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Medicina e Farmacologia Medicina generale e farmacologia.

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  (#1)
DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
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Predefinito problemi alle vene e attività fisica - 18-11-2011, 10:40 AM

problemi alle vene e attività fisica


Sono diversi anni che soffro di fastidi alle gambe dovuti a cattiva circolazione e ristagno venoso, ma quest’anno sono notevolmente peggiorati a partire dalla primavera. I sintomi sono stanchezza, pesantezza, calore sgradevole e gonfiore dal ginocchio in giù, soprattutto alla sera, e a volte crampi notturni al polpaccio. Ho provato ad alleviarli con farmaci a base di diosmina con dosi di 2 Daflon o 2 Venosmine al giorno, ma non ho avuto nessun risultato. In estate facevo anche docciature fredde sulle gambe mattino e sera, mentre ora da due o tre giorni mi sono decisa a provare le calze riposanti, nonostante mi facciano sentire decrepita.

Un mese fa ho fatto una visita dall’angiologo con ecocolordoppler che non ha evidenziato anomalie della circolazione o una vera e propria insufficienza valvolare, però poi mi hanno detto che i sintomi si presentano molto prima delle alterazioni visibili all’ecodoppler, per cui l’esito non è molto significativo. Il responso dell’angiologo è stato piuttosto vago: nulla di serio, ma neanche nessun rimedio, a parte quelli già tentati senza risultati.

Il problema è che, a parte i fastidi nella vita quotidiana, non riesco più ad allenarmi. Ho eliminato da mesi tutti gli esercizi per le gambe, lasciando solo l’allenamento cardio 2 o 3 volte alla settimana, ma nel corso dell’estate anche quello è stato molto condizionato e limitato dai fastidi che provo. Speravo che con il freddo il problema si attenuasse, ma non è stato così, sono solo cambiati un po’ i sintomi: da pesantezza diffusa sono passata a un dolore localizzato lungo il corso della safena, all’altezza del polpaccio, soprattutto a destra ma a volte anche a sinistra.

Adesso ho dovuto smettere anche di correre, perché ad ogni passo sento una fitta risalire lungo la gamba, da entrambe le parti, che soprattutto a destra si presenta anche a riposo.
L’unica attività fisica appropriata sarebbe il nuoto, ma non so nuotare e non ho la minima voglia di imparare. Per il resto, qualsiasi sforzo che porti sangue alle gambe è controindicato in teoria, e purtroppo anche nella pratica riscontro che l’unica cosa che migliora i sintomi è il riposo completo. La corsa noto invece che è la cosa peggiore, perché il contraccolpo mi fa male ad ogni passo.

D’altra parte l’attività fisica fa bene per altri motivi, e in particolare dovrei trovare il modo di mantenere un minimo allenamento a livello cardiaco.
Qualcuno ha qualche suggerimento o sui rimedi o su come conciliare questi problemi con l’allenemento?

Non riuscendo a correre pensavo di fare solo ellittica, cyclette e camminata in salita, ma visto che comunque le gambe si stancano ugualmente non so se sia il caso di provare così o se rischio solo di peggiorare la situazione...



Ultima Modifica di DesperateGymwife : 18-11-2011 10:51 AM.
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  (#2)
novellino novellino Non in Linea
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Predefinito 18-11-2011, 10:49 AM


Ciao Desp , invece del Daflon potresti provare la Diosmina Sandoz ( uguale al Daflon ) che però costa almeno 3,5€ in meno a confezione.
Per il resto in bocca al lupo , i nostri Docs penso ti consiglieranno bene
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  (#3)
Supertizio Supertizio Non in Linea
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Predefinito 18-11-2011, 10:54 AM


premettendo che non sono ferrato sull'argomento, così a logica mi verrebbe da pensare

-attività in acqua che non sia nuoto, quindi il fitness in acqua (acquagym, hidrobike e acquatreadmill), così avresti i benefici sulla circolazione senza il disturbo di dove imparare a nuotare se adesso non ne hai voglia (poi magari stando in piscina non si sa mai che ti venga..)

