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Medicina e Farmacologia Medicina generale e farmacologia.
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All the Truth Member
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minoxidil e finasteride -
23-01-2010, 10:48 PM
minoxidil e finasterideHo letto che sono gli unici due farmaci approvati dalla FDA per il trattamento della caduta dei capelli. Avendo qualche problemino in questo senso.. e volendo agire prima che sia troppo tardi , che sapete dirmi su di essi? il dermatologo mi ha detto che è efficace il minoxidil. Ha effetti collaterali? può essere utile? della finesteride invece non ne ha parlato.. riduce in maniera sensibile il diidrotestosterone solo a livello cutaneo o anche a livello sistemico? è efficace? effetti collaterali? Chiaramente qui è solo per discutere e raccogliere pareri nel forum.. ovvio che prima di prendere qualunque decisione mi rivolgerò di nuovo al medico oppure andrò da uno specialista Altro thread utile http://www.fituncensored.com/forums/...il-pareri.html |
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All the Truth Member
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24-01-2010, 04:09 PM
Io per mia esperienza posso solo dirti che il minoxidil funziona. Logicamente non ci si deve aspettare una ricrescita mostruosa ( un po come chi prende 2cps di BCAA e si aspetta risultati da AAS )!!! La mia tricologa mi disse che avrebbe rallentato la caduta e reso i capelli e favorito una ricrescita... Ora io non so come sia andata, ma la caduta è diminuita tantissimo e i capelli sono più consistenti (che siano di più o che siano gli stessi ma più robusti non lo so!), questo è diventato tangibile in circa 2 anni (in abbinamento a DIATHYNIL). A me sul breve termine non ha dato nessun problema. Penso possa dare problemi legati alla variazione di pressione ematica. Il finasteride mi incuriosiva ma me lo ha sconsigliato per i presunti effetti collaterali...di cui non so nulla. |
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All the Truth Member
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24-01-2010, 04:23 PM
cosa sarebbe il diathynil? |
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All the Truth Member
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24-01-2010, 04:46 PM
Compresse di biotina ad altissimo dosaggio. |
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All the Truth Member
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24-01-2010, 06:32 PM
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All the Truth Member
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24-01-2010, 09:02 PM
La finasteride è un farmaco usato per l' ipertrofia prostatica benigna e viene usata a 1/4 del dosaggio per l' alopecia, l' unico effetto collaterale con un minimo di significatività e il deficit erettile circa nell' 1% dei soggetti che assumevano il prodotto, che regredisce con la sospensione del farmaco. Io comunque mi limiterei al Minoxidil. |
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All the Truth Member
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24-01-2010, 09:14 PM
penso che mi limiterò al minoxidil.. ma la finasteride inibisce il DHT anche a livello sistemico? quindi quell'effetto collaterale si spiega così? dunque ci sarebbe anche una riduzione dell'anabolismo proteico e di tutti gli effetti legati al testosterone/DHT? |
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All the Truth Member
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24-01-2010, 09:24 PM
condcordo pienamente con Doc...la finasteride è 1 anti-androgeno quindi effetti collaterali come ginecomastia, calo di forza, calo di libido e potenza sessuale non sono rari.....Il Dht è importantissimo per l'uomo.. |
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All the Truth Member
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24-01-2010, 09:50 PM
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All the Truth Member
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26-01-2010, 02:29 PM
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(#11)
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All the Truth Member
