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Medicina e Farmacologia Medicina generale e farmacologia.
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All the Truth Member
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testosterone e prostata -
19-04-2011, 05:53 PM
testosterone e prostataProstata, il doppio ruolo del testosterone È stato scoperto uno dei meccanismi che ostacola la formazione delle metastasi nel tumore prostatico. L'importante notizia è stata pubblicata su Cancer Reserch da ricercatori dell'Università di Milano, coordinati dall'endocrinologo Angelo Poletti. Ma i risultati dello studio sperimentale, oltre a chiarire i meccanismi di inibizione tumorale, potrebbero aprire la strada a più importanti novità terapeutiche e mettere ordine in quelle esistenti. Sembra, infatti, che la proteina in grado di ostacolare la diffusione delle cellule tumorali sia prodotta proprio dal nemico numero uno del tumore, il testosterone, ormone maschile che, negli stadi precoci, favorisce lo sviluppo dello stesso tumore. In particolare sarebbe il diidrotestosterone, parte attiva del testosterone, a essere trasformato in 3beta-diolo; questo, andando a occupare un recettore degli estrogeni, determinerebbe la produzione di una potente proteina, la E-caderina che, come nel carcinoma della mammella, impedirebbe la migrazione delle cellule neoplastiche e le metastasi. Dunque, almeno in particolari momenti, guai ad inibire la formazione del testosterone. "Infatti" spiega Poletti, "abbiamo potuto accertare che l'azione endogena del 3beta-diolo, diversamente dai suoi precursori, testosterone e diidrotestostrone, non possiede più attività androgenica e quindi non sembra in grado di modificare la crescita del tumore. Al contrario, la sostanza ha stimolato la formazione di E-caderina, una proteina in grado di impedire o rallentare la diffusione delle cellule tumorali all'interno o all'esterno della prostata". A oggi la terapia del tumore della prostata androgeno-dipendente si basa essenzialmente sulla somministrazione di due classi di farmaci: gli antiandrogeni, che inibiscono l'attivazione del recettore degli androgeni (antagonisti recettoriali), ma non la formazione del testosterone, e gli antagonisti del GnRH, che aboliscono invece la produzione del testosterone; entrambi sono molto efficaci nel contrastare la crescita tumorale. Ma a seconda dello stadio che si considera, alla luce di queste nuove scoperte, si potrebbe imporre un distinguo importante. "Nel caso di un tumore ancora localizzato", precisa Poletti, "gli antagonisti recettoriali (antiandrogeni) che mantengono inalterata la produzione di testosterone, potrebbero avere il vantaggio di sostenere la produzione intra-prostatica di 3beta-diolo, rallentando così la migrazione del tumore. In presenza invece di metastasi, quando l'effetto protettivo anti-migratorio del 3beta-diolo viene a mancare, la terapia combinata tra antiandrogeni ed analoghi offre maggiori vantaggi contro la proliferazione del tumore". Osservazioni di laboratorio, da validare clinicamente, prima di dar luogo a nuove terapie. |
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All the Truth Member
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19-04-2011, 05:58 PM
ultime ricerche mostrano come mantenere buoni livelli di testosterone non sia sbagliato, quindi anche delle terapie ormonali preventive il testosterone aiuta a mantenere una buona massa muscolare e densità ossea leggendo in giro il miglior testosterone per le terapie ormonali sembra essere il testosterone gel dato che le iniezioni creano picchi non costanti, mentre il gel applicandolo tutti i giorni ha dei valori stabili tempo fa avevo letto di una pillola sottocutanea anticoncezionale della durata di 3 anni credo anche questa sarebbe una buona cosa per chi dovesse farsi delle terapie ormonali nel caso del testosterone gel ad esempio l'area trattata non dovrebbe venire a contatto con altre persone uno studio ha dimostrato infatti che le donne che venivano a contatto sulla zona del corpo trattata avevano una percentuale doppia di testosterone in circolo |
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All the Truth Member
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Data registrazione: Jun 2006
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19-04-2011, 06:35 PM
Mgari great però posta la bibliografia degli studi. Io per esempio sapevo di studi abbastanza recenti che mostravano come il testosterone mantenesse o addirittura migliorasse l'elasticità delle arterie, interessante contraddizione con gli effetti ben noti sul sistema cardiocircolatorio |
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Power Doctor -[]-----[]-
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20-04-2011, 09:25 AM
interessante se questo metabolita è tanto efficace si potrebbe inserire nel protocollo terapeutico ammesso che non abbia eccessivi effetti estrogenici (in passato gli estrogeni erano molto + utilizzati nel trattamento del Ca. prostatico) per quanto riguarda il testosterone però bisogna riconoscere che nei soggetti castrati in giovane età il carcinoma prostatico è assente quindi in fin dei conti il primum movens è sempre quello anche se il ragionamento sui picchi plasmatici ha senso |
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