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"Buongiorno a tutti.
Questo "Passaparola" è dedicato ad Abdul, aveva 19 anni, era cittadino italiano ma era nato nel Burkina Faso.
Era a Milano con la sua famiglia. L'hanno massacrato di botte gridandogli "muori sporco negro" alcuni italioti padani, due giorni fa, sospettandolo di aver rubato alcuni biscotti in un bar.
Non mi pare di aver sentito nessuno invocare sicurezza: di solito quando si verifica un delitto a parti invertite si invoca sicurezza, tolleranza zero, rastrellamenti in certi ambienti. Ecco, qui bisognerebbe fare rastrellamenti in certi ambienti italioti di razza ariana, di pelle bianca, ma evidentemente la sindaca Moratti è una donna fortunata. Pensate se le fosse accaduto il contrario, se fosse accaduto che un cittadino di pelle nera anche se italiano anzichè essere ammazzato avesse ammazzato lui. A quest'ora avremmo le televisioni e i giornali che strepitano all'unanimità sul problema sicurezza, invece della sicurezza di Abdul che ha avuto la sicurezza di morire ammazzato al grido di "sporco negro" non ci sono esternazioni né da destra né da sinistra.
Chiusa la parentesi, è proprio di sicurezza che volevo parlare perchè questa è stata un'altra grande settimana.
Abbiamo questi ministri che si danno il turno, quindi ne viene fuori uno alla settimana con delle idee meravigliose. Abbiamo questa signora, la Mara Carfagna, che insospettatamente è ministro delle pari opportunità. Se voi la vedete ha questi occhi sgranati fissi, tipo paresi, che denotano lo stupore con cui essa stessa ha accolto la notizia di essere diventata ministro e le è rimasta stampata in faccia.
Non riesce più a levarsi quest'espressione stupefatta: "Ma come? Io ministro?". Hanno tutti gli occhi di fuori, anche Angelino, anche Bondi, Calderoli.
Nessuno avrebbe scommesso una cicca su se stesso ma, guardate, ce l'hanno fatta ma non riescono più a ritornare a un'espressione normale.
Bene, questa ministra Carfagna, di cui non si è mai capito a cosa serva anche se qualcuno qualche idea se l'è fatta soprattutto vedendo certi calendari, l'altro giorno ci ha fatto sapere che le fanno orrore le donne che usano il loro corpo per scopi commerciali. Sta parlando una signora che compare da anni negli abitacoli di tutti i TIR dei camionisti d'Italia. Evidentemente ha un concetto un po' curioso della mercificazione, un po' selettivo.
Ce l'aveva, naturalmente, con le prostitute ma solo con quelle che si prostituiscono per la strada; le altre no, le altre vanno bene perchè l'importante è nascondere.
Questo è il governo che nasconde, per cui se una cosa non si vede non c'è. Se lo fai in casa va bene, se lo fai per strada non va bene. Ha stabilito questa distinzione, superata la legge Merlin: chi si prostituisce in casa ok, chi si prostituisce per strada, galera.
Galera, ripeto, è quello che ci hanno raccontato i giornali: ho qui una selezione di titoli dei giornali, perchè il sistema adesso ve lo descrivo ma vediamo prima i titoli.
"In carcere i clienti delle lucciole", La Stampa.
"Stop alla prostituzione: manette ai clienti", in strada crea allarme sociale, dice la Carfagna.
Ne ho altri, eh. Perchè tutti i giornali se la sono bevuta, tutti dal primo all'ultimo. Carcere, carcere, carcere.
"Pene più severe per lucciole e clienti, sino a 12 anni a chi sfrutta i minori", Il Giornale.
Potremmo continuare, vediamo se ne trovo ancora uno per farvi vedere che se la sono bevuta proprio tutti dal primo all'ultimo.
"Carcere per i clienti, carcere per le prostitute, retate". Avremo quanti nuovi detenuti?
E chi glielo dice al ministro Alfano che soltanto la settimana scorsa era terrorizzato per i dati delle carceri e prometteva gingilli tipo braccialetti elettronici, espulsioni dei condannati e altre amenità che, abbiamo già spiegato, non funzionano? Una settimana si lancia l'allarme per il sovraffollamento delle carceri, la settimana dopo si annuncia: "Carcere per i clienti e per le prostitute".
Non sono pochi, perchè le prostitute per strada in Italia si calcola che siano circa 70-100.000, ciascuna avrà una buona clientela. Vogliamo dire che ciascuna ha in media dieci clienti? Bene, vuol dire che potremmo, se fossimo efficienti e li arrestassimo tutti, arrivare ad arrestare un milione di persone. Ma se fossimo inefficienti e arrivassimo ad arrestare, per dire, il 10%, potremmo arrestare centomila persone?