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26-01-2010, 02:32 PM
in realtà sono scettico su questi prodotti.. penso basti usare uno sciampo alle vitamine anticaduta (ammesso che faccia qualcosa) ed avere una buona alimentazione, e da questo punto di vista penso di aver fatto tutto il possibile.. credo oltre a questo ci siano i farmaci (il minoxidil e la finasteride ho letto sono gli unici 2 approvati dalla FDA).. poi chiaro è una mia opinione e potrei sbagliarmi. i rimedi farmacologici non li vedo affatto come estremi.. |
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All the Truth Member
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26-01-2010, 06:24 PM
intanto non è un antiandrogeno La finasteride è un farmaco di sintesi basato su una molecola azosteroidea. Tale sostanza ha due utilizzi: inizialmente è stato introdotta per il trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna, alla dose di 5 mg; in seguito è stata commercializzata anche per la cura dell'alopecia androgenetica, alla dose di 1 mg. Prodotto dalla Merck, è stato introdotto nel mercato con i nomi di Proscar (5 mg) e Propecia (1 mg), in compresse per l'assunzione per via orale. Al momento la finasteride è l'unico principio attivo, oltre al minoxidil, di cui sia stata chiaramente provata l'efficacia nel fermare la progressione dell'alopecia androgenetica negli uomini di età compresa tra i 18 ed i 41 anni. Il farmaco, infatti, inibisce l'enzima testosterone 5-alfa-reduttasi di tipo 2 avvalorando l'ipotesi, a lungo contestata, della correlazione tra livelli di diidrotestosterone e la perdita dei capelli. La finasteride è inoltre efficace nelle pazienti affette da irsutismo da alti livelli di diidrotestosterone. fonte wikipedia il farmaco sarebbe sicuro dato che è stato approvato al commercio è l'unica cosa che effettivamente funzioni parlane con il tuo dermatologo io la presi tempo fa per un po' di mesi e infatti stava funzionando alla grande solo che per problemi di reperibilita del mio medico e anche del fatto che mi scocciava l'idea di prenderla per sempre alla fine ho smesso ora la vorrei riprendere e magari provare la versione topica il brevetto è scaduto e ora dovrebbe costare meno cmq ginecomastia calo della libido sono tra i sides rari, sono cose riportate sul bugiardino che puoi leggere molti non hanno problemi come me ad esempio |
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All the Truth Member
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26-01-2010, 06:47 PM
per essere è 1 anti-androgeno...l'unica cosa è che inibisce l'isoforma di tipo 2 ma questo non vuol dire che non sia un anti- androgeno...Infatti un suo uso in gravidanza porta problemi di mancata formazione di genitali esterni del bambino e nell'adulto inibendo il dht presente sopratutto su pelle e prostata riattiva i bulbi piliferi e blocca l'ipertrofia prostatica..Ma questo non vuol dire che sul lungo termine non porti effetti collaterali... Ti riporto una ricerca interessante La finasteride è un farmaco approvato dalla FDA per il trattamento dell'alopecia androgenetica. Meccanismo d'azione della finasteride L'aggettivo "androgenetica" suggerisce uno stretto legame tra questa forma di alopecia e due fattori: gli ormoni androgeni (andro) da un lato ed una certa predisposizione genetica dall'altro. Per questo motivo, i soggetti castrati prima della pubertà non avranno mai bisogno di ricorrere alla finasteride o al minoxidil per contrastare la caduta dei capelli. Tale presupposto spiega anche come mai l'incidenza dell'alopecia androgenetica sia nettamente inferiore nella popolazione femminile rispetto a quella maschile. Più complicata risulta l'influenza dei fattori genetici. A tal proposito ci limitiamo a ricordare che il progressivo diradamento dei capelli, causato dalla miniaturizzazione dei follicoli piliferi in risposta agli androgeni, non dipende soltanto dalla concentrazione plasmatica di tali ormoni, ma anche dalla sensibilità dei follicoli alla loro azione. A questo livello, infatti, possiamo ritrovare concentrazioni più o meno marcate di un enzima, chiamato 5-α-reduttasi (in particolare l'isoforma II), che converte l'ormone testosterone in diidrotestosterone. L'espressione di questo enzima