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Le Attrezzature per allenarsi in casa Come allestire una palestra personale. Soluzioni per ogni budget e necessità

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  (#16)
cicciodila cicciodila Non in Linea
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Originariamente inviato da Scleb Visualizza Messaggio
sarebbe piu naturale atterrare di punta, ma se nn hai un buon appoggio usuri tendine d'achille e legamento del piede
Ma stai parlando di velocità (100-400 metri)? In base a cosa dici che è più naturale ?


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  (#17)
spike spike Non in Linea
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Ma stai parlando di velocità (100-400 metri)? In base a cosa dici che è più naturale ?
siamo fatti-costruiti-evoluti per correre di punta, non ci sono personalizzazioni, chi corre facendo tacco-punta sbaglia e lo fa per adattarsi alla presenza di un'attrezzatura (la scarpa)
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  (#18)
thunderstruck thunderstruck Non in Linea
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io comincio ora a correre e capisco che la corsa è una cosa alquanto complicata.
Uno va a correre perchè pensa che bastino un paio di scarpette decenti e via; invece, come dice giustamente Spike, la faccenda è molto seria.
Caricare la parte anteriore dl piede non è semplice e naturale come sembrerebbe, è più facile che si tenda a "trascinarsi" appoggiando prima il tallone e questo non fa certo bene alle articolazioni.
Quindi il problema della scelta delle scarpe sarebbe da subordinare all'apprendimento di una corretta tecnica di corsa.
Estremizzando: se sai correre correttamente lo puoi fare anche a piedi nudi, se non sai correrre puoi anche prendere scarpe da 200 € e avrai comunque dei problemi.
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  (#19)
cicciodila cicciodila Non in Linea
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Quindi i talloni sono un optional ?
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  (#20)
spike spike Non in Linea
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Quindi i talloni sono un optional ?
non ho capito se è una battuta.
ammettendo che sia una domanda seria, no i talloni non sono un optional semplicemente nella corsa durante l'attimo di massima flessione in contatto con il suolo l'ideale sarebbe avere i talloni a 4cm da terra, 2cm è comunque un obiettivo sufficiente e raggiungibile da chiunque, meno è un errore in qualunque galassia.

Se invece parliamo di equilibrio da immobile o attivazione dei muscoli posturali o semplicemente camminare il tallone ha un ruolo unico nell'essere umano.
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  (#21)
cicciodila cicciodila Non in Linea
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L'appoggio del piede è qualcosa di personale, e dipende da caratteristiche fisiche non modificabili e dal peso, oltre che dalla velocità con la quale si corre. Che poi il massimo della prestazione preveda quello che dici, ciò non trova riscontro nella realtà.
sono tanti runner, ognuno ha un proprio modo di correre, ed osservo che chi corre di punta fa un "brutto" passo, poco naturale. Questo perchè la corsa di punta si fa quando si è leggeri (imc <<22) e quando si corre di scatto, per passare ad una 'rullata' di tallone quando ci si rilassa sulle lunghe distanze ed il peso sale.


Ultima Modifica di cicciodila : 02-01-2013 02:48 PM.
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  (#22)
milo milo Non in Linea
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Ora diminuendo la superficie di appoggio è come se noi allungassimo la molla.
Nel caso della scarpa una minore superficie di appoggio durante la corsa è quindi data da un maggiore differenziale tra tallone e punta (inteso come tallone rialzato)?


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nella corsa durante l'attimo di massima flessione in contatto con il suolo l'ideale sarebbe avere i talloni a 4cm da terra, 2cm è comunque un obiettivo sufficiente e raggiungibile da chiunque
Ti riferisci al momento di presa di contatto del piede anteriore successivo alla fase di volo?