Lo sanno, questi signori, che noi abbiamo posti nelle celle per 45.000 persone e sono tutti strapiene, tant'è che nelle carceri ce ne sono 20.000 di più? E dove pensano di metterli questi?
Negli stadi, come ha proposto Matarrese per gli ultrà? Seguendo la linea Pinochet che aveva scoperto gli stadi come contenitori di detenuti politici, naturalmente già diversi anni fa.
Ecco, noi siamo in mano a questi dilettanti allo sbaraglio, a questi squinternati, a questi decerebrati che fanno annunci, tanto loro lo sanno che gli annunci non saranno seguiti da nulla ma che i giornali abboccheranno come tonni, le televisioni rilanceranno, i cittadini - non essendo dei tecnici dell'argomento - non riescono a capire che è tutto finto e quindi si comincia a discutere dell'arresto della prostituta sotto casa, dell'arresto del cliente e in realtà non verrà mai arrestato nessuno. Almeno questa norma di celle sovraffollate non ne produrrà più di quanto già non lo siano.
Il bello è che proprio funziona così. E' come la pubblicità più deteriore: la pubblicità ti convince che una cosa esiste, tu ti convinci a convivere con quella cosa che ti hanno detto esistere, poi un giorno con comodo qualcuno ti dice "Sveglia, Babbo Natale non esiste, i bambini non li portano le cicogne!". Questo è il governo dei Babbi Natale, delle cicogne, del bambino sotto il cavolo. Annunci impossibili da smentire contornati da applausi e discussioni che fanno in modo che la gente pensi che veramente all'annuncio seguirà qualcosa.
Vediamo perchè. Poi vi faccio degli altri esempi perchè questo riguarda molto come noi riceviamo le notizie. Noi le riceviamo come se fossero vere, quindi ci sono molti che ci credono: se han detto che arrestano le prostitute e i clienti, arresteranno le prostitute e i clienti.
Manco per sogno.
Chi esercita la prostituzione o ne usufruisce per strada, rischia una pena da cinque a quindici giorni di arresto e una multa da 200 a 3.000 euro.
Domanda: finiranno dunque in carcere le prostitute e i loro clienti sorpresi a contrattare sul marciapiede, almeno cinque giorni - minimo - o quindici giorni - massimo -?
Ma nemmeno per sogno. Anche se il giudice ti applica la maggiore, quindici giorni di arresto, tu quindici giorni non li fai. Questa è la pena che ti arriverà alla fine del processo, che di solito dura 7-8 anni in Italia, e che fino a due anni è coperta dalla condizionale, se supera i due anni e arriva a tre, non si sconta in carcere ma per lo più ai servizi sociali.
Come abbiamo già ripetuto milioni di volte, per avere speranze di finire in carcere bisogna superare tre anni di pena, sotto è impossibile andarci.
Figuratevi quante condanne per prostituzione in strada alle prostitute e ai clienti si devono totalizzare perchè uno di questi vada a finire dentro! Se deve arrivare almeno a tre anni e la pena massima è di quindici giorni, ammesso e non concesso che il giudice ti dia sempre il massimo della pena, dovrai totalizzare 24 condanne per avere un anno, 48 per avere due anni, 72 condanne per avere 3 anni, 73 per superare i tre anni e andare in galera per quindici giorni.
Sempre che il giudice ti dia sempre il massimo della pena, sempre che non scatti la prescrizione - che è rapidissima, scatta nel giro di tre anni e quindi è impossibile fare un processo per tre gradi di giudizio.
Ma soprattutto sempre ammesso che tu confessi, ed è raro trovare degli imputati che quando vanno davanti al giudice che gli chiede "lei confessa?" gli dicono "si, si, sono colpevole!".
Quindi, se l'imputato non confessa, se scatta la prescrizione o se il processo dura troppo a lungo la speranza di finire in galera per questi reati è assolutamente zero. Bisogna essere volontari per farsi prendere, condannare e totalizzare un numero sufficiente di anni per andare in prigione.
Anche perchè questo reato è a prova impossibile. Punisce il cliente e la prostituta che contrattano in strada, perchè se li sorprende mentre compiono atti sessuali in una macchina o dietro un cespuglio, quelli sono atti osceni in luogo pubblico e sono già puniti.
Questo è il nuovo reato che punisce la contrattazione del sesso a pagamento.
Ma se io porto davanti al giudice un uomo e una donna che in una certa zona, vestita in un certo modo la donna, con un certo atteggiamento l'uomo, stavano parlottando fra di loro con l'auto a motore acceso, il giudice chiederà alla signora: "lei stava contrattando sesso con il signore?" "Assolutamente no! Passavo di li per caso e ci facevamo due chiacchiere".
"Ma era vestita col reggicalze..." "Ma io mi vesto così, mica è vietato dalla legge". Assolta.
