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Medicina e Farmacologia Medicina generale e farmacologia.

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  (#16)
Acid Angel Acid Angel Non in Linea
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Predefinito 30-11-2011, 05:24 PM


Sono contenta per i pro Desp, davvero, così come mi fa' piacere rileggerti su FU

Quanto al contro della non sensazione di efficienza, sembra anche a me ogni volta che mi cimento in qualcosa che non sia il pump, ma da "alte sfere" mi dicono che cmq anche ALTRO può stimolare il metabolismo, far mantenere il peso corporeo o addirittura, magia, farne perdere


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  (#17)
sOmOja sOmOja Non in Linea
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Predefinito 30-11-2011, 06:50 PM


sono lavori che necessitano di un certo rodaggio per farti rendere al meglio
dopo un mesetto di lavoro facendo cardio ti sembrerà di recuperare il lavoro fatto con i pesi e viceversa.

è possibile impostare dei circuiti con i pesi anche utilizzando 1 solo bilancere o 1-2 manubri (o kettlebells)
ultimamente utilizzo dei circuiti fullbody come "finisher" dei workout della mia ragazza (e talvolta anche per i miei) e ho dovuto ingegnarmi per evitare lo zompettamento da una macchina all'altra.
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  (#18)
DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
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Predefinito 01-12-2011, 11:57 AM


Quote:
Originariamente inviato da jak Visualizza Messaggio
Ciao, io soffro di problemi alla safena polpaccio destro e sinistro almeno da 15 anni, ho fatto per quasi vent'anni boxe agonistico per poi dedicandomi ai pesi. Quello che posso dirti è che sicuramente non fare nulla è molto peggio, io mi alleno normalmente' ovviamente uso delle calze elastiche quando lavoro e quando faccio pesi, nei periodi caldi anchio uso Daflon, probabilmente devi abituarti ad usare le calze.
Wow, che qlo anche tu!
Posso chiederti
1) quanti anni hai
2) che calze usi, marca e articolo?
3) ma va indossata anche durante l'attività fisica?
4) posso chiederti che sintomi ti dà e come sei arrivato a capire di cosa trattava?

La domanda sembra sciocca, ma la faccio perchè secondo l'angiologo che mi ha visto un mese fa io non avrei praticamente niente di significativo, però io sento proprio dolore in un punto preciso del polpaccio, soprattutto a destra ma anche a sinistra nella stessa localizzazione.

Magari rispondimi in privato, se preferisci, grazie.
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  (#19)
DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
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Predefinito 14-12-2011, 07:53 PM


Ci risiamo. Rieccomi alle prese con dolori e sintomi di cui non si capisce bene la causa, e di conseguenza non si sa come curare...

Oggi ho fatto una visita da un altro angiologo, perchè visto che i miei sintomi sono sempre più fastidiosi temevo che il primo avesse sottovalutato il problema.
Il secondo però è stato ancora più esplicito: secondo lui il dolore che sento lungo la safena all'altezza del polpaccio, in entrambe le gambe...non è dovuto alla safena!
Sostiene che vene messe molto peggio delle mie (che in effetti a vedersi sembrano a posto, dato che appunto non si vedono) non danno dolore, se non in caso di flebite.

E a cosa c@**o sarà mai dovuto allora?
Infiammazione di qualche nervo che passa giusto di lì?
Eppure, io sento il dolore proprio lungo il corso della vena, e a palparla fa male...
Il dolore, per la cronaca, sparisce o si attenua con un antidolorifico a base di ketoprofene (scoperta fatta per caso prendendo l'Oki per il mal di gola).

L'angiologo suggerisce di indagare altre ipotesi (postura, piede e schiena in particolare, o eventuali problemi muscolari).

Qualche parere o esperienza di fastidi simili?
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  (#20)
sOmOja sOmOja Non in Linea
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Predefinito 14-12-2011, 08:00 PM


ciao
dovresti parlare con uno specialista (un fisiatra)
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  (#21)
lupin III lupin III Non in Linea
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Predefinito 15-12-2011, 02:32 AM


A livello di integratori mi permetto di consigliarti un buon integratore a base di semi d'uva ad alta titolazione di OPC, vitamina C e bioflavonoidi.
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  (#22)
DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
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Predefinito 15-12-2011, 11:26 AM


E invece c'è. Un simpatico nervetto che corre giusto lungo la safena dal ginocchio al piede, e si chiama per l'appunto nervo safeno.
Se ho ben capito, innerva la cute ma nessun muscolo, e questo spiegherebbe perchè non c'è nessun movimento particolare del piede o della gamba che mi fa male, ma mi fa male la pressione, anche leggera, lungo la vena.