- a secco potresti provare il top xt, http://www.movingvarese.it/macchinemoving/top-xt.jpg

- sempre a secco magari inizialmente puoi dedicarti ad attività a basso impatto o che comunque si svolgono anche in altre posture che non sia in piedi (penso al pilates o allo yoga ad esempio)

-cardio a secco non saprei , parlando di attrezzi l'ellittica e il wave almeno tolgono l'impatto ad ogni passo permettendoti un movimento più fluido...


cosa ne pensi?
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  (#4)
sOmOja sOmOja Non in Linea
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ciao, non saprei consigliarti ulteriori terapie farmacologiche però anni fa ho discusso con una persona che seguiva donne con problemi di circolazione agli arti inferiori.
pure la mia ragazza soffre dello stesso problema

una soluzione al problema potrebbe essere quella di favorire il drenaggio di liquidi (sia dai vasi sanguigni che dai linfatici) attraverso l'esercizio fisico e la postura.
naturalmente l'utilizzo della calza (per quanto fastidiosa e "da vecchietta") è consigliato durante la giornata.

per quanto riguarda l'allenamento la mia ragazza ha trovato grandi giovamenti quando, anni fa, ha abbandonato del tutto l'attività aerobica (faceva ore di step e cyclette) dedicandosi ai pesi (e poi al powerlifting).
sembra che l'esercizio a basse ripetizioni per gli arti inferiori riesca a migliorare il trofismo muscolare limitando (o riducendo) la stasi e la sintomatologia aggravata senza dubbio dall'acido lattico.

esistono altre "soluzioni" da attuare durante il workout.
una particolarmente efficace secondo me è quella di alternare gli esercizi per le gambe con esercizi per l'upperbody, eventualmente in rapporto 1:2
esempio:
1 set squat (3-5 reps)
1 set panca inclinata (8-10 reps)
1 set lat machine (10-15 reps)
ripeti

aggiungendo a fine allenamento un defaticamento con gli arti inferiori in scarico (in questo caso potresti approfittarne per fare delle serie di crunch).

un'alternativa è quella di impostare delle sedute fullbody nelle quali si inizia con l'allenamento degli arti inferiori (stretching, polpacci, quadricipiti\femo\glutei) e si prosegue verso la parte superiore del corpo, cercando di richiamare i liquidi verso l'alto.
in ogni caso, soprattutto in una prima fase, eviterei i lavori fortemente lattacidi che in genere vengono consigliati alle ragazze

Fondamentale, credo, in uno stadio precoce come il tuo, è la terapia comportamentale e conservativa (nella quale sarai già ferratissima ma mi permetto comunque di dare qualche indicazione)
- utilizzo del gambaletto
- evitare posizioni ortostatiche protratte
- evitare posizioni sedute protratte a meno che gli arti non siano sollevati (consigliatissimo)
- evitare l'esposizione ad alte temperature per tempi prolungati
- dei massaggi drenanti (finanze permettendo) potrebbero dare sollievo
- se non sei ipotesa controlla i sali nella dieta

spero di esserti stato utile.
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  (#5)
DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
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Predefinito 19-11-2011, 02:34 AM


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Originariamente inviato da novellino Visualizza Messaggio
Ciao Desp , invece del Daflon potresti provare la Diosmina Sandoz ( uguale al Daflon ) che però costa almeno 3,5€ in meno a confezione.
Per il resto in bocca al lupo , i nostri Docs penso ti consiglieranno bene
Questo è già un ottimo consiglio, perchè il Daflon al ritmo di 2 al giorno non costa neanche poco. Fra l'altro io lo prendo su consiglio del mio medico curante, ma l'angiologo mi ha suggerito di prenderlo solo nella stagione calda. Così a ottobre l'ho sospeso, ma ora vorrei ricominciare. Non noto un gran beneficio, a essere sincera, ma non vorrei che far senza peggiorasse il disturbo.

Ho letto anche di rimedi erboristici, ippocastano, vite rossa e rusco (o pungitopo), ma non li ho mai provati e non ho idea di modalità di assunzione e dosaggi. Ammetto che sono un po' scettica perchè se già mi sembra che non faccia niente il Daflon temo che questi siano ancora meno efficaci, ma sarei ben lieta di cambiare idea se invece funzionano meglio della diosmina.
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  (#6)
DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
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Predefinito 19-11-2011, 03:34 AM


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Originariamente inviato da sOmOja Visualizza Messaggio
ciao, non saprei consigliarti ulteriori terapie farmacologiche però anni fa ho discusso con una persona che seguiva donne con problemi di circolazione agli arti inferiori.
pure la mia ragazza soffre dello stesso problema

