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All the Truth Member
Messaggi: 5,831
Data registrazione: Aug 2010
Età: 44
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![]() The happiest & saddest dayBuonasera FU_Friends. Stasera è una serata da starsene in casa al riparo, data la forte November Rain che si abbatte o è abbattuta o sta per abbattersi in gran parte dello Stivale. Quando si sta in casa, si sa, è più facile pensare. Stasera mi viene da pensare a 2 momenti (o due "gruppi" di momenti) antitetici della mia vita: il giorno più felice e il giorno più triste (o al plurale, come detto sopra). Se vi va' , condividete, io intanto vi scrivo i miei. Va da sé che si intendano i giorni più felice e più triste FINO a oggi nella nostra vita. Happiest day: In realtà credo di averne più di uno. Il primo che mi viene in mente è il 15 Aprile del 2004, giorno della mia laurea. Giornata intensa e frastornata, ne ricordo moltissimi particolari e ci ripenso sempre con piacere, nonostante abbia sempre un velo di malinconia. Una cosa "buffa" che mi è rimasta impressa è stata la cena della stessa giornata. Il 15 era giovedì, il giovedì dopo Pasqua, in casa mia c'erano le uova di cioccolata. Ancora la mia passione per il fondente non era nata, mia zia mi aveva regalato l'uovo nocciolato gianduja della Novi. Ero così sballata e stranita che cenai con il cioccolato, anche perché mi volevo concedere un super premio. Ho la precisa immagine di me al tavolo con i miei, tutta felice, mentre mangio il cioccolato e guardo Striscia la Notizia. Altra giornata emozionantissima è stata una giornata dell'inverno 2005/2006, forse novembre 2005, non ricordo perfettamente. Un ragazzo che frequentava la SSIS con me, musicista, cui avevo sottoposto una mia poesia, l'aveva musicata, e quel giorno me la fece ascoltare. Sentii dal suo lettore mp3 per la I volta una MIA opera messa in musica, sorprendentemente proprio come me la sarei immaginata. Ricordo anche come ero vestita... Tarda primavera 2008. La cifra delle decine sulla bilancia segna per la prima volta 4 e non 5. Ma non c'era da essere felici. Poi, e non lo scrivo "tanto per" ma perché è vero, perché dentro di me c'era una speranza fortissima... 2 Aprile 2011: il mio Ultimo Primo Bacio, dopo una giornata splendida a visitare una nuova città e a parlare con una nuova conoscenza che però mi sembrava di conoscere da sempre. Giorno più triste... Anche qui siamo al plurale. In realtà ne avrei una quantità imbarazzante, ma cercherò di essere breve. Li scrivo come mi vengono in mente: 23 ottobre 2010, il giorno dopo il mio 30esimo compleanno. Giro in centro con jeans aderentissimii nuovi, camicetta, cappottino, tutta carina. Spesa prima del rientro a casa. Compro anche dei dolciumi, così, per mangiarli nelle settimane successive. A casa il raptus. Faccio fuori tutto con lucida follia, la mia unica vera abbuffata bulimica. Poi vado al bagno. i jeans tirano tantissimo ma non li tolgo perché il dolore deve essere massimo. Mi umilio sul water. Piango per tutto il resto del pomeriggio. Tanti auguri a me. Settembre 2008 Dopo la prima serie di sedute diagnostiche dalla prima dottoressa (anzi la seconda, sono stata rimbalzata un bel po'). "Valentina, è anoressia, senza ombra di dubbio. Lei ha un'infinità di risorse per uscirne, ma nonostante il suo peso non sia troppo allarmante, lei necessita di una terapia serrata." La A ricamata sul petto. 3 novembre 2001 Io e il mio babbo portammo Betty, la nostra cagnolina con distrofia muscolare, a fare l'iniezione perché le si era bloccata la vescica. Detti in braccio la mia cagnolina al veterinario e questi mi restituì un sacco nero. L'ho tenuta in braccio sostenendole il collo cedevole, nel sacchetto, per tutto il viaggio dal veterinario a qui, dove vivo adesso, dove il mio babbo l'ha seppellita e ha piantato una rosa sopra di lei. L'ha seppellita con la sua copertina e la sua ciotolina dell'acqua e della pappa. E ora è qui con me. Insieme a Tracy. 31 Dicembre 2011 Sono sempre lì. Crisi di pianto davanti al cibo, davanti a una mousse con ricotta cacao e Tic. Era solo una tregua. E ho ricominciato ad aver paura. |
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