A questo punto comincio a pensare che i sintomi siano cambiati dall'estate all'autunno perchè in realtà i problemi sono diversi. Da una parte ci sono i sintomi legati al ristagno venoso, come pesantezza, stanchezza e gonfiore delle caviglie specialmente alla sera; questi sintomi mi hanno dato parecchio fastidio nel periodo caldo ma in effetti si sono molto attenuati ora che è venuto freddo, come appunto dovrebbe essere.
Dall’altra c’è il dolore al nervo, che invece ultimamente è molto peggiorato e non c’entra niente con i problemi circolatori, ma mi aveva tratto in inganno perché segue lo stesso percorso della safena risalendo dalla caviglia al polpaccio.

Ecco perché il mio problema se ne fa un baffo della diosmina, e perché entrambi gli angiologi consultati mi hanno suggerito di smetterla: il primo ha consigliato di riprenderla poi nella stagione calda, il secondo ha detto che male non fa, ma nel mio caso sono soldi buttati…

Quindi inutile che mi riempia di diosmina o integratori vasoprotettori, almeno adesso che il freddo non favorisce la vasodilatazione, e ancora più inutile che mi insalami le gambe in calze elastiche supercompressive. Continuerò a portare i collant e gambaletti a compressione media e a osservare alcune indicazioni per favorire il ritorno venoso, ma niente investimenti in altre calze propriamente terapeutiche, e la diosmina la riprenderò solo in primavera.

Ora invece bisognerebbe capire perché quel fottuto nervo fa male ogni volta che poggio il piede nel passo di corsa…Adesso che ci penso, il dolore è cominciato in agosto, la seconda volta che sono andata a correre fuori, quindi su un terreno più duro del tapis-roulant e per più tempo del solito.

Scarsa ammortizzazione, magari dovuta a scarpe inadatte o usurate?
Errata postura nella corsa, che alla lunga si fa sentire?
Compressione del nervo da parte di qualcosa?

Vabbè, smetterò di giocare al dott. House e consulterò un ortopedico, ma prima voglio fare qualche prova per capire meglio in quali circostanze sento dolore.
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  (#23)
sOmOja sOmOja Non in Linea
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Predefinito 15-12-2011, 11:54 AM


tra l'altro non è detto che la causa del dolore neuropatico sia localizzato nella gamba, banalmente potrei dire che una possibile localizzazione è a livello lombare
anche l'approccio integrativo sarebbe totalmente diverso
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  (#24)
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Predefinito 15-12-2011, 12:54 PM


Infatti così mi ha detto anche l'angiologo, che ha suggerito di fare una radiografia del rachide lombo -sacrale, da portare poi all'ortopedico.

Ma se fosse una compressione alla radice del nervo, sarebbe normale che il dolore si senta ugualmente su entrambe le gambe?
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  (#25)
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è improbabile una compressione radicolare bilaterale e simmetrica
credo sia + probabile un dolore irradiato dovuto ad una sofferenza discale (i dischi intervertebrali sono innervati dagli stessi nervi che portano la sensibilità delle zone cutanee e muscolari periferiche) o una spondilolistesi con riduzione del canale vertebrale, ma sono solo ipotesi
se il dolore è localizzato solo nella regione anteriore della tibia potrebbe essere dovuto ad una sindrome della loggia tibiale anteriore (anche qui sto sparando un'ipotesi)
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  (#26)
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Il dolore è localizzato non proprio sulla parte anteriore della tibia, ma più all'interno, esattamente lungo il corso della safena, e la zona più dolente corrisponde al "crinale" del polpaccio, se immaginiamo il muscolo contratto come una collinetta. Il dolore è simile a quello che si ha premendo su un livido, ma più acuto e circoscritto.
Ecco perchè pensavo a un problema vascolare...

Identico in entrambe le gambe, ma è comparso prima sulla destra, che è quella su cui scarico di più il peso.

Non c'è un movimento particolare che lo scatena, ma è fondamentalmente l'appoggio brusco del passo di corsa; poi una volta innescato rimane e si ripresenta a tratti anche a riposo o anche solo camminando.
Non compare con la semplice contrazione del polpaccio, perchè non mi viene facendo esercizi per i polpacci coi pesi, ma una volta che ce l'ho è favorito da qualsiasi sforzo della gamba...