Questo in parte mi consola perchè dimostra che viene anche alle donne giovani

una soluzione al problema potrebbe essere quella di favorire il drenaggio di liquidi (sia dai vasi sanguigni che dai linfatici) attraverso l'esercizio fisico e la postura.
naturalmente l'utilizzo della calza (per quanto fastidiosa e "da vecchietta") è consigliato durante la giornata.

infatti, mi sono rassegnata...e poi nera non è neanche così brutta (sotto i pantaloni)

per quanto riguarda l'allenamento la mia ragazza ha trovato grandi giovamenti quando, anni fa, ha abbandonato del tutto l'attività aerobica (faceva ore di step e cyclette) dedicandosi ai pesi (e poi al powerlifting).
sembra che l'esercizio a basse ripetizioni per gli arti inferiori riesca a migliorare il trofismo muscolare limitando (o riducendo) la stasi e la sintomatologia aggravata senza dubbio dall'acido lattico.

esistono altre "soluzioni" da attuare durante il workout.
una particolarmente efficace secondo me è quella di alternare gli esercizi per le gambe con esercizi per l'upperbody, eventualmente in rapporto 1:2
esempio:
1 set squat (3-5 reps)
1 set panca inclinata (8-10 reps)
1 set lat machine (10-15 reps)
ripeti

aggiungendo a fine allenamento un defaticamento con gli arti inferiori in scarico (in questo caso potresti approfittarne per fare delle serie di crunch).
quando ho tempo lo faccio già (gambe appoggiate alla spalliera e crunch )
ma dovrei farne un'abitudine

un'alternativa è quella di impostare delle sedute fullbody nelle quali si inizia con l'allenamento degli arti inferiori (stretching, polpacci, quadricipiti\femo\glutei) e si prosegue verso la parte superiore del corpo, cercando di richiamare i liquidi verso l'alto.
in ogni caso, soprattutto in una prima fase, eviterei i lavori fortemente lattacidi che in genere vengono consigliati alle ragazze

Fondamentale, credo, in uno stadio precoce come il tuo, è la terapia comportamentale e conservativa (nella quale sarai già ferratissima ma mi permetto comunque di dare qualche indicazione)
- utilizzo del gambaletto
(gambaletto o collant a compressione graduata, giusto? )

- evitare posizioni ortostatiche protratte (per fortuna lavoro seduta, e in piedi ferma ci sono sempre stata il meno possibile...)
- evitare posizioni sedute protratte a meno che gli arti non siano sollevati (consigliatissimo)
(molto maleducatamente, in ufficio infatti tengo i piedi appoggiati sulla seggiola di fronte)
- evitare l'esposizione ad alte temperature per tempi prolungati
(ehm...qui pecco, perchè d'estate amo prendere il sole, anche se in effetti quest'anno notavo un netto peggioramento dei fastidi)
- dei massaggi drenanti (finanze permettendo) potrebbero dare sollievo
(ci avevo pensato, ma in effetti non li ho mai fatti per sfiducia nel rapporto costo/beneficio, ma potrei provare)
- se non sei ipotesa controlla i sali nella dieta
ok, sono leggermente ipotesa ma credo che ridurre il sale mi farebbe molto più bene che male
spero di esserti stato utile.
Grazie Neo-Doc, mi sei stato molto utile ma ho un dubbio sull'allenamento: lo credo che eliminando del tutto il cardio si abbia un giovamento, ma non vorrei arrivare a quel punto perchè mi è utile per altri motivi di salute (oltre che per bruciare qualche caloria in più..)

Anni fa infatti mi sono reiscritta in palestra dopo 4 anni di completa inattività perchè il cardiologo mi aveva caldamente suggerito 3 ore di attività aerobica a settimana per recuperare un po' di fiato e ridurre i problemi di tachicardia che avevo.
Da allora sono anni che cerco di fare 2 o 3 sedute settimanali di un'ora.

Quindi mi chiedevo come e soprattutto quanto allenarmi per non perdere del tutto il condizionamento aerobico.
Magari non c'è bisogno di fare sedute da un'ora, e potrei fare solo 40', composti da
10' riscaldamento con camminata veloce o cyclette (fino a 120 bpm )
15' ellittica o camminata in salita (molto in salita, per stare sui 140-145 bpm)
15' top xt (facendolo per ultimo per richiamare più sangue alla parte alta)
(grazie Supertizio, nella mia palestra c'è, ma mi ero del tutto dimenticata della sua esistenza )

Oppure hydrobike...anche se mi è un po' scomodo per via degli orari fissi e richiede un abbonamento extra, quindi lo terrei come ultima possibilità.