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Originariamente inviato da cicciodila Visualizza Messaggio
osservo che chi corre di punta fa un "brutto" passo, poco naturale.
Da quanto ho capito io un appoggio corretto del piede durante la corsa è avampiede-tallone-avampiede invece che tallone-avampiede. Non stiamo parlando di avampiede-avampiede.
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  (#23)
cicciodila cicciodila Non in Linea
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Originariamente inviato da milo Visualizza Messaggio
Da quanto ho capito io un appoggio corretto del piede durante la corsa è avampiede-tallone-avampiede invece che tallone-avampiede. Non stiamo parlando di avampiede-avampiede.
Esatto ma è prerogativa di pochi atleti quando si parla di lunghe distanze. Con la stanchezza il corpo preferisce schiantarsi di tallone, è per questo che gli atleti che completano una maratona con dell A2 sono pochissimi (parlo di professionismo). Le A3 servono proprio a questo, ammortizzano meglio l'impatto che non viene assorbito dalla molla piede. Purtroppo l'uomo non è fatto per correre e scalzo ci può correre solo l'etiope di 40 kg.
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  (#24)
orange orange Non in Linea
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Ma non è vero che la stanchezza ti fa appoggiare il tallone (se corri col primo appoggio sull'avampiede), anzi, se dopo 20 km iniziassi a "pestare" i piedi sarebbe la mazzata finale.

Poi se corri con la tecnica naturale del tacco ne fai ampiamente a meno, da quando corro così le scarpe nella parte posteriore non si usurano quasi più.

Il video invece non so cosa debba dimostrare, visto che c'è gente che corre senza qualcuno che commenti a voce e nemmeno un testo scritto.
Quello posso vederlo anche al parco, sarebbe stato un video utile se qualcuno analizzasse le varie persone filmate.

Ultima Modifica di orange : 02-01-2013 06:27 PM.
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  (#25)
cicciodila cicciodila Non in Linea
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Originariamente inviato da orange Visualizza Messaggio
Ma non è vero che la stanchezza ti fa appoggiare il tallone (se corri col primo appoggio sull'avampiede), anzi, se dopo 20 km iniziassi a "pestare" i piedi sarebbe la mazzata finale.
Ora ho capito, è che non ci capivamo bene (anzi non mi faccio capire io). Io non intendevo scaricare di tallone, ma iniziare con il tallone che tocca sulla parte esterna, prosegue con il vero scarico sull'avampiede per poi proseguire la spinta di punta, è un tipo di appoggio, non crea danni ne limita le prestazioni se è il proprio modo naturale di correre. Ora c'è chi si trova di avampiede, e allora? Sono modi di correre derivanti da caratteristiche fisiche proprie. Quello che ritengo sbagliato è pensare che ci sia un modo migliore di correre, in genere la rullata con il tallone allevia un pò la stanchezza mentre quello di avampiede alleggerisce le articolazioni. Il video voleva solo indicare come la stragrande maggioranza corre partendo dai talloni. Per carità, uno che tonfa di tallone va corretto, ma invece se è la prima cosa che appoggia ed il movimento è fluido vuol dire che così deve correre. Io corro toccando prima di tallone esterno, ma se mi vedi le scarpette la parte del tallone è nuova mentre la parte sul metatarso è da buttare (anzi forse è il caso di cambiarle)