Quanto al signore: "Ma lei stava contrattando sesso con la signora?" "Io??? Ma io stavo chiedendo un'informazione stradale, l'ho incontrata sul marciapiede, ho fermato la macchina, non sapevo dove andare..."
A questo punto il giudice potrà ridergli in faccia, gli dirà "lo vada a raccontare a sua sorella" e l'altro, col suo avvocato, gli farà notare: "guardi, l'onere della prova è suo, non mio. E' lei che deve dimostrare che stavo parlando di sesso a pagamento, non io che devo dimostrare che non ne stavo parlando". Quindi verrà assolto anche lui.
Il risultato quale sarà? Che i processi saranno totalmente inutili perchè saranno quasi tutti assolti e anche in caso rarissimo di condanna non ci saranno conseguenze né carcere per nessuno.
Il risultato, però, sarà che nel processo pubblico il cliente verrà sputtanato, avrà l'immagine, la famiglia, la reputazione rovinata per aver fatto poi che cosa?
E i giudici dovranno celebrare migliaia di processi già sapendo che saranno inutili, ma li dovranno celebrare lo stesso.
Le indagini di un pubblico ministero, l'udienza preliminare davanti a un GIP, il processo in tribunale davanti a un giudice monocratico e siamo già a tre giudici impegnati e solo al primo grado.
Poi abbiamo la Corte d'Appello dove ci sono un procuratore generale e tre giudici, poi abbiamo la Cassazione dove ci sono un procuratore generale e cinque giudici.
Avremo tredici magistrati impegnati per ogni cliente di ogni prostituta e per ogni prostituta che verranno sorpresi in atteggiamenti equivoci per la strada.
Voi vi rendete conto che siamo di fronte a un branco di decerebrati? Perchè soltanto un branco di decerebrati o di delinquenti, fate voi, o di decerebrati delinquenti, o di decerebrati più delinquenti, può fare una legge che va a intasare con migliaia di nuovi processi un sistema giudiziario già completamente all'esaurimento.
Sarebbe come prendere il passante di Mestre nell'ora di punta e decidere di sveltire la circolazione immettendo migliaia di nuove automobili. La stessa cosa.
Esplode il passante di Mestre, esplode la giustizia, infatti non si riuscirà più a fare i processi per i reati seri, perchè bisognerà andare a rincorrere i clienti e le prostitute.
Questo è una costante: la politica dell'annuncio, senza possibilità di smentire quell'annuncio che è falso, anzi finto - meglio - consente al governo di continuare a fare annunci, di continuare a migliorare la sua immagine e la sua popolarità perchè la gente ci crede e poi tanto chi va a controllare se a quegli annunci è seguito qualcosa?
Controllando l'informazione, coloro che dovrebbero andare a verificare cosa succede dopo... ci si garantisce che nessuno controllerà cosa succede dopo.
Come si dice a Napoli: non è scomparsa la monnezza, sono scomparsi i giornalisti, sono scomparse le telecamere. La monnezza non può sparire, nulla si crea e nulla si distrugge.
Se non si ripristina il ciclo completo dei rifiuti la monnezza è nascosta, non sparita. Dov'è nascosta? Bisognerebbe cercarla e chi deve cercarla è un dipendente del Presidente del Consiglio, per i 9/10, oppure ha paura di lui, l'altro 1/10.
Figuratevi se qualcuno andrà a verificare quante prostitute e quanti clienti sono stati arrestati dopo che è passata questa menata della ministra da calendario.
Avete sentito quest'estate quanti annunci.
Quanti sindaci, quante ordinanze dopo che il governo ha dotato dei superpoteri questi superman muniti di kriptonite che abbiamo nei palazzi civici, i quali hanno cominciato a emettere meravigliose ordinanze, vietando di dare da mangiare ai piccioni, vietando di portare le ciabatte perchè fanno rumore, di usare il tagliaerba.
A Novara hanno vietato addirittura di riunirsi in più di tre nei parchi pubblici a una certa ora. Hanno ripristinato il coprifuoco.
Abbiamo anche molti sindaci che, in base a una direttiva nazionale del ministro Maroni, hanno deciso di multare gli accattoni. Suona bene, se uno non ci pensa.
Multare gli accattoni. Arrestare le prostitute.
Multare gli accattoni.
Poi uno ci pensa... cioè spegne la TV se no non riesce a pensarci, nessuno glielo fa notare... uno perchè fa l'accattone? Perchè non ha una lira. che senso ha multare un accattone? Come la pagherà la multa? E' un accattone...
Se chiede l'elemosina non ha una lira, e allora come fa a pagare la multa?
La multa al miserabile, al poveraccio è esattamente come evirare un eunuco, come accecare un non vedente, come assordare un sordo, come vietare di parlare a un muto.