Oggi ho riprovato l'ellittica dopo secoli e devo dire che rispetto alla corsa mi dà meno fastidio perchè manca l'impatto. Purtroppo la corsa al momento mi sembra l'attività meno indicata, anche se fra quelle aerobiche è quella che preferisco...
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  (#7)
sOmOja sOmOja Non in Linea
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Predefinito 19-11-2011, 02:28 PM


ciao
in queste cose il risultato è dato dalla tua costanza nel mantenere tutte quelle piccole attenzioni (l'esempio del crunch con le gambe sollevate calza a pennello. fatto una volta è inutile, fatto tutti i giorni o a giorni alterni per un anno fa la differenza)

io non sono un grande sostenitore dell'attività aerobica (e vengo dall'atletica leggera e dalla pallavolo), non che la sconsigli ma secondo me è sopravvalutata. i pesi al contrario sono motlo sottovalutati anche come strumento per migliorare il livello di fitness.
esistono molte attività essenzialmente anaerobiche che potrebbero fare al caso tuo e ultimamente in america c'è una vera esplosione di questi allenamenti "alternativi" nel campo del fitness (prowler, esercizi con le funi, kettlebells, crossfit, circuiti vari)
probabilmente potrebbero fare anche al caso tuo.

se non hai la possibilità di attingere a questi attrezzi potresti inserire nei tuoi workout dei circuiti fullbody (con le attenzioni che ho accennato nel post sopra) a bassi recuperi
un'alternativa è quella di continuare ad usare l'attività cardio (corsa\camminata in salita\cyclette) ma inserendola in circuito con esercizi per l'upperbody.
il tuo problema è la stasi prolungata, frazionando l'esercizio aerobico puoi ridurre la stasi favorendo l'effetto "pompa" verso la parte superiore del corpo.
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  (#8)
novellino novellino Non in Linea
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Predefinito 20-11-2011, 11:16 PM


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Questo è già un ottimo consiglio, perchè il Daflon al ritmo di 2 al giorno non costa neanche poco. Fra l'altro io lo prendo su consiglio del mio medico curante, ma l'angiologo mi ha suggerito di prenderlo solo nella stagione calda. Così a ottobre l'ho sospeso, ma ora vorrei ricominciare. Non noto un gran beneficio, a essere sincera, ma non vorrei che far senza peggiorasse il disturbo.

Ho letto anche di rimedi erboristici, ippocastano, vite rossa e rusco (o pungitopo), ma non li ho mai provati e non ho idea di modalità di assunzione e dosaggi. Ammetto che sono un po' scettica perchè se già mi sembra che non faccia niente il Daflon temo che questi siano ancora meno efficaci, ma sarei ben lieta di cambiare idea se invece funzionano meglio della diosmina.
La diosmina funziona sempre , al limite devi solo aumentare i dosaggi , i rimedi erboristici in questo caso non so se siano idoneii ( sempre questione di dosaggi) , una buona alternativa sarebbe procurarsi dei bioflavonoidii vedi qui http://www.fituncensored.com/forums/...lavonoidi.html
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  (#9)
DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
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Predefinito 28-11-2011, 10:17 AM


Questa settimana sono stata quasi ferma perchè mi sono ammalata, ma oggi o domani volevo sperimentare un circuito misto fra cardio e pesi upper body. Mi chiedevo
1) quanto fare lunghi gli intervalli cardio. Pensavo 10' il primo e 5' i successivi

2) come strutturare i pesi. Pensavo per non far scendere troppo il battito di evitare i recuperi fra le serie e di fare una sola serie x 5 esercizi: panca piana, lat machine, lento manubri, curl bicipiti e dips. Poi 5' di cardio, direi ellittica.