è molto più elevata nel maschio rispetto alla femmina, ed in entrambi i sessi prevale nella regione frontale rispetto a quella occipitale. Oltre a favorire la caduta dei capelli, l'eccesso di diidrotestosterone stimola la crescita dei peli corporei, l'ingrossamento della prostata e la secrezione sebacea della cute (pelle grassa, acne e seborrea). Ebbene, la finasteride è in grado di inibire selettivamente l'enzima 5-α-reduttasi di tipo II, impedendo la conversione del testosterone in diidrotestosterone a livello tissutale. Per quanto detto, tale azione risulta particolarmente utile in presenza di alopecia androgenetica e, a dosaggi superiori, nel trattamento dell'irsutismo e dell'ipertrofia prostatica benigna (di cui non ci occuperemo in questo articolo). Inoltre, nel mondo dello "sport" la finasteride viene utilizzata per limitare gli effetti collaterali legati alla somministrazione di alcuni steroidi anabolizzanti a scopo dopante. Efficacia e modalità d'assunzione L'FDA ha approvato l'utilizzo della finasteride per il trattamento dell'alopecia androgenetica nel lontano 1997; i numerosi anni trascorsi da quella data sono un ulteriore garanzia sull'ottima tollerabilità del farmaco, almeno nel breve e medio periodo. A distanza di un anno dall'inizio del trattamento, circa il 50% degli uomini di età compresa tra i 18 ed i 41 anni registra un arresto della caduta, mentre la rimanente percentuale apprezza anche una certa ricrescita. Solo in una piccolissima parte di casi (intorno all'1%) il farmaco si rivela inefficace o dev'essere sospeso per la comparsa di effetti collaterali significativi. Al contrario del minoxidil (lozione o schiuma), la finasteride si è dimostrata più efficace nel promuovere la ricrescita ed arrestare la caduta nella zona frontale rispetto a quella del vertice. Inoltre, la finasteride sortisce migliori effetti terapeutici grazie alla modalità d’azione più mirata e alla migliore bio-disponibilità (per il minoxidil la somministrazione sistemica non è percorribile a causa del marcato effetto ipotensivo). Nelle donne, la finasteride sembra meno efficace rispetto agli uomini, in particolare nel periodo post-menopausale, quando la caduta dei capelli è imputabile soprattutto al calo degli estrogeni. Tra i vari prodotti farmaceutici a base di finasteride ricordiamo i marchi registrati Proscar e Propecia, nei quali il principio attivo si trova, rispettivamente, in concentrazioni di 5 ed 1 mg. Quest'ultimo è il dosaggio indicato nel trattamento della calvizie androgenetica (una compressa al giorno). Diminuendo i livelli di DHT, la finasteride può prevenire il rimpicciolimento dei follicoli ed indurre quelli miniaturizzati a produrre capelli con caratteristiche terminali anziché del vello. In questo modo previene un ulteriore caduta dei capelli e promuove la ricrescita. Un grosso vantaggio della finasteride risiede nella sua capacità di inibire selettivamente la sintesi di diidrotestosterone a partire dal testosterone, senza quindi impedire l'effetto fisiologico di quest'ormone, tipicamente maschile, nei tessuti. Per dirlo in termini medici, la finasteride non ha effetti antiandrogenici o androgenici ed è inoltre priva di attività estrogenica, antiestrogenica o progestinica. L'assunzione di finasteride non ha alcun impatto sui livelli circolanti di cortisolo, ormone stimolante la tiroide e tiroxina; non modifica inoltre il rapporto tra colesterolo HDL ed LDL, e non mostra interazioni significative con l'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi. I livelli circolanti di testosterone potrebbero addirittura aumentare (circa il 15%) per la mancata conversione tissutale in diidrotestosterone. Non a caso, dunque, dopo aver provato senza troppo successo il variegato armamentario di trattamenti cosmetici ed integratori funzionali, moltissimi uomini ricorrono alla finasteride sotto consiglio del proprio dermatologo. La maggior parte dei medici, infatti, ritiene che la finasteride per via sistemica sia oggi l'intervento più efficace nel trattamento dell'alopecia androgenetica. Le dosi consigliate sono di 1 mg/die; il farmaco è ottimamente tollerato e non è necessario sottoporsi ad accertamenti ematici e/o strumentali se l’assunzione avviene prima