In effetti ho scritto schiantarsi chiedo venia
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  (#26)
spike spike Non in Linea
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L'appoggio del piede è qualcosa di personale, e dipende da caratteristiche fisiche non modificabili e dal peso, oltre che dalla velocità con la quale si corre. Che poi il massimo della prestazione preveda quello che dici, ciò non trova riscontro nella realtà.
sono tanti runner, ognuno ha un proprio modo di correre, ed osservo che chi corre di punta fa un "brutto" passo, poco naturale. Questo perchè la corsa di punta si fa quando si è leggeri (imc <<22) e quando si corre di scatto, per passare ad una 'rullata' di tallone quando ci si rilassa sulle lunghe distanze ed il peso sale.
Salvo errati allineamenti dell'astragalo (più che decentemente correggibili ma non entro in un argomento che non mi compete) l'appoggio del piede ha pochissime varianti fra una persona ed un'altra. O meglio dovrebbe essere così. Ognuno poi ha i suoi difetti ma non vedo dove sia il problema a correggerlo in qualche mese (al massimo) farlo poi diventare istintivo è un lavoro ovviamente voluminoso.
Sicuramente il genere di rullata viene influenzata dalla velocità della corsa ma il concetto è sempre lo stesso anche se l'effetto superficiale appare maggiore e breve in chi corre più lento.
Che non corrisponda alla realtà il massimo della prestazione mi suona veramente strano detto da un runner dato che non esiste scuola che insegni una rullata in modo diverso: basta vedere le olimpiadi e dal primo all'ultimo dal centometrista al maratoneta applicano lo stesso concetto di rullata. Ovvio che nella marcia è un'altra cosa, ovvio che in alcuni allenamenti si faccia la rullata mozza (che personalmente non farei mai fare a chi ha il difetto di toccare per primo il tallone, ma questa è una mia idea personale) ma si tratta in ogni caso di allenamento e non di prestazione.
Ci sono poi quelli che si sforzano di fare una corsa in punta e hanno una brutta corsa, ma sbagliano sicuramente altro, non è la punta che crea una brutta corsa anzi.
Peso alto: quì invece hai ragione quando dici che i pesi alti rispetto alla lunghezza delle leve può dare fastidio alla corsa di punta. La persona sovrappeso tende sempre ad economizzare andando sul tallone (che poi è un'economia errata ma lo spiegherò dopo) e questo difetto tende a portarselo dietro anche quando poi perde peso, ma apparte questa difficoltà mentale non ho riscontrato difficoltà a far correre anche persone di 120kg con le punte. In ogni caso stiamo parlando di una caratteristica fisica che limita in ogni caso la prestazione e perciò non fa statistica sull'efficienza del movimento.

Il video che hai messo è assolutamente inadatto al tema. Perché quando si corre su un TR manca la componente propulsiva, non è correre è praticamente portare una gamba avanti anche nei TR non elettrici. Mancando l'altezza giusta della gamba di riporto si è obbligati ad andare sul tallone o meglio potremmo anche andare di punta come fa pedros ma sprecheremmo energie inutili alla prestazione (spiego dopo)

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Originariamente inviato da milo Visualizza Messaggio
Nel caso della scarpa una minore superficie di appoggio durante la corsa è quindi data da un maggiore differenziale tra tallone e punta (inteso come tallone rialzato)?

più la suola è piatta e meno differenza c'è fra l'altezza del tacco e della punta e meglio è la nostra capacità di individuare il punto voluto (i punti voluti) d'appoggio.


Ti riferisci al momento di presa di contatto del piede anteriore successivo alla fase di volo?

no, subito dopo la fase di volo per quanto noi possiamo bloccare la caviglia per aumentare la stiffness, ci sarà un cedimento (fase eccentrica della contrazione pliometrica) che ti farà flettere il piede. Il punto di accoppiamento è il punto di massima flessione.

Da quanto ho capito io un appoggio corretto del piede durante la corsa è avampiede-tallone-avampiede invece che tallone-avampiede. Non stiamo parlando di avampiede-avampiede.

la direzione della rullata è quella che hai indicato tu, ma al tallone completamente in terra non ci arriviamo mai, o almeno non ci dovremmo arrivare mai


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Originariamente inviato da cicciodila Visualizza Messaggio
Esatto ma è prerogativa di pochi atleti quando si parla di lunghe distanze. Con la stanchezza il corpo preferisce schiantarsi di tallone, è per questo che gli atleti che completano una maratona con dell A2 sono pochissimi (parlo di professionismo). Le A3 servono proprio a questo, ammortizzano meglio l'impatto che non viene assorbito dalla molla piede. Purtroppo l'uomo non è fatto per correre e scalzo ci può correre solo l'etiope di 40 kg.
ma come l'uomo non è fatto per correre scalzo, e come ci siamo evoluti? Se poi mi dici che l'uomo non è fatto per fare le maratone o per fare sport è un altro discorso. Certo che l'impatto al suolo diventa traumatico date le innumerevoli ripetizioni ma ciò non significa che allora i maratoneti vanno sul tallone, si ruberebbero una marea di spinta e in quel caso diventa impossibile stare sotto i 4 minuti e mezzo a km per l'intera maratona, avresti un esaurimento localizzato (non certo alle gambe ovvio)