Cosa ne dite?
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  (#10)
sOmOja sOmOja Non in Linea
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Predefinito 28-11-2011, 11:08 AM


si, mi sembra una buona struttura
non credo ci sia il pericolo che i tuoi battiti scendano troppo, anche se recuperi 30-60'' tra le serie del circuito, ma se riesci senza recuperi va bene lo stesso (se mantieni questo schema per qualche settimana sicuramente ti verrà + naturale)
il cardio può essere progressivamente + leggero e\o breve

cardio 10'
- circuito upperbody
cardio 8'
- circuito upperbody
cardio 6'
- circuito upperbody
cardio 4'
- circuito upperbody
cardio 2'
- circuito upperbody
abs gambe sollevate.

sono 30 minuti di cardio e 5 set per ogni esercizio (se non devi fare la coda per l'ellittica o i pesi potresti terminare in poco + di 1h - 1.15h)
puoi decidere se riscaldarti prima fino al peso allenante (o quasi) prima del circuito o inserire le serie di avvicinamento nel circuito stesso (in modo da raggiungere il massimo carico intorno alla 3°serie)

puoi studiare diversi circuiti upperbody e associarli ad altrettanti esercizi cardio in modo da creare una buona variabilità nell'allenamento.
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  (#11)
DesperateGymwife DesperateGymwife Non in Linea
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Grazie Somoja, l'idea mi piace, stasera provo. Per il riscaldamento non c' è problema sui pesi, non lo faccio mai, quindi i dieci minuti di cardio prima sono già piú di quel che faccio di solito.
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  (#12)
sOmOja sOmOja Non in Linea
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cioè scusami, devi fare ad esempio 30-40kg di panca e inizi direttamente dal peso allenante?
anche se dovessi fare 25kg farei comunque una o 2 serie con un peso + leggero per preparare muscoli\tendini\articolazioni e sistema nervoso per l'attività, secondo me è MOLTO importante anche se non ti alleni con il fine di sollevare pesi enormi (fa parte anche della prevenzione infortuni)
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Ciao, io soffro di problemi alla safena polpaccio destro e sinistro almeno da 15 anni, ho fatto per quasi vent'anni boxe agonistico per poi dedicandomi ai pesi. Quello che posso dirti è che sicuramente non fare nulla è molto peggio, io mi alleno normalmente' ovviamente uso delle calze elastiche quando lavoro e quando faccio pesi, nei periodi caldi anchio uso Daflon, probabilmente devi abituarti ad usare le calze.
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  (#14)
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cioè scusami, devi fare ad esempio 30-40kg di panca e inizi direttamente dal peso allenante?
anche se dovessi fare 25kg farei comunque una o 2 serie con un peso + leggero per preparare muscoli\tendini\articolazioni e sistema nervoso per l'attività, secondo me è MOLTO importante anche se non ti alleni con il fine di sollevare pesi enormi (fa parte anche della prevenzione infortuni)
Faccio la prima serie con 27,5 e le altre con 30. Ma questo solo per la panca piana perchè è il primo esercizio per la parte alta. E poi quando le allenavo facevo una prima serie molto leggera di squat per le gambe (ora non le alleno più)
Forse è un po' poco, ma non mi sembra di aver bisogno di fare di più, per i pesi che faccio io. Invece ho bisogno di un lungo riscaldamento quando devo fare cardio, perchè non posso partire con 70 bpm e mettermi a correre di punto in bianco.
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  (#15)
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Predefinito 30-11-2011, 04:53 PM


Lunedì sera prima bozza di scheda mista cardio e pesi parte alta. Dopo secoli che faccio sempre le stesse cose, è stata molto divertente .

10' stepper
circuito con 1 serie da 12 di panca piana, lat machine, lento manubri, curl bicipiti, dips fra due panche

8' corsa lenta
circuito pesi come sopra

6' camminata in salita 15%
circuito pesi come sopra

4' cyclette
circuito pesi come sopra

2' corsa veloce
circuito pesi come sopra

addominali: crunch e crunch obliqui con gambe appoggiate alla spalliera

Senza pause, se non quelle per regolare gli attrezzi, ci ho messo comunque 1 ora e 20'; quindi in pausa pranzo dovrei togliere l'ultimo giro di pesi per non sforare dai tempi a disposizione.

Pro:
1) unire le due cose mi fa sentire molto efficiente, anche di più che quando faccio pesi leggendo un libro nelle pause
2) le gambe non si sono stancate come a fare un'ora di cardio, e questo era l'obiettivo principale

Contro:
1) la "resa" non è come fare una seduta tutta cardio o tutta pesi. Nel cardio faccio fatica a raggiungere la stessa intensità, e anche coi pesi l'ultimo giro ero decisamente più stanca del primo.
2) quindi mi dà un po' la sensazione di non aver lavorato al meglio
3) all'ora di punta saltare di qua e di là non è sempre possibile, ma in pausa pranzo ci dovrebbero essere meno problemi legati al sovraffollamento
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