La posizione in cui mi fa più male è l'accosciata sui talloni, quando il polpaccio si schiaccia sotto la coscia. E non parlo di squat, ma del chinarsi nella vita quotidiana.

Boh... devo sentire un ortopedico, ma ci vorrei andare già con le lastre, e se ne riparlerà in gennaio. Intanto grazie dei suggerimenti
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  (#27)
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propendo anch'io per la seconda ipotesi di somoja...periostite quasi sicuramente
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  (#28)
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Nel weekend ho letto un po' di cose sulle patologie ipotizzate...
La spondilolistesi dai sintomi che ho letto non mi pare probabile, anche se per escluderla dovrei fare le radiografie.
Da una parte sarebbe opportuno che le facessi, perchè io non ho una "bella" schiena al punto di vista medico, e i medici spesso si stupiscono del fatto che finora non mi ha dato problemi (facendo i debiti scongiuri...). Dall'altra non ho molta voglia di farla, quindi sentirò anche dal mio medico se è proprio necessaria.

Invece mi sembra molto probabile un malanno della tibia, periostite o fascite tibiale, ancora più della sindrome della loggia tibiale anteriore. Mi pare comunque che in tutti e tre i casi la cura stia principalmente nel riposo, ed eventualmente antidolorifici al bisogno

Ora mi chiedo, visto che con un riposo assoluto forse mi passerebbe il male alle gambe ma nel giro di una settimana sarei da ricovero in una cella imbottita, secondo voi è sufficiente che smetta di correre, o dovrei proprio evitare qualsiasi forma di sforzo?

Al momento il dolore lo sento correndo, a ogni impatto del piede sul tappeto, e visto che ormai me lo trascino da metà agosto, ed è peggiorato, temo molto che se continuo andrà peggiorando ulteriormente.

Però stare proprio ferma del tutto mi fa paura: per la fatica e la frustrazione di quando dovrò riprendere, e perchè temo nel frattempo di diventare una balena che già ansima alla prima rampa di scale...

E non so nemmeno cosa fare degli esercizi per le gambe coi pesi. Li avevo esclusi da questa primavera, per timore che dilatassero troppo le vene e accentuassero il ristagno venoso, e perchè effettivamente mi lasciano spesso le gambe stanche e pesanti. In realtà secondo i medici il problema di ritorno venoso è molto lieve, e avevo quindi pensato di riprenderli.

Ma ora di nuovo non so se sia il caso per via della periostite o fascite o quello che è. Oggi ho provato leg-press e hyperesxtension e non ho avvertito il dolore che provo a correre, per cui mi piacerebbe ricominiciare...
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spike spike Non in Linea
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Predefinito 19-12-2011, 09:22 AM


Ma non ci pensare nemeeno a stare completamente ferma, togli solo gli esercizi che ti danno fastidio, anzi io comincerei a togliere solo quello che ti dà più fastidio e vedere se la situazione migliora. Per ora quindi smetti di correre nel TR, con i pesi continua a fare tutto (se proprio vuoi avere uno scruolo non allenare in isolamento i polpacci). Potresti persino provare a correre sull'erba (ma mi sembrava che all'aperto non se ne parlava di allenamenti) o su cyclette o ellittiche, così ti rimane anche il tuo blando cardio.

Per quanto riguarda l'allenamento delle gambe, anche quì non sarà l'inattività a renderti migliore la vita...io farei tutto, stando bene attenta a fare un buon riscaldamento, scegliere carichi progressivi ogni volta e magari a finire l'allenamento allenando la parte superiore

In opgni caso passato un primo momento di riposo poi potrai riprendere a far tutto ma sarebbe il caso di chiedersi perché il problema è sorto. Non so se la memoria riuscirà a tornare esattamente agli allenamenti di agosto per capire cosa è cambiato però occorre fare attenzione alla progressione del carico di lavoro e al suo bilanciamento. DOvresti fare anche un controllo all'appoggio dei piedi (ed eventualmente utilizzare dei plantari) e controllare magari da un osteopata se è tutto a posto
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sOmOja sOmOja Non in Linea
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Predefinito 19-12-2011, 10:09 AM


se si tratta di una s. della loggia tibiale anteriore puoi fare qualunque cosa tranne gli esercizi che aumentino in modo importante il flusso in quella zona
praticamente l'unico esercizio problematico è la corsa (e la camminata a passo svelto)
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