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Originariamente inviato da cicciodila Visualizza Messaggio
Ora ho capito, è che non ci capivamo bene (anzi non mi faccio capire io). Io non intendevo scaricare di tallone, ma iniziare con il tallone che tocca sulla parte esterna, prosegue con il vero scarico sull'avampiede per poi proseguire la spinta di punta, è un tipo di appoggio, non crea danni ne limita le prestazioni se è il proprio modo naturale di correre. Ora c'è chi si trova di avampiede, e allora? Sono modi di correre derivanti da caratteristiche fisiche proprie. Quello che ritengo sbagliato è pensare che ci sia un modo migliore di correre, in genere la rullata con il tallone allevia un pò la stanchezza mentre quello di avampiede alleggerisce le articolazioni. Il video voleva solo indicare come la stragrande maggioranza corre partendo dai talloni. Per carità, uno che tonfa di tallone va corretto, ma invece se è la prima cosa che appoggia ed il movimento è fluido vuol dire che così deve correre. Io corro toccando prima di tallone esterno, ma se mi vedi le scarpette la parte del tallone è nuova mentre la parte sul metatarso è da buttare (anzi forse è il caso di cambiarle)

In effetti ho scritto schiantarsi chiedo venia
ma non è vero che è la prima cosa che appoggia naturalmente, tu toglili le scarpe e guarda come corre, tu fai correre libero un bambino di 2 anni e mezzo e dimmi se schianta di tallone.
Il fatto che tu dica che non vorresti scaricare di tallone quando tocchi il piede a terra perchè vai velocemente in punta passando dalla parte estrna poco importa, nel momento in cui tu impatti tu appoggi in una articolazione morta e butti del peso che invece di facilitare la corsa ti rallenata. Ovvio che se provi immediatamente a cambiare non riuscirai a sfruttare la tua stiffness ma anche questo si impara.
correre di tallone è più traumatico per le articolazioni (ma nemmeno di tanto) ma quello che vermente si perde è la nostra capacità di sfruttare la forza elastico reattiva dei muscoli: l'espressione di forza più nobile perché è quella a costo energetico minimo.
Nel momento in cui si tocca il piede in terra (dico punta ma intendo il BOF) il nostro peso allunga gli estensori del piede che in una condizione di rigidità restituisce quasi tutta l'energia potenziale. Certo che comunque è leggermente più faticoso per la gamba e lo è ancora di più nella fase di apprendimento, ma questa fatica è ampiamente restituita in un minor dispendio generico e locale.
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Vecchio
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milo milo Non in Linea
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Grazie per le delucidazioni Spike
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  (#28)
Scleb Scleb Non in Linea
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Predefinito 04-01-2013, 02:28 PM


mi sentirei di dire anche se forse è una forzatura che correre molto su terreni a riposta zero puo mettere comunque a dura prova le strutture del piede tanto che una scarpa ammortizzata e con un po di dislivello taccopunta sarebbe sempre prudente.

ho spesso da discutere con un collega da 35min\10km che si ostina all'appoggio di tallone (non so quanto marcatamente di tallone).

di certo non è scarso e non è un principiante (fa suigli 80-100km\settimana)! si trova bene cosi io gli dico sempre che dovrebbe cercare di usare di piu la punta strutture permettendo ma l'uso che ne fa è direttamente proporzionale alla velocità, idem l'ammortizzazione delle scarpe, a3 sopra i 10km , a2\a1 sotto quella distanza.
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