Voi vi rendete conto che siamo in mano a un branco di delinquenti, decerebrati, bravissimi nella propaganda e nello spot che riescono persino a fare in modo che la gente non si metta a ridere quando minacciano di multare un accattone.
Ed è tutto così: abbiamo già dedicato un Passaparola, per chi è interessato e non se lo ricorda c'è il DVD sul blog di Beppe, ma abbiamo già raccontato come abbiano fatto credere che è stato istituito il reato di clandestinità mentre non è vero.
Hanno istituito il reato di ingresso clandestino in Italia che punisce quelli sfigati che vengono sorpresi nell'istante in cui entrano in Italia, casi rarissimi. E tutti a dire "Oddio! Abbiamo centinaia di migliaia di badanti che rischiano l'arresto!".
Ma quando mai? E' reato da oggi in poi, per tutti quelli che erano già qua prima non si può fare niente.
Questa è la differenza tra reato di clandestinità e reato di ingresso clandestino. Hanno fatto il secondo ben sapendo che non avrebbe prodotto niente perchè se avessero istituito il reato di clandestinità veramente avrebbero dovuto arrestare tutti gli immigrati già presenti in Italia senza il permesso, che lavorano magari, e non avrebbero saputo dove metterli salvo, appunto, aprire gli stati alla Pinochet.
Altro annuncio che ha avuto effetto mediatico e non ha prodotto nessuna conseguenza concreta anche perchè i giornali e le televisioni sono fatti apposta per rilanciare questi annunci.
Invece di andare a vedere il vero problema, cioè: la legge funziona? Ci promettono che la legge produrrà questo effetto: davvero riuscirà a produrre questo effetto? No, questo è troppo seria come impostazione.
Di solito i giornali e le televisioni si dedicano al dibattito pro e contro: è giusto arrestare le prostitute e i loro clienti?
E allora vip, sottovip, frequentatori di bordelli, puttanieri, ex puttanieri, aspiranti puttanieri che intervengono dicendo: "ah io ci ho provato, la puttana serve." "Ah io c'ho provato, serviva ma adesso non va più bene" "No, non è il caso" "Sì è il caso".
E nessuno che va a vedere, in concreto, se la legge funziona o non funziona.
Qualche anno fa, già ferveva il dibattito sul reato di clandestinità. C'era chi diceva "facciamolo", c'era chi diceva di no.
Nessuno ha il coraggio di farlo perchè, appunto, si dovrebbero arrestarne a centinaia di migliaia e allora cosa fecero? La Turco-Napolitano e poi la Bossi-FIni, che in quello erano praticamente identiche, decisero di punire non chi era in Italia senza documenti ma chi, in Italia, non esibiva il documento quando veniva fermato dalla Polizia.
Il reato era mancata esibizione del documento di identità senza giustificato motivo.
Che cosa succedeva? Che i giudici si vedevano portare migliaia di immigrati che non avevano esibito il documento di identità al poliziotto che li aveva fermati o al Carabiniere.
Perchè? Perchè era obbligatorio arrestarli, era un reato ad arresto obbligatorio.
Solo che era esattamente come il reato di prostituzione per strada: un reato a prova impossibile, quindi ad assoluzione obbligatoria.
Il giudice lo interrogava e diceva: "ma lei non ha esibito il documento", quello diceva "si", dice: "perchè? Aveva un giustificato motivo?", "Sì".
"E qual era il giustificato motivo per cui lei non ha esibito il documento?"
"Non ho il documento"
Vi sembra un motivo giustificato o no, per uno che non esibisce il documento, il fatto di non avere un documento?
Certo che è un giustificato motivo! Quindi, secondo una corrente giurisprudenziale tutt'altro che avventata, venivano tutti assolti fino a quando è venuta la Cassazione a mettere ordine in una questione che non riguardava giudici buonisti che assolvevano gli immigrati, ma politici decerebrati che scrivono le leggi coi piedi e poi si meravigliano se non funzionano o i giudici non riescono ad applicarle.
Ecco per quale motivo noi continuiamo a sentir parlare di sicurezza da quando avevamo i pantaloni corti e non vediamo mai uno straccio di sicurezza.
Perchè la sicurezza non ce la possono dare per le ragioni che abbiamo spiegato altre volte: noi saremo sicuri quando Berlusconi e la casta degli impuniti non saranno più sicuri.
E loro, a loro volta, per essere sicuri coi loro reati impuniti non possono far funzionare la giustizia che darebbe sicurezza a noi.
E allora vai con gli spot.
L'unico modo per smontare questo circolo vizioso che produce popolarità a un governo che non ne combina una giusta, è quello di passare parola.
Quindi passate parola!
Ci vediamo lunedì!" |
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