe diverso. Ma... non puoi. Perchè tu sei sempre lì.

Se non puoi cambiare te stesso, devi cambiare l'ambiente. Non hai scelta. Ma, ti posso garantire, che non c'è forza di volontà che tenga. Perchè anche questa ha un limite e c'è una soglia oltre la quale anche il più forte degli eroi fa crack. Perchè è il limite oltre il quale non sa gestire lo stress.

A me quell'esperienza ha reso più forte. Ho capito tante cose del mondo del lavoro.

Non posso che farti il mio miglior in bocca al lupo. Perchè, che tu lo voglia o meno, sei tu l'artefice del tuo destino.

Ciao

Paolo
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  (#28)
Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 16-01-2008, 12:40 AM


...Bel post Paolo...

Penso sia esemplificativo dei motivi che fondamentalmente ci conducono all'infelicità.
Punti tutto su qualcosa, cambi, ti metti in gioco, senza garanzie di successo, senza protezioni, senza paracadute, indietro non torni; poi ti accorgi che hai puntato male; che non è come te l'aspettavi, che è dura, che è invivibile,ma ti serve, c'è in gioco la tua vita; e vai avanti, sulla strada che porta dritto dritto alla depressione; hai lasciato una via che conoscevi per imboccarne entusiasticamente un'altra, mosso dalla sola speranza di migliorare, di trovare chissà chi...chissà cosa...

E invece ti svegli una mattina in un autoinganno,con in mano un pugno di mosche e l'insoddisfazione di non poter esprimere le tue possibilità...

E la società produttiva, ha prodotto un altro infelice.

Siamo stati cresciuti nell'illusione che il mondo sarebbe stato nostro; che bastava studiare ed impegnarsi fortemente nel conseguimento dei nostri obiettivi per trovare il proprio posto al sole ed avere un futuro migliore della vita che spesso i nostri genitori hanno avuto, ma quale delusione quando ti svegli nel mondo reale e capisci che sei solo l'ennesimo schiavodi un sistema pazzo,progettato per creare infelicità e insoddisfazione...
Come si può essere felici e sereni in una società dove non è permesso esprimere la propria individualità ed il proprio valore? Dove si calpestano sistematicamente le attitudini e le aspirazioni dell'individuo a favore della prosperità collettiva?
Ti piace l'elettronica? La società se ne fotte, perchè non ci sono posti disponibili nel settore per chi si è fatto il mazzo in materia buttando sangue e anima sui fottuti banchi di scuola,così finisci a pulire i pavimenti o a lavorare in una cooperativa di facchinaggio.
Ti piace disegnare? Chissenefrega.La società del consumo non ha bisogno di individui dalla vena artistica talentuosa, e così finisci a fare il cassiere in un supermercato.
Ti piacerebbe progettare automobili?
Peccato.L'unico lavoro che puoi avere è farti il mazzo in una catena di montaggio ad avvitar bullloni...
Può condurre mai alla felicità una simile premessa?

Devi lavorare per pagare le tue spese,quello che in definitiva ti serve per vivere.Ti smazzi ,ti sbatti la settimana, per vedere il tuo fottuto stipendio solo di passaggio: ti piace il posto in cui abiti? No? chissenefrega; è la scelta più pratica per andare a lavorare.Il lavoro prima di tutto.
Vorresti una casa diversa? Puoi fotterti.
Abiterai a vita in una piccionaia di sette piani e duecento unità dove senti le scorregge dell'inquilino sopra di te e il vicino che fotte, per il semplice motivo che questa è la merda che ti puoi permettere.

Puoi goderti il frutto del tuo mazzo?No? Peggio per te.
Vivi insieme a milioni di altri individui il paradosso insuperabile di andare a lavorare spendendo il 90% del tuo tempo a guadagnare quello che ti servirà per il rimanente 10.
Sei ingoiato da una macchina pazza, vorace che si prende il meglio e ti lascia gli scarti:quanti progetti,quante passioni, quante piccole grandi soddisfazioni negate perchè non c'è mai tempo o perchè il maledetto lavoro ci ha prosciugato ogni energia residua!?
Ho un amplificatore valvolare che attende di essere montato e finito da tre anni!
C'è sempre qualcosa di più importante,di prioritario.E se non c'è sono troppo stanco per applicarmi...
Un tempo l'alta fedeltà era una mia grande passione; già...un tempo.Ora è seppellita, e con essa molte altre.
Ti compri la casa impegnandoti conun mutuo che ti prende per la gola ma la usi solo per dormirci.Metti al mondo dei figli che non potrai goderti se non qualche ora la sera; comprometti il tuo menage perchè sei troppo stanco e scazzato perfino per fare il romantico...
E tutto diventa banale, scontato,noioso, privo di senso e significato:tua moglie, tuo figlio,il cane, la casa, le passioni, il sistema pazzo in cui vivi...
E cos'ti svegli una mattina e non puoi far altro che constatare che hai vissuto la maggior parte della tua vita facendo qualcosa di cui non te ne poteva fregare un cazzo meno, per ingrassare l'azienda per cui lavori,e di riflesso, dare il tuo contributo alla collettività,poco importa se a prezzo della tua salute mentale.Le tue aspirazioni te le porti nella tomba.
E poi ci scandalizziamo dei rush di "ordinaria follia" che a sprazzi colpiscono le notre città...
Quanta inquietudine, quanta insoddisfazione,quanta frustrazione serpeggiano dietro una vita,dietro ogni vita solo apparentemente realizzata?

Ultima Modifica di Veleno : 16-01-2008 01:03 AM.
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  (#29)
alessandro alessandro Non in Linea
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Invia un messaggio via ICQ a alessandro
Predefinito 16-01-2008, 10:23 PM


E' passata quasi una settimana da quando ho iniziato questo post.
Chiaramente non cercavo diagnosi, so che questo non è possibile e soprattutto non giusto.Ma qualche dritta.
sicuramente al più presto farò analisi del sangue che non faccio da 4 anni.
Dal punto di vista di testa devo dire in questo momento mi sento sereno, con la mente libera, mentre sul lavoro dopo giorni di difficoltà ho assunto un'attegiamento difensivo.
Chiaramente senza calpestare i piedi a nessuno.
Mi sto faccendo gli affari miei, il mio obbietivo è quello di dire solo due parole in tutto il giorno
BUONA GIORNATA E BUONA SERATA
STOP

Per informazione ho la s/fortuna di lavorare in gruppo con 3 donne, di cui una di queste è stata il mio sponsor ma è quella più carica a darmi contro
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  (#30)
Veleno Veleno Non in Linea
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Predefinito 17-01-2008, 01:28 PM


cambia lavoro
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