dei 40 anni. Dopo tale età, il dermatologo prescrive generalmente una serie di esami per indagare la salute della prostata, come il dosaggio dell’antigene prostatico specifico (PSA), l’esplorazione rettale, la misurazione della forza del getto urinario e l’ecografia sovrapubica. Effetti collaterali della finasteride Nonostante entro 24 ore dall'assunzione di una singola compressa da 1mg si registri una riduzione della concentrazione sierica di DHT in misura superiore al 65%, l'efficacia della finasteride non è immediata e per ottenere effetti clinici significativi deve essere assunta per almeno tre mesi; si consiglia comunque di protrarre l'assunzione per almeno dodici mesi prima di valutare i risultati conseguiti. Altro particolare importante è che i benefici ottenuti si possono mantenere solo continuando la terapia per tempi indefiniti. Da tali considerazioni terapeutiche, frutto dei vari risultati sperimentali a cui è stato sottoposto il farmaco, scaturiscono i timori degli utilizzatori circa i possibili effetti collaterali di un simile approccio terapeutico. Grazie alla particolare azione farmacologica, gli effetti indesiderati della finasteride sono generalmente assenti o comunque limitati. Quello più importante è dato dall'azione teratogena (nel feto di sesso maschile potrebbero sopraggiungere delle anomalie a carico dei genitali esterni, anche a dosaggi estremamente ridotti), che impone l'assoluto divieto di utilizzare finasteride in presenza di gravidanza programmata o in corso. Durante tale periodo bisogna astenersi anche dal manipolare compresse di finasteride rotte o sbriciolate, poiché il principio attivo può essere assorbito anche attraverso la pelle. Nell'uomo, in un'esigua percentuale dei casi (meno dell'1%), la finasteride può sortire un effetto inibitorio sull’area sessuale, come riduzione della libido, disfunzione erettile e ridotto volume dell’eiaculato. In pazienti con fattori predisponenti, come ad esempio l'obesità o il varicocele, la finasteride potrebbe anche alterare la spermiogenesi, mentre in alcuni soggetti sono stati descritti rarissimi casi di ginecomastia unilaterale. Ancora poco chiaro il legame tra assunzione di finasteride e cancro alla prostata, in virtù delle pubblicazioni contrastanti circa un possibile effetto protettivo, neutro o predisponente (oggi ritenuto poco probabile rispetto al passato). Gli effetti collaterali della finasteride sono comunque assai rari e spesso transitori, con regressione spontanea al proseguo della terapia (maggior parte dei casi) o alla sua interruzione (totalità dei soggetti). |
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All the Truth Member
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26-01-2010, 06:55 PM
cioè a mio parere quello che potrebbe creare problemi è il lungo tempo, in quanto questa "cura" per essere efficace deve essere protratta per lungo tempo e studi sufficienti non ce ne sono...Mi è capitato di leggere su divesri forum in passato, di gente che dopo averla usata per piu' di 6 mesi aveva avuto seri problemi come calo della libido, ginecomastia, ecc ecc Con questo non voglio andare contro a quello che dici tu great, dico solo che a mio parere bisognerebbe evitare l'uso di tale sotanza in quanto un soggetto potrebbe tollerarla bene per un periodo piu' lungo, pensando che non ci siano effetti collaterali.....Io son convinto che tutto cio' che disturba l'omeostasi interna per un medio/lungo periodo(sia anche l'assunzione prolungata di una aspirina) puo' portare conseguenze inaspettate.. |
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(#15)
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All the Truth Member
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26-01-2010, 07:32 PM
ehi pensa a quanti medici la prescrivono se fosse pericolosa non credo che starebbe sul mercato cmq i farmaci sono sempre sotto osservazione ogni tot tempo i bugiardini cambiano con nuove informazioni beh anche la pillola cambia il profilo romonale interno della donna eppure mi sembra che viene presa e prescritta non sono un medico ma ti ripeto che se il farmaco viene prescritto vuol dire che un minimo di sicurezza l'abbia |
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